L'INVASIONE DELLE NANOTECNOLOGIE: COSA SONO E COME FUNZIONANO I NUOVI MICROROBOTS INVISIBILI CHE COLONIZZERANNO IL MONDO.
"Che cosa dobbiamo aspettarci da queste nuove, promettenti tecnologie? Avremo, tra poco, micromacchine capaci di veicolare farmaci anticancro direttamente nelle cellule malate? Disporremo presto di stoviglie autopulenti o di abiti sensibili alle temperature? Oppure dovremo, un giorno, fronteggiare il rischio che questi potenti nanorobots, sempre più invasivi, possano contagiare come virus l'habitat umano? Il libro di Niels Boeing, indaga con rigore scientifico, ma con l'efficacia di un'inchiesta giornalistica, i fondamenti e le prospettive della nanoscienza".
E' questa la breve presentazione di una monografia scritta da Niels Boeing. L'autore affronta un tema noto ai nostri lettori, quello delle nanotecnologie, l'ultima frontiera della miniaturizzazione, arma a doppio taglio, destinata forse a stravolgere la vita delle persone.
Ricercatori e scienziati allevati, a somiglianza di polli in batteria, all'interno di università e di centri di ricerca, anche in quei pochi casi in cui intendono agire per il bene dell'umanità e del pianeta, vedono le loro invenzioni e scoperte tradotte in ritrovati bellici, in strumenti di controllo e di morte. Pure i pochi scienziati in buona fede, abituati a concepire esclusivamente gli aspetti quantitativi e misurabili della "realtà", pur conoscendo quasi tutto di fisica, di chimica, di elettronica..., non capiscono uno iota di come veramente funziona il mondo, delle reali dinamiche politiche, sociali ed economiche. Si potrebbero definire degli "idiots savants", se "savants" non fosse poco idoneo per riferirsi a questi involontari, ma efficienti esecutori di strategie decise da altri, esecutori la cui "intelligenza" è assimilabile a quella di un elaboratore di dati.
A questo gruppo ascriverei Vincenzo Balzani [Forlimpopoli (Fo) 15 novembre 1936]. Balzani è professore di Chimica all'Università di Bologna., dove si laureò nel 1960.
È specializzato in nanotecnologia, con numerose pubblicazioni sulle nanomacchine e sulla chimica supramolecolare. Suoi gli studi sul nanoelevatore Nanospider (marzo 2004) e sul motore a fotoni Sunny (gennaio 2006). Le sue ricerche sono alla base di brevetti statunitensi le cui sinistre applicazioni si possono immaginare. Il settore delle nanotecnologie, lungi, infatti, dall'aver debellato malattie, si è rivelato "efficace" in attività clandestine, in primis l'infame operazione " scie chimiche". Complimenti!
Il recensore del saggio di Boeing si domanda se le nanomacchine "possano contagiare come virus l'habitat umano". In verità, oltre a contagiare l'habitat umano, sembra abbiano anche invaso i nostri organismi.
Leggi qui la scheda del libro.
Si ringrazia il gentilissimo Dottor Ginatta per la segnalazione.
Un bel trattamento a base di tesla coil e addio nanomacchine .5 minuti di esposizione dovrebbero bastare a distruggerle .
RispondiEliminaCiao bizzarro, la Tesla coil è simile allo zapper? funziona con lo stesso principio?
RispondiEliminaCiao