mercoledì 31 ottobre 2007

Scie chimiche e basi sotterranee

Le rivelazioni di Schneider ci aiutano a comprendere come la sinarchia riesca a predisporre, in gran segreto, l'operazione "scie chimiche".

Phil Schneider nacque il 23 aprile del 1947 a Bethesda. I genitori furono Oscar e Sally Schneider. Oscar Schneider fu Capitano della Marina statunitense, lavorò nell'ambito della medicina nucleare e contribuì a progettare i primi sottomarini atomici. Schneider fu anche coinvolto nel Progetto crossroads relativo ai tests nucleari a Bikini, isola del Pacifico. In una conferenza risalente al maggio 1995, Philip Schneider dichiarò che suo padre fu anche coinvolto nel misterioso Philadelphia experiment.

Come ingegnere e geologo, Philip collaborò alla costruzione di basi militari sotterranee in tutti gli Stati Uniti e fu uno dei tre sopravvissuti all'incidente di Dulce nel 1979, quando i Grigi ebbero uno scontro con terrestri. La vedova di Schneider, Cynthia Drayer crede che Philip sia stato ucciso poiché egli rivelò la verità circa il nesso tra governo ed U.F.O.

Nel 1979 Philip fu assunto dalla Morrison-Knudsen Inc. Partecipò così alla costruzione di nuovi settori della struttura ipogea di Dulce, nel New Mexico dove diresse i lavori che portarono all'apertura di nuove gallerie. Egli era preposto all’esame di campioni di roccia per stabilire quali esplosivi si dovessero impiegare.

Schneider fu ritrovato esanime in casa sua il 17 gennaio 1996: era stato strangolato col catetere che era costretto ad usare. Questo omicidio sembra un'esecuzione militare in piena regola. Qualunque cosa pensiamo delle sue rivelazioni, non si può dubitare che egli attrasse l'attenzione dell'F.B.I. e della C.I.A. Stando alla vedova, agenti segreti setacciarono l’abitazione, dopo la morte del marito e sequestrarono molte delle fotografie di famiglia.

Circa le installazioni militari sotterranee, così Schneider si espresse in una conferenza:

"La prima parte di questo discorso riguarderà le basi militari sotterranee ed il Bilancio nero (Black budget). Il Black budget è un bilancio segreto che ingloba il 25% del prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Esso attualmente fagocita 1.25 trilioni di dollari all'anno. Questa è la somma minima che viene investita nei programmi oscuri, come quelli che concernono le basi sotterranee militari. Attualmente esistono 129 basi sotterranee militari negli Stati Uniti.

Le realizzano incessantemente, giorno e notte, sin dai primi anni '40 del XX secolo. Alcune sono state scavate anche prima. Queste basi sono in pratica delle grandi città collegate attraverso treni ad alta velocità magneto-leviton, che arrivano a velocità Mach 2. (...) Qui attorno, dove vivete voi, in Idaho, ce ne sono 11.

La profondità media di queste basi è di circa un miglio e sono tutte di dimensioni comprese tra le 2.66 e le 4.25 miglia cubiche. I militari possiedono macchinari per la trivellazione laser con cui possono scavare un tunnel di sette miglia in un solo giorno. Proprio in questo esatto momento, il Nuovo ordine mondiale dipende da queste basi".


Le rivelazioni di Schneider sulle città sotterranee gettano una sinistra luce, a mio parere, anche sulla scellerata operazione "scie chimiche". Mi sembra, in tale contesto, particolarmente significativa un’affermazione dell’ingegnere: "Il Nuovo ordine mondiale dipende da queste basi." E' una frase che si potrebbe interpretare in molteplici modi e che potrebbe anche essere correlata alla fabbricazione, nelle viscere della terra, di velivoli chimici all'interno di impianti industriali riforniti di materie prime ricavate in loco o importate anche da luoghi distanti, grazie alle vie di comunicazione ipogee, diffuse come una rete nel sottosuolo di molti stati. Questo potrebbe spiegare perché è difficile vedere sub divo la frenetica attività che, senza dubbio, è collegata ad un'operazione globale e diuturna: andirivieni di autocisterne cariche di veleni, produzione e stoccaggio di sostanze chimiche da diffondere nella biosfera, sistemazione degli aerei in hangar, costruzione e manutenzione dei velivoli molti dei quali droni …

Un'impresa del genere è coperta dalla più grande segretezza: pare proprio che i luoghi sottoterra, lontani da sguardi curiosi, siano adatti per organizzare l’infame operazione "scie chimiche" poi attuata nei cieli di quasi tutto il pianeta. È assodato che installazioni ipogee con funzioni logistiche e di sperimentazione "scientifica", sono state create, oltre che negli Stati Uniti, in molti altri paesi del mondo. Collegate a volte a basi strategiche ufficiali, credo debbano essere immaginate come città autosufficienti, in cui le infrastrutture sono alimentate con energie ignote ai più, come l'etere. Potrebbero estendersi anche sotto i centri urbani o in aree inospitali e desolate ed i loro accessi essere attentamente occultati o collocati in zone militari off-limits.

Fonti:

Autore non indicato, La conferenza di Phil Schneider del maggio 1995
Id., Ufologi e morti sospette, 2005
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003 s.v. Dulce
T. Swartz, C. Drayer, The mysterious life and death of Phil Schneider
Zret, Le talpe, 2007

martedì 30 ottobre 2007

Scie chimiche: iniziative ed aggiornamenti

Dispositivo supplementare per aerosol clandestiniL'amico Freenfo ha creato un Osservatorio sulle scie chimiche per consentire ai lettori di inviare fotografie di chemtrails o di altre anomalie nei cieli. Si tratta di un’ammirevole iniziativa utile a monitorare costantemente la situazione e volta a creare un archivio iconografico cui riferirsi per future ricerche.

Alcuni amici, che hanno presenziato al convegno tenuto a Riccione da Eugenio Benetazzo su signoraggio e scie chimiche, hanno manifestato la loro delusione: l'argomento relativo alla manipolazione climatica ed all'avvelenamento della biosfera è stato soltanto sfiorato. Non sono stati evidenziati i legami tra la dispersione di veleni e patologie come il morbo di Morgellons, l’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla etc. Non è stato neppure accennato alla questione dei campi elettromagnetici ed ai loro danni alla salute. Insomma, una conferenza all'acqua di rose, molto superficiale e generica.

Mentre alcuni "attivisti" si adagiano sugli allori (vendita di libri e DVD, opportunità per pavoneggiarsi ed accreditare un'immagine prestigiosa di sé), la redazione di questo blog sta organizzando altre iniziative ed elaborando studi su fenomeni quali le scie nere (probabilmente contengono piombo), le scie azzurre, i velivoli dotati di sistemi per l'invisibilità, la non coincidenza tra i modelli di aerei usati per le irrorazioni e gli aerei civili in dotazione alle diverse compagnie, le basi sotterranee, il confronto tra le ragnatele e le fibre di polimeri (solo apparentemente simili a tele di ragno, una volta ricadute al suolo) diffuse con i tankers.

lunedì 29 ottobre 2007

La Dottoressa Gatti: casi di Morgellons in Italia?

Addendum del 7 novembre 2007

Prendiamo atto [HIPERLINK] della presa di posizione della dottoressa Gatti, nella quale ella nega il collegamento tra nanotecnologie ed il morbo di Morgellons e/o le scie chimiche. Anzi, testualmente scrive: "Non so neanche cosa sia la patologia che loro citano (Morgellons?)". Bene! Il morbo di Morgellons non esiste! Ora possiamo stare tutti tranquilli. Lo affermano la dottoressa Gatti ed il dottor Montanari. E' evidente che la ricerca medica è sempre ispirata al giuramento di Ippocrate. Chiediamo quindi scusa per il fastidio arrecato ai due insigni ricercatori.

La Dottoressa Antonietta Gatti è responsabile del Laboratorio dei biomateriali presso il Dipartimento di neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Alla ricercatrice si deve la coniazione del termine "nanopatologia", vocabolo ormai entrato nell'uso. Con "nanopatologia" si intende una sindrome correlata a micro e nanoparticelle. Con un microscopio elettronico di tipo ambientale, la scienziata non solo è riuscita, insieme col Dottor Stefano Montanari, ad individuare delle particelle piccolissime, ma ha anche sviluppato una tecnica innovativa per vedere all'interno dei tessuti malati.

E' noto che tale apparecchiatura fu sequestrata ai due medici, sulla base di motivazioni pretestuose: del caso si occupò anche un indignatissimo Beppe Grillo che, però, si guardò bene dall'evidenziare il nesso tra nanopatologie e scie chimiche, correlazione di cui pure è al corrente. Tale nesso è stato, invece, messo in luce dalla tossicologa statunitense Hildegarde Staninger oltre che da altri medici, come il Dottor Edward Spencer ed il Dottor Michael Castle.

