L'articolo che pubblichiamo è una conferma delle acquisizioni e delle scoperte di vari ricercatori, tra cui la Dottoressa Staninger e la Palit. La Staninger, infatti, tempo fa rintracciò, nei filamenti estratti dalle ferite dei malati di Morgellons, correlabili a quelli di ricaduta delle scie, delle nanostrutture con un segmento d'oro. Sia la nota tossicologa californiana sia la giornalista indipendente Carolin Williams Palit hanno correlato la luce ultravioletta alla capacità dei nanotubi di autoassemblarsi (nell'articolo è spiegato in che modo e per quale motivo i nanotubi contengono sia carbonio sia oro). Come ipotizzammo mesi addietro, i campi magnetici orientano le nanostrutture: ne consegue che l'irradiazione costante ed eccessiva di onde elettrodinamiche è funzionale all'operazione chemtrails, con cui sono dispersi nell'ambiente non solo elementi chimici, ma anche nanomateriali. Quello che pareva fantasia è, invece, realtà. Un'ultima osservazione: i nanotubi contro l'inquinamento sono solo una storia di copertura ed in questo modo si continuerà, completamente indisturbati, a diffondere nanosensori sui centri abitati. Da quando agli inquinatori interessa disinquinare? Non dimentichiamo, infine, che la diffusione delle nanotecnologie è un "rimedio" peggiore del male che si finge di voler combattere.
Una recente ricerca eseguita presso la Rice University potrebbe portare a nuove tecnologie per bonificare le aree che hanno subìto sversamenti di petrolio ed acque di falda inquinate: si è riusciti, infatti, a mostrare come sottili particelle di metallo e carbonio possano intrappolare goccioline di petrolio nell’acqua che si autoassemblano – a decine di milioni - per formare minuscole sacche sferiche. Inoltre, gli studiosi hanno trovato che la luce ultravioletta ed i campi magnetici potrebbero essere usati per orientare le nanoparticelle, determinando un capovolgimento delle “sacche” ed il rilascio del loro carico, una caratteristica che potrebbe essere utile anche per la somministrazione di farmaci.
"Il nucleo della rivoluzione nanotecnologica risiede nella progettazione di nanoparticelle inorganiche che si possono autoassemblare in strutture più ampie, simili a ‘granelli intelligenti’ in grado di svolgere differenti funzioni, per esempio la rimozione degli inquinanti ambientali”, ha spiegato Pulickel Ajayan, primo autore dell’articolo apparso sulla rivista “Nano Letters”. "Il nostro approccio porta l’idea dei nanomateriali funzionali autooassemblanti un passo più vicino alla realtà.”
I nanocavi multisegmentati, ottenuti dai ricercatori, sono simili a "bastoncini nanoscopici” formati grazie alla connessione di due nanomateriali con differenti proprietà: in principio venivano impiegati nanotubi di carbonio a cui venivano collegati corti segmenti di oro. Ma, secondo Ajayan, con l’aggiunta di vari altri segmenti, di nichel o di altri materiali, i ricercatori possono creare nanostrutture effettivamente multifunzionali.
La tendenza di questi nanobastoni ad assemblarsi in miscele acqua-olio è dovuta alla proprietà di avere l’estremo di oro idrofilo e l’estremo in carbonio idrofobo. Come hanno dimostrato Ajayan e colleghi, le goccioline di olio sospese in acqua vengono incapsulate a causa della tendenza strutturale ad allineare gli estremi carboniosi verso il petrolio. Con goccioline di acqua sospese sul petrolio, si è riusciti a invertire il fenomeno e ad imbrigliare la gocciolina di acqua.
Fonte: altrogiornale.org
Una recente ricerca eseguita presso la Rice University potrebbe portare a nuove tecnologie per bonificare le aree che hanno subìto sversamenti di petrolio ed acque di falda inquinate: si è riusciti, infatti, a mostrare come sottili particelle di metallo e carbonio possano intrappolare goccioline di petrolio nell’acqua che si autoassemblano – a decine di milioni - per formare minuscole sacche sferiche. Inoltre, gli studiosi hanno trovato che la luce ultravioletta ed i campi magnetici potrebbero essere usati per orientare le nanoparticelle, determinando un capovolgimento delle “sacche” ed il rilascio del loro carico, una caratteristica che potrebbe essere utile anche per la somministrazione di farmaci.
"Il nucleo della rivoluzione nanotecnologica risiede nella progettazione di nanoparticelle inorganiche che si possono autoassemblare in strutture più ampie, simili a ‘granelli intelligenti’ in grado di svolgere differenti funzioni, per esempio la rimozione degli inquinanti ambientali”, ha spiegato Pulickel Ajayan, primo autore dell’articolo apparso sulla rivista “Nano Letters”. "Il nostro approccio porta l’idea dei nanomateriali funzionali autooassemblanti un passo più vicino alla realtà.”
I nanocavi multisegmentati, ottenuti dai ricercatori, sono simili a "bastoncini nanoscopici” formati grazie alla connessione di due nanomateriali con differenti proprietà: in principio venivano impiegati nanotubi di carbonio a cui venivano collegati corti segmenti di oro. Ma, secondo Ajayan, con l’aggiunta di vari altri segmenti, di nichel o di altri materiali, i ricercatori possono creare nanostrutture effettivamente multifunzionali.
