mercoledì 27 febbraio 2008

Le scie chimiche viste da vicino

Pubblichiamo una testimonianza di un lettore di Rense.com sulle scie chimiche che si possono scorgere viaggiando in aereo. E' un testo che chiama direttamente in causa le responsabilità dei piloti civili: costoro, a differenza di molti normali cittadini non abituati ad osservare il cielo e le sue anomalie, non possono non sapere. Anzi, i piloti, sebbene probabilmente tenuti all'oscuro dei veri scopi inerenti alle operazioni clandestine di irrorazione chimico-biologica, sono in questi anni ultimi anni costretti a dedicarsi agli straordinari, obbligati come sono a scrivere ignobili centoni su vari siti di aeronautica e non solo, per tentare di nascondere le attività di avvelenamento globale, riconducendo le scie velenose ad innocue scie di vapore.


Durante la prima settimana di febbraio, ho viaggiato, come passeggero, su un volo della Virgin America, con un airbus diretto dall'Est verso l'aeroporto internazionale di San Francisco.

Mentre l'aereo era ad una quota di circa 30.000 piedi (9.144 metri), non ho potuto ignorare le scie chimiche che si vedevano distintamente di là dal finestrino.

Gli aerei chimici apparivano generalmente alla stessa quota del velivolo, simili a folli calabroni talmente vicini che davvero sono rimasto sorpreso che nessun altro dei passeggeri se ne sia accorto. Ad occhi sgranati, ho continuato ad osservare numerosi apparecchi, mentre tracciavano un enorme reticolato che si estendeva fino all'orizzonte. Includo una fotografia di questo reticolo che formava una H. Ciò dimostrava un innegabile intento per opera dei piloti di creare il disegno.

Molti degli aerei sembravano simili a jets commerciali della Boeing; alcuni avevano le caratteristiche di aerei più piccoli, più veloci e manovrabili.

E' notevole che l'airbus su cui viaggiavo non generasse alcuna scia né di condensazione né chimica, a differenza degli aerei che volavano alla stessa altitudine.

Le istantanee da me scattate sono state realizzate con molta difficoltà: la luce era intensa, satura di raggi ultravioletti, i riflessi del sole erano molto numerosi: Si procedeva ad una velocità di 500 nodi circa, senza che io potessi subito capire quando si avvicinava un aereo chimico e da quale direzione. Avevo più o meno quattro secondi per inquadrare il velivolo, mettere a fuoco il soggetto e premere il pulsante dello scatto.

E' impossibile che i piloti del mio volo non si accorgessero dell'attività attorno a loro. E' impossibile.

L'airbus ha a bordo un sofisticato sistema radar ed è continuamente tracciato in tempo reale sia da terra sia attraverso i satelliti, dal decollo all'atterraggio; inoltre se era possibile osservare gli aerei chimici dal finestrino della zona passeggeri, i piloti certamente dalla cabina erano in grado di scorgere dal loro ampio finestrino panoramico gli aerei mentre perpetrano i loro crimini ecologici.

Le domande sono le seguenti: che cosa raccontano ai piloti a proposito degli aerei chimici? Che cosa sanno veramente delle operazioni? Di che cosa si autoconvincono?

Le fotografie sono state scattate con una macchina digitale ad alta risoluzione.



A.W.

Fonte: rense.com - Traduzione a cura di Zret


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

14 commenti:

  1. Ho vissuto e descritto una scena analoga sul volo Roma-Madrid. Uno scempio ravvicinato, una sensazione di totale impotenza. Così vicino ma così lontano...

    Ciao

    RispondiElimina
  2. E' vero Freenfo, è uno scempio che DEVE finire e che non dobbiamo mai stancarci di denunciare.

    Ciao

    RispondiElimina
  3. i piloti e personale di bordo come hanno sempre taciuto circa gli ufo così tacciono per le scie......
    non hanno rischiato il posto di lavoro allora... non lo rischiano oggi per le scie... è chiaro che c'è un cover up....quindi come per gli ufo...devono tacere!

    RispondiElimina
  4. A me ha colpito il fatto che le persone pure sull aereo che plana a 10 metri da loro non si accorgono di nulla.

    Figuriamoci da terra!

    RispondiElimina
  5. Solitamente le persone sembrano vive solo perchè respirano.

    Riguardo ai piloti, io penso vi sia molto di più che omertà da parte di molti di loro, altrimenti non si spiegherebbe lo zelo nel realizzare fiumi di inchiostro sul sito md-80, nel ridicolo tentativo "simil(s)Focus" di ricondurre il fenomeno chemtrails ad una barzelletta. Non si spiegherebbero nemmeno fenomeni da baraccone come axlman, denis-helicopter, saccente alias ives-zool, scie-nziato etc. (sono troppi per citarli tutti). Tra questi vi sono dichiarati piloti e controllori di volo.

