
[...] La nanotecnologia - l'ingegneria su scala atomico-molecolare, nell'ordine dei nanometri - rappresenta l'ultima grande rivoluzione industriale, perché consente di modificare i mattoni fondamentali della materia, gli atomi, allo scopo di creare nanoprodotti con proprietà uniche (ad esempio, rossetti più lucidi e duraturi, creme abbronzanti più potenti, vetri autopulenti, camicie che non debbono essere stirate, palle da golf e da tennis super-resistenti), oppure di modificare le cellule, le molecole di D.N.A., le proteine, gli enzimi (tutti esempi di nanomacchine naturali) per creare dispositivi bio-nanotecnologici (la N.A.S.A., ad esempio, ha in progetto un bio-nanorobot composto da nanotubi al carbonio e biosensori per l'esplorazione di Marte, mentre nel campo della nanomedicina si sperimentano dispositivi molecolari a base di D.N.A., proteine e molecole organiche per la cura del cancro). Sono in via di sperimentazione anche nanocomputers quantistici, basati sulla capacità degli atomi di memorizzare informazioni quantistiche, e nanocomputers biologici, basati sulla capacità delle basi del D.N.A. di codificare informazioni.
Tutto questo, però, comporta anche gravi rischi, perché il mondo subatomico è regolato da relazioni molto complesse, altamente instabili e, in parte, ancora sconosciute. Come nel caso dell'ingegneria genetica, si corre il pericolo di innescare reazioni tossiche e mutazioni incontrollabili. Qualcuno ha perfino prospettato l'avvento di orde di nano-robots intelligenti in grado di auto-replicarsi e di minacciare la sopravvivenza dell'umanità. Eppure, non esiste ancora una regolazione globale del settore, mentre piovono gli investimenti in tutto il mondo.
Siamo ormai arrivati al punto di oltrepassare i confini tra scienza e fantascienza, in un regno postumano di possibilità infinite e di "fantastici" rischi. Di fatto, siamo partiti per un nuovo viaggio allucinante, nel mondo dell'infinitamente piccolo, là dove nessun uomo è mai giunto prima... [...]
Alessio Mannucci, nato a Roma il 25 marzo 1967, laureato in Giornalismo e Critica Musicale all'Università della Musica di Roma, dopo aver collaborato come free-lance per vari giornali (Avvenimenti, Liberazione, Tank Girl, Rockstar, Musica di Repubblica, Olis), dopo una parentesi come produttore musicale (la serie “Aliens In Roma”), si è trasferito stabilmente sulla Rete, collaborando con la Free Lance International Press. Attualmente lavora come redattore per il quotidiano on-line di informazione scientifica ECplanet. “Viaggio Allucinante” consiste di una serie di articoli già pubblicati on-line che attingono alle maggiori fonti scientifiche del WEB e costituiscono un' inedita e sconvolgente “Storia della nanotecnologia”.
Leggi qui l'articolo pubblicato da ECplanet.com e corredato dal dossier.
ho letto già l'articolo sul tuo blog Straker
RispondiEliminalo trovo alquanto interessante ed importante!
Ciao. A quale articolo ti riferisci?
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