La Dottoressa Gatti, nell'ambito di questi temi, ha recentemente scritto in merito alle nanoparticelle ed alle patologie correlate. Riportiamo per esteso l'intervento seguito dalla traduzione a cura di Straker. Sebbene la scienziata italiana non citi il Morgellons, è sintomatico che abbia espresso il suo punto di vista, riferendo di aver studiato 700 casi di "rigetto" in pazienti nel cui organismo sono state trovate nanoparticelle. Si suppone quindi che le persone affette da questi sintomi siano molte di più, in considerazione del fatto che la maggioranza dei medici non conosce assolutamente l'eziologia e la sintomatologia del morbo di Morgellons.

Diffamatori, calunniatori e bugiardi, rodendosi, dovranno ora pensare a come aggredire, delegittimare ed ingiuriare anche la Dottoressa Gatti.


Submitted by Antonietta M. Gatti on 10/24/07 12:10 PM

In my capacity of past coordinator of the European Project: Nanopathology: The role of micro and nanopartcles in inducing pathologies (2002-05) and the present European project on Nanotoxicity, I say that the behaviour of NanoParticles inside the human body is peculiar. The physiological barriers do not exist for NPs. They can reach all the internal organs, if inhaled or ingested with food; that means that they were found (and photographed) in the gonads or in the brain.


When they are entrapped in the tissues, since they are not biodegradable nor biocomapatible, they can induce a reaction (a pathology). This evidence I evaluated in more than 700 patients, does not mean that nanotechnologies must be rejected. We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level.

We are in a similar situation of the Curies, two centuries ago. They discovered the radioactive materials and radioactivity. But only after an intial enthusiam and after hundred of deaths, we learned how to manage them in a safe way. It is possible to avoid their side effects.


Dr Antonietta Gatti

http://www.scienceblog.com/cms/nano-morgellons-input-14621.html#comment-25680
morgellonsgroup.proboards23.com/index...

Biography:

ec.europa.eu/health/ph_risk/committees...


Nella mia veste di coordinatrice nell'ambito del trascorso progetto europeo denominato Nanopatologie: Il ruolo delle micro e nanoparticelle, induzione di patologie (2002-05) ed il presente progetto europeo sulla Nanotossicità, affermo che il comportamento delle Nanoparticelle all'interno del corpo umano è peculiare. Le barriere fisiologiche non esistono per le nanoparticelle. Esse possono raggiungere tutti gli organi interni, se inalate o ingerite con gli alimenti; il che significa che esse sono state trovate (e fotografate) nelle gonadi e nel cervello.

Quando sono intrappolate nei tessuti, dal momento che non sono biodegradabili né biocompatibili, esse possono indurre una reazione (una patologia).

Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie debbano essere respinte. Abbiamo bisogno di nanotecnologie e di strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi anche medici che si riscontrano a livello di nanoscala.

Siamo in una situazione simile a quella dei coniugi Curies, due secoli fa. Scoprirono elementi radioattivi e la radioattività, ma solo dopo un primo entusiasmo e dopo centinaia di morti, abbiamo imparato a gestirli in modo sicuro. È possibile, al fine di evitare i collaterali effetti indesiderati.


Dott.ssa Antonietta Gatti

domenica 28 ottobre 2007

La vitamina C (articolo di D. Pedicini)

Nel pubblicare questo articolo, vorremmo sottolineare ancora una volta che, di fronte alla diffusione quotidiana di veleni (in primis metalli) nella biosfera, attraverso l’operazione “scie chimiche”, è opportuno adottare tutti gli accorgimenti possibili. L’assunzione di vitamina C fa alla bisogna. Cogliamo l’occasione per ringraziare il nostro carissimo amico e collaboratore Edo di www.ecplanet.com con cui ci siamo soffermati sui benefici dell’acido ascorbico.

Nota bene: si precisa che i suggerimenti di tale testo non sostituiscono in alcun modo e per nessun motivo i rimedi, le terapie e le indicazioni del proprio medico cui bisognerà rivolgersi in caso di necessità.

Negli anni '70, una ricerca condotta dal due volte premio Nobel Linus Pauling, ha stabilito che consumare grandi quantità di vitamina C porta a ridurre e ad eliminare i problemi cardiaci, di pressione sanguigna, di intossicazione da metalli pesanti; riduce ai minimi termini le possibilità di contrarre malattie infettive o degenerative; in certi casi, cura il cancro e comunque ne può rallentare lo sviluppo fino ad arrestarlo.

Mangi tanta frutta e tanta verdura? Fai benissimo, ma non basta. Il super-inquinamento (soprattutto quello causato dalle scie chimiche, n.d.r.) in cui siamo immersi e la comunque scarsa qualità dei cibi moderni, uniti al fatto che il fegato umano non produce più da sé la vitamina C che gli serve, fanno sí che ci serva un'integrazione che va, in media, dai tre ai tredici grammi di vitamina C al giorno.

Tutti gli animali, infatti, producono nel fegato diversi grammi di vitamina C ogni giorno, tranne l'uomo e lo scimpanzè che hanno smesso, quando hanno cominciato a nutrirsi di grandi quantità di frutta, in epoca preistorica. Poi, però, è arrivata l'agricoltura: abbiamo smesso di mangiare tantissima frutta e, da allora, ci ritroviamo senza saperlo vittime di una carenza cronica di vitamina C.

La vitamina C è un ingrediente fondamentale del collagene che è la proteina principale del tessuto connettivo, il tessuto che lega insieme le cellule. La vitamina C è importantissima anche nel contrastare l'ossidoriduzione, cioè l'invecchiamento cellulare.

Che cosa significa in pratica?

Quando batteri e virus vogliono passare da una cellula all'altra devono attraversare, spezzandolo, il tessuto connettivo. Un organismo con un tessuto connettivo molto forte, quindi, impedisce alle malattie di propagarsi. Questo spiega anche perché gli animali, quando sono ammalati, producono nel loro fegato molta piú vitamina C di quanto non facciano quando sono sani.

Nello stesso modo, una quantità sufficiente di vitamina C e quindi di collagene, rallenta e, in alcuni casi, impedisce la proliferazione cellulare incontrollata tipica del cancro. A volte, dosi abbastanza alte di vitamina C hanno perfino portato alla regressione della neoplasia ed i malati hanno potuto vivere in salute e molto piú a lungo di quanto era stato promesso loro dai medici.

La vitamina C è efficacissima per prevenire e curare malattie cardiache acute, come l'infarto, e croniche, come l'aritmia. E' utile anche nel caso di problemi di pressione. In questi casi la vitamina C, oltre a rinforzare il cuore e le vene stesse ricostruendo il collagene, spinge al massimo l'assorbimento dei grassi saturi in eccesso che, invece, di solito, si depositano sulle pareti delle arterie, aumentando lo sforzo necessario al cuore per pompare il sangue.

Qualche parola va spesa anche sull'aterosclerosi che, secondo la medicina ufficiale, è causata da un eccesso di colesterolo nel sangue; questo non è vero: gli orsi e molti altri animali che vanno in letargo hanno un tasso di colesterolo nel sangue cosí alto, 400 milligrammi per decilitro in media, che dovrebbero essere tutti estinti, se il colesterolo fosse da solo la causa di malattie cardiache! Evidentemente non è cosí: infatti il fegato di un orso produce altissimi quantitativi di vitamina C, sufficienti a fargli usare senza danni tanto colesterolo.

Ci sono molti altri casi in cui la vitamina C risulta importante ed utile: nel trattamento dell'artrosi, contribuisce a ridurre e a far sparire infiammazione e dolore; nel diabete insulinodipendente, riduce il bisogno di insulina nel tempo; contrasta Alzheimer, il Parkinson ed altre malattie degenerative, drenando i metalli pesanti e gli inquinanti dagli organi, in particolare dal fegato; migliora la vista, ringiovanisce la pelle, fa sparire le varici; ma adesso voglio concentrarmi a spiegarti come usare la vitamina C:

Devi consumare vitamina C al massimo della tua capacità di assorbirla, perché in questo modo otterrai la maggiore efficacia. Cominci assumendo un grammo o due di vitamina il primo giorno e poi ogni giorno aumenti la dose di un grammo, distribuendo l'assunzione nell'arco della giornata (uno/due grammi per volta).

La vitamina C piú comoda, economica ed efficace si vende in forma di acido ascorbico in polvere: l'acido ascorbico sciolto in un bicchier d'acqua sa di limonata, va conservato al buio e all'asciutto, non scade mai, non ha controindicazioni di nessun tipo. Soltanto, se hai lo stomaco molto sensibile, potrebbe darti un leggero fastidio: in questo caso ci puoi aggiungere un po' di comune bicarbonato di sodio e sei a posto.

