domenica 30 novembre 2008

Gli agricoltori spagnoli protestano contro le scie chimiche

AVIMON: in Soria (Spagna), gli agricoltori si preoccupano delle irrorazioni

Dal sito planetaesclavo , articolo di Alfonso VI

È difficile ingannare le persone intelligenti, impossibile imbrogliare i saggi agricoltori. Da qualche anno gli imprenditori agricoli della regione di Soria si sono resi conto di certi aerei che passano sopra le loro terre, dissolvendo le nuvole portatrici di pioggia. Essi hanno quindi inoltrato una protesta al governo spagnolo e, come era facile immaginare, non è stata fornita alcuna risposta logica a giustificazione delle attività aeree chimiche clandestine.

Come sempre, quando si denuncia il fenomeno delle scie chimiche (irrorazioni illegali sopra la popolazione civile con finalità di manipolazione climatica e diffusione di agenti patogeni) la risposta delle istituzioni è ridicola.

Questi cittadini consapevoli ed attenti della Soria, che si sono organizzati in un’associazione denominata AVIMON, scrivono e denunciano che poteri occulti, anche governativi, operano con squadriglie di velivoli sui loro campi coltivati per desertificarli.

Ecco un video in cui viene esposta tale denuncia; il filmato è tratto dal servizio di una televisione pubblica, la 24h TVE, che ha diffuso la notizia.


Traduzione a cura di Corrado Penna



Addendum

Da notare che in tale filmato un certo José Ramon de Grado, direttore del Centro di Meteorologia di Castiglia e Léon (alter ego spagnolo dei nostri Giuliacci, Mercalli e compagnia bella) afferma che non esiste tecnologia affidabile per la modificazione climatica. Possiamo, invece, vedere nel servizio Félix Lopez Garcìa, Sindaco di Almazul (comune della regione di Soria) che conferma le sue osservazioni sulle nuvole dissipate in concomitanza con le scie chimiche. I cittadini della stessa regione, erroneamente, puntano il dito contro l'uso dello ioduro d'argento, anche se in realtà, per dissolvere i fronti nuvolosi, vengono solitamente impiegati sali di bario e gel di silicio - si veda il brevetto Peter Gordani - n.d.r.). Lo ioduro d'argento serve, infatti, ad aumentare i nuclei di condensazione per favorire le precipitazioni.

In questo altro video si vede anche un congegno che serve a rilasciare nell'atmosfera iodouro d'argento (sicuramente venefico per la nostra salute data la tossicità dell'argento) per evitare la grandine. Ma le autorità smentiscono il rilascio di ioduro d'argento per mezzo di aerei.



Da lodare infine l'iniziativa di questo gruppo di indomiti cittadini spagnoli che stanno indagando sugli aerei cisterna anche tramite un piccolo aereo telecomandato: vogliono dimostrare che le loro affermazioni non sono follie né storie di fantascienza, ma che qualcuno sta rubando loro la pioggia.

È forse il caso di ricordare le prove della manipolazione climatica con alcuni link:

link n° 1 (al paragrafo 12) ; link n° 2



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sabato 29 novembre 2008

Francia: precipita un aereo chimico?

Pubblichiamo un articolo del portale svizzero "tio.ch" su un incidente aereo occorso in Francia il 27 novembre 2008. Ora, non possiamo certo affermare che l'Airbus precipitato fosse un velivolo chimico. Tuttavia molti dei sinistri, che hanno coinvolto degli aerei o degli elicotteri in questi ultimi tempi, sono segnati da anomalie, stranezze, incongruenze nelle versioni ufficiali, diramate dalle agenzie di stampa e rilanciate dai media di regime. In alcuni casi sono state segnalate collisioni con oggetti non identificati, in altri avarie... E' precipitato dunque un tanker? Se consideriamo il numero enorme di apparecchi impiegati nelle operazioni di aerosol clandestino, da un punto di vista probabilistico, non si può escludere che talvolta un aereo cada o abbia dei problemi. Da rilevare che l'incidente è accaduto nell'ambito di una intensa attività chimica (come si evince dalla mappa satellitare del sito sat24.com) sulle coste della Francia meridionale. Inoltre gli A320 sono tra i modelli di aereo più osservati mentre rilasciano scie chimiche a bassa quota. Significativo che questa notizia non sia stata diffusa dai principali mezzi di "informazione".

