La Convenzione ENMOD ed il programma H.A.A.R.P. con una rivisitazione del libro “Les armes de l’ombre. Des tempetes pas naturelles” di Marc Filterman
Lo scorso 12 giugno 2008 si è tenuta al Parlamento europeo di Bruxelles, organizzata dai deputati Angelika Beer e Alain Lipietz (gruppo Verdi) una conferenza su “Sécurité Collettive et Environnement”. Il programma prevedeva due tavole rotonde, la seconda aveva per titolo “Limité l’impact des nouvelles armes et des nouvel formes de conflit militaires sur l’environnement” Un conferenziere, l’ingegner Luc Mampaey, ricercatore del G.R.I.P. (Group de recherche international pour la paix et la sécurité), ha presentato la relazione “La Convention ENMOD et le programme H.A.A.R.P., enjeux et portée?” Qual è la posta in gioco? Vedremo più avanti: prima mi occupo di un libro scomodo, ignorato dai mass media. Nel 1972 per i tipi delle Editions Carnot era apparso il saggio “Les armes de l’ombre. Des tempetes pas naturelles” di Marc Filterman.
Era alla terza edizione arricchita di un capitolo intitolato “La manipulation du climat” di ben 40 pagine [il libro è esaurito, ma può essere acquistato presso la “Boutique Nexus France” al prezzo di €18,00; è pure consultabile on line a questo link.
L’autore ha iniziato la carriera nell’esercito che ha lasciato nel 1985 per dedicarsi alle ricerche sui sistemi di difesa elettronica ed è divenuto uno dei migliori specialisti della guerra non convenzionale. Filterman, già nel 2002, ammetteva che la manipolazione del clima era possibile: l’obiettivo era la guerra economica di un paese e prendeva in esame il rapporto del Pentagono, presentato il 17 giugno 1996 “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” (Il clima come moltiplicatore di forza: esserne padroni entro il 2025).
Intervistato da Christophe Dechavanne e Stéphane Thébaut per il programma “Ciel Mon Mardi” andato in onda su TF1 (il 1° canale francese) il 20 gennaio 2001, per spiegare ad un pubblico di non addetti ai lavori come si possano manipolare le masse d’aria, si rifà al principio del forno a microonde che fa entrare in risonanza le molecole d’acqua durante il riscaldamento dell’alimento. In realtà, per perturbare l’atmosfera si usano frequenze molto più basse nella gamma delle ELF (Extremely Low Frequency).
La possibilità di modificare il clima con le ELF era stata già prefigurata nel 1981 da Ralph Markson del M.I.T. (Massachusetts Institute of Technologies).
Le potenti linee ad alta tensione favoriscono la ionizzazione dell’aria e, per conseguenza, gli uragani. Come se non bastasse, a partire dal 1980, è stato avviato il progetto di reti di comunicazione G.W.E.N. (The Ground-Wave Emergency Network System).
Questo sistema deve permettere le comunicazioni in caso di esplosioni nucleari, ma ha anche la possibilità di sconvolgere il campo magnetico terrestre in un raggio di 350-480 km e dunque di influenzare il tasso delle precipitazioni. Poi l’autore si sofferma ad analizzare il programma H.A.A.R.P. (Programma attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) che l’Aviazione e la Marina degli U.S.A. hanno intrapreso nel 1993 in collaborazione con l’Università dell’Alaska, costruendo una stazione di ricerca su un sito del Dipartimento statunitense della Difesa a Gakona, in Alaska.
Ufficialmente, il progetto deve eseguire ricerche sulle proprietà ed il comportamento della ionosfera, però l’obiettivo principale è “sfruttare la ionosfera per le finalità del Dipartimento della Difesa”. Pure l’Europa possiede un suo sito di ricerca, l’EISCAT (European Incohrent Scatter Radar Site) situato nella zona di Tromso in Norvegia. La base statunitense di Pine Gap in Australia (al centro del deserto australiano, a 50 Km ad ovest di Alice Springs) ospiterebbe delle trasmittenti speciali come la più profonda antenna sotterranea mai costruita e che potrebbe anche essere impiegata per generare un’enorme onda stazionaria intorno alla terra.