Gli effetti dell'assunzione di vitamina C sono piú evidenti sul medio/lungo periodo e sono validi sia in fase di prevenzione delle malattie sia in caso di cura.



Dario Pedicini.

Leggi qui l'articolo pubblicato da www.reikinet.it

sabato 27 ottobre 2007

Terrestri bugiardi

Vari siti e notiziari televisivi hanno riportato la notizia relativa alla pubblicazione di un rapporto redatto da un gruppo di ricerca creato dalla Presidenza del Consiglio nel 2005 per indagare sulle combustioni di Caronia.

"Secondo quanto riporta il settimanale L’Espresso, potrebbero essere dipesi da armi militari segrete o addirittura esperimenti alieni i misteriosi incendi spontanei che hanno colpito il paese di Caronia. Queste sono le ipotesi formulate dal rapporto della task force creata dalla presidenza del Consiglio nel 2005 per indagare sui fenomeni e coordinata da Francesco Mantegna Venerando che si avvalso anche della collaborazione di un tecnico della N.A.S.A. E’ stato rilevato che Canneto di Caronia è stata colpita da onde elettromagnetiche di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata, con fasci di microonde compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Inutili fino a questo momento, però, sono risultati i tentativi di localizzare la fonte di questa radiazione con una rete di monitoraggio composta da decine di sensori". (Autore non indicato: Incendi di Caronia: spunta l'ipotesi aliena, 2007)

Il rapporto divulgato dalla nota rivista è, a mio parere, una mossa studiata, nell'ambito di una graduale, ma efficace strategia di demonizzazione degli alieni: è vero che nello studio si citano armi elettromagnetiche molto terrestri, ma si insinua che i fenomeni di Caronia potrebbero essere stati causati da presenze aliene, soprattutto laddove si associano sfere luminose ad U.F.O. L’opinione pubblica, pur incredula di fronte a manifestazioni ufologiche e paranormali, è, di solito, incline ad assimilare le tesi all’apparenza più inverosimili, perché più suggestive, soprattutto se proposte per ultime nell’ambito di un discorso. Ho notato che alcune persone cominciano ad avvertire, sebbene in modo confuso, indeterminato, una minaccia esterna, persuase da una funesta propaganda cominciata qualche anno fa e volta a diffondere subdolamente il timore di un'invasione aliena.

E' un tema che ho trattato già nell’articolo Gli U.F.O. dietro il velo cui dunque rimando, ma vorrei qui sottolineare come in questo rilascio di informazioni in bilico tra verità e menzogna, il riferimento ad apparati militari terrestri, nell'ambito di diaboliche sperimentazioni, sia qualcosa di molto vicino alla realtà. Anche le sfere avvistate potrebbero essere create da sistemi militari terrestri, come tra gli altri suppone il fisico e cosmologo Paul La Violette. (Vedi Zret, Sismi, HAARP ed UFO, 2007)

Alla fine, mi pare che si assista alla solita criminalizzazione delle civiltà esterne, con l’avallo più o meno consapevole di tutti quegli studiosi che propugnano l'ipotesi monopolare. Reputo tale interpretazione non solo poco credibile, ma anche blasfema: infatti chi ritiene che l'universo sia abitato solo da creature malvagie, giocoforza deve postulare l'esistenza di un Dio malefico, un Ahriman. Gli ufologi fautori dell'ipotesi monopolare studiano i resoconti e le esperienze dei rapiti: è naturale che essi traggano la conclusione che gli ufonauti sono ostili. Chi sequestra delle persone per compiere orribili esperimenti in vivo, non rispettandone la dignità ed il libero arbitrio, è certamente esecrabile.

Tuttavia si può escludere con assoluta certezza l'esistenza nel cosmo di civiltà evolute sotto il profilo etico e spirituale? Dunque gli assertori dell'ipotesi monopolare, di cui forse qualcuno manipolato da centri occulti di potere o, presumibilmente, in mala fede, portano l'acqua al mulino della sinarchia. E' vero: molti alieni sono bugiardi, ma i governi e le istituzioni umane non si segnalano certo per la loro sincerità. Potremmo portare esempi a iosa, per dimostrare che, da tempo immemorabile. i potenti della terra mentono e, incuranti della loro scarsa credibilità, continuano e continueranno a mentire. Le persone consapevoli non crederanno, non obbediranno, non combatteranno.


Articoli correlati

A. Doria, Nuova corsa verso la Luna, 2007
Parvatim, Catastrofismi, profezie e 2012, 2007
Straker, Raggiro cosmico, 2007
Id., Disclosure project, le testimonianze: Carolin Rosin, 2007

venerdì 26 ottobre 2007

Messaggio della Dottoressa Staninger

Pubblichiamo un messaggio inviatoci dalla tossicologa Dottoressa Hildegarde Staninger con cui siamo onorati di collaborare. La ricercatrice californiana, venuta a sapere di essere stata diffamata e vilipesa in alcuni forum, deplora tale vergognoso contegno e preannuncia eventuali iniziative legali nei confronti dei disinformatori usi a calunniare ed a tentare di rovinare la reputazione degli scienziati e dei ricercatori seri ed onesti. Riportiamo in corsivo anche la nostra risposta con cui riconosciamo che, in effetti, i vari maramaldi imperversano un po' dappertutto, anche in siti di controinformazione, come www.comedonchisciotte.org, dove si è infiltrato tale marko.



I am writing to you so you may forward this information to Zret. He has been most supportive in addressing the chat board comments of an individual from Pescara. The individual needs some clarification on some of his comments, which I find not accurate.
When facts are not accurate, the comments lead to confusion.

1. the International Academy of Toxicological Risk Assessment (IATRA) was founded in 1983 by Dr. Than Myint, Dr. Mathrole, Dr. Maria Mitchell, Dr. H.L. Sacarello and Dr. Loren Hatch, NIOSH. In the late 1980's it was acquired by the National Registry of Environmental Professionals. NREP is the officianal Credentialing Organization for IATRA.

www.nrep.com listed under Table of Contents. Read down under NREP is an official credentialing organization for line # 4 IATRA.

2. IEIA is a division of the World Life Research Institute that was approved by Dr. Bruce W. Halstead, Director and the Board of Directors. WLRI was founded in 1961 and is the official governmental depository of all toxicological texts in the USA.

See the following website:
http://brucehalstead.blogspot.com/2007/09/bruce-w-halstead-and-world-life.html

3. Capital University of Integrative Medicine did close its degree granting university in June 2006. Not by court order but due to lack of funding an the vote of the university's Board of Trustees. The school was open from 1996 to 2006 and had just over or under 200 graduates for the graduate degree programs as a Doctor of Integrative Medicine.

The official transcripts of all graduates of the school is now maintained by the Department of Education, Washington, D.C. Official transcripts may be received with written authroization of the graduating party.

The university was the first university to offer an advanced degree in Integrative Medicine in the USA and was originally sponsored by Congress.

Capital University of Integrative Medicine was never reported in the Quack Report to be a "truffa" or fake university. It was a degree granting university under the administration of District of Columbia, Washington, D.C. up until it closed its doors due to lack of funding and attendees.

www.cuim.edu (hit insert at the top of the official CUIM website.)

If individuals who are written about in the Quack Report is a total different matter and not related to the university's graduates, alumni nor professors. The Quack Report owners have been sued in the United States for slander, deflamation and libel.

My general comment in reference to the scientific relationship with www.rense.com. I wrote my scientific papers in a "peer" reviewed journal and presented them at the official annual conferences of NREP (October 18, 2006 and June 6, 2007). A complete copy of Project FMM was given to fellow toxicologist, industrial hygienist, environmental engineers, molecular biologist, chemical engineers and physicians all of whom are professional members of the following organizations:

www.americanchemicalsociety.com
www.aiha.org/Content
www.acgih.org/home.htm
www.nrep.com
www.societyoftoxicology.com
www.usda.gov/wps/portal/usdahome
www.ama-assn.org

Project FMM went an additional step to forward the original photographs to the American Society of Parasitology, which stated that they are not a parasite, not an animal, not biological and are a machine.

The individual further stated that the photographs contained samples of sand. The samples evaluated by a licensed pathologist, Dr. Rahim Karjoo were not of sand but of silicone and silica taken from a patient at Concord Hospital in New Hampsire.

The samples were examined under 4000x with a 3 D lens. Dr. Karjoo is among the leading pathologist to have this equipment in his licensed laboratory, American Medical Diagnositic Lab, Inc.

I do not own a laboratory. I subcontracted out all of the work for Project FMM under my direction as principal investigator.