Ringraziamo i nostri amici lettori Eshin e Mike ed il nostro amico del blog spagnolo Planeta Esclavo per la preziosa segnalazione.


PARIGI, 27 novembre 2008, 21:07 - Tre corpi sono stati ripescati dai soccorritori che stanno scandagliando da alcune ore le acque del Mediterraneo davanti a Perpignan, costa sud-ovest della Francia, a pochi chilometri dalla Spagna. Un Airbus A320 della compagnia neozelandese Air New Zealand, in volo di collaudo, è precipitato in mare nel pomeriggio con sette persone a bordo. Quattro sono tuttora disperse.

Le vittime sono i due piloti tedeschi ed un passeggero. Secondo quanto si è appreso dalla Germania, i piloti erano dipendenti di una compagnia charter. L'aereo avrebbe mancato un atterraggio d'emergenza. Secondo quanto ricostruito immediatamente dopo l'incidente, avvenuto a poche centinaia di metri dalla costa, a dare l'allarme sono stati alcuni abitanti che l'hanno visto cadere in mare.

Il velivolo, costruito nel 2005, era operativo dal 2006 per la tedesca XL Airways che lo noleggiava alla neozelandese Air New Zealand in leasing. Le altre quattro persone che erano a bordo, tuttora disperse, lavoravano per la compagnia neozelandese o per la francese Eas, che eseguiva le operazioni di controllo tecnico sull'apparecchio. Sul posto sono impegnati nella ricerca alcune imbarcazioni. Secondo i testimoni, pezzi del relitto dell'Airbus galleggiano nel raggio di diverse centinaia di metri dal punto dell'impatto.

Fonte: http://www.tio.ch/

Leggi qui l'articolo originale.


12:37 - venerdì
http://www.avionews.it/

Francia: precipita un aereo Airbus A-320 della Air New Zealand

Canet-en-Roussillon, Francia - Tre vittime e quattro dispersi
(WAPA) - Precipitato in mare un aereo Airbus A-320 della Air New Zealand in leasing a XL Airways Germany con a bordo sette persone, due tedeschi e cinque neozelandesi, ma solo tre corpi sono stati ritrovati.

L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio davanti Canet-en-Roussillon, a circa 7 km dalle coste francesi del Mediterraneo vicino al confine con la Spagna, mentre era in avvicinamento all’aeroporto di Perpignan.

Questa mattina sono riprese le ricerche delle quattro persone scomparse per mezzo di elicotteri (militari n.d.r), aerei e mezzi navali, ma sono scarse le possibilità di ritrovarle in vita. Secondo alcune fonti, l'aereo aveva le marche D-AXLA ed era partito da Perpignan circa un’ora e mezza prima per un volo di prova dopo dei lavori presso gli stabilimenti di Eas Industries. (Avionews)

(050) 081128123722-1097185 (World Aeronautical Press Agency - 28-Nov-2008 12:37)

L'aero era stato noleggiato per la Airways e riverniciato.

Fonte: spiegel.de

Ulteriori dettagli dal sito Business.day.co.nz, nel quale si legge questa testimonianza:

CRASH WITNESS

The plane was seen flying low over the French Mediterranean shortly before the crash. It had taken off from Perpignan Airport and had reportedly carried out a touch-and-go landing before heading for Frankfurt, Germany, when it plunged into the sea.

Lydie Benedicte, who works on the information desk at Perpignan Airport, told ABC radio that the plane had dipped down into the sea very quickly.

"The aircraft crashed direct,'' she told the station "It's not far from the airport. That's why the aircraft was not very high in the sky ... that's why a lot of people saw the crash near the coast of Cannes.''



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venerdì 28 novembre 2008

Articolo sulle scie chimiche all'interno della rivista "X Times"

Sul n. 2 di "X Times", in edicola dai primi giorni di dicembre, sarà pubblicato un articolo sulle chemtrails intitolato "Scie chimiche: segreto di Stato". Il reportage, suddiviso in più parti, costituisce il seguito ideale dell'interessante studio di Roberto La Paglia, Morgellons, malattia aliena? di cui proponemmo una nota di presentazione. E' evidente che "X Times" diventa, in questo modo, l'unica pubblicazione fuori dal coro su un tema censurato o affrontato in maniera del tutto dilettantesca, ad esempio da scartafacci come "Focus". Il nostro plauso al direttore della rivista per la coraggiosa linea editoriale, agli antipodi dell'imperante disinformazione.

Di seguito il sommario del dossier.



