venerdì 22 febbraio 2008

Morgellons: chi vuole nasconderci la verità?

Le fibre con punta d'oro ritrovate nei malati di MorgellonsQuando ci si riferisce al morbo di Morgellons e si associa questa orribile patologia alle chemtrails ed alle nanomacchine, cosparse tramite i famigerati tankers chimici, si è consapevoli che certe affermazioni, oltrepassando il limite ammesso dalla "verità" ufficiale, si scontreranno con lo scetticismo di molti ed il patetico dileggio di altri. Da un lato abbiamo infatti la gente comune che, abituata ad una verità edulcorata dai media di regime, fatica a comprendere che effettivamente qualcuno, dal cielo, ci stia lentamente avvelenando. Dall'altro lato assistiamo al fanatico zelo di un manipolo di agenti che, in tutti i modi possibili cercano di tappare la falla nella censura ed assegnano alla nostra ricerca e diffusione di informazioni, l'appellativo di "ridicola invenzione allo stato puro".

Nanomacchine autoassemblanti? Filamenti intelligenti ed autoalimentati? Polimeri bioattivi? Secondo le affermazioni di questi disinformatori si tratta solo del risultato di fantasie da "cospirazionisti". Inutile dire che questi beoti al soldo degli avvelenatori (pagati in realtà da noi) sono bene al corrente del fatto che quanto qui si afferma è rispondente al vero, altrimenti non sprecherebbero il loro tempo ed il denaro dei contribuenti per diffamarci sulla Rete!

Riassumendo... che cosa è il Morgellons? Perché in molti hanno paura solo di affrontare l'argomento? Come mai alcune case editrici addirittura si rifiutano di iniziare o proseguire la loro collaborazione con coloro (pochi, a dire il vero) che vogliono semplicemente informare su quanto di drammatico sta avvenendo nei paesi interessati dalle operazioni clandestine di aerosol? Il Morgellons è originato da esperimenti sulle popolazioni? Chi ha interesse e perché a mantenere il tutto sotto una vergognosa cappa di silenzio? Per quale motivo frange dello Stato mirano a mantenere il silenzio su questo terribile flagello? A quale livello i nostri governi sono coinvolti nella sperimentazione "per mezzo di aerosol" di nuove tecnologie atte a trasformare la popolazione in esseri semibionici?

E' dimostrato che nella nostra atmosfera viene sparsa la smartdust (polvere "intelligente", già usata in Iraq ed Afghanistan per spiare le truppe nemiche). Gli scienziati Michael Castle, Hildegarde Staninger, Michael karjo, Donald Scott sono certi che la diffusione della smurtdust è all'origine del morbo di Morgellons, ma stranamente nessun organo ufficiale accreditato vi accenna. Ufficialmente il nesso tra questa patologia e le chemtrails, non esiste. Anzi, questi scienziati indipendenti sono quotidianamente costretti ad affrontare attacchi volti al loro discredito attraverso la calunnia e la diffamazione. Costoro hanno scoperto che le nanofibre che fuoriescono dalle ferite dei malati di morgellons, sono in grado di trasmettere e ricevere sia immagini sia suoni. E' chiaro dunque che la popolazione umana è attualmente sottoposta ad una serie di tests clandestini atti a modificare progressivamente il DNA umano (molti bambini nascono già portatori del Morgellons) e per trasformare gli esseri viventi in una sorta di ripetitori di segnali wireless (Tutto intorno a te...).

Sulla base di alcune nostre ricerche, pare che alcuni ospedali italiani stiano affrontando una situazione epidemiologica non più sostenibile: da un lato i casi sempre più numerosi di Morgellons, che non si sa come curare (almeno qui in Italia), dall'altro il rifiuto di prendere in cura le persone affette da questa affezione... perchè visti come "patata bollente".

Il giornalista statunitense Tim Swartz scrive: "Esistono dati convincenti i quali indicano che il Morgellons è associato alla tecnologia, specialmente alle nanomacchine sotto forma di nanostrutture. La National science foundation (N.S.F.) definisce nanofibre delle strutture che hanno almeno le dimensioni di 100 nanometri o meno. I campioni di fibre, estratti dai pazienti di Morgellons, se esposti a calore, non bruciano, se non ad una temperatura di 1.700 gradi Fahreneit. Osservate al microscopio elettronico, le fibre non appaiono organiche: non hanno cellule eucariotiche né membrana cellulare. Dal momento che il Morgellons non è un parassita, esso è una macchina. In marzo ed aprile, Jeff Rense ha pubblicato e diffuso alcune valide ricerche basate su analisi scientifiche di tipo spettroscopico. Le ricerche sono state condotte sotto l'egida della tossicologa,
Dottoressa Hildegarde dell'Integrative Health International di Lakewood, California.

