venerdì 31 agosto 2007

Terapia per il melanoma

Una conferma di quanto avevamo accennato in Estate sotto le scie giunge dal C.N.R. Purtroppo, infatti, è stato rilevato un incremento dei casi di melanoma, tumore causato dall'esposizione della pelle ai raggi ultravioletti, non filtrati dallo strato di ozono probabilmente sempre più deteriorato. Non è stato ancora possibile appurare se il depauperamento dell'ozonosfera sia intenzionalmente provocato dall'operazione chemtrails o se, invece, sia una ripercussione dello spargimento nell'atmosfera di decine di elementi e composti chimici che certamente sono nocivi. Si ricordi che già le pur rarissime scie di condensazione, composte per lo più da vapore acqueo, contengono, però, vari inquinanti tra i quali si annoverano nitrato di ammonio, idrazina, nitrometano, alluminio, composti sodio-azotati. Ormai l'aria è satura di particolato: infatti, quando s'instaura un'area di alta pressione, il cielo è tutto una patina bianco-grigiastra sicché molte persone notano, senza capire, la discrepanza tra le previsioni del tempo, che preannunciavano "bel tempo" e "cielo sereno", e quel sudario livido e sporco steso sopra di loro.

Non sarà il caso di scrivere al Dottor Palmieri per renderlo edotto della probabile correlazione tra scie velenose, distruzione dell'ozonosfera ed aumentata incidenza del melanoma?

È il più temibile tumore maligno della pelle, secondo per aumento di incidenza tra i tumori; in Italia si registrano 7.000 nuovi casi e 1.500 morti l'anno. Tra le cause dell'incremento l'esposizione alle radiazioni ultraviolette meno schermate dall'atmosfera. Per combatterlo servono terapie ‘su misura’ basate su analisi dei tessuti malati, come risulta da uno studio dell'Icb-Cnr

Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari, coordinato da Giuseppe Palmieri, ha messo a punto una metodologia in grado di indirizzare terapie ‘su misura’ per il melanoma maligno. La complessità dei meccanismi molecolari legati all'insorgenza della malattia è la causa di una inefficace risposta terapeutica ai farmaci attualmente impiegati nella pratica clinica.

“Il melanoma è un tumore altamente eterogeneo dal punto di vista molecolare”, spiega Giuseppe Palmieri. “I melanociti, che sono le cellule normali, possono infatti trasformarsi in cellule neoplastiche di melanoma seguendo diverse vie metaboliche e attraverso differenti alterazioni molecolari. Pertanto, una terapia antineoplastica aspecifica (per esempio, quella basata su chemioterapici e citostatici) ha sempre prodotto risultati limitati”.

Lo studio condotto dai ricercatori dell'Icb-Cnr “ha consentito, mediante la caratterizzazione molecolare, cioè analisi molecolari eseguite su ciascun tessuto tumorale”, prosegue Palmieri, “di suddividere i pazienti con melanoma in sottogruppi più propriamente correlati alla biologia della malattia, ciascuno dei quali potrà così essere sottoposto al trattamento più adeguato per il suo tipo di alterazione”. Questa metodologia potrà essere applicata anche ai cosiddetti soggetti a rischio, in modo da poter controllare quella che il ricercatore definisce “una vera emergenza sanitaria e sociale”. L'impressionante aumento di incidenza che il melanoma ha avuto negli ultimi decenni è superiore a quello di tutti gli altri tipi di tumore, ad eccezione del tumore del polmone nella donna. Nel mondo, si verificano ogni anno tra i due e i tre milioni di carcinomi cutanei non-melanoma e circa 135.000 melanomi maligni, più frequenti nelle donne di razza bianca al di sotto dei 30 anni. In Italia si registrano circa 7.000 nuovi casi e 1.500 morti l'anno quando, fino agli anni ’60, l'incidenza non superava i mille nuovi casi per anno.

Le cause principali di tale incremento vanno ricercate sia in fattori ambientali (in primo luogo, l'esposizione alle radiazioni ultraviolette associata alla progressiva riduzione delle capacità schermanti dell'atmosfera), sia in fattori genetici. “Nel melanoma maligno, come in tutte le altre forme neoplastiche, l’oncogenesi è associata ad alterazioni sequenziali di specifiche regioni di DNA, che i recenti progressi della genomica hanno consentito di caratterizzare come un processo a tappe, associato ad una serie di mutazioni di specifici geni coinvolti nella regolazione del normale funzionamento cellulare”.

Le conclusioni dello studio, pubblicate come research letter sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Oncology, “confermano che in oncologia non può esservi una terapia uguale per tutti e che bisogna rendere più omogenei i sottogruppi di pazienti da trattare”.


Per informazioni:

Giuseppe Palmieri, Icb-Cnr, Sassari
E-mail: gpalmieri@yahoo.com


Leggi qui l'articolo pubblicato da Ecplanet.

giovedì 30 agosto 2007

Attacco alla terra!

Incendi sempre più disastrosi e violenti distruggono vastissime aree boschive, oliveti, frutteti e coltivazioni non solo in Italia, Portogallo, Grecia e Croazia, ma anche nel Maghreb. L'agronoma californiana Rosalind Peterson, in un suo recentissimo documentario, nota che i roghi che hanno devastato e devastano le foreste delle Montagne Rocciose, sono sempre più frequenti e rovinosi: la diffusione di zolfo con gli aerei chimici, secondo la scienziata, è all'origine di questo flagello di fiamme. Si aggiungano l'aria secca, prosciugata attraverso lo spargimento di bario, gli elicotteri neri... e la carenza di piogge: si comprende perché gli incendi divampino così facilmente e per quale motivo non si riesca più ad arrestarli.

Europe_3_02 - Date: 2007/242 - 08/30True color - Satellite: Aqua

Europe_3_02 - Date: 2007/241 - 08/29True color - Satellite Terra

The third chemtrail

False flag

L’AVVISO di KENNEBUNKPORT

(Segue il testo originale)

Al popolo americano ed a tutte le persone amanti della pace nel mondo:

Siamo a conoscenza di pesanti indizi che suggeriscono come i sostenitori, i controllori e gli alleati del vice-presidente Dick Cheney abbiano intenzione di concepire e mettere in atto un nuovo evento terroristico come l’11 settembre, e/o una nuova provocazione bellica, simile al Golfo del Tonchino, nelle prossime settimane o nei mesi a venire.

Tali eventi verrebbero usati dall’amministrazione Bush come pretesto per scatenare una guerra di aggressione contro l’Iran, molto probabilmente con armi nucleari e per imporre un regime di legge marziale qui negli Stati Uniti.

Ci appelliamo alla Camera dei Deputati affinché proceda al più presto con la messa in stato di accusa (impeachment) di Dick Cheney, come misura urgente per evitare una guerra ancora più ampia e catastrofica. Una volta che il processo di impeachment fosse iniziato, sarebbe più facile per gli ufficiali leali e fedeli alla nazione rifiutarsi di eseguire ordini illegali da parte della squadra di Cheney.

Avvisiamo in maniera perentoria la gente di tutto il mondo che qualunque attacco terroristico con armi di distruzione di massa che avesse luogo, nel prossimo futuro, negli Stati Uniti o in qualunque altro posto al mondo, dovrà essere automaticamente attribuito (prima facie) agli uomini di Cheney.

Invitiamo i leaders politici più responsabili, ovunque nel mondo, ad iniziare a preparare l’opinione pubblica del loro paese a queste minacciate azioni di terrorismo “sotto falsa bandiera” (false flag).

Firmato: un gruppo di leaders politici americani all’opposizione, riuniti per protesta al Bush Compound di Kennebunkport, stato del Maine.

24-25 Agosto 2007


CYNTHIA MCKINNEY, ex-deputato della Georgia al Parlamento americano.

CINDY SHEEHAN, candidata della California al Parlamento americano.

JAMILLA EL-SHAFEI, Dipartimento di Pace di Kennebunk

ANN WRIGHT, ex-diplomatica USA, Colonnello delle Riserve dell’Esercito americano

DR. DAHLIA WASFI, di www.liberatethis.com

JOHN KAMINSKY, avvocato, promotore dell’impeachment, presidente della Associazione Legali per la Democrazia del Maine

GEORGE PAZ MARTIN

WEBSTER G. TARPLEY, scrittore

CRAIG HILL, candidato del Vermont al Parlamento USA (Green Party)

BRUCE MARSHALL, Partecipante, Philadelphia Platform

(traduzione: http://www.luogocomune.net/)



°°°°°°



Testo originale

THE KENNEBUNKPORT WARNING

To the American people, and to peace loving individuals everywhere:

Massive evidence has come to our attention which shows that the backers, controllers, and allies of Vice President Dick Cheney are determined to orchestrate and manufacture a new 9/11 terror incident, and/or a new Gulf of Tonkin war provocation over the coming weeks and months.

Such events would be used by the Bush administration as a pretext for launching an aggressive war against Iran, quite possibly with nuclear weapons, and for imposing a regime of martial law here in the United States.

We call on the House of Representatives to proceed immediately to the impeachment of Cheney, as an urgent measure for avoiding a wider and more catastrophic war. Once impeachment has begun, it will be easier for loyal and patriotic military officers to refuse illegal orders coming from the Cheney faction.

We solemnly warn the people of the world that any terrorist attack with weapons of mass destruction taking place inside the United States or elsewhere in the immediate future must be considered the prima facie responsibility of the Cheney faction. We urge responsible political leaders everywhere to begin at once to inoculate the public opinion of their countries against such a threatened false flag terror operation.