Scie chimiche: un segreto di Stato - prima parte, di Luigina Marchese

Sull'onda degli argomenti più richiesti, il problema delle chemtrails vissuto in presa diretta da una fine indagatrice. Passo dopo passo, la scoperta, lo stupore, l'incredulità di chi non può fermarsi semplicisticamente all'accettazione delle spiegazioni delle autorità; colonnello Giuliacci, ci senti? Altri collaboratori ci stanno proponendo inchieste approfondite su questo argomento: le pubblicheremo, considerando l'articolo di Luigina Marchese il giusto apripista.



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giovedì 27 novembre 2008

Borsa di studio per tesi di laurea e studi sulle scie chimiche

Tanker enemy, Comitato nazionale contro le scie chimiche, ha deciso di offrire una borsa di studio per laureandi che elaborino una tesi, con diritto di pubblicazione, sul tema delle chemtrails, in cui siano evidenziate le differenze tra scie di condensazione e scie chimico-biologiche e dove siano esaminati i differenti aspetti del problema (H.A.A.R.P., emissioni elettromagnetiche, patologie correlate etc.), al fine di sensibilizzare i cittadini su questa attività clandestina e pericolosa.

Beneficiari della borsa di studio, il cui valore sarà quantificato nei prossimi mesi, potranno essere anche scienziati che intendano pubblicare un articolo referato sul medesimo argomento. Per conoscere tutti i particolari dell'iniziativa, si potrà scrivere al seguente indirizzo: tanker.enemy [at] gmail.com


Range finder: come si sono svolti i fatti



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mercoledì 26 novembre 2008

Polimeri di ricaduta: altre analisi

Pubblichiamo un'altra ricerca compiuta dall'amico biologo Tursiops circa i filamenti di ricaduta raccolti ed esaminati a Buccinasco (MI). Dalle analisi sinora eseguite, si deduce che tali fibre non hanno origine naturale.



In attesa dei risultati delle analisi sui filamenti bianchi caduti dal cielo il weekend dei giorni 8 e 9 novembre 2008, ho continuato, nel mio piccolo, a compiere delle osservazioni empiriche ed a trarre delle ipotesi.

Pochi giorni fa, analizzai al microscopio a fluorescenza questi polimeri di ricaduta e nell'articolo precedente è possibile vedere le foto. Durante questa prova scoprii i seguenti aspetti:

- i polimeri hanno una struttura particolare e diversa da altri filamenti di origine animale/vegetale
- i polimeri emettono fluorescenza, se eccitati nello spettro UV
- i polimeri non emettono altre lunghezze d'onda, se eccitati con lunghezza d'onda (*) del rosso, del verde e dell'infrarosso (foto non mostrate, ma dati osservati sperimentalmente con testimone, cercherò di pubblicare prossimamente le immagini in questione). A questo si aggiunge l'osservazione di altre caratteristiche molto particolari di queste fibre che, a mio parere, escludo essere ragnatele.
Recentemente ho anche analizzato sempre al microscopio a fluorescenza i seguenti campioni:

- un filo di origine vegetale
- un pezzo di cotone
- un pezzo di ragnatela

Ecco quello che ho potuto osservare:

FIG. 1a - immagini originali su scala di grigi di un campione di cotone esaminato al micorscopio a fluorescenza con ingrandimento 40x

FIG. 1b - immagini RGB delle tre principali lunghezze d'onda emesse dal campione di cotone

FIG. 2a - immagini originali su scala di grigi di un campione di un filo esaminato al micorscopio a fluorescenza con ingrandimento 40x

FIG. 2b - immagini RGB delle tre principali lunghezze d'onda emesse dal campione di filo

FIG. 3a - immagini originali su scala di grigi di un campione di un filo esaminato al micorscopio a fluorescenza con ingrandimento 40x

FIG. 3b - immagini RGB delle tre principali lunghezze d'onda emesse dal campione di filo

Da qui si evince una differenza assai marcata tra i polimeri di ricaduta e le normali fibre animali/vegetali. Mentre queste ultime sono autofluorescenti (**), pur con lievi differenze di intensità, a tutte le principali lunghezze d'onda (ultravioletto, rosso, verde, infrarosso), i polimeri NON sono autofluorescenti, ma emettono solo nello spettro UV (o vicino al blu). Non emettono alcuna fluorescenza (sia essa di emissione sia autofluorescenza), se analizzate nello spettro del rosso, del verde e dell'infrarosso (far red).
Da questi dati preliminari, presumo quindi che tali filamenti non siano associabili a materiali di origine organica.
Proverò a indagare meglio con i mezzi che posso avere a disposizione. Queste sono davvero piccole analisi, ma tutti i puzzle sono fatti di tanti pezzettini e solo insieme possono avere un senso.

