lunedì 4 giugno 2007

Scie chimiche intermittenti (by Tanker enemy)

Da qualche mese ormai, sempre più spesso si assiste ad alcuni cambiamenti nel modus operandi dei piloti chimici: sono percorse nuove rotte, i passaggi sono più frequenti, si susseguono i voli notturni a bassissima quota, le sostanze irrorate sono di diversa consistenza e durata. Le perniciose irrorazioni continuano quindi giorno e notte, sempre più intense, ma forse per dissimulare la presenza delle scie, di cui sempre più persone cominciano ad accorgersi, notando il loro carattere anomalo, i piloti ricorrono a rilasci intermittenti, aprendo e chiudendo le valvole di erogazione.

Così si notano strisce interrotte che, ad un occhio disattento ed inesperto, possono sembrare, dopo qualche minuto, delle nuvole naturali, a pecorelle. Ci chiediamo se questa bieca strategia risponda, invece, ad altri scopi inerenti alla missione di avvelenamento della biosfera. Ci sembra, però, che le chemtrails discontinue consuonino con un fine di camuffamento: infatti esse, poco dopo essere state rilasciate dagli aerei della morte, già appaiono come formazioni simili a batuffoli che si possono confondere con innocue nuvolette. E' ovvio comunque che tali scie non sono per nulla innocue, anzi! Fa pensare il fatto che le irrorazioni comincino in prossimità dei centri abitati e si interrompano, generalmente, non appena i tankers se ne allontanano.

Infine è evidente che gli artefici dell'infame operazione sono consapevoli di quanto tale attività sia clandestina e dannosa, se cercano in ogni modo, di mascherarla.

Morse chemtrails

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Morse chemtrails (Two) Infrared

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4 commenti:

  1. Salve. Vorrei chiederle quali sono i dati su cui si basa la conclusione per cui le scie intermittenti siano di origine chimica e non semplicemente scie di condensazione. Può rispondere all'indirizzo dariolux(chiocciola)gmail.com

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  2. Salve! Abbiamo sviscerato l'argomento in tutte le sue sfaccettature, in oltre 300 articoli (se parliamo solo del blog). Faccia un esperimento: prenda una pistola a spruzzo, la colleghi ad un compressore d'aria compressa ed imposti la pressione ad 8 atmosfere circa, quindi inizi a spruzzare vernice ad intermittenza, posizionandosi ad una distanza inferiore a quella adatta per la corretta nebulizzazione sulla superfice da verniciare. L'effetto è il medesimo di quanto si vede in questo ed altri filmati e foto.

    A parte la pure esperienza empirica...

    Se questi aerei (così come in effetti è) volano a quote vicine ai 2000 metri, mi pare ovvio che stiano spruzzando e che la questione delle scie di condensa sia solo una bufala colossale, visto che le probabilità che si formino brevi ed evanescenti contrails (che non deturpano il cielo), sono 1,90 su 100.

    Come scritto più volte, i furbi si sono adeguati ai tempi ed usano scie persistenti in specialmodo durante la notte, quando non vi sono occhi indiscreti a fotografarli. Di giorno le usano sporadicamente e quando le adoperano, le irrorano con "effetto Morse", cosi che queste sembrino innocue nuvolette (ad occhi non esperti). Per il resto, le scie (sempre chimiche) adoperate, sono di tipo non persistente. Inutile dire che non si tratta di contrails, poiché queste vengono invece rilasciate a quote ridicole (2000/3000 metri), non idonee alla formazione delle scie di condensa, tanto da poter udire il rombo dei motori anche da dentro casa e con le finestre chiuse ed anche perché, se la sagoma dell'aereo è visibile ad occhio nudo, non può certo essere a 9/13.000 metri (quota canonica per gli aerei di linea).

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  3. Lei che studia sulle dinamiche dei motori e dei combustibili... perché mi pone delle domande così banali? ;-)

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  4. Straker ha già risposto in maniera esauriente. Il fenomeno delle scie di condensazione è impossibile a 2000-3000 metri di quota, così come è impossibile, che, dati certi parametri barometrici, sulla Terra l'acqua bolla a 20 gradi Celsius.
    Cordiali saluti.

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