I primi risultati sono stati inquietanti. Il Morgellons sembra essere l'invasione del tessuto umano per opera di una nanotecnologia finalizzata alla comunicazione sotto forma di nanotubi, nanocavi, nanostrumenti in grado di assemblarsi da soli e di replicarsi e dotati di sensori.

Altre configurazioni associate al Morgellons veicolano frammenti geneticamente modificati di D.N.A. e di R.N.A. Le nanomacchine del Morgellons proliferano in ambiente alcalino ed usano l'energia bioelettrica dell'organismo ed altre fonti non identificate per alimentarsi. Esiste anche l'evidenza che certe nanomacchine contengono al loro interno delle batterie. Le nanomacchine del Morgellons sono costruite per ricevere specifiche microonde, segnali E.M.F., E.L.F. ed onde radio".

I ricercatori sono in possesso da diversi anni della tecnologia adatta alla realizzazione di progetti che sembrano originati dalla mente di un folle. Ora, con cautela, filtrano alcune notizie sui "progressi" raggiunti e si cerca di disseminare queste informazioni con l'alibi di una nuova era ricca di vantaggi enormi per l'uomo e per la "civiltà" in genere. Ecco come vengono descritte alcune applicazioni che si basano sull'uso di nanomacchine autoalimentate, nanotubi, nanocavi, filamenti, etc.

***

Nanoantenne in una microfibra per generare energia elettrica

Fonte: reuters.com, genitronsviluppo.com

Un team di scienziati statunitensi diretti da Zhong Lin Wang hanno messo a punto un nuovo tessuto in microfibra che genera energia elettrica, in grado di creare abbastanza corrente per ricaricare un telefono cellulare o un lettore MP3. Una semplice camicia, il cui tessuto potrebbe generare energia elettrica per chi la indossa semplicemente passeggiando o anche quando mossa da una leggera brezza.

"La microfibra a base di nanogeneratori sarebbe un modo semplice ed economico per convertire l'energia raccolta dal movimento fisico in energia elettrica" così dichiara Zhong Lin Wang del Georgia Institute of Technology, che ha guidato lo studio. I nanogeneratori sfruttano le proprietà dell'ossido di zinco un semiconduttore - nanoantenne - ossia minuscoli filamenti 1000 volte più fini della larghezza di un capello umano che saranno incorporati nel tessuto in coppie di microscopici pennelli.

Una delle 2 fibre in coppia è rivestita con oro e serve da elettrodo. Così le coppie di materiali diversi attraverso il movimento del corpo, sfregandosi, convertono il movimento meccanico in energia elettrica. Il team di scienziati alle prese con i nanogeneratori spiegano che questi immersi per 12 ore in determinate sostanze "crescono automaticamente sulla superficie della fibra", così ha detto Wang. "In linea di principio, è possibile utilizzare qualsiasi fibra, a patto che conduca elettricità".

Finora, i ricercatori hanno dimostrato il principio e sviluppato un piccolo prototipo. Sempre Wang: "Le nostre stime mostrano che possiamo ottenere fino a 80 milliwatt per metro quadrato di tessuto. Questo è sufficiente per fornire energia elettrica per un iPod o ricaricare la batteria di un telefono cellulare", "quello che abbiamo fatto è dimostrare il principio fondamentale e il meccanismo". Il materiale potrebbe essere utilizzato benissimo da escursionisti o in settori come la biomedicina o il monitoraggio ambientale.

Un grande ostacolo rimane: l'ossido di zinco degrada quando si bagna. Il team di Wang quinid sta lavorando su un processo di come creare un mantello per proteggere le microfibre del tessuto in lavanderia.

***

Su "Nature": Indumenti a generazione di energia

Fonte: lescienze.espresso.repubblica.it

Sono tessuti con fibre di Kevlar su cui vengono fatti crescere i nanocavi di ossido di zinco in senso radiale.

