martedì 27 febbraio 2007

Il festival delle scie chimiche

L’operazione scie chimiche non è affatto conclusa ed anzi siamo convinti che entro breve tempo (molti segnali lo confermano) legittimeranno le irrorazioni come un’iniziativa attuata per il “nostro bene", al fine di mitigare l'”effetto serra”. Entro i prossimi mesi, se questo è quanto accadrà, non solo ammetteranno che, da anni, stanno spargendo sostanze chimiche, ma ci chiederanno una gabella per continuare a diffondere veleni, con la scusa che il tutto serve ad impedire l'innalzamento delle temperature del pianeta.

Dulcis in fundo, noi ci ritroveremo con un pugno di mosche in mano, poiché l'informazione al servizio dei potenti, confermerà che quanto essi dicono è vero e che quello che, invece, affermiamo noi da anni è pura fantasia.

Sanremo, durante la domenica dedicata ai Carri fioriti: sole accecante e nemmeno una nuvola. Aerei tankers passano a bassa quota e rilasciano scie non persistenti che formano delle spirali e dei cerchi prima di svanire.

Sanremo, in occasione del Festival della canzone italiana: stessa strategia e stesso sole abbacinante con cielo terso, quest’anno come l’anno passato.

La conclusione è la seguente: il governo e le amministrazioni comunali non sono sempre e comunque succubi, ma spesso collaborano attivamente, poiché questi eventi non possono essere coincidenze. Per inciso, tutti gli altri santissimi giorni dell'anno il cielo o è nuvoloso e non piove, mentre senti gli aerei chimici passare bassi, oppure si addensa la classica schifosa nebbia. Il cielo è biancastro e gli aerei incrociano a centinaia, alternando giorni con scie persistenti, quelle classiche, a giorni con scie che creano la foschia metallica sopra descritta.

E' evidente che non si stanno fermando affatto ed anzi proseguiranno con il beneplacito dei media e della popolazione che, ingannata, penserà ad un’operazione globale per salvarci le penne, mentre è l'esatto contrario.

Considerato tutto ciò, non bisogna abbassare la guardia ed anzi occorre smentire in tutti i modi le notizie false che tendono a descrivere l'”effetto serra” come un male rimediabile, attraverso schermi chimici di vario genere.

5 commenti:

  1. Ciao Angela. Troppi elementi combaciano. Da diversi fronti (scientifico, politico, mediatico) arrivano informazioni edulcorate che tendono ad instillare nella popolazione la "paura dell'effetto serra". Nel contempo, con il contagocce, si comincia a parlare di "schermi solari". Vedrai... purtroppo la situazione si evolverà come descritto nell'articolo.

    Nel frattempo, biechi personaggi tentano in tutti i modi di intimidirci. Noi non ci tiriamo indietro e lasceremo a loro l'onore di cadere per primi, sotto i colpi della verità.

    Notte!

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  2. Per lo meno Sanremo è in riva al mare e, bene o male, un lavaggio da parte dei venti che spirano a varie altitudini spazza via in continuazione gli intrugli rilasciati dalle cisterne volanti.
    Nella Pianura Padana la situazione è affatto diversa. Qui il vento è merce rara ed un ristagno continuo delle polveri sottili fa si che noi ce le respiriamo tutte. Ce le centelliniamo giorno dopo giorno e notte dopo notte. Ecco perchè l'attività dei tankers non appare forse così ossessiva come dalle vostre parti.
    Ma nondimeno negli ultimi giorni il cielo dapprima sereno risultava poi occupato da scie in parte evenescenti e labili ma in massima parte del tipo 'classico', vale a dire molto persistenti.
    E vedessi l'aspetto della rugiada sulle auto la mattina: quasi quasi si compone più di corpuscolati che di acqua!
    Ieri sera su una rete Mediawcnet il noto meteorologo dall'aspetto ebete Col. G******* ci ammanniva la notizia secondo cui quest'inverno nel Nord Est 'abbiamo assistito all'1% di precipitazioni in più rispetto alla media'. Ma quando mai? Qui non piove che raramente ed assai poco. Se accenna a farlo, come per incanto cadono un pò di gocce e poi tutto si ferma. Ne deduco che i dspositivi elettrromagnetici di cui dispongono sono davvero efficaci per impedire la condensazione delle goccioline che porterebbero alla caduta di pioggia e neve.

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  3. E' vero, Paolo. Tra l'altro, se la notte v'è stato vento, la mattina successiva lavorano alacremente per ricostruire il mantello chimico. Sono dei delinquenti, sia i piloti chimici, sia i meteorologi che ormai il tempo non lo prevedono, lo creano.

    Giugliacci figlio... l'altro giorno, su La 7 Gold, è stato sottoposto ad una domanda a bruciapelo da un telespettatore "attento", ovvero: "Le sa cosa sono le scie chimiche?". Il pupazzo è sbiancato ed ha farfugliato che sono scie di condensazione. Poi l'ascolatatore l'ha incalzato: "Ma è possibile che siano lunghe centinaia di chilometri?" ed allora il meteorologo da strapazzo ha sviato elegantemente e non ha risposto.

    Questa è la situazione: censura a tutti i livelli e gente zombie che non osservando il cielo, non si accorge di nulla e permette che le operazioni di aerosol proseguano con buona pace dei debunkers.

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  4. (commento all'ultimo commento di Straker): già questi pedoni sono manovrati in modo da impedir loro di sbugiardare i piani di irrorazione... può essere bastata la paura di perdere il posto e la credibilità o saranno servite anche delle minacce?

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  5. Ciao Capitano Nemo. Penso che certa gente non voglia nemmeno rischiare ad esporsi e quindi, quando sente puzza di bruciato, si defila semplicemente.

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