The laboratories used in the project were the following:
Applied Consumer Laboratory
American Medical Diagnositic Laboratory
MIT Woodshole Oceanography Laboratory
Lambda Solutions, Inc.

If an individual would read the full report of Project FMM one would see that the laboratories and all scientifically documented data was listed in the report.

Mr. Jeff Rense asked to release the information about my two papers to the world through his radio show The Rense Report. A full press release was done for the world, too.

I hope this information will give the clarity Mr. Zret needs for the person that keeps tarnishing the project and the research to help humanity. I find it interesting that one person likes to sling the mud on another when they have no true knowledge on the subject matter or facts.

And it must be noted that not all companies nor private research groups put their information on a website due to no privacy.

If you review the individual's comments on the chat board and it contains any slander, libel or defamation regarding any of my work or myself I will forward it to my legal counsel to be properly addressed.

And I am not a Wanna Marchi come un'altra as stated by this individual to Mr. Zret.

Thank you.
Best Regards
Dr.Hildegarde Staninger, RIET-1
Industrial Toxicologist/IH & Doctor of Integrative Medicine


Dear Dr Staninger,

on our sites every comment is controlled and only correct and urban comments are published. We think that someone, who writes on many forums lies and slanders against every honest researcher, wrote something bad and false to defame us, stating that these lies are on our sites, in the comments section. In english language, they are called debunkers, but they are people who defame any truth researcher in any way: spreading lies, dividing researchers, giving false information only to destroy the reputation of honest scientists. May be the fellow whose you write is AMD, a disgusting man of Pescara. We controlled our sites and any information is correct and linked to Your research; any other statements is false and comes from these liars who write all over the Web, in Italy and in the U.S.A. Maybe was axlman or hanmar or genocidio, two ugly, stupid fellows who talk about sand, instead of silica only to destroy the truth of the articles. They write on different forums 24 hours a day, just because they are payed to lie, to debunk and defame. Every single word of these liars is rubbish.

We hope that each possible misunderstanding will evanished with this answer. If someone looks for the truth, many people try to stop him or her, but truth will win in the end.

Best regards

Straker and Zret

mercoledì 24 ottobre 2007

Scio anch'io. No tu no! (articolo di Cieliazzurri)

Pubblichiamo un eccellente articolo a firma di Cieliazzurri, nel quale è analizzata l'anomalia di due velivoli dei quali alla stessa quota, l'uno rilascia una evidente scia, mentre l'altro non mostra lo stesso fenomeno.

Uno degli strani fenomeni a sostegno della teoria delle scie chimiche è quello che potremmo chiamare simpaticamente il fenomeno "Scia sì, scia no".

Questo fenomeno si verifica quando:

1) due aerei in volo si trovano vicini nello spazio tanto da poter essere guardati nello stesso istante da un osservatore e da apparire di dimensioni analoghe;

2) solo uno dei due aerei produce una scia.

Osservando due aerei di dimensioni simili volare nello stesso specchio di cielo, uno con scia e l'altro senza, si rimane sconcertati. Poiché i due velivoli, viste le loro simili dimensioni, si trovano a quote di volo non troppo diverse, appare strano che solo uno dei due aerei produca la scia. Se la scia osservata fosse una normale scia di condensazione, anche l’altro aereo dovrebbe produrre una analoga scia di condensazione. Questo fenomeno ci spinge dunque a pensare che la scia osservata potrebbe essere in realtà una emissione chimica.

Due chiari esempi di questo fenomeno sono stati descritti e analizzati precedentemente in questo blog e nel sito www.sciesardegna.it [1,2].

E' possibile essere certi della natura anomala della scia di un aereo impegnato in un episodio di “Scia si/scia no”?

Secondo la N.A.S.A., questo bizzarro fenomeno può essere spiegato in termini di variazioni locali di umidità e temperatura e di efficienza del motore [3]. L'aereo con scia si trova in condizioni favorevoli per formare la scia, mentre quello senza, anche se vicino, si trova in una zona non favorevole.
Bene. Questa spiegazione ha senso ed è plausibile. Tuttavia essa non esclude affatto che un episodio di "Scia sì/scia no" possa essere dovuto alla presenza di un aereo chimico. La spiegazione scientifica della N.A.S.A. sul fenomeno è infatti sulla fiducia. Noi non potremo mai avere la certezza che la causa di un fenomeno "Scia sì, scia no" sia una variazione locale di umidità o temperatura, semplicemente perché non possiamo conoscere i valori di umidità e temperatura della regione specifica dove avviene il fenomeno*.

Chi critica quella così definita "teoria delle scie chimiche" dice: "Per avere la certezza che una scia sia una scia chimica andate in quota e prendete un campione di scie". Allora io posso dire: "Per avere la certezza che l'aereo della coppia impegnata nel fenomeno “Scia sì/scia no” produce una normale scia di condensazione, andatemi a misurare l'umidità e la temperatura di quella precisa zona dell'atmosfera in quel preciso momento e confrontatela con l'umidità e temperatura della zona dove si trova l'aereo che non scia. Ricreate in laboratorio le condizioni ambientali delle due situazioni, accendete due motori uguali a quelli dei velivoli osservati (allo stesso regime del momento in cui gli aerei sciavano) e verificate cosa succede".

Questi dati purtroppo non li possiamo avere. Possiamo conoscere solamente valori di umidità e temperatura relativi a due misurazioni giornaliere effettuate col pallone sonda in una determinata zona di alcune città del mondo (radiosondaggi). Non possiamo quindi avere nessuna certezza che una scia di un aereo impegnato nel fenomeno "Scia sì/scia no" sia una normale scia di condensazione, poiché non siamo in grado di conoscere i valori di temperatura ed umidità nel punto specifico dell'atmosfera dove si è prodotta la scia**.

Se vivessimo in un mondo abitato da angeli, le scie chimiche non potrebbero esistere e quindi il vedere un aereo con scia vicino un aereo senza scia non sarebbe niente di strano: sarebbe certamente l'umidità che viene a mancare o la temperatura troppo alta, ma noi viviamo, purtroppo, in un mondo pieno di demoni e mostri della peggior specie, ed abbiamo il forte e legittimo sospetto, avvalorato da numerose evidenze [4, 5, 6] e dalle numerose interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche presentate sia in Italia che all’estero [7], che le scie chimiche siano reali. Di conseguenza, quando osservo due aerei vicini e solamente uno dei due lascia dietro di se una scia, non posso escludere la possibilità che si stia osservando un aereo chimico.

A titolo di esempio, riporto un episodio di "Scia sì/scia no" osservato a Milano il 18 ottobre 2007. Intorno alle ore 18:00 passano nello specchio di cielo visibile dalla nostra abitazione due aerei, uno con scia e uno senza:

Aereo 1

Aereo 2

Ad un certo punto i due aerei volano così vicini che risulta possibile immortalarli nella stessa fotografia (l'aereo senza scia è dentro il cerchio rosso).

Tagliamo ora l'aereo senza scia dalla immagine, ruotiamolo, allineiamolo e incolliamolo vicino all'aereo con scia. Miglioriamo luminosità e contrasto per far risaltare meglio i velivoli.

Collage dei due aerei.

Gli aerei non sembrano trovarsi a quote molto diverse, poiché hanno dimensioni simili. Uno produce un'intensa scia e l’altro no.
Come detto, non possiamo sapere perché solo uno dei due aerei produce la scia, considerato che non abbiamo i dati atmosferici di quelle regioni dell’atmosfera in quel preciso momento. Tuttavia, l'osservazione di una situazione certamente curiosa e strana fa suonare un campanello d’allarme sulla giornata del 18 ottobre.

In conclusione, possiamo dire che il bizzarro fenomeno "Scia sì, scia no" è un segnale di possibili operazioni anomale in atto nei nostri cieli.

Quando si effettua un'investigazione sulle scie chimiche può risultare molto utile fotografare aerei e scie in giornate che presentano tale fenomeno ed eseguire un'attenta analisi delle fotografie delle giornate che hanno presentato tale fenomeno.


Note

* Allo scopo di dimostrare che non abbiamo alcuna certezza sulla natura di una scia prodotta da un aereo impegnato nel fenomeno "Scia si/scia no" senza conoscere i dati di umidità e temperatura della zona, si potrebbe immaginare di realizzare un simpatico esperimento.

Scegliamo, in un giorno che lo consenta, una specchio di cielo dove non vi siano le condizioni idonee per la formazione di scie di condensazione e facciamoci volare due aerei. I due aerei voleranno senza produrre scie. Ad uno dei due aerei abbiamo apportato però una modifica. L'aereo può produrre infatti scie a comando, costituite dai più svariati prodotti chimici. Chiediamo allora al pilota di azionare il dispositivo e di produrre una bella fumata bianca (possibilmente innocua). Il dispositivo è fatto molto bene e la scia artificiale appare uguale in tutto e per tutto ad una scia di condensazione "normale". La situazione che viene a verificarsi è quella di una coppia di aeri vicini in cui un solo aereo sta "sciando". La scia prodotta è una scia artificiale, non di condensazione.

