domenica 16 luglio 2006

Denuncia alla Procura della Repubblica di Milano

Ebbene sì. Vista la mole notevole di elementi di prova raccolti, è stata sporta formale denuncia, oltre che al Nucleo Ecologico dei Carabinieri, anche alla Procura della Repubblica di Milano. Copia del documento verrà inviata alla redazione di Report, al seguente indirizzo...

report@rai.it

...allegando copia scanner della ricevuta della raccomandata e copia scanner del testo inviato alla Procura della Repubblica di Milano.

Invito tutti gli attivisti ad intraprendere la medesima iniziativa. E' un nostro diritto/dovere di cittadini! (articolo 32 della Costituzione italiana)

Ciò ha due scopi:

In primis, ci permette di valicare i limiti imposti dalla Rete (è inutile discutere, se non si agisce); in secondo luogo, tale azione è basilare al fine di cautelarsi legalmente, di fronte ad eventuali rappresaglie. Faccio, infatti, notare che l'azione di disinformazione contro i divulgatori sul fenomeno delle scie chimiche, ha raggiunto livelli preoccupanti. Abbiamo toccato un nervo scoperto ed ora è il momento di agire, prima di incorrere nella censura. Di conseguenza, la migliore difesa è l'iniziativa, sempre nell'ambito dei termini di legge.



L'indirizzo:

Procura Della Repubblica - Milano
20121 Milano (MI) - Via Fatebenefratelli, 11

Tel: 02 29002462

Coloro che fossero interessati al testo da copiare e stampare per l'invio della denuncia (Raccomandata con ricevuta di ritorno), mi contattino in
messaggio privato.

2 commenti:

  1. MESSAGGERO VENETO
    Giornale del Friuli
    11 febbraio 2007
    Denuncia contro le scie degli aerei

    La denuncia presentata dal presidente regionale del Codacons Vitto Claut
    rileva come nell'atmosfera vengano rilasciate sostanze nocive e cancerogene.
    Esposto sulle ''scie chimiche'' degli aerei.
    A produrle sarebbero i cargo militari riconducibili all'attività della Base di Aviano.

    Una denuncia-querela contro ignoti per chiedere certezze e tutela della salute. Una salute che, per chi vive in provincia di Pordenone e in particolare nell`area limitrofa ad Aviano, potrebbe essere in pericolo.
    A lanciare l`allarme è il presidente regionale del Codacons, Vitto Claut, che ha presentato al procuratore della repubblica di Pordenone, Luigi Delpino, un esposto nel quale chiede analisi e accertamenti sul fenomeno delle ``scie chimiche``. Si tratta di tracce prodotte da aerei cargo militari - secondo il legale è presumibile che siano riconducibili all`attività della Base Usaf nel territorio - che depositerebbero sostanze nocive e cancerogene nell`atmosfera e di conseguenze nei terreni.

    L`OSSERVAZIONE. ``Da più di un anno - spiega l`avvocato - mi sono accorto, e non sono il solo, della presenza nel cielo di scie diverse da quelle prodotte da voli di linea e anche da aerei militari. Allora ho cominciato a documentarmi e ho scoperto una cosa che ha fatto crescere in me una tremenda preoccupazione per la salute dei cittadini della nostra provincia e che mi ha spinto a presentare la denuncia``.

    LE SCIE. Quello che l`avvocato ha scoperto, e che ha riportato nell`esposto allegando documentazione cartacea oltre a immagini e filmati, è l`esistenza di scie chimiche, ``ovvero scie, si presume, composte da sostanze chimiche nebulizzate nell`aria tramite sistemi di irrorazione montati su aeroplani che non appartengono al normale traffico aereo``. La loro diversità è visibile a occhio nudo. ``A differenza di quelle prodotte dal normale traffico aereo - spiega Claut - queste non si dissipano in pochi secondi o minuti, ma permangono nel cielo espandendosi sino a generare una formazione nuvolosa che tende a ricoprire tutta l`area interessata. Tendono inoltre a collocarsi a reticolo o a scacchiera senza alcuna giustificazione in un normale traffico aereo``.

    LO STUDIO. Partendo da queste osservazioni il legale ha raccolto materiale per capirne di più e ha scoperto che questo tipo di fenomeno è studiato in diverse parti del mondo e che, stando a riprese e testimonianze, queste scie vengono rilasciate da aerei cargo che volano a bassa quota e non compaiono nelle ordinarie mappe di volo.
    I primi studi scientifici sono stati effettuati in Canada alla fine degli anni 90 su campioni di acqua prelevati nelle aree dove si avvistarono le prime scie.
    Nel 2005 - dopo che anche in Italia sono stati osservati simili fenomeni - il Cnr ha compiuto analisi su campioni di pioggia.
    In entrambi i casi è stata rilevata una concentrazione molto al di sopra della norma di sostanze come quarzo, ossido di titanio e idrossido di bario, ritenute pericolose per la salute.

    I PRECEDENTI. ``Sull`argomento - mette in evidenza Claut - sono già state presentate tre interpellanze parlamentari: due in Italia nel 2003 e una a livello europeo. Ciononostante le informazioni fornite dagli organismi ufficiali risultano insufficienti o in alcuni casi nulle e questo fa crescere la preoccupazione e i dubbi sul fenomeno. In provincia di Pordenone questi timori sono accresciuti dalla presenza della Base di Aviano``.

    LA RICHIESTA. Tutte queste ragioni hanno spinto il presidente del Codacons, preoccupato soprattutto per le conseguenze che potrebbero derivare per la salute dei cittadini, a presentare l`esposto alla procura di Pordenone.
    Nella denuncia Claut chiede che sia svolta un`apposita perizia sulla composizione delle acque, del terreno, delle colture, nonché delle infrastrutture ``specie nel territorio circostante la base di Aviano - e comunque nel circondario di Pordenone - per valutare l`eventuale presenza di percentuali sopra la soglia di sicurezza di alluminio, bario e di altre sostanze``.
    L`esposto dell`avvocato arriva in un momento delicato visto che la Base di Aviano è stata al centro delle polemiche che hanno interessato la decisione di ampliare la Base di Vicenza. ``Mi rendo conto che questo mio atto potrebbe essere strumentalizzato - dice Claut -, ma francamente al momento non mi interessa. Ritengo più importante che si discuta di questo problema e si facciano tutte le verifiche del caso per accertare la sicurezza della salute pubblica``. Analogo articolo è uscito sul Gazzettino di Pordenone l’11 febbraio u.s.

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  2. Grazie, Corrado. Informazioni utilissime, che integreremo alla notizia già data ieri. Un cordialissimo saluto.

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