Nella notte del 25 e 27 dicembre 1999, la Francia fu colpita da due tempeste di eccezionale violenza. Secondo un ingegnere di Météo France, intervistato in un documentario diffuso da France 3 nel dicembre del 2004, la prima tempesta aveva la configurazione ciclonica, un fenomeno mai visto prima. Filterman, studiando le carte, rileva anomalie a partire dalla fine del giorno 18 dicembre con un brutale aumento della temperatura dell’aria che passa da -23°C a +10°C in quattro giorni e anche la pressione atmosferica cambia in modo netto dal 20/12, con un picco il 25 dicembre. A che cosa sono dovute queste oscillazioni? E’ implicato H.A.A.R.P.?
Consiglio la visione del video “La guerre climatique: la vérité”.
Veniamo ora alla relazione di Luc Mampaey, scaricabile da questo link. Ampio spazio viene dato all’illustrazione del programma H.A.A.R.P. di cui si era occupato pure Filterman nel suo saggio (pp. 131-144). Mi sembra opportuno tradurre la parte ove Mampaey esamina certi documenti pubblici del Pentagono, rivelatori degli obiettivi perseguiti dai militari. A proposito del rapporto SPACECAST 2020, Operational Analysis e disponibile a questo link, egli scrive:
“[...] Nel rapporto vi è una sezione dedicata ad un sistema nominato “Weather C3 System” ed è definito come segue: “Un sistema di controllo del clima counterforce per applicazioni militari. Il sistema consiste di un osservatorio del clima on-demand, una capacità di modellare il clima, un modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio ed un centro di comando con le necessarie capacità di trasmissione per osservare, scoprire ed avere effetto sulle esigenze di modificare il clima. Che cosa bisogna intendere per “modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio” o per “agire sulla modificazione del clima”? Non lo sapremo mai, poiché la descrizione del sistema si trova nella parte “Counterforce Weather Control” del volume II, una delle cinque parti “classificate” del rapporto “SPACECAST 20”.
Più concretamente, esiste anche uno studio presentato, nel 1998, all’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A.) dal fisico americano Bernard Eastlund, deceduto il 12 dicembre 2007. Eastlund era un personaggio controverso negli U.S.A.: ha lavorato parecchi anni per il Dipartimento della Difesa e, essendo detentore di parecchi brevetti, è stato uno degli artefici del programma H.A.A.R.P. prima di diventare un oppositore per le applicazioni militari potenziali nel campo ambientale. Tuttavia l’E.S.A. sembra avergli riconosciuto una sufficiente credibilità, non solo per averlo invitato come relatore ad un Workshop a Cagliari nel 1998. ma anche per avergli finanziato i lavori presentati sotto il titolo “System Considerations of Weather Modifications Experiments Using High Power Electromagnetic Radiation” (contratto n. 13131/98/NL/MV).
Eastlund descrive in questo articolo un procedimento basato su una tecnologia simile a quella del programma H.A.A.R.P., riportato esplicitamente nell’articolo, che permetterebbe di deviare forti perturbazioni (uragani, cicloni) attraverso il riscaldamento locale della troposfera, per mezzo di un potente irraggiamento elettromagnetico HF emesso o da terra o da un satellite. Le energie necessarie per attuare questi progetti sono talmente colossali - si parla di terawatts - che senza dubbio resteranno ancora uno scenario da science-fiction. Ma è sicuro che queste ricerche esistono, progrediscono, interessano parecchie forze, non solo militari".
Poi Mampaey passa ad esaminare una Convenzione del 1976 largamente disconosciuta e denominata “Convenzione ENMOD” che vietava esplicitamente l’uso dell’ambiente a fini militari. L’ultima conferenza di revisione della convenzione risale al 1992: da allora, non è stato fatto più nulla, sebbene l’art. 8 prevedesse che le conferenze dovevano tenersi ad intervalli non inferiori a 5 anni. Il G.R.I.P. considera la revisione un obiettivo prioritario ed auspica che sia d’ora in avanti condiviso dal Parlamento europeo.
Sia Mampaey nel suo ponderoso rapporto “Le programme H.A.A.R.P. Science ou Désastre?" sia Filterman nel libro citato non associano mai H.A.A.R.P con le scie chimiche, però, consultando questo sito, trovo il disegno qui sotto riportato, eseguito da Filterman, che vale più di tante parole!
