mercoledì 5 settembre 2007

De reditu suo

Milano. Mattina inoltrata. Il cielo è un po' lattiginoso, anche se non si scorgono scie. Sono diretto in Liguria. Mentre procedo, in lontananza, noto i soliti velivoli che rilasciano chemtrails serpeggianti, interrotte e sfrangiate che, dopo qualche minuto, si trasformano in pseudo-cirri. Gli aerei, seguendo le rotte più assurde e con manovre ai limiti dell'acrobazia, puntano verso alcuni cumuli sparsi sopra i rilievi e a ridosso delle colline. Potrebbero portare un po' di pioggia sulla Pianura padana, sui campi coltivati e sui prativi, ma non è certo nei loro piani. La distesa non appare inaridita, tuttavia colpisce quella patina chimica del tutto diversa dalla nebbia mattutina. Il Po ed il Ticino hanno una portata discreta, ma nelle rogge scorrono solo fili d'acqua.

Lasciata la pianura, mi addentro nell’Oltrepò: qui i vigneti sembrano aver risentito della diminuzione delle precipitazioni. Non paiono molto rigogliosi: d'altronde è stato rilevato un decremento nella produzione vinicola pari al 13 per cento. Il calo è stato notevole, soprattutto nel sud Italia, a causa del caldo asciutto e della carenza di piogge. Intanto gli aviogetti, quasi tutti a bassa quota, continuano ad incrociare e ad incrociarsi, ad eseguire brusche virate: tessono una trama di scie (spesso ad effetto morse - On-off) che ora si espandono ora si allineano in formazioni "harpizzate".

Proseguendo verso l'Appennino ligure, si può finalmente ammirare uno scenario naturale più ameno. I boschi, che ricoprono le falde montane, non sono stati aggrediti dalle fiamme e torrenti sinuosi solcano le pendici. Purtroppo anche l'area appenninica, come tutte le altre regioni attraversate durante il viaggio, è disseminata di orribili antenne, apparentemente installate per la telefonia mobile, solo apparentemente. Svettano un po' in ogni dove anche a poche centinaia di metri l'una dall'altra: lungo l'autostrada, vicino ai casali, su poggi poco elevati, su pendii. Queste antenne spesso sono del tutto visibili, talvolta sono seminascoste dalla vegetazione: sorprende il loro numero elevato che difficilmente può essere ricondotto alle esigenze della telecomunicazione.

Continuando il percorso, lungo la Riviera ligure di Ponente, la situazione cambia: la flora mediterranea e le pinete sono sofferenti. Il fogliame dei boschi cedui è ingiallito. La prolungata siccità, gli incendi, insieme con la diffusione di sostanze nocive, producono i loro deleteri effetti.

Quanto più ci si avvicina, alla Riviera dei "fiori", tanto più aumentano i sorvoli degli aerei chimici che puntano contro le nubi imbrifere addensate sulle Alpi Marittime. Un passaggio dopo l'altro e dei cumuli restano pochi sfilacci e qualche biocco. Anche oggi non pioverà: missione compiuta.

Il viaggio finisce qui.

5 commenti:

  1. Oggi dalle mie parti invece c'è un cielo che non vedevo da mesi. Si percepisce la purezza dell'aria e del cielo. Nuvole bianche spumeggianti si rincorrono, nessuna traccia schifosa, nessuna foschia, solo un pefetto esmpio della perfezione della Natura. Ciao! Freenfo

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  2. Ogni tanto Gaia riafferma la sua bellezza. Speriamo accada sempre pi� spesso e che respinga i proditori attacchi delle Arpie.

    Ciao!

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  3. anche qui in romagna cielo bellissimo e tanta pioggia. e poche chemtrails
    gentilm zret in quale tag del forum scie chimiche posso postare un'idea su un chembuster che unisce crop, cristalli, zapper, orgonite? il dispositivo mi sembra funzionare più di altri, e vorrei porlo alla prova e attenzione di altri attivisti. ciao

    perchè le scie sono così intense in liguria e in altri posti no?

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  4. Ciao Drcactus, fammi sapere dei risultati. In liguria le scie sono più numerose per due motivi: la presenza di catene montuose lungo cui si addensano le nuvole e...

    Ciao!

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