martedì 28 agosto 2007

Esperimento con accumulatori orgonici

Premessa

Il presente articolo vuole stimolare un approccio più operativo che teorico al tema in oggetto. Assodato che l'etere esiste, si tratta di provare ad usare questa energia, almeno per tentare di contrastare alcuni effetti nocivi delle scie chimiche e dei campi elettromagnetici. Indotto da un atteggiamento pragmatico ed insofferente di tutti i legacci del cosiddetto metodo scientifico, ma, nel contempo, consapevole che non si può soltanto discutere senza concludere mai alcunché, ho eseguito un semplice esperimento che invito i lettori a ripetere, in ossequio al criterio della riproducibilità. I lettori sono esortati a comunicare i risultati dell'esperimento (nell'area commenti del presente articolo - n.d.r.) affinché si possa stabilire, con un certo margine di plausibilità, se l'esito constatato da chi scrive è casuale oppure no.

Foglie di Zamioculcas messe a confronto

Materiale necessario per l'esperimento

Due contenitori di vetro o di plastica di diversa capienza; due foglie; un accumulatore orgonico (volgarmente definito budino); del cellophane e del nastro adesivo. (1)

Procedura

Si stacchino contemporaneamente due foglie dal ramo di una pianta qualsiasi: le foglie dovranno essere il più possibile simili per dimensioni, stato vegetativo etc. Si collochi una delle due foglie in un contenitore vuoto; si collochi l'altra foglia nell'altro recipiente, in cui è stato precedentemente messo l'accumulatore. La foglia va sistemata sopra il budino. Questo recipiente deve essere un po' più grosso per evitare che la minore quantità di aria, in esso presente, influisca sul risultato. Si chiuda anche questo secondo contenitore.

Si dispongano i due recipienti distanti l'uno dall'altro almeno un metro ed in condizioni di luce, temperatura, umidità pressoché identiche, per quanto possibile. Si sigillino i due contenitori: il cellophane lascia passare la luce, ma non l'aria. Si lasci trascorrere almeno un mese, senza cambiare di posizione i contenitori.

Possibili risultati

La foglia a contatto con l'accumulatore, a distanza di un mese o più, dovrebbe apparire ancora complessivamente verde e piuttosto tesa; l'altra, invece, dovrebbe risultare ingiallita ed alquanto accartocciata.

Possibile conclusione

La foglia a contatto con l'accumulatore, avendo assorbita l'energia vitale (etere), ha subito un processo di decomposizione più lento, a differenza dell’altra. Se è possibile quindi appurare un influsso dell’etere su un elemento organico, sarà opportuno estendere le sperimentazioni ad altri ambiti per verificare l’eventuale efficacia di tale energia anche in altre circostanze e per altri fini.

(1) Per ogni informazione sull’orgone e sugli strumenti orgonici, vedi www.orgoneitalia.com e http://acquaemotion.blogspot.com/

14 commenti:

  1. Mi chiedevo se qualcuno degli "orgonici" ha mai provato ad abbinare l'effetto delle orgoniti con un parafulmine della INGELVA .Dicono dotato di proprietà interessanti per il ripristino del campo elettrico locale.
    http://www.ingelva.it/principio.htm

    RispondiElimina
  2. La sperimentazione in tutte le direzioni è da noi sempre incoraggiata. Certo... ognuno ha le sue possibilità di intervento.

    RispondiElimina
  3. Red Cloud

    La mia esperienza col chembuster è molto incoraggiante e, nei due anni di osservazione, non una volta il cielo si è mantenuto sporco dopo le irrorazioni, come avveniva prima che mi attrezzassi in merito. Posso affermare questo perché, guardando oltre il raggio di azione del CB, ho notato che difficilmente il cielo si pulisce o che le scie vengano disgregate. L'orgonite ha un sicuro effetto sulla crescita delle piante, come ho avuto modo di sperimentare all'inizio, sull'acqua - si pulisce e diventa un'intera massa radiante orgone - sul territorio in generale e, come dicevo prima, sulle scie. Certo, non possiamo pretendere che abbia un'azione sui vari germi che sono stati rilevati nelle scie, ma sulle scie gli effetti sono facilmente rilevabili in una zona decentemente giftata.
    Le antenne sono l'obiettivo primario - anche per la questione dei chip di cui stiamo discutendo - e l'orgonite ne trasforma l'energia negativa - DOR - in orgone benefico per l'ambiente. Non dimentichiamo che l'orgone entra anche nella dimensione eterica mettendo in grado varie altre forze di lavorare meglio a nostro favore. Questo è un aspetto poco dibattuto, ma assolutamente rilevante.

    Un saluto a tutti.

    RispondiElimina
  4. hai realizzato un piccolo esperimento, si può provare con del grano, con un bicchiere di acqua in freezer, in orto orgonizzato e tanti altri modi, insomma l'orgonite funziona quindi passata la fase sperimentativa forza via con la produzione :-)

    RispondiElimina
  5. Ciao acqua, ho intenzione di provare anche con i microorganismi effettivi. Ciao!

    RispondiElimina
  6. Ciao,
    non ho ancora fatto esperimenti in merito, anche se la materia mi interessa non poco!