Lo scorso 12 giugno 2008 si è tenuta al Parlamento europeo di Bruxelles, organizzata dai deputati Angelika Beer e Alain Lipietz (gruppo Verdi) una conferenza su “Sécurité Collettive et Environnement”. Il programma prevedeva due tavole rotonde, la seconda aveva per titolo “Limité l’impact des nouvelles armes et des nouvel formes de conflit militaires sur l’environnement” Un conferenziere, l’ingegner Luc Mampaey, ricercatore del G.R.I.P. (Group de recherche international pour la paix et la sécurité), ha presentato la relazione “La Convention ENMOD et le programme H.A.A.R.P., enjeux et portée?” Qual è la posta in gioco? Vedremo più avanti: prima mi occupo di un libro scomodo, ignorato dai mass media. Nel 1972 per i tipi delle Editions Carnot era apparso il saggio “Les armes de l’ombre. Des tempetes pas naturelles” di Marc Filterman.
Era alla terza edizione arricchita di un capitolo intitolato “La manipulation du climat” di ben 40 pagine [il libro è esaurito, ma può essere acquistato presso la “Boutique Nexus France” al prezzo di €18,00; è pure consultabile on line a questo link.
L’autore ha iniziato la carriera nell’esercito che ha lasciato nel 1985 per dedicarsi alle ricerche sui sistemi di difesa elettronica ed è divenuto uno dei migliori specialisti della guerra non convenzionale. Filterman, già nel 2002, ammetteva che la manipolazione del clima era possibile: l’obiettivo era la guerra economica di un paese e prendeva in esame il rapporto del Pentagono, presentato il 17 giugno 1996 “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” (Il clima come moltiplicatore di forza: esserne padroni entro il 2025).
Intervistato da Christophe Dechavanne e Stéphane Thébaut per il programma “Ciel Mon Mardi” andato in onda su TF1 (il 1° canale francese) il 20 gennaio 2001, per spiegare ad un pubblico di non addetti ai lavori come si possano manipolare le masse d’aria, si rifà al principio del forno a microonde che fa entrare in risonanza le molecole d’acqua durante il riscaldamento dell’alimento. In realtà, per perturbare l’atmosfera si usano frequenze molto più basse nella gamma delle ELF (Extremely Low Frequency).
La possibilità di modificare il clima con le ELF era stata già prefigurata nel 1981 da Ralph Markson del M.I.T. (Massachusetts Institute of Technologies).
Le potenti linee ad alta tensione favoriscono la ionizzazione dell’aria e, per conseguenza, gli uragani. Come se non bastasse, a partire dal 1980, è stato avviato il progetto di reti di comunicazione G.W.E.N. (The Ground-Wave Emergency Network System).
Questo sistema deve permettere le comunicazioni in caso di esplosioni nucleari, ma ha anche la possibilità di sconvolgere il campo magnetico terrestre in un raggio di 350-480 km e dunque di influenzare il tasso delle precipitazioni. Poi l’autore si sofferma ad analizzare il programma H.A.A.R.P. (Programma attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) che l’Aviazione e la Marina degli U.S.A. hanno intrapreso nel 1993 in collaborazione con l’Università dell’Alaska, costruendo una stazione di ricerca su un sito del Dipartimento statunitense della Difesa a Gakona, in Alaska.
Ufficialmente, il progetto deve eseguire ricerche sulle proprietà ed il comportamento della ionosfera, però l’obiettivo principale è “sfruttare la ionosfera per le finalità del Dipartimento della Difesa”. Pure l’Europa possiede un suo sito di ricerca, l’EISCAT (European Incohrent Scatter Radar Site) situato nella zona di Tromso in Norvegia. La base statunitense di Pine Gap in Australia (al centro del deserto australiano, a 50 Km ad ovest di Alice Springs) ospiterebbe delle trasmittenti speciali come la più profonda antenna sotterranea mai costruita e che potrebbe anche essere impiegata per generare un’enorme onda stazionaria intorno alla terra.
Nella notte del 25 e 27 dicembre 1999, la Francia fu colpita da due tempeste di eccezionale violenza. Secondo un ingegnere di Météo France, intervistato in un documentario diffuso da France 3 nel dicembre del 2004, la prima tempesta aveva la configurazione ciclonica, un fenomeno mai visto prima. Filterman, studiando le carte, rileva anomalie a partire dalla fine del giorno 18 dicembre con un brutale aumento della temperatura dell’aria che passa da -23°C a +10°C in quattro giorni e anche la pressione atmosferica cambia in modo netto dal 20/12, con un picco il 25 dicembre. A che cosa sono dovute queste oscillazioni? E’ implicato H.A.A.R.P.?
Consiglio la visione del video “La guerre climatique: la vérité”.