(Signed) A Group of US Opposition Political Leaders Gathered in Protest at the Bush Compound in Kennebunkport, Maine, August 24-25, 2007


CYNTHIA MCKINNEY, FORMER US CONGRESSWOMAN, GEORGIA

CINDY SHEEHAN, CANDIDATE FOR US CONGRESS, CALIFORNIA

JAMILLA EL-SHAFEI, KENNEBUNK PEACE DEPARTMENT

ANN WRIGHT, COLONEL US ARMY RESERVE, FORMER US DIPLOMAT

DR. DAHLIA WASFI, www.LIBERATETHIS.COM

JOHN KAMINSKY, LAWYER, IMPEACHMENT ACTIVIST, PRESIDENT, MAINE LAWYERS FOR DEMOCRACY

GEORGE PAZ MARTIN

WEBSTER G. TARPLEY, AUTHOR

CRAIG HILL, CANDIDATE FOR US CONGRESS, VERMONT GREEN PARTY

BRUCE MARSHALL, CONVENOR, PHILADELPHIA PLATFORM



Fonte: Luogocomune.net

mercoledì 29 agosto 2007

Sismi, H.A.A.R.P. ed U.F.O.

"Moltissime persone hanno avvistato strane luci nel cielo prima dell'evento sismico che ha sconvolto il Perù. A Lima persino le televisioni locali e nazionali hanno trasmesso in diretta il fenomeno apparso sia prima sia durante il terremoto che, il 16 agosto 2007, ha toccato i 7,8 gradi della scala Richter... Molti cittadini di Lima hanno assicurato che alcuni U.F.O. hanno sorvolato la città molto prima del terremoto: lo testimoniano parecchi filmati giunti nelle redazioni giornalistiche. Non dimentichiamo che, a maggio, furono scorte delle flottillas sulla capitale peruviana. Il Dr Anthony Choy ammette che possa esserci una relazione tra l'avvistamento delle flottillas di maggio ed il terremoto: << Credo che esista un nesso tra l'avvistamento di maggio e quello del 16 agosto... Lassù qualcuno ci voleva avvertire del sisma e non è la prima volta che succede >>".

Il filmato mostra dei globi luminosi circondati da un alone (plasma?) che si possono interpretare come ordigni non terrestri.

A mio parere, però, l'avvistamento si potrebbe spiegare anche in un altro modo. Prenderei in considerazione la possibilità che i bagliori scorti nel cielo di Lima si colleghino a qualche spaventoso sistema d'arma volto a provocare catastrofi o, come nel caso degli uragani, ad intensificarli. E' noto che H.A.A.R.P. è in grado purtroppo di determinare eventi del genere. A conferma di tale supposizione, riporto le considerazioni del fisico e cosmologo belga Paul La Violette: “Con la tecnologia attuale, è possibile rifrangere un fascio di microonde in modo da formarne uno contrapposto che è il coniugato di fase dell’originale. Questi due fasci si agganciano precisamente in fase, fornendo un’onda elettromagnetica stazionaria in grado di immagazzinare un’enorme quantità di energia, di magnitudine molto più elevata rispetto a quella in entrata necessaria per generarla. Per mezzo di tali fasci di onde scalari, l’energia può essere trasmessa a grande distanza tra il coniugatore di fase ed un punto di destinazione anche molto lontano, senza perdite significative. Usando parecchi di questi fasci a microonde sotto forma di schieramenti in fase di radar interferometri, si potrebbe creare uno scudo deflettore di raggi cosmici. Strani fenomeni energetici (cerchi nel grano, sfere che si separano e si ricompongono) potrebbero essere creati con tecnologie segrete”.

Il linguaggio usato da La Violette è tecnico, ma si riesce a comprendere la sua nota negli aspetti salienti: attraverso complessi apparati, si possono convogliare onde elettromagnetiche verso precisi punti dell’atmosfera o del pianeta, sfruttando altresì i metodi interferenziali, ossia la sovrapposizione di fasci energetici.

Si ritiene che questi sistemi (H.A.A.R.P. in primis) possano essere usati per gli scopi più diversi: colpire e disintegrare un bersaglio ubicato in un punto preciso della superficie della Terra; irradiare energie in alcune zone della ionosfera e della troposfera, riscaldandole; appiccare incendi; influire sulle dinamiche meteorologiche (correnti a getto, perturbazioni… ); eseguire "radiografie" della Terra; causare sismi.

Quelli visti a Lima furono dunque U.F.O. o raggi di qualche micidiale arma? La fortissima magnitudo del sommovimento mi indurrebbe ad optare per la seconda ipotesi: è come se fosse stata una calamità non naturale, pur dovendo ricordare che la Cordigliera delle Ande è una delle regioni più sismiche del globo. Naturalmente, spero che abbiano ragione quanti pensano ad un avvertimento di extraterrestri benevoli, un avvertimento che non è stato sfortunatamente compreso.

E’ stato messo in luce, già negli anni passati, da qualche ricercatore, come F. Garcia Llauradò, il legame tra apparizioni di UFO e movimenti tellurici. Ci si chiede: i disastri furono preveduti dagli alieni o da loro causati?

Il 30 ottobre 1967 un corpo luminoso fu visto cadere nella zona dei Monti Nebrodi, nella Sicilia nord orientale, nel momento stesso in cui fu avvertita una serie di scosse.

Il 30 maggio 1987 alcuni abitanti di Puerto Rico che risiedevano presso la laguna di Cartagena, videro uno strano “pallone rosso di fuoco” scendere in modo frenato, emettendo un sibilo. Il pomeriggio seguente, migliaia di persone della regione sud occidentale dell’isola sentirono la terra tremare come a causa di una potente esplosione ipogea. L’epicentro della scossa fu localizzato ad ovest di Puerto Rico, nel Mona Passage. (...)

Il 17 agosto 1999 nei cieli di Izmir, in Turchia, apparvero degli oggetti misteriosi, in concomitanza del rovinoso sisma che colpì alcune regioni dello stato. Quantunque, per questo episodio, non si possa escludere il fenomeno delle bolle di gas sprigionate dal terreno (fenomeno non raro in caso di terremoti), l’ufologo turco Haktan Akdogan fece notare che “prima e dopo il terremoto era stato osservato un grande traffico di oggetti volanti non identificati al di sopra della regione del Mar di Marmara e, in particolare, sul cielo di Izmir, epicentro del sisma”.

Inquietante il caso di Jenny di Bulawayo, nello Zimbabwe, una donna tormentata per vent’anni da un sogno ossessivo, in cui vedeva un uomo vestito di bianco che aveva l’intenzione di portarla via. La rapita ricordò di essere stata trasportata in una costruzione ottagonale con ampie finestre, che volava a pelo dell’acqua. All’interno dell’ordigno ella notò un gruppo di persone che stavano monitorando l’area. Un’aliena le spiegò che essi sorvegliavano la terra, mentre un altro visitatore era intento a rilevare le conseguenze di un sisma occorso in Turchia. Jenny affermò che, sebbene i visitatori fossero molto urbani, si rese conto di una sorta di manipolazione, in ordine soprattutto al problema della sovrappopolazione.


Fonti:

Corriere del Fermano - La gazzetta del Piceno
M. Fratini, U.F.O. durante sisma in Perù, 2007
India daily del 24 gennaio 2005
A. Lissoni, Altri UFO, Diegaro di Cesena, 2001
Zret, Il cielo è l'inferno, 2007
Id., Apocalissi aliene, inedito

martedì 28 agosto 2007

Esperimento con accumulatori orgonici

Premessa

Il presente articolo vuole stimolare un approccio più operativo che teorico al tema in oggetto. Assodato che l'etere esiste, si tratta di provare ad usare questa energia, almeno per tentare di contrastare alcuni effetti nocivi delle scie chimiche e dei campi elettromagnetici. Indotto da un atteggiamento pragmatico ed insofferente di tutti i legacci del cosiddetto metodo scientifico, ma, nel contempo, consapevole che non si può soltanto discutere senza concludere mai alcunché, ho eseguito un semplice esperimento che invito i lettori a ripetere, in ossequio al criterio della riproducibilità. I lettori sono esortati a comunicare i risultati dell'esperimento (nell'area commenti del presente articolo - n.d.r.) affinché si possa stabilire, con un certo margine di plausibilità, se l'esito constatato da chi scrive è casuale oppure no.

Foglie di Zamioculcas messe a confronto

Materiale necessario per l'esperimento

Due contenitori di vetro o di plastica di diversa capienza; due foglie; un accumulatore orgonico (volgarmente definito budino); del cellophane e del nastro adesivo. (1)

Procedura

Si stacchino contemporaneamente due foglie dal ramo di una pianta qualsiasi: le foglie dovranno essere il più possibile simili per dimensioni, stato vegetativo etc. Si collochi una delle due foglie in un contenitore vuoto; si collochi l'altra foglia nell'altro recipiente, in cui è stato precedentemente messo l'accumulatore. La foglia va sistemata sopra il budino. Questo recipiente deve essere un po' più grosso per evitare che la minore quantità di aria, in esso presente, influisca sul risultato. Si chiuda anche questo secondo contenitore.

Si dispongano i due recipienti distanti l'uno dall'altro almeno un metro ed in condizioni di luce, temperatura, umidità pressoché identiche, per quanto possibile. Si sigillino i due contenitori: il cellophane lascia passare la luce, ma non l'aria. Si lasci trascorrere almeno un mese, senza cambiare di posizione i contenitori.

Possibili risultati

La foglia a contatto con l'accumulatore, a distanza di un mese o più, dovrebbe apparire ancora complessivamente verde e piuttosto tesa; l'altra, invece, dovrebbe risultare ingiallita ed alquanto accartocciata.