Chiamiamo ora un tecnico della N.A.S.A., facciamogli guardare i due aerei in volo e chiediamogli: "Mi scusi, ci sono 2 aerei vicini in cielo, ma uno solo produce la scia. Potrebbe essere che quel velivolo stia rilasciando una scia chimica?". Il tecnico sorridendo risponde: "Dove non c'è scia è perché c’è meno umidità e la temperatura è più alta: non ci sono le condizioni per la formazione di contrails a differenza della regione dove vediamo la scia di condensazione. Ragazzo, le scie chimiche non esistono!".


Il buon "esperto" N.A.S.A., in perfetta buona fede, ha sbagliato.

Ora diamo al tecnico i dati di umidità e temperatura della regione dove volano i due aerei (dati che mostrano che non ci sono le possibilità per la formazione delle scie) e sveliamo che la scia è artificiale. Il buon tecnico dopo aver esaminato i dati risponde "Oh oh.. ehm.. oops.. scusate..eh sì... avete ragione... ".

L'esperimento indica che se vediamo due aerei vicini, uno con scia e uno senza, anche se la N.A.S.A. ci dice che è un fenomeno naturale, non abbiamo alcuna prova che lo sia davvero.

A quel punto viene spontanea un'altra domanda da fare al nostro amico tecnico: "Ma allora mi pare di capire che se vediamo due aerei vicini in cielo, uno con scia e uno senza, senza conoscere i dati esatti di umidità e temperatura delle due zone di volo e senza ovviamente conoscere informazioni precise del velivolo, non possiamo affermare che la scia osservata sia una normale scia di condensa. Giusto?"

Il tecnico in difficoltà probabilmente risponderebbe: "Ehm.. veramente.. sì.. ma le scie chimiche non esistono, quindi il problema non si pone".

Il buon tecnico risolve la questione con un'assunzione: le scie chimiche non esistono, quindi tutte le scie sono normali e tutti i fenomeni di "Scia sì e scia no" sono per lui causati da modificazioni locali di umidità.

Bene. A questo punto noi dobbiamo decidere a cosa ed a chi credere.

1) Se pensiamo di vivere nel paese dei balocchi, tutte le scie di aereo che vediamo nel cielo non sono nient'altro che innocui pezzettini di ghiaccio.

2) Se consideriamo invece di vivere in un mondo popolato da mostri della peggior specie (non è forse così?) e riteniamo possibile l'esistenza delle scie chimiche, viste le numerose evidenze, l'osservare un fenomeno di "Scia sì, scia no" non può che lasciarci con seri dubbi e con la necessità di effettuare ulteriori indagini.

**Risulta chiaro che in mancanza di altri dati, l'analisi di fotografie e video di scie e di aerei appare fondamentale per determinare, quando possibile, la natura anomala o normale di una bianca scia di aereo.

Referenze


Biforcazione: il futuro è oggi (seconda ed ultima parte)

Da almeno due decenni è in atto in molti paesi del mondo l’operazione “scie chimiche” che implica, tra l’altro, la diffusione nell’atmosfera di silicio e di nanomacchine: si ritiene che sia il silicio sia le nanomacchine siano volti alla modificazione del D.N.A. umano per creare una specie bionica controllata tramite impulsi elettromagnetici e collegata, attraverso una rete senza fili, ad un enorme computer centrale. Tale ipotesi potrebbe trovare una conferma, se si considera la presunta natura dei Grigi che si congettura siano androidi il cui corredo cromosomico contiene silicio, anziché carbonio, a differenza degli esseri umani. Ciò sarebbe avvalorato dal pittogramma di Chilbolton, definito la risposta ad Arecibo, dove appunto nel D.N.A., che mostra una singolare struttura a tripla elica, il carbonio è sostituito dal silicio. Il diagramma comparso il 20 agosto del 2001 nell’Inghilterra meridionale è associato ad un’icona nel grano che delinea un’entità macrocefala identificabile con un Grigio.

Agroglifi reticulianiÈ possibile che i Grigi siano i discendenti di uomini modificati geneticamente per mezzo di varie manipolazioni del loro genotipo e divenuti sterili? Questo potrebbe spiegare perché l’essere incontrato da J-Rod era malato, in quanto esponente di una progenie imbastardita in seguito a modificazioni contro natura. È plausibile che le èlites intendano creare una stirpe di esseri incapaci di procreare ed obbedienti, avvalendosi sia di interventi sul genoma sia di altri mezzi, quali le scie chimiche, gli alimenti geneticamente modificati ed irradiazioni di onde adatte ad alterare il D.N.A. umano. Stiamo assistendo alla lenta, ma irreversibile creazione di una nuova specie subumana, non molto dissimile da quelle immaginate da Aldous Huxley nell’utopia negativa Brave new world?

Bisogna ora esaminare i Biondi che, secondo Burisch, sarebbero i discendenti di uomini che hanno percorso un itinerario volto all’elevazione spirituale: singolare che questo lignaggio abbia deciso di trasferirsi su Orione, sistema stellare associato, di solito, nell’ambito di resoconti e testimonianze ufologiche, a creature malvagie, di solito ai cosiddetti Grigi alti (1). E’ possibile che i Biondi siano oltreuomini del futuro che, in tempi cruciali, sono riusciti a salvare la propria coscienza, sfuggendo in qualche modo difficile da immaginare, sia al controllo psicotronico della popolazione sia a programmi di introduzione di microprocessori nanotecnologici?

Una delineazione di uno scenario siffatto potrebbe spiegare la singolare biforcazione menzionata da Burisch, una diramazione occorsa in un periodo decisivo per l’umanità, una parte della quale, la maggioranza, trasformata in una massa di automi bionici e un’altra, più esigua, evoluta anche attraverso il passaggio in una dimensione vibratoria in grado di migliorare il D.N.A.

Restano alcuni interrogativi: J-Rod, pur malato, non sembra essere un androide, sebbene la letteratura sui Grigi tenda a dipingerli proprio come esseri bionici. Si pensi in particolar modo alla testimonianza ritenuta piuttosto attendibile del colonnello Philip J. Corso che, in proposito, non sembra aver dubbi: i Grigi sono creature bioelettroniche (2).

Non si comprende come la specie umana possa essersi differenziata così nettamente in due subspecie tanto differenti: ciò tuttavia si potrebbe anche spiegare. Il fenomeno misterioso della speciazione, ossia della comparsa di nuove specie animali e vegetali, è comunque un avvenimento occorso parecchie volte nelle ere geologiche ed anche in epoche successive, quando, stando alla teoria degli equilibri punteggiati di Eldredge e Gould, teoria piuttosto accreditata perché sostenuta da dati paleontologici, ex abrupto si manifestarono nuove specie. Si deve ipotizzare che i raggi cosmici determinarono improvvisi cambiamenti del D.N.A. in concomitanza con onde provenienti dal centro della Galassia: è il fisico e cosmologo Paul La Violette a congetturare che un’emissione di raggi gamma determinò la fine dell’ultima glaciazione e tutti i cataclismi successivi: scioglimento delle calotte glaciali, inondazioni, innalzamento del livello degli oceani, estinzioni. I raggi cosmici forse provocarono mutamenti genetici.

Infine il trasferimento su sistemi stellari tanto lontani di Reticuliani (3) e Biondi è credibile? Non potevano cercare pianeti abitabili in luoghi meno distanti, anche se è arduo stabilire se corpi celesti siffatti esistano in regioni dello spazio relativamente vicine alla Terra?

Concludo ribadendo che tale breve studio vuole essere soltanto un tentativo di gettare un barlume su questi nostri tempi oscuri, nulla di più. Tra l’altro, l’ipotesi di ufonauti provenienti dal futuro, anche se sostenuta da vari ricercatori più o meno insigni, mi sembra, tra quelle formulate circa il luogo d’origine dei visitatori, la meno credibile (4).


Appendice: virus mortali creati in laboratorio

Sterling Allan, che incontrò Burisch il 5 aprile del 2007, si è adoperato per ottenere che il microbiologo sia ascoltato dal Congresso statunitense. Infatti Allan è convinto che l’opinione pubblica deve sapere quali siano gli inquietanti aspetti del caso, ossia la prova dell’esistenza della creazione in laboratorio di virus mortali. Questi microorganismi sarebbero simili al virus dell’A.I.D.S. e della S.A.R.S. che ricercatori, come il medico Len Horowitz, hanno dimostrato essere stati creati dall’uomo. Allan ritiene che Burisch potrebbe testimoniare sul fatto che alcuni uomini erano trattenuti nella base ed usati come cavie per nefandi esperimenti. Secondo Burisch, erano state prelevate le componenti genetiche di un morbo alieno e poi introdotte in vettori che possono colpire l’uomo: sarebbero agenti patogeni contro cui non esistono difese immunitarie.