    Un aspetto curioso della vicenda è l'osservare velivoli A-319 (dalla livrea arancione...) volare a bassa quota e sciare abbondantemente. Secondo me molti piloti sono tra gli artefici dei passaggi irroranti e non sono sempre involontari testimoni.

    RispondiElimina
  6. Ciao straker, vorrei premettere che mantengo un atteggiamento aperto ma critico sul fenomeno.
    Vorrei sapere come fai ad essere sicuro che l'aereo sul quale viaggiavi non emettesse scie, viste che queste si creano diversi metri dietro ai motori e dal finestrino oblo dell'aereo non è possibile guardare indietro.
    Senza polemiche, ti ringrazio per la cortese risposta che sono sicuro mi darai.

    RispondiElimina
  7. Ciao. Se leggi bene, converrai che la testimonianza è di un lettore di rense.com e non mia. Ad ogni modo ti posso confermare che nel recente viaggio che ho compiuto in aereo, il panorama era allucinante e mi stupisce il fatto che nessuno dei passeggeri si rendesse conto dello scempio (ed i piloti?).

    In relazione alla tua domanda...

    Gran parte dei velivoli irroranti elementi chimici-biologici hanno la caratteristica di produrre una densa scia direttamente attaccata ai motori. Se ti sposti sui sedili verso coda ed osservi la parte di uscita dei jets, questa non deve emettere alcuna scia. Se lo fa, siamo di fronte alla produzione di scie di origine indotta, poichè i gas di scarico caldissimi, per produrre contrails, devono attraversare una fascia d'aria fredda di alcune decine di metri, sempre in condizioni coincidenti di temperatura, quota ed umidità relativa.

    Può anche capitare di seguire la virata del velivolo su cui viaggi e quindi osservare nella direzione di provenienza dell'aereo prima della virata. Se non vedi scie, significa che quel velivolo non sta producendo contrails.

    Personalmente ti posso relazionare sui seguenti punti:

    a) Il velivolo sul quale viaggiavo, dato il percorso breve, non ha raggiunto la quota tipica (dagli 8.000 ai 13.000 metri) eppure osservavo aerei irroranti a quote inferiori al nostro velivolo;

    b) La hostes, pur permettendo l'uso del notebook al mio vicino di posto, notando che stavo tentando di scattare delle foto, mi ha acidamente intimato di spegnere la macchina fotografica
    digitale, il che sembra essere il segno evidente che hanno istruzioni particolari in merito.

    Concludo ribadendo che a queste latitudini la formazione di contrails è cosa rarissima (bisogna comunque superare gli 11.000 metri), motivo per cui lo sfacelo che si vede tutti i giorni, anche in giornate estive, è di origine palesemente chimica.

    Detto questo, qualunque diatriba in merito è definitivamente destituita di qualsivolgia utilità pratica ed è da definire semplicemente con la sua parola: DISINFORMAZIONE.

    RispondiElimina
  8. Concordo che in estate la creazione di scie di condensa è fenomeno assai improbabile alle nostre latitudini. Questo si evince dal grafo di Appleman e dal tipico profilo di temperatura estivo del nostro clima.

    Tuttavia in inverno al di sopra degli 8000 metri le scie di condensa sono ben possibili, come si evince sempre da Appleman e dal profilo di temperatura-altitudine invernale relativo.

    Quindi volendo rimanere strettamente sul reportage di remse, mi sembra azzardato dire che quegli aerei visti dall'oblo fossero aerei chimici, visto che la data riferita è febbraio (quindi inverno), la latitudine è quella nordamericana, la quota riportata era superiore ai 9000 metri.
    Peccato non si riporti la temperatura (che spesso i piloti dichiarano ai passeggeri). Quanto al fatto che l'aereo del passeggero non producesse scie, a meno di non guardare nella direzione del tragitto percorso dopo una virata dell'aereo di almeno 120 gradi non penso sia possibile stabilirlo.

    RispondiElimina
  9. Il partito degli sciacondensisti è ormai ridotto al lumicino.

    RispondiElimina
  10. se proprio ci tieni a sapere cosa vedono i piloti ti faccio omaggio di questi 3 scatti fatti in volo stamattina
    buona visione

    http://img115.imageshack.us/img115/6766/img0310kz6.jpg
    http://img407.imageshack.us/img407/8163/img0309ql2.jpg
    http://img147.imageshack.us/img147/4940/img0297sc6.jpg

    RispondiElimina
  11. appunto cosa ?
    spiega perché sono scie chimiche (se le consideri tali)
    buona serata !

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.