Pubblico l'ultima parte della ricerca sul D.N.A e le scie chimiche. Tuttavia, trattandosi di un tema di notevole complessità, passibile di sempre nuovi sviluppi ed in un punto di convergenza-confusione tra discipline tra loro apparentemente disparate, non è escluso che proporrò altri articoli sull'argomento.
Tutte le lingue umane condividono un segreto stranissimo: si tratta della legge di Zipf, così denominata dal nome del glottologo che la scoperse nel 1939. Zipf si accorse che esiste una relazione numerica invariabile tra la posizione di un vocabolo e la sua frequenza. A metà degli anni ’90 del XX secolo, i ricercatori dell’Università di Boston notarono che le zone non codificanti del D.N.A. rivelavano un perfetto diagramma lineare da legge di Zipf. Secondo il biologo Stanley, le sequenze non codificanti contengono un linguaggio strutturato fondamentalmente diverso dalla codificazione dei geni. Si deve perciò considerare la possibilità che il D.N.A. silente possa veicolare un vero e proprio messaggio linguistico. Se è così, chi lo scrisse e perché? Crick, scopritore della doppia elica, è assertore della teoria della panspermia: egli ritiene che la doppia elica fu introdotta nel nostro pianeta da una civiltà aliena tecnologicamente avanzata.
Un’altra convergenza si nota in uno studio di Pablo Ayo, L’uomo che cadde sulla Terra. L’ufologo giunge alla seguente conclusione: "Credo che l’anima sia qualcosa di profondamente collegato al D.N.A. Ad alcuni rapiti, venne detto che l’anima è parte delle molecole proteiche che formano il D.N.A. Gli alieni, per certo, preferiscono prelevare persone con un D.N.A. compatibile col loro, per evitare rigetti della loro ‘anima’ quando creano ibridazioni o si incarnano".(1)
Che il D.N.A. sia qualcosa di più che una macromolecola utile per la sintesi proteica, mi sembra dimostrato da quei casi di pazienti in cui sono stati trapiantati organi di persone decedute (o dichiarate tali): parecchie volte i trapiantati hanno riferito di avere l’impressione che un’altra personalità albergasse in loro, come se l’organo donato, non fosse solo un ammasso di cellule, ma contenesse la memoria e l’identità del donatore. Qualcuno ha riferito di reminiscenze di vissuti non suoi, talora alcuni hanno manifestato abilità ed interessi che caratterizzavano il donatore: questi ricordi affiorano grazie al D.N.A. che li conserva, come su un disco si registrano dei dati?
Sviluppare una coscienza di gruppo, sintonizzarsi con le frequenze naturali, generare onde euritmiche può essere la risposta ad una serie di problemi inquietanti, anche un rimedio contro le scie velenose: a questo punto le esortazioni di Bojs al “risveglio” ed all’amore si radicano in un substrato biologico e spirituale, in cui il confine tra i due ambiti è molto labile, per non dire inesistente.
L’evoluzione, di per sé, non mi pare impossibile: bisogna cercare di stabilire se il poco tempo rimasto sarà bastevole, rintuzzata l’aggressione dei diabolici Arconti, per imboccare la strada del vero progresso che non è, ovviamente, quello scientifico e tecnologico.
(1) Mi avventuro in una congettura fantasiosa: mi chiedo se, per caso, lo spargimento di elementi chimici come il silicio, attraverso l’operazione “scie chimiche”, potrebbe essere volto ad alterare il D.N.A. umano al fine di renderlo il più possibile simile a quello di certi alieni, quali i Grigi, il cui genoma pare sia basato sul silicio.
Ringrazio sentitamente Bojs e G. dalle cui geniali intuizioni è scaturito questo studio.
