Absit iniuria verbis
Si sa che il clima è un fenomeno molto complesso, perché risente dell’influsso di molteplici fattori: la temperatura, l’umidità, la circolazione atmosferica (venti, correnti a getto, moti di convezione), la pressione, la disposizione delle catene montuose, l’altitudine, la latitudine, le correnti marine calde e fredde… Ne consegue che l’indagine sui fenomeni meteorologici a fini predittivi è ardua, dipendendo da un numero considerevole di variabili e dalle relazioni che tra esse intercorrono. Eppure i satelliti, accurati sistemi statistici e le stazioni di rilevamento sempre più sofisticate avevano, negli anni passati, consentito di diramare bollettini meteo piuttosto attendibili e precisi.
Non di meno, da un po’ di tempo a questa parte, qualcosa non quadra: le previsioni meteorologiche, anche quelle a breve termine, risultano quasi sempre approssimative, ma qualche volta totalmente errate. Com’è possibile ciò, nonostante i progressi compiuti dalla meteorologia, grazie ad un affinamento dei metodi di ricerca ed all’ausilio di avveniristiche tecnologie? Ho notato che i bollettini anticipano spesso cielo sereno, semmai con qualche sporadico annuvolamento, ma la giornata si rivela coperta da un’uniforme patina lattiginosa che filtra la luce solare. Non di rado, poi, vengono preannunciate precipitazioni: nonostante ciò, non cade neanche una goccia d’acqua. A volte improvvise e violente grandinate o forti temporali, di pochi minuti, si scatenano, senza che ne sia stato dato il benché minimo preavviso.
È indubbio che le previsioni non considerano un fattore rilevante: l’attività connessa allo spargimento nell’atmosfera di sostanze chimiche, attraverso l’infame operazione “scie velenose”. I meteorologi, che sono stati tenuti all’oscuro delle scie chimiche, sono spiazzati, non riescono a capire da che cosa possano derivare i loro grossolani errori. Temono che il C.I.C.A.P., sempre zelante nella messa alla berlina di cartomanti, astrologi, maghi, sensitivi, li sbeffeggi accusandoli di ciarlataneria.
Gli “esperti”, invece, che sono a conoscenza del problema, per tentare di giustificare varie anomalie, ricorrono ad espressioni improbabili come velature in quota (quale quota?), formazioni di nuvole sottili, scie aeree. Addirittura è stata coniata la locuzione Cirrus aviaticus, ossia cirro generato dalla scia (venefica) di un aviogetto. In realtà, questi ignorantoni bugiardi non sanno che aviaticus, in latino, significa “della nonna”… (Se solo la nonna avesse intuito quanto degeneri sarebbero stati i suoi nipoti li avrebbe bastonati a dovere). Tradotti, questi sintagmi indicano scie mortali persistenti e coltri chimiche che offuscano il cielo. Per edulcorare e censurare, i vari Giuliacci, invece di mostrare le immagini satellitari, come avveniva fino a qualche anno fa, immagini in cui si vedevano i fronti delle perturbazioni in animazione grafica, le aree di bassa e di alta pressione etc., esibiscono ridicoli "cartoni" con nuvolette a guisa di batuffoli di ovatta, soli con faccine sorridenti e paccottiglia simile, adatta comunque ad un pubblico composto per lo più di sottosviluppati.
Interpellati da cittadini impensieriti e sorpresi per via di fenomeni atmosferici eccezionali e strani (arcobaleni chimici, cieli perennemente velati, siccità inconsuete…), i mentorologi nicchiano ed arrabattano qualche risposta raffazzonata, adducendo come causa di tutto il solito fantomatico “effetto serra”.
Bacchetta non facit meteorologum.
Non di meno, da un po’ di tempo a questa parte, qualcosa non quadra: le previsioni meteorologiche, anche quelle a breve termine, risultano quasi sempre approssimative, ma qualche volta totalmente errate. Com’è possibile ciò, nonostante i progressi compiuti dalla meteorologia, grazie ad un affinamento dei metodi di ricerca ed all’ausilio di avveniristiche tecnologie? Ho notato che i bollettini anticipano spesso cielo sereno, semmai con qualche sporadico annuvolamento, ma la giornata si rivela coperta da un’uniforme patina lattiginosa che filtra la luce solare. Non di rado, poi, vengono preannunciate precipitazioni: nonostante ciò, non cade neanche una goccia d’acqua. A volte improvvise e violente grandinate o forti temporali, di pochi minuti, si scatenano, senza che ne sia stato dato il benché minimo preavviso.
È indubbio che le previsioni non considerano un fattore rilevante: l’attività connessa allo spargimento nell’atmosfera di sostanze chimiche, attraverso l’infame operazione “scie velenose”. I meteorologi, che sono stati tenuti all’oscuro delle scie chimiche, sono spiazzati, non riescono a capire da che cosa possano derivare i loro grossolani errori. Temono che il C.I.C.A.P., sempre zelante nella messa alla berlina di cartomanti, astrologi, maghi, sensitivi, li sbeffeggi accusandoli di ciarlataneria.