Fonti e note:

Su Dan Burisch, cfr G. Casale, Dreamland e J-Rod, 2007

(1) Si pensi, ad esempio, al racconto dello svedese Olaf Nielsen, studente di agraria che sostenne di essere stato rapito da abitanti di un altro pianeta il 15 agosto del 1960, mentre passeggiava in una zona isolata presso Halmstad. Il giovane riferì di essere stato portato in una base sotterranea. Un visitatore, che gli faceva da guida, di fronte ad un apparato protettivo costituito da una “barriera magnetica” all’ingresso della base, spiegò a Nielsen che questa precauzione era stata presa contro gli “Oscuri”, ossia i malvagi alieni originari di Orione smaniosi di occupare la Terra.

(2) Vedi P. J. Corso, Il giorno dopo Roswell, Roma, 1998; Philip J Corso, L’alba di una nuova era, Bologna, 2003, passim

(3) Zeta Reticuli è una costellazione di astri simili al nostro Sole. E’ situata tra Horologium, Dorado, Hydrus e la Grande nube di Magellano. Secondo lo scienziato e rivelatore Robert Lazar, da tale sistema provengono i Grigi. Vedi R. Malini, op. cit., s.v. Zeta Reticuli. Orione è una splendida costellazione a sud del Toro e dei Gemelli. Ogni parte della figura del mitico cacciatore è sottolineata da stelle di intensa luminosità. Vedi Enciclopedia dell’ Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Orion

(4) Consiglierei a tale proposito la lettura di A. Cavallin, Presenze dal futuro, 2006

Leggi qui la prima parte.

martedì 23 ottobre 2007

Grosso-lana disinformazione

Absit iniuria verbis

Alessio Grosso ha recentemente pubblicato un articolo intitolato L'inverno ha fretta, in cui, astrologando sui prossimi fenomeni meteorologici che dovrebbero interessare l'Italia, dedica due brevi paragrafi alle chemtrails, ovviamente da "esperto" organico al sistema, per tentare di confutare la realtà della manipolazione climatica attuata attraverso le scie chimiche.

L'istruttivo excursus merita di essere riportato nella sue interezza:

"L'inganno corre sul Web anche per le scie chimiche, le chemtrails. Pur di portare acqua al proprio mulino e di convincere la gente, del tutto ignorante in materia, che le scie chimiche siano (sic) una nuova potentissima arma in mano agli Americani (sic) per modificare il clima e per provocare gravi problemi di salute alla popolazione, hanno lanciato via web una campagna assurda in cui NORMALISSIME NUBI vengono, in realtà, dipinte come risultato di ignobili esperimenti criminali.

E così le mammae di un temporale vengono viste come la malformazione di un embrione nel grembo della madre, per non parlare dei cirri Kelvin-Helmotz, oppure le nubi lenticolari che sembrano degli U.F.O. e che, invece, altro non segnalano che il passaggio di una forte corrente a ridosso di un sistema montuoso, senza parlare dei cirri sparati dalla corrente a getto, dipinti come aghi del demonio, o l'ombra pluviometrica indotta dal foehn (il favonio n.d.r) appenninico scambiata per un esperimento riuscito, l'incudine di una supercella temporalesca come la trasformazione più grave della chemtrails, ma vi rendete conto come sia possibile diffondere queste informazioni facendole credere supportate (orribile anglicismo) da chissà quali studi scientifici??!!!
".

Sorvolando sulla traballante sintassi del periodo, ci sembrano d'uopo alcune osservazioni. In primo luogo, la gente, come la definisce Grosso, è molto meno impreparata di certi scienziati. Il problema semmai è un altro: i cittadini sono tenuti volutamente nell'ignoranza dalle élites e dai loro venali e pusillanimi portaborse-portavoce. A molte persone non manca il buon senso e la capacità di osservare: le affermazioni di Grosso sarebbero diffamatorie, se non fossero soltanto una maldestra palinodia ed una scialba, stitica difesa d'ufficio della menzognera tesi ufficiale. L'autore usa il maiuscolo, moltiplica punti interrogativi ed esclamativi, poiché non è per nulla convinto di quanto asserisce. Tra uno strafalcione e l'altro, Grosso snocciola sesquipedali sciocchezze: le scie chimiche non sono un'arma in mano soltanto agli Statunitensi, ma un potentissimo mezzo usato anche da Russi e Cinesi, ad esempio, sebbene l'intera operazione sia stata decisa dal governo occulto mondiale, di cui gli esecutivi nazionali sono solo emanazioni. Le normalissime nubi non sono poi tanto normali come le definisce colui: basta leggere Wave clouds: Madre natura non le riconosce, per convincersene.

Certe notazioni di Grosso sono deliri e quindi non è il caso di controbattere: che cosa significherà ”Le mammae di un temporale vengono viste come la malformazione di un embrione nel grembo della madre”? Credo che Grosso sia rimasto allo stadio pre-orale: urge uno psicanalista. I cirri Kelvin-Helmoltz sono nubi composte da cristalli di ghiaccio e sono assai difficili da osservare, perché si dissolvono dopo uno o due minuti. Inoltre come gli altri cirri, "sono quasi sempre indice di cattivo tempo, in quanto precedono una zona ciclonica"; invece i cirri artificiali generati dalla trasformazione delle scie velenose, oltre a fluttuare a quote più basse, preannunciano siccità, poiché sono, per lo più, il risultato delle diffusione di sostanze igroscopiche. Le nubi lenticolari non c'entrano alcunché né con gli U.F.O. né con le irrorazioni chimico-biologiche. L'ombra pluviometrica è una regione situata nel lato sottovento di una montagna o di una catena montuosa, dove la pioggia è molto minore che non sul lato sopravento: non occorrono le dotte dissertazioni di codesti sapientoni per capire un fenomeno come questo che in nessun modo confondiamo o abbiamo mai confuso con manifestazioni artificiali. Sulle correnti a getto e su HAARP abbiamo scritto un articolo la cui tesi centrale nessuno è riuscito ancora a confutare. Dunque le bambinesche argomentazioni di Grosso, autore tra l'altro di un paio di romanzi di fantameteorologia in cui dimostra di saperla lunga, sono soltanto un rattoppo all'abito sdrucito, dopo che Luca Savorani ha pubblicato, plagiandolo (ma ogni plagio è un omaggio oltre che, in questo caso, un avallo), uno studio su HAARP e scie mortali. L'incudine (lapsus freudiano) citato dall'esimio autore è, in realtà, quello su cui gli è stato schiacciato un dito affinché capisca che cosa rischia, se non s'impegnerà, d'ora in poi, con zelo nella disinformazione. Sinceramente, però, dalla fiacchezza del discorso di Grosso che assomiglia ad un pugile suonato ormai prossimo al k.o, credo che gli avvelenatori dovrebbero cercare qualche scribacchino un po' più convincente per propalare le loro bugie.

Certo che, tra Attivissimo, Fuso e Bignami (ma sono casuali questi cognomi?), non è che l'assortimento sia molto ampio. Ignoranti sono ignoranti e questa è un'ottima credenziale, ma non sono persuasivi, poiché esagerano: le sparano… grosse, cianciando di cirrus aviaticus, fumus persecutionis, lupus in fabula, cursus honorum, modus scribendi, ficus angustifolia, coitus interruptus… , sì perché, per tentare di confondere e di stupire gli interlocutori usano termini ed espressioni latine, possibilmente che finiscano in –us, anche se non hanno alcuna attinenza con la meteorologia. Don Abbondio ha fatto scuola. Costoro assomigliano a quei poeti di corte che adulavano i principi, con elogi talmente sperticati e dolciastri da risultare sgraditi ai loro stessi mecenati. Infine, una frase di Grosso è condivisibile: “L’inganno corre sul Web”. Certo, l'inganno è il suo, di quelli che manipolano o censurano le mappe satellitari, di chi nasconde la verità con sfacciataggine e sicumera. L'inganno è veramente grande, anzi Grosso.

Articoli correlati:

Straker, Lettera a Meteolive.it, 2007

Zret, HAARP, scie chimiche e correnti a getto, 2006

lunedì 22 ottobre 2007

Rebus, questione di conoscenza – seconda serie

Venerdì 2 novembre alle 21.10 riprenderà la trasmissione Rebus con la sua seconda serie.