Possibile conclusione

La foglia a contatto con l'accumulatore, avendo assorbita l'energia vitale (etere), ha subito un processo di decomposizione più lento, a differenza dell’altra. Se è possibile quindi appurare un influsso dell’etere su un elemento organico, sarà opportuno estendere le sperimentazioni ad altri ambiti per verificare l’eventuale efficacia di tale energia anche in altre circostanze e per altri fini.

(1) Per ogni informazione sull’orgone e sugli strumenti orgonici, vedi www.orgoneitalia.com e http://acquaemotion.blogspot.com/

lunedì 27 agosto 2007

Nuova interrogazione parlamentare sulle scie chimiche

Riportiamo quanto pubblicato il 25 agosto 2007 da cieliazzurri.

Informo che il Senatore Amedeo Ciccanti (UDC) ha presentato in data 8 agosto 2007 una interrogazione ai Ministri della difesa e della salute con richiesta di risposta scritta riguardante le scie chimiche.

In tale interrogazione il Senatore spiega che da denunce di cittadini e servizi della stampa locale, in particolar modo dell’anconetano, sembra che dalle scie chimiche derivino conseguenze disastrose per la salute dei cittadini.

Ciccanti ricorda anche che da precedenti interrogazioni presentate ai dicasteri competenti, non sono mai arrivate risposte chiare, convincenti ed esaustive e che tale vaghezza ha rafforzato il convincimento che si tratta di fenomeni pericolosi da tenere nascosti. Il senatore chiede di sapere, tra le altre cose, quali accertamenti ed eventuali riscontri siano derivati dall’esame delle scie chimiche in ordine al loro grado di inquinamento dell’aria e di pericolosità per la salute pubblica. Egli domanda da chi siano autorizzati i voli e per quale motivo gli aerei rilascino sostanze tossiche.

Il testo integrale di tale interrogazione (atto n.° 4-02585) è consultabile
qui.

I meteorologi confermano: le scie chimiche sono una realtà!

Luca Savorani di Meteolive.it ha pubblicato un articolo elaborato dalla nostra redazione in data 30 luglio 2007 e dal titolo "Il cielo è un inferno", poi rilanciato, tra gli altri, da Ecplanet. Il testo presenta in calce la firma di Luca Savorani, come se l'avesse scritto lui. Come commentare? Se un sito piuttosto importante ed "ortodosso" di meteorologia riporta un nostro studio, in cui, in modo esplicito, si citano H.A.A.R.P. e scie chimiche, significa che, checché ne scrivano i patetici disinformatori, le chemtrails non sono un fenomeno partorito dalla fantasia di qualche visionario. E' quindi un ulteriore avallo delle nostre affermazioni, quasi il crisma dell'ufficialità sull'inquietante problema relativo all'avvelenamento deliberato della biosfera.

L'articolo di Meteolive è leggibile qui, mentre a questo indirizzo si può visionare l'originale. Qui, invece, una copia di backup in formato mht.

domenica 26 agosto 2007

La pittura rinascimentale e le wave clouds

Recentemente Saimon ha pubblicato un accurato articolo dal titolo Wave clouds: Madre natura non le riconosce. Lo studio si impernia sulle strane formazioni ondulate che, stando alla N.A.S.A., sarebbero del tutto normali e riconducibili al movimento dell'aria che si comporta come un fluido in prossimità di ostacoli quali le catene montuose. La "spiegazione" dell'agenzia statunitense, famigerata sia per i "ritocchi" delle immagini che ritraggono la superficie di Marte sia per le patetiche frottole sulle scie di "condensazione", se fosse fornita da uno studente universitario, senza dubbio causerebbe l'ira funesta del più ignorante tra i professori.

Eppure la N.A.S.A. non esita a propalare ipotesi esplicative siffatte che Saimon ha smontato punto per punto, collegando le wave clouds sia all'irrorazione chimica sia all'irradiazione di campi magnetici artificiali.

Inaspettatamente una disciplina umanistica ci soccorre in modo che possiamo asserire, senza tema di sbagliare, che queste nuvole ad andamento sinuoso sono generate dalle operazioni di manipolazione atmosferica: mi riferisco alla Storia dell'arte. Circoscriviamo il nostro campo d'indagine alla pittura rinascimentale che ci servirà come pietra di paragone: è noto che i maestri italiani (e non solo) tra XV e XVI secolo, se si esclude qualche pittore ancora legato a moduli tardo-gotici, privilegiano il realismo, da intendersi non come piatta, banale riproduzione del mondo "oggettivo", ma come attenzione per la natura lato sensu, descritta e filtrata attraverso la propria sensibilità e le forme simboliche del tempo. (Vedi Zret, Percezione e realtà).

Si ammirino le tele e gli affreschi degli artisti rinascimentali, da Piero della Francesca ad Andrea Mantegna, da Antonello da Messina a Giovanni Bellini, da Giorgione a Leonardo da Vinci, solo per citarne alcuni: essi rappresentano, ognuno col suo stile, nuvole di molti tipi e sembianze. Dipingono con amorosa precisione cumuli, cumulonembi, strati, cirri... Piero Della Francesca raffigura persino le inconsuete e suggestive nubi lenticolari. In nessuna opera di questi e di altri pittori, pur attenti ai vari, multiformi aspetti della creazione, si notano formazioni bizzarre e grottesche paragonabili alle wave clouds o a quelle nubi simili a vertebre, ad intrichi di rami, a grattugie... Qualcosa è cambiato nell'atmosfera, ma i cambiamenti non sono naturali. Forse l’aumento degli inquinanti nella troposfera o del biossido di carbonio può essere all’origine di queste anomalie? Può la Natura improvvisamente partorire questi mostri? No. Solo un deliberato intervento di alterazione climatica per mezzo di chemtrails e H.A.A.R.P. può chiarire la genesi di queste manifestazioni.

Anticipo la "risposta" della N.A.S.A. o di qualche disinformatore di professione: le sagome inconsuete dei corpi nuvolosi sono dovute all'"effetto serra". Ormai tutto si spiega con l'"effetto serra", anche la caduta dei capelli.

sabato 25 agosto 2007

Incendi di Stato (articolo di paso)

Il 26 luglio 2007 pubblicammo questo articolo nel quale facevamo notare la stretta correlazione tra zolfo irrorato dagli aerei impegnati nella "operazione chemtrails" e gli incendi a tappeto in Italia, Croazia e Grecia. Più di recente, mentre i roghi hanno continuato a divampare, anche le mappe satellitari Aeronet sono state oscurate per diversi giorni, a partire dal 16 agosto. Strano? Non tanto se, come possiamo ben intuire, abbiamo visto giusto. Ora si hanno nuove inquietanti conferme, grazie alla testimonianza di persone che hanno visto appiccare le fiamme dall'alto, per opera di elicotteri! Riportiamo il pregevole articolo di paso, valente iscritto al forum di sciechimiche.org. Buon risveglio!


INCENDI DOLOSI: IL PERICOLO VIENE DALL'ALTO

La vegetazione di macchia mediterranea endemica del Cilento, da sempre costretta a risorgere, ogni fine estate, dalle sue ceneri, ha un nemico, si è finalmente scoperto, che viene dall'alto.

- Castellabate, 23 Agosto 2007 -

Quando ci s'interroga sulle motivazioni che spingerebbero un "piromane" a dare fuoco ad un habitat naturale che, in fondo, fornisce ossigeno anche a lui, o si procede alla cattura di qualche "pericoloso" pastore cui il fuoco è magari sfuggito di mano ed ha incendiato un piccolo tratto di sterpaglia, si dà sempre per scontato che i responsabili del periodico scempio causato all'ambiente dai roghi siano da ricercarsi tra malati di mente e poveracci. Se, per quanto riguarda i poveracci, nel nostro Paese se ne trovano sempre più e ne possiamo comprendere i motivi, per quanto concerne i piromani, risulta quanto meno preoccupante la sempre maggior diffusione di questa strana patologia...

Se quello degli incendi boschivi fosse, come è, un grosso affare per qualcuno, pensate veramente che egli si organizzi con qualche scatola di fiammiferi ed una latta di benzina trasportata in auto, come i TG vogliono farci credere?

Delle recenti testimonianze forniscono la prova che, probabilmente, molti di questi incendi sono appiccati direttamente dall'alto, grazie all'impiego di elicotteri non identificabili come appartenenti a corpi dello Stato.

Qualche giorno fa, il più critico per quanto riguarda l'emergenza locale incendi boschivi, alcune persone hanno assistito a questo incredibile avvenimento: si trovavano in pieno giorno non distante da una vasta zona divorata dalle fiamme tra i Comuni di Castellabate e Montecorice, quando hanno visto un elicottero non identificabile prima sorvolare la zona incendiata e poi librarsi poco distante da essa, fino a fermarsi a bassa quota sopra una zona non interessata (ancora) dal fuoco. L'inconsueta manovra ha attratto lo sguardo del gruppetto di persone che ha assistito al fattaccio: dall'elicottero sospeso nell'aria è stata fatta cadere "...come una di quelle girandole di fuochi artificiali..." che, roteando già nell'aria, ha continuato a rimbalzare impazzita al suolo, appiccando rapidamente un vasto focolaio d'incendio!

Ecco che si chiarisce l'altrimenti inspiegabile simultaneità che si riscontra spesso nel divampare di incendi a distanze difficilmente percorribili su strada in tempi brevi, a meno di non immaginare diverse squadre di piromani che agiscano più o meno sincronizzate su territori di alcune decine di chilometri quadrati.