La tendenza di questi nanobastoni ad assemblarsi in miscele acqua-olio è dovuta alla proprietà di avere l’estremo di oro idrofilo e l’estremo in carbonio idrofobo. Come hanno dimostrato Ajayan e colleghi, le goccioline di olio sospese in acqua vengono incapsulate a causa della tendenza strutturale ad allineare gli estremi carboniosi verso il petrolio. Con goccioline di acqua sospese sul petrolio, si è riusciti a invertire il fenomeno e ad imbrigliare la gocciolina di acqua.
Fonte: altrogiornale.org
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pubblicizzo questo sito sulla contaminazione nucleare del nostro pianeta, molto materiale purtroppo è in francese, ma appena posso (magari con l'aiuto del curatore del sito) preparo un articolo.
RispondiEliminaA quanto pare la contaminazine radiattiva non è da vedersi come un effetto collaterale di esperimenti e guerre, ma come una delle strategia delle élite dominanti per avvelenare il mondo, causare danni genetici, ridurre la popolazione.
Secondo quanto sto rielaborando dopo queste letture le recenti guerre nei balcani ed i Medio Oriente sono state utilizzate deliberatamente per diffondere uranio e plutonio radiattivo nell'aria.
In tal modo si sono certamente massacrate alcune popolazioni (specialmente arabe, il solito razzismo delle élite) ma siccome i contaminanti nucleari finiscono per disperdersi nell'aria e nell'acqua prima o poi molti di loro fanno il giro del mondo.
Se a tutto ciò aggiungiamo il torio radiattivo delle scie chimiche il quadro ovviamente si fa inquietante.
un altro mestatore?
RispondiEliminaquesta notizia cade a fagiolo
RispondiEliminaAEE. Agenzia europea per l'ambiente. Quarto rapporto 2007. un anno in meno di
aspettativa di vita in europa occidentale.
Ambiente e salute: qualità dell'aria
L'inquinamento atmosferico, soprattutto dovuto alle polveri sottili e all'ozono
a livello del suolo,
continua a rappresentare una minaccia seria per la salute: questo tipo di
inquinamento riduce
l'aspettativa di vita media nell'ECO di quasi un anno e compromette uno
sviluppo sano nei bambini.
vedi questo link
chissà come mai tante "polveri sottili" ?
In arrivo con la finanziaria 2009 e in discussione in questi giorni la proposta per la sanità web. Da attuare presto. Anzi prima. Verrebbero inseriti in rete i nostri (di tutti) dati sanitari personali (cartelle cliniche & annessieconnessi), consultabili da parte del personale medico o di altro personale autorizzato (chissà quali saranno gli enti autorizzati alla consultazione). Serve a rendere più snello, economico e sicuro il sistema sanitario. E finalmente avranno un'ampia e ufficiale disponibilità di dati aggiornati in tempo reale su ognuno, con un quadro completo (ricette, dati ematologici risultanti da esami clinici...e poi patologie, sintomi..).Un vero e proprio osservatorio, un controllo sugli effetti provocati dagli eventi scatenanti. A parte la convinzione che in realtà sia già tutto monitorato da tempo (quando te lo vengono a dire, vuol significare che è già in corso), dico: che bello recarsi dal dottore sapendo di contribuire a far stilare un particolare tipo di "statistica". Non so come mai ma ciò mi fa venire davvero in mente una scena dove ci sono: UN LABORATORIO; UNO SCIENZIATO; CAVIE. Malgrado esistano ancora (anche se pochini) bravi medici onesti in circolazione, come quelli riportati in esempio sui molti articoli da Straker e Zret (grazie!).
RispondiEliminaginger, sono d' accordo quasi su tutto quello che dici.
RispondiEliminauna cosa sola non condivido: i medici onesti ci sono. Mio padre, ad esempio, è oculista da più di 30 anni e raramente ho visto una persona dedicare cosi tanto tempo agli altri come fa lui; e non è il solo.
Non facciamo di tutta l' erba un fascio: i non onesti sono coloro che conoscono il problema e cercano di nasconderlo. Chi non è informato come noi su questo recente problema non è disonesto, è semplicemente ignaro.
Maradona87, ciao scusa ma ho visto solo ora...sono pochini; tuo papà, che io non conosco, sicuramente fa parte di quelli. Ne conosco alcuni con i quali non se ne può neanche parlare poichè purtroppo, letteralmente, delle scie chimiche non gli interessa. Un saluto
RispondiElimina@ ginger
RispondiEliminatranquilla, io ho già seriamente avvisato tutti i miei amici e conoscenti che eludono il problema e li ho messi in guardia dal chiedermi spiegazioni non appena questa storia di merda verrà fuori definitivamente e capiranno (in ritardo) che avevo ragione......non mi avete dato retta? Mi avete lasciato solo?Cazzi vostri...adesso arrangiatevi voi e le vostre paure.
Hai ragione...
RispondiElimina