Timeo Danaos et dona ferentes Temo i Greci anche quando portano doni
Spesso si iscrivono ai forum che trattano il tema delle scie chimiche anche incidentalmente, delle persone i cui contributi rivelano, entro poco tempo, lo scopo precipuo di “confutare” le affermazioni degli studiosi seri e dei testimoni del fenomeno. Sono persone, di solito, con una buona preparazione tecnica, a loro agio quando disquisiscono di rotte, motori, carburanti, proprietà dell’atmosfera, eventi meteorologici etc. All’inizio, con modi urbani e quasi ossequiosi, insinuano (o provano ad insinuare) il dubbio tra gli altri utenti con domande come le seguenti: “Siete sicuri delle quote da voi rilevate? Sapete che alcune scie di condensazione sono persistenti e possono durare fino a sei ore? Non vi siete accorti che, in questi ultimi anni, il traffico aereo è aumentato? Conoscete la dinamica dei fluidi? Siete al corrente di che cos’è il punto di rugiada?”
Costoro, quando si accorgono che la loro strategia è inefficace, cominciano un po’ alla volta ad usare toni sempre più perentori, facendo capire agli altri interlocutori di essere degli incompetenti: esibiscono una serie di credenziali “scientifiche” per tentare di ridimensionare le altrui asserzioni. Quindi, allorché si avvedono che testimoni e ricercatori non sono disposti a farsi incantare da formule, particolari tecnici corretti ma non attinenti, denunciano il materiale prodotto (foto, filmati, risultati di analisi, documenti ufficiali, articoli) come una congerie di elementi discutibili e mal interpretati.
Infine, scornati ed esasperati per non essere riusciti ad imbrogliare ed a creare scompiglio, gettano la maschera: ricorrono ad espressioni sprezzanti, talvolta offensive, per poi diradare i loro interventi sino a dileguarsi, con le pive nel sacco. Questi infiltrati, sebbene con qualche tratto personale, rivelano una caratterizzazione stereotipata: ciò ci induce a supporre che siano per lo più militari, il cui addestramento implica un annientamento dell’individualità a favore di un’omologazione psicologica ed antropologica. Un’analisi dell’idioletto, ossia del loro modo di esprimersi specialmente sotto il profilo linguistico ma anche contenutistico, denota una cultura tecnica di tipo scolastico e libresco, una forma mentis rigida, senso della gerarchia, scarsa sensibilità per i valori etici: sono tratti peculiari di individui appartenenti all’esercito, all’aviazione civile e militare, a laidi apparati del potere.
Credo che, tenendo conto di questo identikit, si potrà in futuro evitare di cadere nelle trappole tese dagli sfrontati disinformatori che è bene ignorare. Controbattere i loro sofismi è ozioso: infatti coloro adducono solo argomenti capziosi e forvianti. È come discutere con i teologi: hanno sempre ragione, perché in realtà hanno sempre torto, oltre ad essere in mala fede. I loro “responsi” sono come quelli della sibilla: non solo ambigui, ma anche incentrati sull’anfibologia, cioè sulla proprietà di un enunciato o di un’espressione di possedere due significati contrapposti entrambi validi, in modo da prevalere nelle discussioni, senza mai sbilanciarsi. Essi sanno, ma fingono di non sapere. Il loro intento è quello di dividere e di confondere. Gli anticorpi per eliminare questi intrusi esistono: usiamo tutte le difese del sistema immunitario prima che infettino l’intero organismo.
Spesso si iscrivono ai forum che trattano il tema delle scie chimiche anche incidentalmente, delle persone i cui contributi rivelano, entro poco tempo, lo scopo precipuo di “confutare” le affermazioni degli studiosi seri e dei testimoni del fenomeno. Sono persone, di solito, con una buona preparazione tecnica, a loro agio quando disquisiscono di rotte, motori, carburanti, proprietà dell’atmosfera, eventi meteorologici etc. All’inizio, con modi urbani e quasi ossequiosi, insinuano (o provano ad insinuare) il dubbio tra gli altri utenti con domande come le seguenti: “Siete sicuri delle quote da voi rilevate? Sapete che alcune scie di condensazione sono persistenti e possono durare fino a sei ore? Non vi siete accorti che, in questi ultimi anni, il traffico aereo è aumentato? Conoscete la dinamica dei fluidi? Siete al corrente di che cos’è il punto di rugiada?”
Costoro, quando si accorgono che la loro strategia è inefficace, cominciano un po’ alla volta ad usare toni sempre più perentori, facendo capire agli altri interlocutori di essere degli incompetenti: esibiscono una serie di credenziali “scientifiche” per tentare di ridimensionare le altrui asserzioni. Quindi, allorché si avvedono che testimoni e ricercatori non sono disposti a farsi incantare da formule, particolari tecnici corretti ma non attinenti, denunciano il materiale prodotto (foto, filmati, risultati di analisi, documenti ufficiali, articoli) come una congerie di elementi discutibili e mal interpretati.