Per aumentare il danno ed al riparo da sguardi indiscreti, molti focolai vengono appiccati, con elicotteri neri, a tarda sera e col favore del vento, quando l'intervento di velivoli anti-incendio è impossibile. Infatti in zona, ormai non è più inconsueto, avvertire il passaggio di elicotteri che vanno e vengono nella notte poco prima del divampare di incendi. Ma siamo probabilmente arrivati al punto in cui questi criminali volanti non hanno neanche bisogno di agire di nascosto: tanto al giorno d'oggi nessuno bada più a cosa arriva dal cielo...

A questo punto ci si chiede: a chi conviene e fino a che punto far decollare un elicottero per compiere atti vandalici e scellerati del genere? Non certo a poveracci, considerato il costo per il noleggio di un velivolo siffatto e neanche a piromani, visto che dovrebbero prima convincere il personale di bordo, al riparo da persecuzioni giudiziarie, a compiere un grave reato come questo. La risposta a queste domande sta nel livello al quale queste nefande decisioni vengono prese: non certo quello di poveri pastori e neanche a quello di qualche malato di mente.

I nomi degli astanti all'evento sono noti, come lo sono altri particolari della vicenda ed a disposizione della Magistratura, nell'improbabile caso che ritenga opportuno procedere ad una seria indagine sull'accaduto.

Fonte: http://www.heymotard.it/

venerdì 24 agosto 2007

Le fandonie dell'O.M.S. (articolo di Freenfo)

Leggo sul sito Ansa una notizia inquietante, seppur nota da tempo. Ogni anno si sviluppa una nuova malattia, classificata come mai precedentemente verificatasi. Significa che la società moderna, ricca di “benessere” mal distribuito, contribuisce a peggiorare la condizione umana sul pianeta.

Tutto questo viene imputato alla globalizzazione, all'aumento dei trasporti ed alle patologie provenienti dai Paesi in via di sviluppo. Non condivido questa visione, in quanto, nella maggior parte dei casi, queste nuove malattie sono state create in laboratorio dall'opulento occidente, al fine di indebolire e sterminare quella parte di mondo che non deve far parte del banchetto mondiale. La SARS, come la tuttora infondata relazione fra HIV e AIDS, l'aviaria e quant'altro, sono il frutto di sperimentazioni di laboratori occidentali, barbare pratiche per contribuire alla diminuzione della popolazione mondiale.

Il vero problema, a mio modo di vedere, è ancora una volta legato alla distribuzione delle risorse planetarie. Paesi africani ricchi di minerali e petrolio vengono derubati da corporazioni multinazionali per trarre profitto e per uccidere intere popolazioni; intere coltivazioni OGM sono create in laboratorio per foraggiare milioni di bestie da macello, pronte a diventare uno schifoso Big Mac. Si attuano operazioni legate ai vaccini ed a medicinali che indeboliscono il nostro sistema immunitario e, infine, la pietosa e vergognosa operazione legata alle scie chimiche. Patogeni e nanomacchine sono cosparsi nei cieli di mezzo mondo per uccidere i più deboli, per creare un mondo adatto solo ai pochi eletti milionari.

È giunto il momento di ribellarsi e di gridare a tutti queste scomode verità. Ieri ero in montagna, ammiravo le nuvole candide che si muovevano una dietro l'altra con armonia e simmetrica intelligenza. Oggi alzo gli occhi e vedo cieli nefasti cosparsi di coltri grigie, chimiche nuvole di morte nera. L'OMS conosce questo piano, conosce benissimo il fenomeno delle scie chimiche, conosce benissimo la politica dei signori del controllo globale. Tutti sanno e nessuno parla: omertà celata dietro quella coltre di nuvole chimiche.



Fonte: Freenfo

giovedì 23 agosto 2007

L'etere secondo Paul La Violette

Ormai sono sempre più numerosi gli scienziati che introducono nelle loro teorie l'etere, un mezzo elastico e trasparente, ipotizzato, fino all’inizio del secolo XX, come supporto per la propagazione delle onde luminose e per la trasmissione a distanza di forze come quella gravitazionale. L’ipotesi dell’etere cosmico fu abbandonata dopo l’esperienza di Michelson e Morley e con l’elaborazione della teoria della relatività elaborata da Albert Einstein, sebbene egli avesse espresso, in qualche occasione, la necessità di postulare l'esistenza di tale sostanza cosmica. In realtà, l'etere espulso dalla porta per opera della fisica post-einsteniana, è rientrato dalla finestra, sotto il nome di energia del punto zero o energia della fluttuazione quantistica del "vuoto". L'etere coincide altresì con quello che lo psicologo e scienziato austriaco Wilhelm Reich definì orgone.

Recentemente il fisico, cosmologo e scienziato dei sistemi, il belga Paul La Violette, ha delineato un sistema denominato cinetica di subquantum. Secondo La Violette, per comprendere i rudimenti della fisica della creazione, basata sull'etere, l'invisibile substrato primordiale che riempie lo spazio e matrice delle particelle elementari, bisogna concepire l'universo come una realtà che emerge da un etere attivo e vitale, i cui componenti entrano ed escono continuamente dal nostro piano fisico, mentre si trasformano lungo una quarta dimensione. Tale flusso energetico è sintropico, in quanto generazione spontanea di ordine, con particelle che affiorano nello spazio "vuoto" da un onnipresente rumore subquantistico di energia.

La teoria di La Violette sarebbe stata confermata dall'esattezza delle sue previsioni. Essa, infatti, ha spiegato, tra gli altri fenomeni, la pulsazione stellare, le esplosioni del nucleo della galassia, il fenomeno cosmologico dello spostamento verso il rosso, la struttura ondulatoria della materia, eliminando il dualismo onda-particella. La teoria di campo unificato della cinetica di subquantum, infine, sostituisce la teoria del Big Bang, spiegando la creazione primordiale.

Il ricercatore belga ritiene che molti concetti fisici e cosmologici siano codificati in miti antichi, nell'astrologia e persino nei tarocchi.

Pionieri come La Violette ed altri (si pensi, ad esempio, a Kozyrev ed a Popp) sono ostracizzati o ignorati dalla comunità scientifica ortodossa, ma le loro scoperte ed i loro studi tendono a convergere verso dimensioni di frontiera, in cui la teorizzazione ha trovato applicazioni pratiche putroppo quasi sempre in ambiti bellici e di controllo della popolazione. La nozione di etere, infatti, lungi dall'appartenere all'ambito delle pseudo-scienze, è, invece, alla base di tecnologie relative alla free energy, l'energia a costo zero e non inquinante, di cui si interessò lo scienziato serbo Nikola Tesla. La free energy, appannaggio quasi esclusivo delle èlites che hanno avuto accesso a tutte le ricerche ed a tutti i brevetti di Tesla e di Reich, è usata a fini militari. Queste conoscenze e tecnologie potrebbero fornire energia a basso costo e pulita, favorire le precipitazioni in aree aride, risolvere il problema della polluzione della biosfera e tante altre meraviglie. Ancora una volta, però, i Signori della guerra, che proclamano di adoperarsi per la pace, il progresso ed il benessere dell'umanità, fomentano conflitti, distruggono il pianeta con H.A.A.R.P. e scie chimiche, affossano l'economia di intere nazioni, riducono in schiavitù la gente... Conoscere i loro piani occulti, di là dalle intenzioni ufficiali, significa forse poterli sventare.

Addendum: è stato compiuto un semplice ma significativo esperimento con accumulatori orgonici. Presto daremo conto dei risultati.

Fonti:

Bojs, Raggi mortali in vendita Ionatron LIPC, 2007
P. La Violette, Earth under fire Il codice dell’Apocalisse, Padova, 2006
Id., Subquantum Kinetics
Zret, Reich, l’orgone e l’energia del punto zero, 2006

martedì 21 agosto 2007

Scie chimiche: il controllo psicotronico della popolazione (articolo di C. Williams Palit)

Tempo fa Straker ipotizzò che le nanomacchine, che causano la sindrome di Morgellons, fossero un sistema per esercitare un controllo psicotronico della popolazione anche di quella che, in un futuro più o meno prossimo, non sarà dotata di microprocessori sottocutanei. In tale ottica, il Morgellons potrebbe essere un incidente di percorso o un effetto collaterale di un progetto dai fini agghiaccianti: rendere le persone delle E.B.T. (Entità Biologiche Terrestri) mosse da impulsi elettromagnetici. Il testo che abbiamo tradotto pare suffragare l’ipotesi formulata. Bisogna precisare che l’affermazione del Dottor Castle circa l’assenza delle scie chimiche in Cina ed Africa subsahariana non appare corretta: le mappe satellitari ed altri dati attestano che le chemtrails risparmiano, per ora, solo l’America meridionale, Cuba e qualche staterello oceanico.

Le nanomacchine del Morbo di Morgellons ricevono onde radio, microonde ed ELF. Le fibre delle scie chimiche, analizzate dal dottor Michael Castle, esperto di materiali sintetici, risultano essere le stesse nanomacchine, estratte dai pazienti di Morgellons, dalla dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa.

Plasma beam coming down from the skyIl M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) è l'unico dei laboratori che ha identificato questi filamenti come nanomacchine. Secondo il Dottor Castle, esse vengono diffuse in ogni regione e paese del mondo, tranne la Cina e l'Africa subsahariana. Tuttavia è noto che, in Cina, sono stati diagnosticati casi di Morgellons.

I pazienti riportano che una persona potrebbe non avvertire la presenza di questi impianti, sino a quando non vengono "accesi", cioè attivati attraverso un controllo a distanza. Le fibre copiano il DNA. I malati riportano che i loro capelli non sono capelli. Un campione di "capelli" è stato mandato a questi laboratori ed è stato appurato che sono pseudo-capelli. I materiali possono creare forme di vita chimeriche, che spesso sono simili ad insetti. Le fibre possono non solo ricevere, ma anche trasmettere frequenze per creare queste pseudoforme di vita e causare patologie.