Fibre tessili ricoperte di nanocavi di ossido di zinco possono generare una corrente elettrica sfruttando l’effetto piezoelettrico ed essere combinate in modo da poter essere integrate in un tessuto da cui si può ricavare, in linea di principio, indumenti a generazione di energia. Ciò aprirebbe la strada alla realizzazione di giacche in grado di alimentare piccoli dispositivi elettronici in situazioni critiche, come nel caso di azioni militari.

È quanto spiegano in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Nature” i ricercatori del Georgia Institute of Technology che hanno realizzato il dispositivo.

Il gruppo di Zhong Lin Wang in realtà non è nuovo a questo tipo di realizzazioni: già nell’aprile dello scorso anno aveva annunciato la possibilità di nanogeneratori in grado di sfruttare l'energia dispersa nell’ambiente in forma di onde di ultrasuoni o vibrazioni meccaniche, o addirittura di quella del flusso sanguigno. Il sistema ibrido microfibre-nanocavi presentato ora si basa proprio su quel progetto, che sfruttava le proprietà uniche delle nanostrutture di ossido di zinco, sia piezoelettriche sia semiconduttrici. Tali nanostrutture vengono poi integrate in un nanogeneratore che ha le dimensioni di un quadrato di 3 millimetri di lato, in grado di produrre una corrente elettrica fino a 800 nanoampere e una differenza di potenziale di 20 millivolt.

Questi ultimi generatori a microfibre si basano sugli stessi principi, ma sono realizzati con materiali flessibili e sono progettati per catturare l’energia a bassa frequenza di vibrazioni meccaniche. Sono costituite da fibre di Kevlar su cui vengono fatti crescere nanocavi di ossido di zinco in senso radiale, a partire da una “radice” avvolta in un materiale polimerico fino a costituire una struttura simile a quella di una spazzola per capelli. Una delle fibre in ogni coppia è anche rivestita di oro e funge da elettrodo deflettendo oltre a ciò le punte dei nanocavi.



La storia ci insegna che il silenzio, la censura ed il disinteresse, si pagano sovente a caro prezzo. Ascoltare per una volta chi urla nel silenzio, potrebbe salvarvi la vita.

Comitato nazionale Tanker Enemy


27 commenti:

  1. davvero!


    "Morgellons: chi vuole nasconderci la verità?"

    lo sappiamo però direi:

    "Morgellons: chi vuole nasconderci la verità? Noi però non staremo a guardare e tenteremo di scoprirla!"

    RispondiElimina
  2. In pratica, a livello ufficiale, nessuno parla della sindrome di Morgellons. Bisognerebbe recarsi negli Istituti universitari e non di Dermatologia e sentire qualche 'mammasantissima' della branca per avere notizie di prima mano.

    Evidentemente ci troviamo ormai ben addentro il dramma che ci sta conducendo rapidamente all'epilogo. Ma il tutto è avvolto da una spessa cortina fumogena.
    I vostri blog si potrebbero anche sottotitolare ' Cronache di una catastrofe annunciata'.
    Disastro climatico prima ed ambientale poi e un domani assai prossimo fame e sete. Auguri a tutti per al prossima estate che, lo scommetto, sarà infernale.
    Frustrazione ed impotenza per chi vorrebbe combattere tale status quo.
    Quid faciendum? 'Nihil' è la risposta latinamente acconcia.

    RispondiElimina
  3. Andate a vedere su wikipedia la definizione di paranoia;chi crede alle scie chimiche è paranode!!!!!!!!
    Questi ci internano e ci fanno l'elettroshock !
    Siamo in piena dittatura culturale!

    RispondiElimina
  4. Wikipedia è gestita da figure poco cristalline a dir poco. CIA e Vaticano sono i massimi controllori della testata web. E' un presidio di disinformatori, come Md-80, Crono911, Focus. Il loro atteggiamento non mi stupisce affatto, in quanto organici al sistema.

    In ogni caso, per farmi tacere dovranno passare sul mio cadavere.

    RispondiElimina
  5. Tutta questa vicenda, ha tanti e tali risvolti inquietanti che anche per il futuro non fa presagire nulla di buono. Sono molto preoccupata per la libertà nostra e dei notri figli.
    Sono credente per cui dico che Dio ce la mandi buona perchè adesso più che mai le redini sono impugnate da gente diabolica

    RispondiElimina
  6. Ciao Nuvola. Bisogna fare domande ed esigere risposte. I governi non possono continuare ad ingannarci pretendendo poi il versamento dei tributi, sperperati in esperimenti clandestini a nostro danno.