Fonti:
P. Ayo, L’uomo che cadde sulla Terra, 2007
Bojs, Collegamento tra chemtrails e controllo psichico della popolazione, 2007
Bojs, Il controllo del pensiero, 2007
G. Braden, Wakening to zero point, 1996
F. Crick, L’origine della vita, Milano, 1983
A. Di Benedetto, Tristano e Isolda Il mito degli eterni innamorati dai Celti a Montsegur, Diegaro di Cesena, 2006
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, sotto le voci D.N.A., teoria delle stringhe
G. Fosar, F. Bludorf, L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA, Diegaro di Cesena, 2006
G. Hancock, Sciamani, Milano, 2006
C. Malanga, Alien cicatrix, 2005
Id., Alieni o demoni? La battaglia per la vita eterna, 2007
T. Montalk, Il progetto Iron mountain, 2005
J. Narby, Il serpente cosmico: il DNA e le origini della conoscenza, Roma, 2006
V. Tommasini, Vita altrui, 2007
S. Ward, Matthew, parlami del Paradiso, 2006
Zret, Scie chimiche: un’altra prospettiva, 2006
Leggi qui la prima parte.
Tutte le lingue umane condividono un segreto stranissimo: si tratta della legge di Zipf, così denominata dal nome del glottologo che la scoperse nel 1939. Zipf si accorse che esiste una relazione numerica invariabile tra la posizione di un vocabolo e la sua frequenza. A metà degli anni ’90 del XX secolo, i ricercatori dell’Università di Boston notarono che le zone non codificanti del D.N.A. rivelavano un perfetto diagramma lineare da legge di Zipf. Secondo il biologo Stanley, le sequenze non codificanti contengono un linguaggio strutturato fondamentalmente diverso dalla codificazione dei geni. Si deve perciò considerare la possibilità che il D.N.A. silente possa veicolare un vero e proprio messaggio linguistico. Se è così, chi lo scrisse e perché? Crick, scopritore della doppia elica, è assertore della teoria della panspermia: egli ritiene che la doppia elica fu introdotta nel nostro pianeta da una civiltà aliena tecnologicamente avanzata.
Un’altra convergenza si nota in uno studio di Pablo Ayo, L’uomo che cadde sulla Terra. L’ufologo giunge alla seguente conclusione: "Credo che l’anima sia qualcosa di profondamente collegato al D.N.A. Ad alcuni rapiti, venne detto che l’anima è parte delle molecole proteiche che formano il D.N.A. Gli alieni, per certo, preferiscono prelevare persone con un D.N.A. compatibile col loro, per evitare rigetti della loro ‘anima’ quando creano ibridazioni o si incarnano".(1)
Che il D.N.A. sia qualcosa di più che una macromolecola utile per la sintesi proteica, mi sembra dimostrato da quei casi di pazienti in cui sono stati trapiantati organi di persone decedute (o dichiarate tali): parecchie volte i trapiantati hanno riferito di avere l’impressione che un’altra personalità albergasse in loro, come se l’organo donato, non fosse solo un ammasso di cellule, ma contenesse la memoria e l’identità del donatore. Qualcuno ha riferito di reminiscenze di vissuti non suoi, talora alcuni hanno manifestato abilità ed interessi che caratterizzavano il donatore: questi ricordi affiorano grazie al D.N.A. che li conserva, come su un disco si registrano dei dati?
Sviluppare una coscienza di gruppo, sintonizzarsi con le frequenze naturali, generare onde euritmiche può essere la risposta ad una serie di problemi inquietanti, anche un rimedio contro le scie velenose: a questo punto le esortazioni di Bojs al “risveglio” ed all’amore si radicano in un substrato biologico e spirituale, in cui il confine tra i due ambiti è molto labile, per non dire inesistente.
L’evoluzione, di per sé, non mi pare impossibile: bisogna cercare di stabilire se il poco tempo rimasto sarà bastevole, rintuzzata l’aggressione dei diabolici Arconti, per imboccare la strada del vero progresso che non è, ovviamente, quello scientifico e tecnologico.
(1) Mi avventuro in una congettura fantasiosa: mi chiedo se, per caso, lo spargimento di elementi chimici come il silicio, attraverso l’operazione “scie chimiche”, potrebbe essere volto ad alterare il D.N.A. umano al fine di renderlo il più possibile simile a quello di certi alieni, quali i Grigi, il cui genoma pare sia basato sul silicio.
Ringrazio sentitamente Bojs e G. dalle cui geniali intuizioni è scaturito questo studio.