Veniamo ora alla relazione di Luc Mampaey, scaricabile da questo link. Ampio spazio viene dato all’illustrazione del programma H.A.A.R.P. di cui si era occupato pure Filterman nel suo saggio (pp. 131-144). Mi sembra opportuno tradurre la parte ove Mampaey esamina certi documenti pubblici del Pentagono, rivelatori degli obiettivi perseguiti dai militari. A proposito del rapporto SPACECAST 2020, Operational Analysis e disponibile a questo link, egli scrive:
“[...] Nel rapporto vi è una sezione dedicata ad un sistema nominato “Weather C3 System” ed è definito come segue: “Un sistema di controllo del clima counterforce per applicazioni militari. Il sistema consiste di un osservatorio del clima on-demand, una capacità di modellare il clima, un modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio ed un centro di comando con le necessarie capacità di trasmissione per osservare, scoprire ed avere effetto sulle esigenze di modificare il clima. Che cosa bisogna intendere per “modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio” o per “agire sulla modificazione del clima”? Non lo sapremo mai, poiché la descrizione del sistema si trova nella parte “Counterforce Weather Control” del volume II, una delle cinque parti “classificate” del rapporto “SPACECAST 20”.
Più concretamente, esiste anche uno studio presentato, nel 1998, all’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A.) dal fisico americano Bernard Eastlund, deceduto il 12 dicembre 2007. Eastlund era un personaggio controverso negli U.S.A.: ha lavorato parecchi anni per il Dipartimento della Difesa e, essendo detentore di parecchi brevetti, è stato uno degli artefici del programma H.A.A.R.P. prima di diventare un oppositore per le applicazioni militari potenziali nel campo ambientale. Tuttavia l’E.S.A. sembra avergli riconosciuto una sufficiente credibilità, non solo per averlo invitato come relatore ad un Workshop a Cagliari nel 1998. ma anche per avergli finanziato i lavori presentati sotto il titolo “System Considerations of Weather Modifications Experiments Using High Power Electromagnetic Radiation” (contratto n. 13131/98/NL/MV).
Eastlund descrive in questo articolo un procedimento basato su una tecnologia simile a quella del programma H.A.A.R.P., riportato esplicitamente nell’articolo, che permetterebbe di deviare forti perturbazioni (uragani, cicloni) attraverso il riscaldamento locale della troposfera, per mezzo di un potente irraggiamento elettromagnetico HF emesso o da terra o da un satellite. Le energie necessarie per attuare questi progetti sono talmente colossali - si parla di terawatts - che senza dubbio resteranno ancora uno scenario da science-fiction. Ma è sicuro che queste ricerche esistono, progrediscono, interessano parecchie forze, non solo militari".
Poi Mampaey passa ad esaminare una Convenzione del 1976 largamente disconosciuta e denominata “Convenzione ENMOD” che vietava esplicitamente l’uso dell’ambiente a fini militari. L’ultima conferenza di revisione della convenzione risale al 1992: da allora, non è stato fatto più nulla, sebbene l’art. 8 prevedesse che le conferenze dovevano tenersi ad intervalli non inferiori a 5 anni. Il G.R.I.P. considera la revisione un obiettivo prioritario ed auspica che sia d’ora in avanti condiviso dal Parlamento europeo.
Sia Mampaey nel suo ponderoso rapporto “Le programme H.A.A.R.P. Science ou Désastre?" sia Filterman nel libro citato non associano mai H.A.A.R.P con le scie chimiche, però, consultando questo sito, trovo il disegno qui sotto riportato, eseguito da Filterman, che vale più di tante parole!
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Molto molto bello questo articolo!
RispondiEliminaMa l’EISCAT e Pine Gap, di queste du basi ci sono già degli articoli che ne decrivono le funzioni tipo quelle dell haarp?
K99, puoi leggere l'articolo "HAARP è arrivato in Svezia".
RispondiEliminaCiao
:D si con la parola "svezia" sono riuscito a trovarlo col "motore" del blog grazie!
RispondiEliminaO__o ma c'è anche in corsica! sob!
Anche a Benevento.
RispondiEliminaLa più grande stazione HAARP del mondo è in Campania.
RispondiEliminaHo provato sulle maps di microsoft e google, ma non rieco a trovare i luoghi, mi sapete dare un link dei vari haarp?
RispondiEliminaPer HAARP in Alaska le coordinate su Google Earth (non sò se valga anche in Google Maps) sono 62°23'30.93"N 145° 9'2.05"O anche se di questa installazione ne puoi vedere solo una parte!