    RispondiElimina
  7. chiudono il blog.....
    tagliando i cavi!...........
    ma non è di questo che voglio parlare...

    ho saputo da privati che in un ospedale della mia provincia è stata ricoverata una persona che presentava crescita di "peli" sul dorso delle mani e al contempo inspiegabile perdita di capelli...
    era nel reparto infettivi,nel più stretto isolamento.
    Dunque il morgellons è anche qui!
    fra un po'diventeremo lupi mannari!
    c'è poco da scherzare,purtroppo!
    cerco solo di alleggerire!
    buona domenica
    angela

    ciao Paolo,a livello ufficiale se ne parlerà quando la situazione richiederà l'uso del vaccino!...
    intanto si strombetta la meningite,altro caso nella provincia di BR!
    altrimenti come si convince la gente all'utilità delle vaccinazioni di massa?
    ciao
    angela

    RispondiElimina
  8. Accidenti Angela, che notizia! :-|

    Vedi se riesci a saperne di più.

    RispondiElimina
  9. Angela, è una notizia allarmante. Tienici aggiornati.

    Ciao!

    RispondiElimina
  10. mi dispiace...la persona che me l'ha riferita due mesi fa,non so dove sia,non si è fatta più viva....nè so come contattarla non avendo in rubrica il suo numero di cellulare, per avere maggiori dettagli,ammesso che ne avesse!
    lei me ne parlò proprio perchè le stavo spiegando la malattia.
    notte!
    angela

    RispondiElimina
  11. 5 anni fa mio fratello allora in terza elementare ha contratto i pidocchi(quelli dei capelli) trasmettendoli a mia madre e a mio padre, ma non a me(con la scusa che nuoto credo che il cloro presente in piscina non abbia permesso ai parassiti di insediarsi in testa mia).Dopo due settimane di cura mio fratello e mio padre si sono liberati delle bestiacce,ma mia madre no!E' andata avanti 9 MESI a curare i pidocchi!Il fatto strano è che lei sentiva i parassiti non sulla superficie del cuoio capelluto ma dentro,sotto la pelle, cosa poi confermata dall'osservazione di un dermatologo!Oltre a questa prima stranezza,se ne è rivelata subito un'altra:dal cuoio capelluto ogni 2/3 giorni mia madre tirava letteralmente via filamenti rossi o blu della lunghezza di circa mezzo centimetro,ribadisco ogni 2/3 giorni!Il fatto mi ha inizialmente fatto pensare che mia madre stesse impazzendo a causa dei parassiti ostinati,così le ho consigliato una serie di visite dermatologiche per rassicurarla!

    La risposta degli esperti:
    Dopo aver appreso l'esistenza di fibre estranee,i dermatologi (due in questo caso) hanno detto a mia madre che si trattava sicuramente di peluria derivante da tappeti o coperte presenti in casa.
    Hanno poi consigliato entrambi una visita psicologica!
    Al tempo ero uno studente alle scuole superiori e mi sono chiesto se si potesse sapere qualcosa in più su quelle strane fibre utilizzando i laboratori di chimica e di fisica della scuola (mi stavo diplomando come perito chimico industriale)!

    La scoperta poco piacevole:
    Le fibre sia quelle rosse che quelle blu non fondevano alla più alta temperatura misurabile in laboratorio (circa 450 °C) nè tantomeno fondevano/bruciavano alla fiamma!
    Qui si capisce che di peluria domestica non può trattarsi!
    Altro non sò,se non che una serie di lavaggi a base di fosfati organici (tipo pesticidi) ha liberato mia madre dai parassiti anche se ancora oggi continua a curare i capelli che dopo questo trattamento sono rimasti pesantemente sfibrati!

    Non ho mai saputo di cosa fossero fatti quei peletti e mi dispiace non averli conservati,visto che ora ho la possibilità di effettuare osservazioni ai microscopi elettronici a scansione e a trasmissione dell'università!

    Se qualcuno ha dei campioni,anche di fibre Morgellons, può prestarmeli per una analisi di tipo molecolare/strutturale?