Gli “esperti”, invece, che sono a conoscenza del problema, per tentare di giustificare varie anomalie, ricorrono ad espressioni improbabili come velature in quota (quale quota?), formazioni di nuvole sottili, scie aeree. Addirittura è stata coniata la locuzione Cirrus aviaticus, ossia cirro generato dalla scia (venefica) di un aviogetto. In realtà, questi ignorantoni bugiardi non sanno che aviaticus, in latino, significa “della nonna”… (Se solo la nonna avesse intuito quanto degeneri sarebbero stati i suoi nipoti li avrebbe bastonati a dovere). Tradotti, questi sintagmi indicano scie mortali persistenti e coltri chimiche che offuscano il cielo. Per edulcorare e censurare, i vari Giuliacci, invece di mostrare le immagini satellitari, come avveniva fino a qualche anno fa, immagini in cui si vedevano i fronti delle perturbazioni in animazione grafica, le aree di bassa e di alta pressione etc., esibiscono ridicoli "cartoni" con nuvolette a guisa di batuffoli di ovatta, soli con faccine sorridenti e paccottiglia simile, adatta comunque ad un pubblico composto per lo più di sottosviluppati.
Interpellati da cittadini impensieriti e sorpresi per via di fenomeni atmosferici eccezionali e strani (arcobaleni chimici, cieli perennemente velati, siccità inconsuete…), i mentorologi nicchiano ed arrabattano qualche risposta raffazzonata, adducendo come causa di tutto il solito fantomatico “effetto serra”.
Bacchetta non facit meteorologum.
L'articolo e molto esauriente e occoreva parlarne; in effetti
RispondiEliminale previsioni del tempo che si fanno in Tv, non hanno più il contenuto tecnico di una volta, Ricordiamo "Bernacca" , ai sui tempi come anche poco tempo fa l'esperto illustrava le alte e basse pressioni, i fronti caldi e freddi, le isobare e formulava le previsioni del tempo a medio termine. Ora non più, perchè Il TEMPO CHE FARA' viene spesso condizionato altrove. Spero un giorno di sapere chi sono Coloro che decidono l'entità dei corretivi del clima da prendersi in una determinata area.
Invito poi, chi ha un pò di tempo di osservare le foto mandate dal satellite nasa/gov/aronet . Ho
selezionando la pagina 2006-246 terra 500 m , data 3/9/06 su Venezia e ho notato strane righe bianche sull'Istria altezza Lussino. la patina biancastra dell'Adriatico settentrionale non so valutarla,(non sono un esperto di foto sat. ),ma alcune scie o righe bianche si vedono bene .
Domanda : è possibile verificare assieme la foto del satellite per ottenere una valutazione univoca del fenomeno del 3 settembre .
A volte le scie che si vedono a Terra , dal satellite non si vedono . C'è qualcuno che può dirmi in che ora il satellite fa la foto su l'Italia (es. Venezia )
Saluti Giorgio
Ciao. Posso confermare che si tratta di scie chimiche. D'altro canto sono la traccia evidente di un'attività comune a gran parte dei paesi aderenti o soggetti alla NATO. E' ovvio che non sono scie di condensa, in quanto non potrebbero essere lunghe centinaia di chilometri eppoi, come mi scriveva un meteorologo, le scie di condensa, da satellite non si vedono, perchè troppo sottili ed evanescenti (e qui sta la contraddizione). ;-)
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'ora "dello scatto", non posso darti informazioni certe. Sembra, in ogni caso, che venga scattata una foto ogni 12/24 ore, a seconda dei casi e comunque, queste si compensano a vicenda, riempendo lassi di tempo diurni e notturni, visto che i satelliti sono due: "Terra" ed "Aqua" e scattano foto in orari differenti.
Grazie per il tuo utile contributo.
:: STRAKER ::
Niente di più vero! da tempo ho notato pure io che le riprese satellitari non vengono mostrate assolutamente, sono state sostituite da simulazioni assurde. Che bisogno c'è di fare ciò? caro meteorologo, hai le immagini reali gia pronte! Caspita perchè ti devi complicare la vita a generare una simulazione? evidentemente vuoi nascondere qualcosa.
RispondiEliminaMa lasciate la meterologia ai metereologi, l'ingegneria agli ingegneri e il volo ai piloti e godetevi la vita! Guardate la partita dell'Italia che sta perdendo per 2 a 1.
RispondiEliminaDai che con un po di tifo nel secondo tempo gliene mettiamo 3! FORZA ITALIA, W il Bel Paese!
Visto e considerato che i meteorologi oramai hanno appeso il cappello al chiodo, noi ci prendiamo la briga di dare informazioni che a loro non piace dare. Chissà perché?!
RispondiEliminaI piloti e gli ingegneri? Lasciamo stare, che è meglio...
Per quanto riguarda le partite di calcio, mi permetta, intendo lasciarle ai lobotomizzati, che purtroppo sono tanti... troppi, direi.
Quello che lei definisce "Il bel paese" è adatto a quanti se ne compiacciono.
La meteorologia siamo noi!!!
RispondiElimina