RispondiElimina^__^ grazie scientifica-mente, quello lo conoscevo già, volevo sapere se qualcuno aveva segnato tutti i luoghi con tipo "segnaposti" che si possono vedere in google.
RispondiEliminaAnche se mi piacerebbe vederli con quelli della microsoftmaps che ha il volo aereo ruotabile.
Per quello di benevento qualcuno conosce la via o le coordinate?
Giusto per iniziare a capire come poterli riconoscere.
Ma ci sono delle foto dei luoghi?
Qualcuno ha provato ad andarci a fare tipo una "visita guidata"?
Ciao K99. L'area delle postazioni HAARP di Benevento pare presidiata (area militare) e visto che non ci si può avvicinare, non ci sono foto. Comunque, da testimonianze di alcuni residenti, risultano essere installate decine di grandi antenne del tipo di Gakona (Alaska).
RispondiEliminaAdesso mentre scarico i video sul PC (sob non sò se lo sò fare) cerco sulla mappa... anche se ci sono aree oscurate... poi vi dico.
RispondiEliminaps oggi qui a Fano è stato un casino :(
anche a Cagliari sono ripresi i bombardamenti chemtrail nonostante il forte maestrale.
RispondiEliminaScie chimiche tratteggiate in faccia a tutti dalla mattina presto...e ora continuano con andirivieni di elicotteri che non si capisce cosa stiano facendo.
Ci sono basi haarp in Sardegna?
Dove si trova esattamente quella di Benevento? Dovrei andare a breve in Campania e vorrei scattare qualche foto.
k99 confermo che nella zona oggi si sono viste scene inaudite, con aerei bassi che procedevano accoppiati e vicinissimi tra loro! Le scie diffuse per tutta la mattinata hanno fatto piazza pulita delle nubi che minacciavano (finalmente) pioggia.
RispondiEliminaDimentichiamoci la pioggia, almeno in certe regioni. L'Italia diventerà come il Sahara in tre o quattro anni, se non li fermiamo.
RispondiElimina...in effetti qua a Fano a parte un paio di acquazzoni sono mesi che non piove.
RispondiEliminaPer Benevento sulle mappe non trovo zone oscurate su microsoft ma non l'ho individuata poi riprovo...
cmq oggi svariate decine di aerei ho filmati per 20 minuti... :( non riesco da nastro a pc sob!! poi ho fatto le solite foto, alle strane nubi filamentose... su flickr
^__^""
...forse su google l'ho trovata?
RispondiEliminaStrada Comunale Ciacelle-Apollosa @41.114282, 14.717981
date un'occhiata...
Bravo! Sembra proprio quella.
RispondiEliminacon microsoft maps in maniera aerea non si capiva... ma adesso usando la modalià "vista ravvicinata" si vede molto bene, e si può ruotare le foto 3D nei quattro punti cardinali, dategli un'occhiata... certo sembra tipo una centrale elettrica...
RispondiEliminaConviene che ti salvi qualche screenshot, perché la mappa su Gakona è in bassisima risoluzione e non si vede più nulla. Le antenna appaiono comunque uguali a quelle di Gakona in Alaska.
RispondiEliminaqualcuno aveva già postato questa cosa su un altro forum
RispondiElimina( twilightscience se non sbaglio )comunque quella sembra proprio una centrale elettrica.
purtroppo ho scoperto che le antenne per modificare il clima non sono facilmente individuabili a causa delle ridotte dimensioni degli elementi radianti, più è alta la frequenza e più sono piccoli. è per questo che i dipoli del complesso haarp sono così alti. detto ciò è ovvio che conviene utilizzare le microonde in questo modo gli elementi radianti possono essere messi tutti in cima ad un singolo traliccio ( costruito appositamente o preesistente ).
è difficile trovare antenne di questo tipo con gli elementi radianti ben visibili, ma se vi capita fate qualche foto/filmato.
:( allora non sono antenne? io non sono in grado di capirlo...
RispondiElimina...per giunta oggi (che come ieri ci sono stati un casino di passaggi persistenti) è passata una stranissima barca, sembra da crociera ma ha 4 alberi? ma ce roba sono?? non saranno antenne?
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=40289
Le informazioni sono dirette, di chi vive in quei luoghi: sono antenne HAARP.
RispondiEliminaPenso di averne trovata una in cina vicino a tutti quei disegni assurdi e basi militari "abbandonate"? 40°24'11.00" N 93°38'06.92" E non sembra proprio un haarp magari è uno dei soliti tarocchi cinesi :D
RispondiEliminaluigi