Se queste fibre siano collegate agli strumenti di controllo psicotronico ed alle armi di risonanza, non è noto, ma esse possono essere classificate come armi esotiche. Esse possono compendiare le caratteristiche di un'arma genetica e di un'arma elettromagnetica. Possono copiare il DNA. Enzimi di DNA sono stati ritrovati nelle sostanze di ricaduta delle scie chimiche. Assistiamo ad un'invasione nanonotecnologica dei tessuti umani nella forma di nanotubi e nanofili, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi e che possono unire ed alterare il DNA ed il RNA della cellula ospite. Queste nanomacchine prosperano in condizioni di PH molto alcalino ed usano l'energia bioelettrica dell'organismo ed altri elementi non identificati per l'alimentazione. (Le persone dovrebbero raggiungere più o meno un PH di 7,5). Esistono alcune evidenze che, al loro interno, contengono delle batterie. Si ritiene che siano in grado di ricevere specifiche microonde EMF ed ELF. Le fibre che sono state analizzate, si assemblano da sole, si generano da sole e si muovono autonomamente. Operano come una rete e comunicano l'una con l'altra. Non è chiaro come il movimento sia collegato alle frequenze delle onde elettromagnetiche. Molte persone, che sono vittime di torture elettromagnetiche, soffrono anche di Morgellons. Anche gli individui che non hanno sintomi conclamati del morbo, possono avere le nanomacchine nel loro organismo. I sintomi più frequenti sono la sensazione di una puntura di spillo, l'impressione di avere qualcosa che striscia sotto la pelle o di essere punti dagli insetti. Il Morgellons sembra colpire soprattutto le persone con il sistema immunitario indebolito. Pensate che il sistema immunitario della gente che vive oggi in questo pianeta avvelenato sia compromesso?

Le api si orientano con i campi elettromagnetici naturali. Questi segnali radio, diffusi nell'ambiente, interferiscono con la capacità delle api di orientarsi? Un'interessante domanda.

Carolyn Williams Palit
exoticwarfare@yahoo.com

Leggi qui l'articolo in inglese.

Video e foto QUI.


CDC Requests Bay Area Morgellons Study - The best bloopers are a click away

domenica 19 agosto 2007

Scie chimiche in Mongolia

Qualche sera fa, una rete televisiva nazionale ha trasmesso un breve reportage sulla Mongolia di oggi: il servizio era incentrato sul contrasto tra le ormai declinanti tradizioni mongole della steppa, che rimontano ai gloriosi tempi di Gengis Khan, e la vita degradata e miserrima dei pochi agglomerati urbani.

Più di una volta, il giornalista ha insistito sulla crisi economica che attanaglia lo stato asiatico, dove le precipitazioni, in questi ultimi anni, sono divenute scarsissime. Sia l'agricoltura sia l'allevamento di equini e cammelli sono stati gravemente danneggiati dalla siccità: nelle steppe l'erba ingiallisce ed è sempre più rada, si estendono distese polverose e bruciate, dove, un tempo, si vedevano praterie verdeggianti, attraversate da mandrie di cavalli e dove pascolavano cammelli, bovini e greggi di capre.

Soprattutto gli anziani notano la differenza rispetto al passato e, sperando in qualche goccia di pioggia, alzano sconfortati gli occhi al cielo, un cielo dove -è ovvio- serpeggiano sinistre e minacciose, simili a draghi ignivomi, le solite inconfondibili scie chimiche, la principale, se non l'unica causa, dell'ormai prolungato periodo di aridità.

N.O.E. Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri (by Saimon)

Ciao a tutti da Saimon. Se siete su questo blog l'argomento scie chimiche vi ha sicuramente incuriosito e in merito a questo vorrei porvi una domanda. Avete sempre pensato di essere protetti e supportati dalle istituzioni? Se la risposta è sì, vi capisco, perchè le promesse sono tante sia in televisione sia via internet, ma di concreto nulla di questo è reale e tangibile.

Il video sottostante, realizzato da Straker, mostra in modo inequivocabile come un organo di estrema importanza come il NOE Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, offra solo virtualmente l'appoggio ed il servizio che promette.

Di fronte allo scempio chimico in atto quasi ogni giorno sui nostri cieli Emiliani Romagnoli (e nel resto d'Italia), fingono dapprima un'interruzione della telefonata, quindi inscenano una situazione di scarsa qualità del segnale vocale, ed infine sostituiscono l'operatore con una segreteria telefonica automatica. Straker come semplice cittadino, è stato semplicemente liquidato e le sue richieste sono così rimaste inevase.
E' difficile da credere, ma questo è quello che accade quando si parla di SCIE CHIMICHE, e si chiedono legittime spiegazioni in merito a queste operazioni illegali sostenute dal nostro governo a cui paghiamo ingenti tasse e che dovrebbe preservare la nostra salute e incolumità.

La nostra voce non può finire qui. Dobbiamo tutti chiedere spiegazioni e far valere i nostri diritti.

Una telefonata può essere ignorata, ma centinaia di migliaia no. Non fermiamoci qui, perchè è in pericolo la salute nostra e dei nostri cari.

Fonte: Chemtrails reports


sabato 18 agosto 2007

Scie chimiche e regimi pluviometrici

Sanremo - Irrorazioni notturneNonostante i media di regime tacciano colpevolmente, la situazione idrica in molte regioni italiane si sta aggravando: la portata dei fiumi è diminuita, il livello di molti laghi si è abbassato, l'acqua è già razionata in alcuni comuni, le coltivazioni soffrono della carenza di piogge…

Tutto ciò, come è naturale, è una conseguenza delle irrorazioni chimiche, nella fattispecie della diffusione nell'atmosfera di sostanze igroscopiche che riducono o addirittura azzerano le precipitazioni. E' vero che l'acqua evapora in continuazione da oceani, mari, bacini lacustri e fiumi. E' vero che il fenomeno della traspirazione contribuisce ad alimentare l'umidità atmosferica; tuttavia è incontrovertibile che alcuni polimeri (si veda, ad esempio, il brevetto di Peter Cordani) sono in grado di assorbire, ipso facto, il prezioso liquido, mentre, in altri casi, la manipolazione atmosferica spinge le perturbazioni sopra i mari di modo che le piogge non cadano su terre ormai quasi inaridite.

Per circoscrivere il discorso all'Italia, da un'analisi delle carte che riportano i valori pluviometrici, si evince che le precipitazioni [si osservino le isoiete (1) delle rappresentazioni cartografiche] hanno conosciuto un aumento quasi esclusivamente a ridosso dell'arco alpino e della fascia prealpina.

Elementari conoscenze di climatologia e di meteorologia ci soccorrono: le masse nuvolose imbrifere tendono ad addensarsi sui rilievi che sono tra i fattori che influiscono sul clima. Le dorsali montuose, con la loro morfologia, altitudine e disposizione, infatti, bloccano i fronti delle perturbazioni dove generalmente si scaricano le piogge e le nevicate, in concomitanza con particolari condizioni di umidità, temperatura e pressione. L'operazione "scie chimiche", concentrando le perturbazioni sulle Alpi ha, così determinato da un lato un lieve incremento delle precipitazioni in quest'area, dall'altro, però, una paurosa diminuzione nelle altre regioni. Ad onor del vero, bisogna notare che l'area circostante Torino palesa un consistente apporto di preciptazioni: non si può escludere l'effetto positivo, in tal senso, di apparati orgonici.

Bisogna prendere in considerazione un altro aspetto del problema. E' stato notato che, anche in assenza di aerei chimici, i cumuli apportatori di piogge, tendono a sfibrarsi, a diradarsi, fino a disolversi quasi del tutto. Prescindendo da cause naturali sempre possibili, credo che si possano formulare le seguenti ipotesi, non incompatibili tra loro, per spiegare il fenomeno.

- Le irrorazioni, volte soprattutto a sciogliere le nuvole, avvengono con il favore delle tenebre: questo chiarisce perché al mattino l’orizzonte è già coperto di una caligine biancastra.

- Gli elementi sparsi copiosamente nell'atmosfera agiscono rimanendo sospesi a lungo, anche dopo molti giorni o settimane dalla loro diffusione, a guisa di quei farmaci, a lento e graduale rilascio, i cui effetti si protraggono nel tempo.

- In alcune zone sono sperimentati nuovi sistemi per contrastare le piogge: ad esempio, sono usate sfere che nebulizzano sostanze igroscopiche. In effetti, anche quando non si scorgono i velivoli della morte, si forma nel cielo diurno una patina, una foschia artificiale tanto più strana, in quanto concomitante con un'umidità atmosferica inferiore ai valori registrati negli anni precedenti l'"operazione chemtrails". Non è escluso che siano impiegate sfere invisibili (si può oggi facilmente rendere un oggetto invisibile o quasi, adottando tecnologie che riverberano i fotoni attraverso vari sistemi) atte a spargere veleni, senza che nessuno se ne accorga.




(1) Le isoiete sono le linee che, in una raffigurazione cartografica, congiungono i punti in cui l’altezza delle precipitazioni atmosferiche, in uno stesso periodo, raggiunge uguale valore.

Articolo correlato: Acquaemotion, Pure pulsar life, 2008

venerdì 17 agosto 2007

Disinfestazione

Questo articolo, trovato su Internet, assume una discreta importanza in relazione all'argomento scie chimiche. Una rapida sintesi del testo ci dice che, a causa di un'epidemia di virus del Nilo occidentale nella città di Bakersfield, tutta la città verrà sottoposta a disinfestazione per impedire il propagarsi del virus. Verrà usato del "pyrethrin", un composto naturale con potenti proprietà di insetticida.