    RispondiElimina
  12. 5 anni fa mio fratello allora in terza elementare ha contratto i pidocchi(quelli dei capelli) trasmettendoli a mia madre e a mio padre, ma non a me(con la scusa che nuoto credo che il cloro presente in piscina non abbia permesso ai parassiti di insediarsi in testa mia).Dopo due settimane di cura mio fratello e mio padre si sono liberati delle bestiacce,ma mia madre no!E' andata avanti 9 MESI a curare i pidocchi!Il fatto strano è che lei sentiva i parassiti non sulla superficie del cuoio capelluto ma dentro,sotto la pelle, cosa poi confermata dall'osservazione di un dermatologo!Oltre a questa prima stranezza,se ne è rivelata subito un'altra:dal cuoio capelluto ogni 2/3 giorni mia madre tirava letteralmente via filamenti rossi o blu della lunghezza di circa mezzo centimetro,ribadisco ogni 2/3 giorni!Il fatto mi ha inizialmente fatto pensare che mia madre stesse impazzendo a causa dei parassiti ostinati,così le ho consigliato una serie di visite dermatologiche per rassicurarla!

    La risposta degli esperti:
    Dopo aver appreso l'esistenza di fibre estranee,i dermatologi (due in questo caso) hanno detto a mia madre che si trattava sicuramente di peluria derivante da tappeti o coperte presenti in casa.
    Hanno poi consigliato entrambi una visita psicologica!
    Al tempo ero uno studente alle scuole superiori e mi sono chiesto se si potesse sapere qualcosa in più su quelle strane fibre utilizzando i laboratori di chimica e di fisica della scuola (mi stavo diplomando come perito chimico industriale)!

    La scoperta poco piacevole:
    Le fibre sia quelle rosse che quelle blu non fondevano alla più alta temperatura misurabile in laboratorio (circa 450 °C) nè tantomeno fondevano/bruciavano alla fiamma!
    Qui si capisce che di peluria domestica non può trattarsi!
    Altro non sò,se non che una serie di lavaggi a base di fosfati organici (tipo pesticidi) ha liberato mia madre dai parassiti anche se ancora oggi continua a curare i capelli che dopo questo trattamento sono rimasti pesantemente sfibrati!

    Non ho mai saputo di cosa fossero fatti quei peletti e mi dispiace non averli conservati,visto che ora ho la possibilità di effettuare osservazioni ai microscopi elettronici a scansione e a trasmissione dell'università!

    Se qualcuno ha dei campioni,anche di fibre Morgellons, può prestarmeli per una analisi di tipo molecolare/strutturale?

    RispondiElimina
  13. Capisco, Angela. Ad ogni modo è una testimonianza importante. Grazie!

    RispondiElimina
  14. Ciao Enrico. I sintomi ed anche le diagnosi balsane sono tipiche dei casi seguiti in seguito dalla dottoressa Staninger. Io ti consiglierei di contattarla direttamente per raccontare anche a lei quanto hai scritto qui. So' che ha alcuni collaboratori qui in Italia ed eventualmente ti ci può mettere in contatto.

    Ecco il link.

    Grazie per il Tuo importante contributo.

    RispondiElimina
  15. Le nanomacchine sono in grado di repliecare il DNA dell'insetto o del parassita che "attacca" il soggetto. A quel punto la patologia si manifesta. Tua mamma potrebbe essere uno dei primi casi di Mogellons in Italia.

    Di quale regione sei, Enrico?

    RispondiElimina
  16. Straker, io sono del veneto! Stavo giusto pensando di contattare la dottoressa Staninger ed infatti sto preparando un messaggio in inglese da inviarle!Il fatto è che mia madre non presenta ora più alcun sintomo tipico del morgellons, ammesso che i parassiti abbiano trasmesso tale "malattia". Inoltre non capisco perchè solo lei abbia manifestato questi sintomi, mentre sia mio fratello che mio padre hanno tranquillamente debellato i parassiti nel giro di due settimane senza mostrare nessuna fibra rossa o blu in testa!E poi nessun altro dei colpiti dai pidocchi ha manifestato questi tipici segni del morgellons! Che mia madre sia un soggetto sensibile a questo tipo di malattia?

