Absit iniuria verbis
In un simposio recentemente organizzato in provincia di Cuneo per discutere circa il problema di un uso consapevole ed oculato delle sempre più scarse risorse idriche, ha partecipato tra i relatori l’ineffabile Luca Mercalli. Il meteorologo(?) ha illustrato, insieme con gli altri conferenzieri, lo scottante tema.
Dopodichè sono intervenute con domande ed osservazioni alcune persone del pubblico, tra cui un ricercatore indipendente che ha sottolineato come la penuria di precipitazioni piovose e nevose, flagello che sta colpendo molte regioni italiane, sia da addebitare in primo luogo all’operazione “scie chimiche”. E’, infatti, possibile modificare il ciclo dell’acqua, diminuendo in modo artificiale le piogge: è un argomento su cui ci siamo già soffermati in altri articoli e che qui riprendiamo con altri dati. Esistono sostanze chimiche che hanno proprietà igroscopiche: tali sostanze hanno la proprietà di assorbire il vapore acqueo dell’atmosfera e di incorporarlo nella propria massa. L’assorbimento del vapore acqueo può avvenire in diversi modi: per mezzo di una reazione chimica; attraverso il fenomeno dell’adsorbimento(1), come nel caso del gel di silice; mediante la solvatazione(2) dei composti anidri che, acquistando molecole d’acqua, si trasformano nei corrispondenti composti idrati. I composti con maggiori proprietà igroscopiche sono la calce, il cloruro di calcio, l’acido solforico, la soda caustica, l’anidride fosforica, il gel di silice.
Il silice o biossido di silicio (SiO2) è un composto ossigenato del silicio allo stato cristallino e si trova in natura come quarzo, ametista, opale, calcedonio, agata, diaspro, corniola, sabbia e farina fossile. La silice, preparata in laboratorio per combustione del silicio o arroventando l’acido silicilico, si presenta in polvere bianca amorfa. Arroventando l’acido silicilico, si ottiene il silicagel o gel di silicio, usato come assorbente, chiarificante e decolorante nei processi industriali.
Non si può escludere che il gel di silicio sia impiegato, assieme ad altre sostanze, per disseccare l’atmosfera e ridurre le precipitazioni. Si considerino i vari brevetti inerenti ai vari metodi per diminuire le piogge; in particolar modo si ricordi il famigerato brevetto Cordani, acquisito dalla N.A.S.A. Di fronte agli argomenti portati, inerenti agli sviluppi della geoingegneria, alla realtà di situazioni meteorologiche manipolate con vari sistemi chimici ed elettromagnetici, Mercalli, presidente dell’Associazione dei meteorologi italiani nonché direttore della rivista di disinformazione Nimbus, reagisce scompostamente come un bimbo discolo che, colto in flagrante a compiere una marachella, nega, strepita e punta i piedi, pur di non ammettere l’evidenza.
È evidente che questi dilettanti come Mercalli, confidando nella reputazione che essi hanno acquisito presso l’opinione pubblica grazie alle loro pose da ecologisti, sono mandati in avanscoperta dai poteri forti affinché propalino le solite corbellerie sull’”effetto serra.” In questo modo la gente che, tranne qualche eccezione, pende dalla labbra di codesti “esperti”, concentra la sua attenzione o su problemi fittizi o anche su questioni reali, ma ingigantite ad arte per nascondere l’atroce, inconfessabile verità: le scie chimiche esistono, non sono una teoria e sono la principale causa dei disastri ambientali e dei danni alla salute.
Chi avrà il cuore e lo stomaco di vedere il filmato in cui Mercalli si esibisce in una penosa e disdicevole performance, vedrà il meteorologo(?) trasformato in un ossesso che neanche padre Amorth riuscirebbe ad esorcizzare. A prescindere dalle sue parole tracotanti e derisorie, dai suoi sofismi (tuttavia tra tante mistificazioni, è affiorata una verità, quando Mercalli si è riferito ad aerei che devono volare a 9000 metri di quota affinché rilascino scie di condensazione, mentre le scie chimiche sono generate da velivoli che incrociano ad altitudini assai più basse), lo “scienziato” non ha certo dato una lezione di stile. Non è strillando, smanacciando ed indicando come fonte Attivissimo (sic) che si può ottenere credito presso i cittadini: anzi, dopo questa triviale e farsesca pantomima, la sua credibilità, già molto bassa, risulta ulteriormente calata.
(1) L’adsorbimento è un fenomeno per cui, ponendo a contatto due fasi, per esempio una fase gassosa ed una solida, si ha l’addensamento di una sostanza presente in una fase, sulla superficie di separazione fra le due. L’adsorbimento avviene con rilascio di calore.
(2) La solvatazione è un fenomeno che consiste nella formazione di complessi tra soluto e solvente; ad esempio, in una soluzione acquosa, cationi ed anioni (che fanno parte del soluto) formano ioni idrati con molecole d’acqua (il sovente) a causa della polarità di queste ultime. I cationi sono ioni carichi positivamente; gli anioni sono, invece, ioni di carica negativa.
Fonti:
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. adsorbimento, silice, solvatazione
Zret, Il vero ruolo delle associazioni ambientaliste, 2006
Id., Siccità ed altri disastri, 2007
Ringrazio Spider per il suo fondamentale contributo e Straker per il montaggio del filmato con l’atellana, di cui è protagonista il meteorologo con il farfallino.
True Lies - Bugiardi!