Le prime puntate saranno dedicate ai misteri sull’esistenza di civiltà extraterrestri e verrà ancora trattato il caso Zanfretta, il metronotte di Genova che afferma di essere stato più volte rapito dagli alieni. Zanfretta sarebbe anche in possesso di un'importante prova dei suoi contatti con esseri provenienti da un pianeta extrasolare.

Tra i temi delle prossime puntate figureranno anche i Maya e le loro profezie sul 2012, l'inquietante problema delle scie chimiche, la storia di Gesù ed il G8 del 2001.

Rebus è una trasmissione curata e condotta dal giornalista Maurizio Decollanz.

domenica 21 ottobre 2007

Veleni non visibili: la conferma!

Molte volte sono stati avvistati, ripresi e fotografati aerei che incrociavano a bassissima quota, specialmente sopra i centri abitati: questi velivoli non generano (almeno così appare) alcuna scia. Il fenomeno ha suscitato perplessità ed inquietudine, poiché è noto che gli aeroplani civili e militari devono volare ad alta quota per risparmiare carburante: infatti a notevole altitudine l'aria, essendo molto rarefatta, oppone scarsa resistenza al velivolo. Allora per quale motivo gli aerei suddetti, di cui ad occhio nudo si possono scorgere molti particolari, sorvolano le città al di sotto dei 2000 metri?

Tra l'altro, in tal modo questi tankers diventano facilmente visibili e se ne può udire anche il rombo. Dopo decine di appostamenti, siamo riusciti ad immortalare uno dei mostri volanti dal cui piano di coda fuoriesce una scia quasi invisibile: la scansione elettronica dell'immagine mostra, invece e senza alcun dubbio, un rilascio di qualche gas.

A questo punto i nostri sospetti relativi alla stranezza rappresentata dai frequentissimi sorvoli ad altitudini in contrasto con le normative ENAC, trovano conferma in un filmato del quale vi mostriamo alcuni fotogrammi. I detrattori dovranno ora ricredersi e dovranno tentare di spiegare con argomentazioni valide il motivo di questo ennesimo, inquietante aspetto del problema chemtrails.

Che cosa spargono gli avvelanatori al soldo dei governi? Insetticidi? Elementi radioattivi? Sostanze soporifere e psicotrope in grado di inebetire la popolazione o, a volte, di renderla irritabile e violenta?

E' un caso se, come riportano in modo ossessivo i vergognosi media di regime, sovente negli autori di incidenti stradali sono trovate, in seguito alle analisi, tracce di sostanze stupefacenti? Forse sono sostanze diffuse con le scie chimiche nell'ambito di un'attività di controllo mentale attuata già con le onde elettromagnetiche. Tempo fa il C.N.R. reperì residui di cocaina nell'aria della capitale: si favoleggiò di tossicodipendenti che, spandendo la polvere bianca sugli specchietti degli scooters (sic), erano all'origine del misterioso fenomeno. Prescindendo da ciò, è evidente che i demoni diffondono una miscela di veleni. Scia visibile o invisibile, poco importa. La pozione venefica quotidiana è assicurata.

sabato 20 ottobre 2007

Un altro dono della scienza "buona"

Timeo Danaos et dona ferentes


La scienza "buona" ci elargisce un altro dono: un cromosoma artificiale che, non a caso, si basa sulla sequenza genetica del Mycoplasma, un batterio, che, sin dagli anni '50 del XX secolo, fu modificato in laboratori militari ed usato per diffondere, tramite aerei, nuove patologie tra la popolazione ignara. Si vedano in proposito gli studi del Dottor Donald W. Scott. Il fatto che le scie chimico-biologiche sono piene di micoplasmi forse significa qualcosa...

Roma, 6 ottobre 2007, ''Sto creando la vita artificiale''. Così Craig Venter, famoso ricercatore statunitense e pioniere nel campo della genetica, ha annunciato al quotidiano britannico 'The Guardian' la creazione, in laboratorio di un cromosoma di sintesi.

E' un annuncio che dovrebbe essere ufficializzato dallo stesso Venter lunedì, nel corso del meeting annuale del suo istituto scientifico di San Diego, in California, e che rappresenta il primo passo verso la creazione della vita artificiale. ''Oltre che un traguardo scientifico (sic) - ha spiegato Venter - rappresenta un importante passo filosofico (sic) nella storia delle nostre specie. Stiamo passando dalla capacità di leggere il nostro codice genetico alla possibilità di scriverlo e questo ci rende ipoteticamente in grado di fare cose mai pensabili fino a oggi''.

La sequenza di D.N.A. parte da quella del batterio Mycoplasma genitalium che l'èquipe - composta da 20 scienziati e guidata dal premio Nobel Hamilton Smith - ha smontato e ridotto di circa un quinto, tenendo gli elementi essenziali, necessari ad ottenere la vita. Il cromosoma di sintesi, marchiato con inchiostri speciali per essere poi riconoscibile, è stato battezzato Mycoplasma laboratorium e trapiantato in una cellula batterica vivente. Il risultato atteso è che il cromosoma assuma il controllo di questa cellula e dia origine a una nuova forma di vita.

''Questa è una scienza buona'', sottolinea il ricercatore americano, che ha già fatto richiesta di brevetto del batterio sintetico. Secondo Venter, genomi creati 'su misura' in futuro avranno un potenziale positivo enorme, se regolati nel giusto modo.

"E' un risultato grandioso che ci porterà, in futuro, ad avere farmaci e vaccini à la carte, cioè su misura per le necessità dell'uomo'' commenta Giuseppe Novelli, professore di Genetica all'università Tor Vergata di Roma.



Leggi qui l'articolo pubblicato da adnkronos.

venerdì 19 ottobre 2007

Rivista Blu: campi elettromagnetici e chemtrails

La rivista veneta Blu, trimestrale di turismo, cultura e società, rispettivamente sui numeri 29 e 30, ha pubblicato due inchieste di notevole interesse: la prima è dedicata all'inquinamento elettromagnetico. Il professor Angelo Gino Levis, già docente ordinario di Mutagenesi ambientale all'Università di Padova, si sofferma nel suo articolo, intitolato Psicosi o vere patologie? Malattie da elettrosmog, sui danni arrecati all'organismo dai campi elettrodinamici irradiati da elettrodomestici, ma soprattutto da elettrodotti, cellulari, telefoni senza filo e ripetitori della telefonia mobile (antenne e stazioni radio-base). Il Professor Levis elenca le principali sintomatologie connesse all'irradiazione di onde elettromagnetiche: sintomi cutanei (prurito, eritemi, allergie); del sistema nervoso (disturbi del sonno, ansia, cefalee, emicranie, sindromi depressive...); del sistema muscolare (crampi, dolori muscolari, astenia); del sistema cardiovascolare (aritmie, disturbi della pressione arteriosa, ictus); del sistema ormonale e di quello immunitario (riduzione della sintesi della melatonina, alterazioni delle popolazioni linfocitarie); del sistema riproduttivo (aborti spontanei); del sistema acustico (tinniti), visivo, olfattivo, digestivo.

Il secondo reportage, apparso sul numero 30 (ottobre 2007), è incentrato sul tema delle chemtrails. L'articolo, il cui titolo è Scie chimiche: una nuvola di interrogativi, elaborato dalla redazione di questo blog, è stato pubblicato grazie alla lodevole presa di coscienza nei confronti del tema, una presa di coscienza dimostrata dal direttore responsabile di Blu, il Dottor Alessandro Zaltron. Cogliamo l'occasione per ringraziare il gentilissimo Dottor Zaltron, auspicando che altri direttori e giornalisti si impegnino in una divulgazione di fatti e notizie circa il mostruoso problema inerente all'irrorazione chimico-biologica. Il genocidio occulto va denunciato e contrastato in ogni modo lecito.

giovedì 18 ottobre 2007

Siccità in Italia: sotto accusa le scie chimiche

Riportiamo tre articoli, il primo a firma di Paolo Bonino per meteolive.it, il secondo a cura della redazione di Ecplanet.com ed il terzo, scritto da Carlo Alessi per Sanremonews.it. In tutti e tre gli interventi, si punta il dito sull'emergenza idrica in Italia ed a noi preme farvi notare la stretta correlazione tra le massicce irrorazioni chimiche, atte ad impedire la formazione di nubi portatrici di pioggia e la conseguente, inevitabile, emergenza idrica nel paese ma, soprattutto, nel Nord Italia. Se è vero, infatti, che un aumento delle temperature medie, porta ad un incremento dell'evaporazione delle acque degli oceani e dei mari e, di conseguenza, alla formazione di corpi nuvolosi forieri di piogge, qualcuno ci deve spiegare per quale motivo le precipitazioni sono, invece, diminuite in modo spaventoso. Il bario abbondantemente ritrovato in campioni di terra, acqua, piante, è per caso il responsabile di tutto questo? Infine, si noti la perfetta corrispondenza tra le aree interessate dalla siccità e quelle maggiormente funestate dalle chemtrails.