Nulla di strano fin qui (a meno che non abbiate già guardato il link in apertura), se non fosse che la disinfestazione viene eseguita con un metodo decisamente differente da quelli "tradizionali". Un aereo percorrerà il cielo sopra alla città, spruzzando un aerosol del prodotto chimico e, assicurano gli incaricati, le persone non si accorgeranno neppure dell'irrorazione.

Ora, questo metodo, che è notoriamente di impossibile realizzazione, che è più simile ad un'allucinazione collettiva che ad un reale e riscontrabile fenomeno, come affermano dotti (e prezzolati) scienziati e meno dotti ma ugualmente (se non peggio) fastidiosi "attivissimi" disinformatori ci rammenta qualcosa...

Stiamo dunque assistendo a quello che penso sia il primo caso di chemtrails autorizzate dallo stato, con cui si cerca di creare un precedente per utilizzare apertamente e su scala maggiore una tecnica applicata (finora) clandestinamente. Il vecchio schema problema-reazione-soluzione è sempre valido e la riprova è costituita da fatti di questo tipo.

Vediamo ora quali conseguenze può avere quest'irrorazione. La pyrethrin è, di fatto, una neurotossina che attacca il sistema nervoso degli insetti, è decisamente tossica per i pesci, danneggiando seriamente la vita acquatica e un po' meno per mammiferi ed uccelli. Negli esseri umani, in particolare, irrita occhi, pelle ed il sistema respiratorio. Ora che sappiamo che per noi è solo un po' meno tossica del solito (si tratta poi "solo" di una neurotossina) siamo molto più tranquilli, soprattutto perché si tratta di una gravissima malattia che conduce a morte certa.

Naturalmente così non è, dato che il virus ha ucciso per ora solo 2 persone ed è comunque in genere non letale, salvo per le solite categorie a rischio quali anziani ed immunodepressi.

Ricapitolando: abbiamo un'epidemia decisamente strana, debellata con metodi avanzati ed "impossibili" che danneggeranno l'ambiente e chi lo popola in tutta la vasta area di irrorazione. Siamo dunque diventati cavie da laboratorio?

Ed ora vi saluto tutti, uomini liberi della Terra.

Vostro

Capitano Nemo

giovedì 16 agosto 2007

L'opinione del Dr Mc Kay su H.A.A.R.P. e scie chimiche

Abbiamo tradotto le parti salienti di un'intervista rilasciata dal Dr Mc Kay alla giornalista Victoria Hardy. Si tratta di un testo recente (risale al 18 maggio 2007) e che considera il problema nelle sue varie sfaccettature, apportando anche qualche elemento nuovo, sebbene controverso. Ringraziamo sentitamente il gentilissimo Dottor Ginatta per la segnalazione.

La Terra nel suo complesso e l'atmosfera sono alterati con vari mezzi. Il semplice fatto che vengano rilasciate sostanze chimiche per influire sui fenomeni meteorologici sta creando un effetto domino con conseguenze anche sugli equilibri climatici delle regioni polari. Inoltre H.A.A.R.P. e le frequenze radio creano una sinergia con le chemtrails. Le maggiori preoccupazioni per la nostra salute dipendono non tanto dalle sostanze chimiche, quanto dagli effetti delle onde radio: le frequenze di H.A.A.R.P. sono prossime a quelle degli organismi umani e possono danneggiare la salute. Le malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, sono legate ai metalli pesanti contenuti nelle scie e sono patologie destinate a diffondersi sempre più.

H.A.A.R.P. poi interferisce con il campo magnetico terrestre: numerosi sono i resoconti circa volatili, api ed animali marini che muoiono. Queste creature usano il campo magnetico terrestre per orientarsi e non è sorprendente se l'aumento dell'attività H.A.A.R.P. è legata a tali problemi.

La risonanza di cavità Schumann risulta alterata, ma tale cambiamento è probabilmente il risultato dei campi elettromagnetici generati artificialmente. La variazione della frequenza Schumann interagisce con le onde emesse dal cervello: Gamma, Beta, Alpha, Theta e Delta. Il cervello risponde a certi inputs e si possono creare degli scompensi: tic, atteggiamenti compulsivi-ossessivi, aggressività, collera, attacchi di panico, emicranie, narcolessia, epilessia, dispnea notturna, vertigini, tinniti, anoressia e bulimia, idee suicide, diabete, intolleranza alle sostanze chimiche etc. Se la frequenza aumenta fino a 10-12 htz, ciò può forse influire sulla capacità di rilassarsi e sull'equilibrio mente-corpo. Una frequenza dai 12 ai 15 htz è associata a mancanza di attenzione e di concentrazione.

Sono anche giunto alla conclusione che le sfere [il testo originale menziona gli orbs, ma gli orbs sono un altro fenomeno n.d.t. (1)] avvistate in prossimità delle scie o al loro interno sono sonde risultato di una tecnologia avanzata, propulse da una nuova forma di energia. Esistono documenti circa tecnologie avveniristiche relative a sonde di questo tipo. E' pure possibile che gli U.F.O., sempre più spesso fotografati e filmati, siano proiezioni nel cielo o l'effetto collaterale della sperimentazione di nuove tecnologie radar.

L’operazione “scie chimiche” è globale, eppure ignorata dall’opinione pubblica. La storia dimostra che, in generale, la popolazione tende ad accorgersi di un problema solo quando è troppo tardi, anche quando la questione è evidente: anzi la gente continuerà a negarla, poiché preferisce negare che accettare il vero orrore della verità.

L'indirizzo del Dr Mc Kay è il seguente: steve.mckay@ntlworld.com


(1) Sotto il profilo morfologico, gli oggetti sferoidali possono assomigliare ai misteriosi oggetti denominati orbs: gli orbs sono strani fenomeni luminosi di forma globulare, sulla cui origine sono state formulate delle ipotesi che rimangono mere speculazioni, in mancanza di elementi persuasivi e probanti. Gli orbs, che ricordano vagamente delle diatomee, sono stati spiegati come effetti ottici dovuti all’uso di macchine fotografiche digitali, a sfere di plasma che si illumina per effetto del flash, particelle energetiche catturate nell’atmosfera terrestre durante il passaggio della Terra attraverso la coda tenue delle comete, entità extradimensionali o aliene, sonde extraterrestri, scandagli provenienti dal futuro. Ciò che li distingue dagli oggetti in esame è l’assenza o quasi di movimenti repentini, il fatto che sono visibili solo dopo che sono stati sviluppate le istantanee, ma soprattutto le dimensioni di gran lunga inferiori, l’aspetto trasparente o semitrasparente.

mercoledì 15 agosto 2007

La N.A.S.A. nasconde la verità sul Global Warming

Quando si parla di enti ufficiali, si pensa di poter dar totale credito alle loro dichiarazioni ed alla mole di documenti da essi presentata. Si dimentica che tali "autorità" vengono finanziate da poteri occulti che a tutto mirano, fuorché a presentarci come stanno veramente le cose. Così è anche, se non soprattutto per la N.A.S.A. la quale, in questi mesi, si è prodigata non poco per manipolare ad arte le informazioni che, di volta in volta, giornalisti poco attenti (o corrotti?) hanno diffuso.

Come non ricordare i balzani progetti dell'ente spaziale statunitense di filtrare la luce solare, tramite la diffusione nell'atmosfera di tonnellate di particelle immesse attraverso appositi cannoni, o il programma per raffreddare la Terra e ridurre (secondo loro) il cosidetto riscaldamento globale. E' questo un modo per legittimare le scie chimiche, vera causa (oltre alla maggiore attività solare, al cambiamento della risonanza Schumann e ad H.A.A.R.P.) dell'attuale innalzamento delle temperature medie.

Non dimentichiamo poi il progetto nazionalsocialista di rieducazione e condizionamento dei bambini di tantissime scuole nel mondo (con la collaborazione attiva dei governi e delle istituzioni locali), col malefico intento di far passare le scie chimiche per normali "cirri aviatici".

Inoltre vogliamo ricordare l'eroico quotidiano impegno, per opera sempre della N.A.S.A., nella modificazione a proprio piacimento, delle mappe satellitari, così da nascondere le attività clandestine di aerosol su quasi la totalità del globo terracqueo.

Ciliegina sulla torta è la notizia di questi giorni che ci rivela, ancora una volta, la bieca abitudine dell'ente spaziale statunitense nella costante e capillare manipolazione degli studi sui quali poi, ahinoi, giornalisti rimbambiti e scienziati nonché politici prezzolati, basano le loro farneticazioni ed i loro mantra sul "Global warming" ed il CO2.

Ecco la notizia, comparsa sul sito leonardo.it, dalla quale si evince che anche i dati sulle temperature, calcolate dall'inizio del secolo scorso ad oggi, sono stati falsificati per dare credito alla teoria dell'"effetto serra"di origine antropica.


Le ultime sconcertanti rivelazioni indicano che non è più il 1998 l'anno più caldo, ma è il 1934 e ben 5 tra gli anni roventi del 900 si collocano prima della seconda guerra mondiale!
Clicca l'immagine per rimpicciolirla

Un gruppo di scienziati statunitensi guidati dal climatologo Steve McIntyre, analizzando i dati delle temperature prodotti dalla NASA per la realizzazione di modelli climatici, ha trovato alcune discrepanze nei valori degli ultimi decenni. Mentre controllava alcuni dati storici ha notato una discontinuità nei valori termici tra la fine degli anno 90 e i primi anni del nuovo secolo.

I dati, ottenuti da Reto Ruedy e da James Hansen, scienziati della NASA, potrebbero essere stati manipolati per scopi politici ed economici, sostiene il climatologo statunitense Steve McIntyre. La NASA tuttavia, ammettendo la svista, sostiene di non aver alterato intenzionalmente i dati ottenuti.