    RispondiElimina
  17. Ciao Enrico. Non essendo io un medico, posso fare solo delle ipotesi e non mi permetterei mai di fare delle diagnosi o consigliare terapie. Certo è che se quanto mi dici è corrispondente al vero (e non ho dubbi su questo) il caso risulta interessante, perché, che io sappia, non esistono pazienti in remissione completa. Certo è che le fibre sintetiche sono la dimostrazione che non si trattava di parassitosi, motivo per cui solo la Staninger o il dottot Michael Castle possono fornirti qualche giusto chiarimento. Inoltre il Tuo caso potrebbe anche aiutare loro a comprendere perché nella vostra famiglia solo una persona è stata colpita dal Morgellons (se di morgellons si tratta e questo è da accertare) e come sia stato possibile che la Tua mamma sia guarita (o se la patologia non è più conclamata, ma silente).

    Se vuoi tenerci informati, scrivici al seguente indirizzo: tanker.enemy [at] gmail.com

    Un caro saluto

    RispondiElimina
  18. Ciao, oggi ho trovato x caso il vostro sito, mi stavo informando ancora sulle scie chimiche.. e scopro anche il morbo. Ragazzi, ma è possibile che l'unica cosa che si può fare è passarsi informazioni su internet sperando che i siti non vengano chiusi e combattendo contro chi dice che non è vero?
    Ho provato a parlarne con qualcuno che conosco ma dopo poco ti guardano in un modo che mostra chiaramente che stanno pensando se non hai mangiato qualcosa di strano..

    Ma d'altra parte alla maggior parte della gente x essere contenti basta guardare alla tv ALTRI che vincono migliaia di euro e ALTRI che decidono x te.

    RispondiElimina
  19. Ciao Victor. Tu hai ragione ed infatti ci stiamo adoperando mediante conferenze sul tema. Certo... se avessimo il denaro di Berlusconi, apriremmo una televisione che affrontasse solo i temi a noi cari, ma ho la vaga impressione che ciò non sia possibile.

    RispondiElimina
  20. ....scusate se non mi soffermo a discutere vivacemente su questi argomenti, ma volevo farvi notare una cosa che ho trovato cercando su internet (sto facendo la tesina di maturità sulle nanotecnologie e mi sono imbattuto anche in questo sito)
    http://www.darpa.mil/mto/programs/himems/index.html

    Non ho letto tanto, ma mi sembrava di capire che questa possa essere la definitiva risposta a come il morbo del morgellons venga trasmesso.......chi "insinuava" di essere stato punto da qualcosa ora può trovare una spiegazione....

    ......scusatemi se magari leggendo a fondo ne esce che centra poco niente, ma ci tenevo a dare una mano........

    ...cmq tutto quello che il videogame Metal Gear Solid, nel basso della sua ragione videoludica volesse dire, pian piano si sta tutto realizzando........
    ...leggete la storia e capirete
    ...io sono venuto a conoscenza delle nanotecnologie e di VOI, grazie a quello che mi ha fatto capire quel gioco.......

    .....ma dove stiamo finendo?

    RispondiElimina
  21. Ciao. Gli insetti ibridi sono solo un'aspetto delle nuove conoscenze nanotecnologiche.

    Il morbo di Morgellons è però legato alla assunzione 8via aria, cibo, acqua) di nanostrumenti tecnologici di altra natura. Il fatto che questi possono replicare il DNA e l'RNA può essere una spiegazione alla invasione (dall'interno) di insetti chimera, generati all'interno dell'organismo (basta la puntura di un insetto normale).

    Gli insetti che hai indicato sono inssetti spia biotecnologici che non hanno a che vedere con il Morgellons. Non ne sono la causa e nemmeno la conseguenza.

    RispondiElimina
  22. Io mi son letteralmente "spaventato a morte" quando ho letto per la prima volta delle scie e ancor di più della malattia.
    Volevo un consiglio: voi come la prendete psicologicamente? cioè io non vorrei finire a chiudermi in casa, non uscire più e aspettare che mi escano i fili dalla pelle, sn giovane ancora... )-:

    RispondiElimina
  23. La vita è una roulette russa e nel caso del Morgellons, visto che tutti hanno qualle roba in corpo, ingerita con il cibo, bevuta con l'acqua, oltre che respirata, è solo una questione di fortuna se il morbo non si conclama. Forse, però, se si è consapevoli, l'organismo attiva delle difese che ci possono proteggere dall'attacco delle nanomacchine.

    RispondiElimina
  24. Coraggio, sono contaminati anche i disinformatori che negano l'esistenza del fenomeno. Ciò induce ad essere ottimisti, perché dovendo sciegliere, la sorte, potrebbe prediligere loro e non noi. :-D

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.