    Per ora gli unici esperimenti "strani" che ho fatto e sto portando avanti sono quelli con le piramidi.

    Con una piccola piramide di cartone sto facendo esperimenti da qualche mese, e questo e' quello che ho appurato:

    Una lametta da barba si affila se lasciata dei giorni sotto alla piramide.
    Verificato diverse volte e fatto test a doppio cieco. Funziona!
    Non comprero' mai piu' una lametta nuova!

    Una batteria messa sotto alla piramide NON si ricarica.
    Ho fatto diverse prove, ma nulla di rilevante.

    Del cibo deperibile messo sotto alla piramide si secca senza perdere gusto e odore, e senza ammuffire.
    Provato, Funziona!

    Ora, cercando di spiegarmi come diavolo faccia a ottenere questi (seppur molto modesti) risultati con una piramidina di cartone, quando non c'e' nessuna legge "scientifica" che lo possa spiegare, quando mi sono imbattuto nell'orgone ho forse trovato una possibile spiegazione.

    Cosa ne pensate?

    Se dei tubi di rame di opportune dimensioni e proporzioni possono influenzare l'orgone, perche' non quella particolare forma a piramide?

    C'e' cosi' tanto da scoprire!

    RispondiElimina
  7. Ciao Umberto, sembra che la piramide funzione, ma ho letto che deve essere orientata verso il nord magnetico, altrimenti sprigionerebbe energie nocive. Tempo fa, provai con un acc. orgonico per vedere se ricaricava le batterie. Nessun risultato: ciò coincide con l'esito del tuo esperimento. In ogni caso, la piramide, per non so quale motivo, è veramente efficace. Perché non proviamo con una piramide di orgonite? Si potrebbero moltiolicare gli effetti.

    Ciao e grazie a tutti.

    RispondiElimina
  8. Ciao!Grazie per il tuo lavoro su questo blog...
    volevo chiedere due cose: la prima se quando parli di Accummulatori Orgonici in realta' non ti riferisci erroneamente a Generatori Orgonici ?
    e la seconda che dalla foto si riscontra una differenza sensibile delle due foglie... pero' forse e' accentuata dal fatto che una e' fotografata sulla sua pagina inferiore e l'altra su quella superiore che naturalmente risulta di colore piu' intenso e piu' lucida...potrei sbagliarmi, era in ogni caso SOLO una questione di metodo, non per mettere in dubbio l'esistenza dell'energia eterica!
    cmq io pure faccio i miei esperimenti,sopratutto con l'acqua!mi sono appena comprato un V.I. elegy wheel e con quello le possibilita' di espeimenti si ampliano tantissimo!

    RispondiElimina
  9. Ciao!Grazie per il tuo lavoro su questo blog...
    volevo chiedere due cose: la prima se quando parli di Accummulatori Orgonici in realta' non ti riferisci erroneamente a Generatori Orgonici ?
    e la seconda che dalla foto si riscontra una differenza sensibile delle due foglie... pero' forse e' accentuata dal fatto che una e' fotografata sulla sua pagina inferiore e l'altra su quella superiore che naturalmente risulta di colore piu' intenso e piu' lucida...potrei sbagliarmi, era in ogni caso SOLO una questione di metodo, non per mettere in dubbio l'esistenza dell'energia eterica!
    cmq io pure faccio i miei esperimenti,sopratutto con l'acqua!mi sono appena comprato un V.I. elegy wheel e con quello le possibilita' di espeimenti si ampliano tantissimo!

    RispondiElimina
  10. Ciao. Ti rispondo per quanto è mia competenza. Come molti ormai molti sanno, mio fratello ed io ci dividiamo alcuni compiti. Tra le altre cose, mi occupo del materiale fotografico, dall'origine all'inserimento sui blogs. La foto in questione, da me scattata, appare fisicamente composta da due foto, ma in realtà si tratta della stessa fotografia divisa da una sottile banda bianca, allo scopo di evidenziare le due... situazioni, in realzione alle didascalie. Motivo per cui, non vi sono differenze cromatiche dovute a diverse esposizioni. La fotografia è una sola.

    RispondiElimina
  11. Ciao Corrovelocissimo, rifarò l'esperimento ed inseriremo le foto con le foglie di cui è inquadrata la stessa pagina. In ogni caso, più passa il tempo e più la foglia senza accumulatore (lo chiamo così Zamperini, forse si sbaglia) è gialla e vizza, mentre l'altra è ancora verde.

    Se puoi, facci sapere i risultati degli esperimenti con l'elegy wheel.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  12. io ho costruito la mia prima orgonite... comincio a provare!!!!

    RispondiElimina
  13. ciao zret.... son metz da verona...ho bisogno di una mano...come posso costruire un accumulatore orgonico funzionante?...io ho provato a prendere una scatoletta metallica dentro rivestitala di stagnola..ho iniziato ad intervallare esternamente strati di carta a strati di alluminio (DOMOPAK)con ultimo strato carta...risultato?...non noto nessun aumento di temperatura all'interno come detto da qualche sito internet...ho fatto un accumulatore orgonico o no?....grazie mille risp pure in mail anche metz81vr@hotmail.com

    RispondiElimina
  14. Siamo all'asciutto in materia. Trovi tutte le info QUI.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.