Fonti:
P. Ayo, L’uomo che cadde sulla Terra, 2007
Bojs, Collegamento tra chemtrails e controllo psichico della popolazione, 2007
Bojs, Il controllo del pensiero, 2007
G. Braden, Wakening to zero point, 1996
F. Crick, L’origine della vita, Milano, 1983
A. Di Benedetto, Tristano e Isolda Il mito degli eterni innamorati dai Celti a Montsegur, Diegaro di Cesena, 2006
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, sotto le voci D.N.A., teoria delle stringhe
G. Fosar, F. Bludorf, L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA, Diegaro di Cesena, 2006
G. Hancock, Sciamani, Milano, 2006
C. Malanga, Alien cicatrix, 2005
Id., Alieni o demoni? La battaglia per la vita eterna, 2007
T. Montalk, Il progetto Iron mountain, 2005
J. Narby, Il serpente cosmico: il DNA e le origini della conoscenza, Roma, 2006
V. Tommasini, Vita altrui, 2007
S. Ward, Matthew, parlami del Paradiso, 2006
Zret, Scie chimiche: un’altra prospettiva, 2006
Leggi qui la prima parte.
Che l'anima risieda nel DNA, oppure sia confinata nell'aura di ciascuno di noi, oppure sia il frutto di un link fra ogni essere vivente, poco importa. La cosa importante è la consapevolezza che esista un modo per espandere la nostra coscienza ad un livello di consapevolezza maggiore, tale da renderci elementi integrati all'intero universo. Ciao. Freenfo
RispondiEliminaCiao Freenfo, l'importante è anche difendere l'anima da aggressioni psichiche, chimiche, elettromagnetiche etc. né dimenticherei che il corpo astrale è legato al corpo fisico per 72 ore (torna questo numero rintracciabile anche nei miti che codificano la precessione degli equinozi... singolare coincidenza). Mens ed anima sanae quindi in corpore sano.
RispondiEliminaCiao e grazie!
Il tuo articolo mette molta carne al fuoco e per questo va apprezzato, ma presenta un taglio decisamente 'new age' tutt'altro che consono al mio modo di pensare. Per quanto mi riguarda, preferisco riferirmi ai domini della Metafisica e dell' Antropologia tradizionale pur se non costringo alcuno a seguirmi su tale terreno.
RispondiEliminaNell'ambito della Manifestazione esiste una scala gerarchica che procede dagli stati più densi a quelli più sottili per arrivare alla dimensione dello Spirito. Ma non risulta esservi una continuità fra i vari stati, vale a dire ci sono fra di essi salti qualitativi essenziali.
Lo Spirito non è una rarefazione estrema della fisicità ma corrispponde ad un altro stato dell'Essere.
In un mio vecchio commento rilevai che il Dna appartiene pur sempre al dominio della materia; di spirituale in esso non c'è assolutamente nulla.
Quali siano i rapporti precisi del Dna con gli involucri invisibili delle specie che compongono i regni animale e vegetale non è dato sapere. Forse funge da ponte, da collegamento e per tale motivo gli si annette, a torto o a ragione, un'importanza fondamentale. Ma tutto ciò che esiste riveste la sua importanza e svolge un suo ruolo ben definito...e allora?
Il fatto curioso che in alcuni trapiantati affiorino ricordi e persino attitudini derivanti dalle persone cui sono stati strappati i suddetti organi, si spiega semplicemente con il fatto che frammenti di aura legati agli organi del donatore vengono a fondersi con l'aura del ricevente. La spiegazione appare quindi di natura animica e non biologica.
Credo che la memoria non sia per nulla legata al Dna poichè i molti soggetti che hanno sperimentato la perdita di essa erano pur sempre vivi e non avevano smarrito le loro riserve di acidi nuceici.
La memoria rientra quindi nel dominio animico, sottile dell'essere.
Dici bene quando affermi che si verificheranno delle mutazioni, dei cambiamenti radicali per la specie umana. Si potrebbe parlare di una vera e propria trasmutazione a venire. Ti chiedi se il tempo che ci rimane sia bastante. In teoria non basterebbe nemmeno un miliardo di anni per arrivare a tanto, se tutto rientrasse nella prospettiva dei piccoli passi. Tale cambiamento dovrebbe succedere improvvisamente ed anche un pò violentemente. Purtroppo non possiedo la minima competenza per addentrarmi in simili congetture ed abbozzare una qualche delucidazione.