Siccità in Italia: dove sta colpendo?



Si parla sempre più spesso di deficit idrico sul nostro Paese. Vediamo quali sono le regioni che al momento risentono della maggiore carenza precipitativa, anche alla luce degli ultimi eventi accorsi.
Clicca l'immagine per rimpicciolirla

Ecco le precipitazioni cadute in settembre sull'Italia. Con il colore marrone sono rappresentate le zone con un forte deficit idrico. Precipitazioni mal distribuite; lunghi periodi di alta pressione alternati a fugaci apparizioni piovose che riescono solo a "tamponare" in parte il deficit idrico presente. Qualche regione più "fortunata" c'è, ma le piogge autunnali sono tuttora attese sulla maggior parte delle regioni italiane.

Abbiamo già parlato più volte della crisi delle correnti perturbate atlantiche, dell'egemonia spesso "indiscriminata" di alte pressioni che poco hanno a che fare con la stagione in corso. Resta il fatto che in Italia piove poco e male...e tutto ciò si ripercuote sugli equilibri idrici di molte regioni.

Partendo dal nord, le regioni che al momento soffrono maggiormente la carenza di pioggia sono l'Emilia Romagna e la Liguria. Su quest'ultima regione il deficit idrico supera in alcuni casi il 70%, anzi si può dire che negli ultimi anni mai si è registrato un periodo così lungo senza precipitazioni importanti.
Nel ponente della regione (nell'Imperiese) sono già in atto misure restrittive per limitare al massimo gli sprechi. Non siamo al razionamento idrico nelle case, ma poco ci manca!

Anche il basso Piemonte (la zona di Molare e Ovada) e il basso Veneto non se la passano di certo bene da questo punto di vista. I millimetri caduti da inizio anno sono pochi e ovviamente al di sotto della media.

Al centro, la zona maggiormente "battuta" dalla siccità risulta compresa tra il Lazio, la bassa Toscana e l'Abruzzo. C'è da dire che l'Abruzzo, in occasione dell'ultimo transito perturbato, ha recuperato in parte la pioggia mancante, ma le precipitazioni sono state troppo concentrate e violente per dare benefici.
Nel Lazio il Tevere è in secca, mentre sulla Toscana le piogge cadute dieci giorni fa non sono nemmeno riuscite a muovere i fiumi, che al momento si presentano scarichi come in estate.

Situazione non rosea nemmeno nelle Marche e su alcune zone della Sardegna, specie il settore occidentale dell'Isola.

Al sud, invece, dopo un'estate molto calda e asciutta, qualche pioggia si è fatta vedere nell'ultimo mese. Ovviamente anche in questo caso si è trattato di eventi intensi e localizzati, come i casi di Napoli e Palermo.

Le regioni al momento più in deficit (nonostante le ultime piogge) sono la Campania, il Molise e il nord della Calabria. Sulle altre zone il mese di settembre qualche precipitazione l'ha concessa, segnatamente sulla Puglia e sulla Sicilia meridionale.



Europa, scarsa vendemmia

Redazione ECplanet
http://www.ecplanet.com/

Anche se i meteorologi, nel corso dei loro show televisivi, non fanno altro che “arrampicarsi sui vetri” tentando di vendere l'impressione che arriva qualche nuvoletta qua o là (interessante notare il cambiamento della tonalità di voce, quando parlano dell'arrivo di un ipotetico corpo nuvoloso) le piogge scarseggiano e la siccità prende sempre più forza con effetti devastanti su tutto l'ecosistema. In molti comuni del Nord Italia l'acqua è razionata.

La cosa più triste è rappresentata dal fatto che i grossi corpi nuvolosi dall'oceano Atlantico prendono forma e si dirigono realmente verso l'Europa, ma, inprovvisamente, svaniscono o perdono fino al novanta per cento della loro potenza.

La causa di questo strano fenomeno?

I media ufficiali parlano di mutamenti climatici naturali, mentre i media non ufficiali, quelli non “maneggiati”, parlano delle famigerate scie chimiche ovvero di mutamenti climatici pilotati. Interessante comunque è questo inquietante filmato di Peter Cordani che ci dà l'idea di come vengono dissolti interi corpi nuvolosi in poco tempo, grazie alla sua diabolica invenzione.

Vendemmia più scarsa da 60 anni
Agenzia ANSA

ROMA - Quella del 2007 è la vendemmia più scarsa degli ultimi 60 anni. Si produrranno, infatti, circa 40,5 milioni di ettolitri di vino, con un decremento di oltre il 18% rispetto al 2006 quando furono prodotti 49.631.000 ettolitri. A fornire secondo tradizione i dati definitivi è Assoenologi, l'associazione degli enologi e degli enotecnici italiani, a conclusione delle attività di raccolta.

La vendemmia 2007 sarà anche ricordata al Nord tra le più anticipate degli ultimi 70 anni. Il clima bizzarro ha portato a una qualità eterogenea, ma complessivamente interessante per le varietà precoci. Il fronte dei prezzi mostra aumenti mediamente compresi tra il 5 e il 35%, fino al 120% per alcune tipologie di Prosecco. Il decremento produttivo ha le sue massime punte nel Sud e in particolare in Sicilia (fino al -55%)

Scarsa la vendemmia 2007 in Europa
Agenzia ANSA

(ANSA)- ROMA - In Italia e Europa la vendemmia 2007 sarà ricordata come una delle più scarse degli ultimi anni, calata di oltre il 10% rispetto al 2006. Per l'Italia la flessione è maggiore (-20%) e con prezzi in rialzo. La vendemmia 2007 è tra le più anticipate degli ultimi 50 anni e la produzione nazionale si attesterà intorno ai 41 milioni di ettolitri. Il minimo produttivo è stato nel Centro-Sud, secondo la Confederazione Italiana Agricoltori,in particolare in Sicilia (-50%).


Siccità: grido d'allarme della CIA imperiese in Regione
Carlo Alessi martedì - 16 ottobre 2007 ore 14:28

La Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto alla Regione Liguria l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità per l’olivicoltura imperiese a causa della perdurante siccità. La situazione idrica già difficile che ha accompagnato la coltura lungo tutta l’estate, portando ad una maturazione precoce, si è ulteriormente aggravata per la pressoché totale assenza di precipitazioni nell’ultimo mese. Gli oliveti hanno quindi assunto una colorazione delle foglie che in molti casi sta virando verso il nocciola chiaro con concomitante rilascio dei frutti.

Le zone piu’ colpite sono quelle del ponente della provincia e della fascia costiera dell’Imperiese e del dianese, ma alcune avvisaglie di sofferenza sono state segnalate dagli olivicoltori anche nell’entroterra della Valle Impero (Sarola, Chiusanico, Lucinasco).
Il danno economico che già oggi è ben evidente per i produttori, ma anche per l’intera filiera, sia in ordine alla quantità raccoglibile sia per la qualità (e questo dato sarà verificabile nei prossimi giorni con i primi riscontri nei frantoi appena aperti), rischia, in mancanza di precipitazioni nei prossimi giorni, di influire anche sull’annata futura nella misura in cui la sofferenza della pianta si protragga ulteriormente.


Siccità: grido d'allarme della CIA imperiese in Regione
Carlo Alessi

http://www.sanremonews.it/
Martedì 16 Ottobre 2007 ore 14:28


La Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto alla Regione Liguria l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamita’ per l’olivicoltura imperiese a causa della perdurante siccità. La situazione idrica già difficile che ha accompagnato la coltura lungo tutta l’estate, portando ad una maturazione precoce, si è ulteriormente aggravata per la pressoché totale assenza di precipitazioni nell’ultimo mese. Gli oliveti hanno quindi assunto una colorazione delle foglie che in molti casi sta virando verso il nocciola chiaro con concomitante rilascio dei frutti.

Le zone piu’ colpite sono quelle del ponente della provincia e della fascia costiera dell’imperiese e del dianese, ma alcune avvisaglie di sofferenza sono state segnalate dagli olivicoltori anche nell’entroterra della Valle Impero (Sarola, Chiusanico, Lucinasco).
Il danno economico che già oggi è ben evidente per i produttori, ma anche per l’intera filiera, sia in ordine alla quantità raccoglibile, sia per la qualità (e questo dato sarà verificabile nei prossimi giorni con i primi riscontri nei frantoi appena aperti), rischia, in mancanza di precipitazioni nei prossimi giorni, di influire anche sull’annata futura nella misura in cui la sofferenza della pianta si protragga ulteriormente.