lunedì 7 agosto 2006

In caelo venenum. Chi finanzia l'operazione scie chimiche?

Absit iniuria verbis

Tempo fa lessi sul sito www.chemtrailcentral.com il contributo di un visitatore che, invece di ricorrere alle pseudo-argomentazioni ed ai paralogismi dei soliti negatori dell’evidenza, per tentare di insinuare il dubbio che la realtà delle scie chimiche sia un’illusione ottica e mentale, adduceva il “fatto” che un’operazione di spargimento di sostanze nocive su larga scala tramite velivoli, sarebbe eccessivamente dispendiosa ed insostenibile per l’apparato industriale anche di una potenza economica, quali gli Stati Uniti.

Altri, comunque esterrefatti di fronte ad un numero così ingente di aerei e piloti implicati, si chiedono dove i governi (quelli veri, non quelli dei capponi che si beccano quando viene dato loro il pastone), possano reperire le risorse per tale attività "umanitaria".

La risposta è semplice: in primo luogo, quella fucina di iniziative lodevoli, denominata impero di USAtana, ha sempre individuato dei cespiti per fomentare conflitti in tutto il pianeta, compresi la seconda guerra mondiale, fortemente voluta dalle élites statunitensi per i loro biechi scopi. D’altronde basta visitare il sito di Icke, http://www.davidicke.com/ per essere aggiornati in tempo reale sui costi esorbitanti della guerra, pardon missione di pace per l’esportazione della democrazia, in Iraq. Tra parentesi resta un mistero come si possa esportare ciò che non si possiede. Sono costi che l’amministrazione di Cheney e cricca sostengono senza gravi problemi: basta stampare cartamoneta che non vale quasi niente, tramite il signoraggio, impadronirsi delle ricchezze degli stati del Terzo mondo, farsi prestare dei denari da qualche banca, inasprire la pressione fiscale, ridurre le spese per lo stato “sociale”, controllare il mercato degli stupefacenti… e vi assicuro che i baiocchi si trovano. I costi poi di questa e di altre nobili attività vengono scaricati sui contribuenti che, con le imposte dirette e soprattutto con quelle indirette, finanziano i loro carnefici: i sudditi spesso sono contenti di essere svenati ed avvelenati. Vulgus vult decipi: oggi giorno gli si può togliere il panem, purché gli si lascino i circenses, anche sotto forma di scandalo che coinvolge la Iuventus, gli arbitri, gli scommettitori ed altre probe persone. Con la testa vuota sprofondata in quell’immondo quotidiano rosa, gli idiotiloti non si accorgerebbero di un’aviocisterna che li irrora di balsami paradisiaci, neppure se sfiorasse la loro zucca.

Senza dubbio l’investimento è enorme: calcolate i costi per la fabbricazione di squadriglie, quelli per il carburante, la manutenzione, l’estrazione dei minerali per la produzione delle perniciose miscele da spargere sugli ignari contribuenti di tutto il mondo e sugli ecosistemi. Non si dimentichi, però, che sia il quarzo sia i minerali da cui si ricava l’alluminio sono tra i più diffusi in natura. Oltre all'alluminio, vengono sparse anche scorie radioattive e residui delle industrie belliche come tempo fa fu fatto per il fluoruro di sodio, (aggiunto ormai in tutte le acque potabili, con la scusa che faccia bene ai denti, limitando la carie - grossa bugia) e che di fatto è ricavato dalle scorie rimanenti della produzione di armamenti nucleari. Aggiungete i lauti stipendi pagati sempre dai poveri contribuenti per quei galantuomini dei piloti e le spese per la disinformazione (patetici articoli della NASA per “dimostrare” che le scie chimiche sono scie di condensazione o fumi di incendi…): insomma i capitali di cui si deve disporre sono astronomici, ma il numero delle pecore da scorticare è notevolissimo.

D’altronde – lo ripeto – è più che sufficiente il signoraggio per coprire le spese, salvo poi gridare, lacerandosi le vesti, che il debito pubblico è causato dal sistema “previdenziale”, da quello “sanitario”. Oltre al danno, anche la beffa.

Oltre ai soldi dei contribuenti poi, vogliamo parlare degli interessi delle case farmaceutiche che vendono miliardi di farmaci che, invece di curare, alleviano la sofferenza aggravando ancor più la situazione?
O vogliamo parlare degli interessi abnormi che hanno aziende del calibro della Monsanto o dell'Alcoa? I maggiori produttori di inquinamento chimico al mondo?

Certo, anche solo per tutti i soldi che sono dilapidati in tale ignobile operazione i contribuenti dovrebbero protestare con fermezza, chiedendo che la Carta costituzionale, ridotta a carta… venisse rispettata, invece di sentire il neo-presidente della bocciofila, Napolitano, con la vergognosa e sfacciata ipocrisia che connota i potenti, farfugliare di diritti costituzionali intangibili.

Purtroppo quasi nessun contribuente agisce né per difendere il portafoglio, sempre più sottile, né per tutelare la salute, sempre più precaria. Intanto il tempo stringe e siamo verso la fine: in cauda, anzi in caelo venenum.


Nota:

Sul signoraggio vedi http://www.signoraggio.com/ Tra l’altro ciascun contribuente italiano, vanta un credito nei confronti della Banca d”Italia”, di 25.800 euro!!!
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::. Zret .::

1 commento:

  1. Non si può certo dire alla popolazione: "Vi irroriamo tutti i giorni di allumino, bario, quarzo, ecc., ma state tranquilli... sono un toccasana". Chi ci crederebbe? Meglio diffondere voci che etichettano il tema come un problema da CICAP, ed il gioco è fatto. I fessi continuano a vivere pensando che i loro governanti fanno tutto per il loro bene e noi ci sbattiamo per far si che qualche "pazzo" giornalista se ne occupi. Pazzo in quanto... chi tocca, muore.

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