A tal proposito tutti rimaniamo nel dubbio e nell'ignoranza.
Noto con grande dispiacere che il discorso serio e drammatico sulle scie chimiche viene mescolato a stronzate new age o similari. Questo blog è stato fonte di moltissime informazioni per me e molti altri che non avevano conoscenza del problema, ma immagino uno scettico che apre la pagina oggi...
RispondiEliminaCiao. Xiaotuo.
Ciao Tom, se occuparsi del DNA, significa essere New age... Non mi pare tu abbia capito che lo scopo di modificazione meteorologica è solo uno dei tanti fini delle scie, quello più evidente, ma non il più importante. Se tu avessi letto gli articoli di Bojs e le parti precedenti non avresti trinciato il tuo corrivo giudizio. Quanto poi all'anima, è forse meglio definirla corpo astrale, almeno nell'ambito di questo studio. Forse non sai che fisici quantistici (la fisica quantistica è la disciplina che più ha sfiorato argomenti di frontiera) stanno studiando il corpo astrale legato ancora alla dimensione fisica, mentre su ciò che è spirituale, come nota Paolo, con Wittgenstein, si può solo tacere. Il regno degli enti spirituali, ammesso che esista, infatti, sfugge alle osservazioni empiriche ed anche alle indagini della nostra "povera ragione". Quanto agli scettici, che io definirei sce...mi, non sono in grado di usare neanche la logica aristotelica, figurati se mi preoccupo del loro "giudizio". Non do le perle ai porci: sia detto con rispetto per i maiali, animali molto intelligenti. Ciao
RispondiEliminache brutta cosa bollare le idee e le scoperte come appartenente a questo o a quell'altro movimento.
RispondiEliminaQualcuno (cesnur) ha bollato la new age come stron...? bene..tutto quello che gli si assomiglia deve avere lo stesso bollino secondo gli scettici/poveri di spirito.
siamo ingabbiati in forme mentali chiuse e dogmatiche, ragioniamo per pregiudizi e sentito dire.
Finchè non ci liberiamo da queste catene non attraverseremo neanche l'uscio di casa.
Ciao Trunks, il tuo commento spicca di fronte alla pochezza di chi etichetta tutto e tutti. Il Cesnur è diretto da Introvigne, figura assai discutibile, in odore di s... In realtà, potrei affermare noi che i libri di Introvigne, paladino del cattolicesimo più bieco e retrivo, sono un cumulo di str... : in confronto la New age è un pensiero eccelso, sublime, raffinatissimo. Potrei? Posso. Lo affermo.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Provate ad analizzare/anagrammare il significato di DNA.
RispondiEliminaDNA=Deoxyribonucleic
abbiamo Deo X =Dio X o Planet X
Xyribo potrebbe essere Nibiro/u
Cleic= cielo
Xyri= Sirio/assiri
settimana enigmistica o altro?
l'enigma è rimane irrisolto.
ciao
Ciao Trunksz, hai elaborato tu questa sciarada? Il mistero si infittisce.
RispondiEliminano, non è mia. ma di un utente del forum hwh22. devo ammettere però che è curiosa l'analogia tra nibiru e il dna. Forse si nasconde il segreto della creazione?
RispondiEliminaAndiamo avanti nella ricerca...
Certo è che il DNA c'entra con gli infami Annunaki. Furono loro a creare i lulu... siamo noi i lulu, i lavoratori. Si racconta. Ciao
RispondiEliminaConsidero il DNA un semplice epifenomeno: lo Spirito è di natura differente ed eterogenea rispetto alla natura biologica. Già Parmenide ci insegnava che l'essere è ed il non essere non è. Il non essere è nello spazio-tempo, mentre l'essere e l'Essere sono avulsi da tali epifenomeni. L'Essere è immutabile: il mio articolo concepisce il DNA come semplice manifestazione (doxa dirrebbe Parmenide) di un'essenza, un po' come un'immagine riflessa di un oggetto reale. Si veda Il mito del DNA.
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