Secondo le ultime sconcertanti rivelazioni, l'anno più caldo del 900 non è più il 1998, ma bensì il 1934! La nuova classifica pone il 1998 al secondo posto, nella graduatoria delle annate più calde su scala globale, mentre al terzo posto troviamo il 1921. Il dato più interessate che sta creando un certo imbarazzo nel mondo scientifico è che 5 tra i 10 anni più caldi del secolo, si presentano nella prima metà del 900, tutti antecedenti al seconda guerra mondiale!

Inserendo i nuovi dati corretti nei modelli climatici, risulta che le temperature globali hanno subito un aumento, tra la fine de 900 e
i primi anni del nuovo secolo, molto inferiore alle precedenti proiezioni, con uno scarto del 2-4%.

Insomma la propaganda statunitense sul Global Warming potrebbe far parte di un enorme progetto politico su scala globale, con interessi
economici che vanno molto al di là delle nostre conoscenze. Ma la notizia potrebbe essere presto insabbiata dalle grandi multinazionali impegnate nello sviluppo di energie alternative, il grande business del XXI secolo!

Fonte: meteolive.leonardo.it

Articolo originale: digitaljournal.com

martedì 14 agosto 2007

Sterilità e scie chimiche

Premetto al presente articolo, inerente alla possibile relazione tra sterilità maschile e chemtrails, un’osservazione. Non intendo in alcun modo essere polemico, ma sono necessarie sincerità e chiarezza.

L'osservazione riguarda un articolo scritto da Daniela Bortoluzzi sull'ultimo numero della rivista Nexus ed intitolato "Fisica quantistica, nanotecnologie o scienza del paranormale?" L'autrice, di cui riportammo la recensione del suo primo libro, "Alla ricerca dei libri di Thot", nella pregevole ricerca non si sente in dovere di citare come fonte questo blog, in ordine ai paragrafi dedicati al morbo di Morgellons ed alle nanotecnologie. Non si tratta di compiacere la nostra vanità, ma di riconoscere un lavoro faticossisimo, dispendioso e non esente da rischi e ritorsioni. Perciò auspichiamo che la gentilissima Daniela Bortoluzzi provveda, negli articoli che pubblicherà su Nexus, ad introdurre una glossa con gli opportuni riferimenti bibliografici e sitografici.

Fatta questa precisazione, procediamo con il tema dell'articolo.


E' noto che, con le chemtrails, sono diffuse sostanze venefiche. Queste tuttavia non mirano, se non in maniera indiretta e graduale, ad eliminare una parte della popolazione terrestre, in primis anziani e persone il cui sistema immunitario, per un motivo o per un altro, è compromesso o indebolito.

Questi ed altri veleni, infatti, oltre a causare varie patologie, sì da rendere i pazienti sempre più vulnerabili e dipendenti dal perverso sistema "sanitario" e farmaceutico, determinano ed hanno già provocato, come dimostrato da studi medico-scientifici, un’inquietante diminuzione della fertilità maschile, soprattutto nei paesi industrializzati.

Agli inquinanti contenuti nei cibi, nell’acqua e nell'ambiente, dovuti ad insetticidi, anticrittogamici, diserbanti… usati nell’agricoltura meccanizzata, agli scarichi industriali e degli autoveicoli, alle emissioni degli inceneritori e delle centrali per la produzione di energia elettrica etc., si devono purtroppo aggiungere bario, alluminio, zolfo, torio radioattivo, rame, silicio, titanio ed etilene dibromide(1).

E' altresì accertato che le onde elettromagnetiche possono incidere in modo negativo sulla fecondità: si pensi ai campi irradiati dai cellulari che moltissimi uomini sono soliti tenere accesi a contatto del corpo, ignari dei gravi pericoli per la salute. Si aggiungano tutte le altre irradiazioni elettrodinamiche cui le persone sono sottoposte (stazioni H.A.A.R.P., antenne della "telefonia mobile", forni a microonde, apparecchiature elettroniche etc.) e si comprenderà perché i problemi di sterilità siano sempre più frequenti.

Secondo gli autori del sito http://www.syti.net/, esiste un progetto delle élites basato sulla massiccia diffusione negli ecosistemi di pesticidi, di policlorobifenile e via discorrendo.

Il progetto è funzionale allo sviluppo di un nuovo mercato, quello dei neonati-prodotti, venduti ai genitori in base alle loro caratteristiche fisiche e psicologiche, corrispondenti al prezzo di vendita: bimbi belli ed intelligenti offerti a famiglie ricche; bimbi brutti e stupidi venduti a genitori poveri. Tale scenario eugenetico ricorda la situazione preconizzata da Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel romanzo Il mondo nuovo (Brave new world, 1932), in cui uno stato pressoché onnipotente ha avocato a sé, tra le varie competenze, la procreazione, dopo averla sottratta agli individui. Le strutture di potere fanno, così, nascere in provetta bimbi dalle differenti capacità intellettuali e dai più disparati tratti somatici. I piccoli sono destinati, una volta cresciuti ed appositamente condizionati, a formare cinque classi, da quella dirigente, composta da persone perspicaci ed avvenenti, al ceto dei lavoratori addetti alle mansioni più umili, deformi e stolidi.

Il programma delineato non consuona soltanto con gli interessi economici di aziende attive nel campo della manipolazione genetica, ma soprattutto coincide con la volontà di controllare ab origine ed in modo definitivo la massa della popolazione, predeterminandone le caratteristiche psichiche, intellettuali e fisiognomiche, nell'ambito di un sistema (sociale, economico, educativo...) rigido ed immutabile, con le persone ridotte ad automi usa e getta, ad ingranaggi di un meccanismo perfetto ed efficiente, nella sua assoluta disumanità.

(1)
L’etilene dibromide è un insetticida ufficialmente bandito dall’E.P.A., L’organismo statunitense per la protezione dell’ambiente.


Si ringraziano M. e V. per la segnalazione.

domenica 12 agosto 2007

I chimici studiano una misteriosa sostanza (articolo di J. Moes)

Colorado Particulates Rainfall - Polymer fibersL’articolo che pubblichiamo è putroppo una conferma che le precipitazioni, oggi giorno, contengono sostanze chimiche e polimeri diffusi con le scie chimiche. Il trafiletto, di per sé, è fumoso, dice e non dice, presentando l’anomalo evento come un fenomeno fortiano o come un capriccio della natura. Tuttavia il Dr Betts – non sappiamo se per intuito o perché a conoscenza delle operazioni chimico-biologiche – coglie nel segno, quando accenna “ad una specie di polimero in grado di assorbire l’umidità”.

Non è piovuto a catinelle, ma qualcosa di apparentemente strano è caduto dal cielo nella Contea di Bucks (Pennsylvania). Una persona residente a Perkasie ci ha contattato (la redazione di 69 News –n.d.t.) dopo aver trovato una strana sostanza nel cortile della sua abitazione, in seguito ad un acquazzone.


Oggi il giornalista Joscelyn Moses si è rivolto ad alcuni chimici della Kutztown University per risolvere il mistero. Jim Mc Clelland ha risposto che non sa di che cosa si tratti. Egli ha trovato questa sostanza luminescente a Perkasie dopo un temporale notturno. Mc Clelland afferma che sembrava che qualcuno avesse preso dei cubetti di ghiaccio e li avesse sparsi sul terreno tra la sporcizia. All'inizio egli pensava fosse grandine, ma non si scioglieva.

Da quando questa notizia si è diffusa, abbiamo ricevuto dozzine di chiamate di persone che si interrogavano sulla natura della sostanza. I chimici interpellati affermano di non aver visto mai nulla del genere. Il Dr Dan blanchard ha affermato che sembra gelatina. Il Dr Blanchard ed il Dr Thomas Betts hanno detto che eseguiranno degli esami per stabilire la natura della sostanza (...) Il Dr Betts ha rilevato che si potrebbe vedere se è una specie di polimero in grado di assorbire l'umidità. L'esito degli esami è atteso per i prossimi giorni (...)


Leggi qui l'articolo in inglese.

giovedì 9 agosto 2007

Davide Cervia ed il Progetto RFMP

Pubblichiamo un articolo-inchiesta relativo a Davide Cervia, esperto sanremese di guerra elettronica, probabilmente tra coloro che elaborarono il sistema noto come RFMP, un sistema che attua una scansione tridimensionale del territorio a fini bellici, previa dispersione di sali di bario nell'atmosfera. Ringraziamo il nostro validissimo collaboratore Sanremofoce che ha eseguito la ricerca, un’altra tessera del mosaico che compone il disegno occulto concernente le scie chimiche e le loro molteplici, pericolose applicazioni.

Davide Cervia nasce a Sanremo nel 1959, dove risiede con la famiglia fino al 1978, quando decide di arruolarsi come volontario in Marina, anche se poi rinuncia a rimanere in servizio fino al termine della ferma di sei anni. Accade, infatti, che nel 1982 conosce Marisa Gentile che sposa in quell'anno. Dopo il matrimonio, comincia a provare insoddisfazione per i lunghi periodi di lontananza dalla nuova famiglia che si è formato e decide di congedarsi con un anno di anticipo sulla scadenza naturale. Nel 1988 si trasferisce a Velletri, dove lavora per la società Enertecnel Sud, che ha sede presso Ariccia, trenta minuti di auto dalla sua abitazione.