Infine, scornati ed esasperati per non essere riusciti ad imbrogliare ed a creare scompiglio, gettano la maschera: ricorrono ad espressioni sprezzanti, talvolta offensive, per poi diradare i loro interventi sino a dileguarsi, con le pive nel sacco. Questi infiltrati, sebbene con qualche tratto personale, rivelano una caratterizzazione stereotipata: ciò ci induce a supporre che siano per lo più militari, il cui addestramento implica un annientamento dell’individualità a favore di un’omologazione psicologica ed antropologica. Un’analisi dell’idioletto, ossia del loro modo di esprimersi specialmente sotto il profilo linguistico ma anche contenutistico, denota una cultura tecnica di tipo scolastico e libresco, una forma mentis rigida, senso della gerarchia, scarsa sensibilità per i valori etici: sono tratti peculiari di individui appartenenti all’esercito, all’aviazione civile e militare, a laidi apparati del potere.
Credo che, tenendo conto di questo identikit, si potrà in futuro evitare di cadere nelle trappole tese dagli sfrontati disinformatori che è bene ignorare. Controbattere i loro sofismi è ozioso: infatti coloro adducono solo argomenti capziosi e forvianti. È come discutere con i teologi: hanno sempre ragione, perché in realtà hanno sempre torto, oltre ad essere in mala fede. I loro “responsi” sono come quelli della sibilla: non solo ambigui, ma anche incentrati sull’anfibologia, cioè sulla proprietà di un enunciato o di un’espressione di possedere due significati contrapposti entrambi validi, in modo da prevalere nelle discussioni, senza mai sbilanciarsi. Essi sanno, ma fingono di non sapere. Il loro intento è quello di dividere e di confondere. Gli anticorpi per eliminare questi intrusi esistono: usiamo tutte le difese del sistema immunitario prima che infettino l’intero organismo.
(1) Un esempio di anfibologia: il timore dei nemici. In questo sintagma, solo il contesto può chiarire se il complemento di specificazione ha valore soggettivo od oggettivo.
Ciao. L'articolo, per dovere di cronaca, è stato scritto da Zret. Io sarei stato ancora più aspro (come da mio stile) e così ho preferito lasciar fare Zret, che è più diplomatico. Certo che puoi linkarlo. Non ci sono problemi. Ti ringrazio, anche a nome di Zret (my brother). :)
RispondiEliminaLink? ...
RispondiEliminaTrovato.
RispondiEliminahttp://tsplus.splinder.com/post/9375396
Salve ragazzi,
RispondiEliminaPlease, cosa mi sapete dire di queste scie link. Sta diventando un'ossessione.
Rispondo a taro...
RispondiEliminaQuel fenomeno particolare (cielo a strati) è la dimostrazione che si stanno effettuando esperimenti di elettromagnetismo, tramite l'emissione di onde a bassissima frequenza (da 4 a 14 hz). Onde che vengono trasportate dalle nubi chimiche, i quali composti chimici facilitano la propagazione dei segnali oltre la linea dell'orizzonte.
Rispondo a Giorgio...
RispondiEliminaQuando certi individui non hanno argomentazioni, allora puntano sul demolire, ridicolizzare, delegittimare il loro avversario. E' tipico. Vi siamo abituati. Sono dei perdenti, perché non hanno il coraggio di cambiare idea, nemmeno davanti a fatti eclatanti.
Grazie per la risposta Starker
RispondiEliminama in pratica è una non risposta, la puoi attaccare a qualsiasi cosa, no?
Non riesco a trovare in rete foto simili ai miei cumuli. Condizioni climatiche diverse magari ma manovre simili sì. Avete già visto immagini simili alle mie?
Ti ho riportato sul mio blog. Ciao
Sì. Qui a Sanremo, quelle nuvole si vedono spesso. Anche alcuni utenti del forum di sciechimiche.org le hanno notate e fotografate.
RispondiEliminaaltri avvistamenti su firenze,
RispondiEliminapresa scia con intervallo di 4 ore.Se serve liberi di usare la foto, ciao.
link
Ciao, Taro. Grazie per le info. Hai qualche dettaglio in più?
RispondiEliminaappena riesco a trovare del tempo, forse anche stasera, scrivo un piccolo report/post su questa e altre foto che ho fatto in questi giorni.
RispondiEliminaFaccio sapè, Salut!
OK!
RispondiEliminaOla gente, ecco la cronistoria e le immagini del nuovo avvistamento su firenze di venerdì 13/10/06.
RispondiEliminaSalut!
link
Grazie, Taro!
RispondiEliminaFigurarsi ragazzi, qualunque cosa sia...c'è!!
RispondiEliminaCome vorrei non fosse vero...
RispondiEliminaP.S.
Ho segnalato il Tuo post QUI, perché veramente ben fatto. Complimenti. :)
Sollevato del recupero con LC.
RispondiEliminaSalut! a presto
3^ segnalazione di sospetti passaggi aerei nel cielo Firenze.
RispondiEliminaOgni 20 gg circa, in sessioni e a intervalli diversi-
Mi sto specializzando nella fascia 13,00-13,30.
Ormai il caso lascia spazio solo all'evidenza: stanno combinando qualcosa link
Efficace e puntuale rapporto. Come sempre...
RispondiElimina