Davide Cervia viene visto l'ultima volta alle ore 17 del 12 settembre 1990. "Ho visto un gruppo di persone che spingevano Davide con la forza verso l'interno di un'auto color verde scuro. Ho visto anche che lo hanno picchiato e subito dopo gli hanno messo un fazzoletto sulla bocca, come per narcotizzarlo. Davide urlava, faceva resistenza, tentava di difendersi. Poi, forse perché mi aveva visto o forse perché sperava che fossi nel giardino, mi ha chiamato urlando tre volte il mio nome." Così racconta a Marisa (la moglie di Davide Cervia) Mario, un anziano che vive solo da anni, custodendo una villa vicino all'abitazione dei Cervia.

Qualche mese più tardi, due persone si presentano a casa di Mario. Affermano di essere due agenti assicurativi, ma il loro tono è arrogante e perentorio, insistono per entrare in casa, dicono che devono parlargli. L'agricoltore non si fida dei due e riesce a riparare all'interno dell'abitazione. Marisa Gentile, la consorte di Davide Cervia, casualmente viene messa sulla pista giusta da un collega di Davide ancora in servizio. Quando Marisa lo mette al corrente di tutto l'accaduto, il militare non esita a collegare la specializzazione conseguita da Davide con la sua sparizione.

Un ispettore della Digos incontra Marisa. E' insistente: vuole sapere il nome di un ex collega di Davide che prestava servizio a La Spezia ma che è di Napoli. E' questa una descrizione che permette a Marisa di capire subito a chi si riferisce l'ispettore della Digos. Si tratta di una persona che ha fornito alla famiglia indicazioni sul passato in Marina di Davide, successivamente rivelatesi di estrema utilità. In quel momento -ricorda Marisa- ebbi la certezza che le mie conversazioni telefoniche erano regolarmente ascoltate, perché con quella persona ho parlato soltanto al telefono". In seguito si presenta a casa di questo ex collega di Davide un uomo, con la scusa di un censimento sulle Fiat Uno (sic): in realtà è un uomo con incarichi non precisati in Polizia. Se il suo scopo è di intimorire il marinaio, la missione può considerarsi un successo. Da quel momento Davide chiede a Marisa di non contare più su di lui.

Al convento dei Cappuccini di Velletri arriva una lettera anonima da Grottaglie, località in provincia di Taranto. Chi scrive dice di essere la moglie di un ex sottufficiale di Marina, "agganciato" da strani e misteriosi individui che gli chiedono di svolgere il lavoro che sa, se vuole evitare guai. Il fatto che la missiva non sia firmata è giustificato dalla paura di essere individuati e di esporsi quindi a rischi troppo elevati. La speranza dell'anonima scrivente è che l'inchiesta vada avanti e che "i magistrati indaghino meglio nei servizi segreti" per venire a capo della verità.

Il 12 settembre 1994 il Comitato per la verità su Davide Cervia occupa per dodici ore l'ufficio del capo-gabinetto del Ministero della Difesa, alla presenza di numerose telecamere e giornalisti di varie testate.


Lo Stato Maggiore della Marina fornisce ai familiari di Davide ben quattro fogli matricolari diversi, prima di arrivare a quello reale, in cui viene ammessa la qualifica di "specialista Ete/GE (tecnico elettronico/guerra elettronica).

L., un altro collega di Davide Cervia, riferisce: "Il nostro corso in Marina militare era inizialmente di 900 persone. Quando si frequenta il corso base, non sai neppure che esistono le guerre elettroniche. Gli Elt, i tecnici elettronici, erano 120. Dopo i primi tre mesi di corso siamo diventati 90. Dopo un anno, siamo diminuiti a 50 persone. Alla fine del secondo anno, abbiamo portato a termine il corso in 22, di cui solo 6 sistemisti. Noi eravamo orgogliosi di un radar ideato dalle industrie belliche italiane, un radar tridimensionale. Quello che non capivamo proprio, che anzi ci faceva andare in collera, era averlo venduto a 109 paesi. Noi sistemisti siamo stati invitati a compiere "gite turistiche" con le navi, che avevano lo scopo di magnificare e vendere i nostri armamenti ai paesi stranieri. Non immaginavamo per niente il giro di soldi che era dietro al traffico d'armi.

La palazzina dove studiavamo aveva le porte blindate. Eravamo tenuti sotto controllo dai servizi. Scoprivi così che il tuo amabile interlocutore del treno era un uomo della "sicurezza" che ti controllava. All'inizio del corso si presta un giuramento di particolare riservatezza, di livello NATO. Questo giuramento ti permette di accedere a tutti gli uffici che hanno una classe di segretezza affine alla tua.

Per un paese straniero è' quasi impossibile formare dei propri tecnici, perché ci sono delle nozioni-chiave di base per cui neanche un ingegnere elettronico riesce a leggere i manuali delle singole apparecchiature che leggiamo noi. Ma non è un problema d'intelligenza. Ci sono delle chiavi precise per capirle. Io ho conosciuto Davide Cervia alla scuola sottufficiali di Taranto nel 1979. Lui era entrato sei mesi prima di me. Era capo-corso, il primo degli allievi."

"Le indagini ufficiali sono ferme a quel 12 settembre 1990 ed il silenzio, come una pietra tombale che grava su tutti i segreti italiani, rischia di far dimenticare una vicenda drammatica che coinvolge i nostri servizi segreti, sempre loro, lo Stato maggiore della Marina militare ed i trafficanti di tecnologia militare.

Il magistrato che conduce le indagini convoca per la prima volta la moglie di Davide Cervia, Marisa Gentile, dopo sei mesi esatti dalla scomparsa del tecnico. Il sostituto procuratore, Romano Miola, che segue il caso, l'attende nel suo ufficio, ma non è solo. Con lui si trova il procuratore capo, Vito Giampietro, anzi è proprio lui ad interrogarla. Fin dall'inizio il contatto con la Procura non è sereno. Il procuratore chiede a Marisa Gentile di rispondere alle domande con un "sì'" o con un "no" e, ad ogni tentativo della donna di spiegare meglio varie circostanze, viene bruscamente invitata ad attenersi alle richieste o, nella migliore delle ipotesi, interrotta. Il dottor Giampietro contesta ogni episodio riportato dalla moglie del tecnico rapito.

La giornalista Laura Rosati chiede di essere ricevuta dal sostituto Miola il quale, non conoscendo il motivo della visita, è molto cordiale. Il cambiamento del suo atteggiamento è, però, tanto repentino, quanto radicale, non appena viene pronunciato il nome di Davide Cervia. Alzandosi di scatto, terreo in volto, ripete ossessivamente, mentre addirittura volta le spalle all'interlocutrice: "Non posso dire niente, vada via!".

Le intimidazioni colpiscono un po' tutti coloro che tentano di scoprire che cosa si celi dietro il rapimento di Cervia.

Nonostante l'importanza delle affermazioni di L., un ex militare che aveva studiato guerre elettroniche a Taranto con Davide Cervia, gli inquirenti non danno peso alle rivelazioni sulle guerre elettroniche e sulle "gite" che i militari della Marina italiana compiono per pubblicizzare nel mondo il sistema d'arma in cui è specializzato Davide Cervia.

L., dopo essersi congedato dalla Marina per un incidente, viene avvicinato da sconosciuto che gli propone di tornare al suo vecchio lavoro in cambio di soldi. Non accetta. Viene minacciato. L'impianto elettrico della sua auto prende fuoco (come era accaduto a Davide Cervia). Riceve una telefonata: "Hai visto? Può essere l'auto, può essere qualsiasi cosa." L. racconta agli inquirenti di conoscere la situazione di altri tecnici specializzati in guerra elettronica minacciati da sconosciuti, ma il titolare dell'inchiesta non gli chiede nemmeno di chi si tratta. Riceve altri avvertimenti nell'ottobre 1990, poco dopo il rapimento di Cervia. L. vive ancora oggi nascosto. Nessuno lo protegge.

Gli inquirenti prestano, invece, ascolto ad un certo Giuseppe Carbone, di Taranto. Spunta fuori il 22 gennaio 1991. Carbone è la persona giusta al momento giusto. Con la sua versione, tutto quadra per chi propende per la tesi dell'allontanamento volontario. Nessun intrigo internazionale, nessun rapimento. Ci sono, però, molti dati di fatto che hanno permesso di appurare come Giuseppe Carbone non abbia mai conosciuto Davide Cervia. Eppure occorre altro tempo affinché gli inquirenti si accorgano dell'impresentabilità di Carbone. Nessun procedimento per falsa testimonianza pende sul suo capo. Rimane il mistero su chi gli abbia fornito tutte le informazioni su Davide, ma soprattutto ci si chiede come possa conoscere così bene gli ufficiali che lavorano al ministero della Difesa a settecento chilometri da casa sua. Carbone ha una fedina penale consistente: appropriazione indebita, emissione di assegni a vuoto (un reato commesso due volte), reati amnistiati ma che non dovrebbero sfuggire al vaglio di chi indaga su Cervia.

Quando alla moglie di Cervia arrivano le minacce di morte che investono tutta la sua famiglia, decide, per alcuni giorni, la donna di non mandare i figli a scuola. Due carabinieri vanno più volte a scuola per verificare la possibilità di denunciare Marisa Cervia per il mancato adempimento degli obblighi scolastici nei confronti dei figli. La procedura è anomala perché spetta ai capi d'istituto segnalare eventuali inadempienze circa gli obblighi scolastici per opera dei genitori.

Alla trasmissione televisiva "I fatti vostri", Marisa Cervia racconta di aver ricevuto l'offerta di cinquecentomila euro affinché non cerchi più Davide.

Fonti:

Gianluca Cicinelli, Il caso Cervia: un giallo di Stato
http://www.censurati.it/
http://www.peacelink.it/


Articoli correlati:
Zret, Il Progetto RFMP, 2007
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