(*) In questo caso si intende (per essere facilmente comprensibili senza andare nei dettagli tecnici):

- rosso = eccitazione nel verde ed emissione nel rosso
- verde = eccitazione nel blu ed emissione nel verde
- blu = eccitazione nell'UV ed emissione nel blu
- far red = eccitazione nel rosso ed emissione nell'infrarosso

(**) Autofluorescenza: caratteristica tipica dei composti organici e delle cellule in particolare. In campo biologico, l'autofluorescenza è un fenomeno originato dai mitocondti e dai lisosomi nelle cellule, ma anche dalla matrice extracellulare ricca di collagene ed elastina. In particolare le molecole organiche che causano autofluorescenza sono prevalentemente amino-acidi aromatici e lipo-pigmenti. Pertanto ci si aspetta autofluorescenza in tutti i principali tessuti animali e vegetali. Questo, in base anche ad ulteriori analisi, potrebbe essere un fattore discriminante tra una sostanza artificiale e no. In questo caso, escluderei l'origine anmale (ragnatela) dei filamenti bianchi di ricaduta.


Fonte: Scie Buccinasco



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martedì 25 novembre 2008

Le scie chimiche: un problema da nascondere?

Pubblichiamo un articolo tratto dal blog Italiani imbecilli intitolato Le scie chimiche: un problema da nascondere? L'autore mette in luce il ruolo oscuro dei disinformatori di professione, personaggi insinceri ma scaltri che, con le loro nefandezze, cercano di puntellare il sistema.


Questo post non ha carattere divulgativo sulla natura delle scie chimiche, non può esserlo, dal momento che ormai le chemtrails rappresentano un oggettivo ed evidente fenomeno quotidiano sulle nostre teste (meno evidente nei nostri polmoni, ma terribilmente concreto). Infatti, basta cercare in rete la parola ''chemtrails'' o l'espressione ''scie chimiche'' e ci si rende conto di come queste attività clandestine, di natura militare, siano ormai diffuse nei cieli di tutto il mondo.

Perciò non mi soffermo sul perché dell'esistenza di questi aeroplani né sugli effetti nefasti delle sostanze rilasciate dagli stessi [...] Invece vorrei porre alla vostra attenzione il fatto che esiste una sorta di ''congrega'' di disinformatori assoldati ad hoc o spinti da motivazioni legate alla loro professione che, puntualmente, là dove si parla di scie chimiche, si intromettono per delegittimare, sviare, confutare e, a volte, persino insultare chi vuol far conscere il problema (che è grande, più grande di quel che si possa pensare).

Pare ci siano ormai prove certissime sul fatto che queste scie NON SONO NORMALI SCIE DI CONDENSAZIONE, eppure si vuol far credere che il veleno sparso sulle nostre teste sia legato ad un'attività innocente. Ebbene, non mi sorprende la censura della televisione (anche se ultimamente qualche parola è stata spesa anche in TV); non mi sorprendono le numerose interrogazioni parlamentari, alle quali non sono mai state date risposte convincenti (l'ultima è quella di Antonio Di Pietro, di qualche giorno fa); non mi sorprendono le banali ed ingenue risposte dei colonnelli, meteorologi in tv, che sminuiscono il problema; non mi sorprendono i commenti nervosi di qualche disinformatore, lasciati nei vari blog che si occupano di questo problema (nel mio vecchio post, un gentile anonimo si è limitato a inserire link di siti contrari alle chemtrails; probabilmente qualcuno si farà vivo anche in questo post, ma, purché educato, sarà il benvenuto); non mi sorprende neppure il fatto che nelle pubblicità, nei manifesti, negli spot televisivi, appaiano cieli solcati da chemtrails per abituare l'occhio ad una cosa apparentemente normale, ma che normale non è. No, non mi sorprendo: mi pare evidente che ad ogni azione debba poter corrispondere una reazione.

Ma qualche tempo fa, osservando il cielo striato, ho cominciato a chiedere alla gente se per loro fosse normale vedere questi incroci di scie bianche che poi si espandevano come nuvole... qualcuno mi ha risposto stupito: ''Ma c'è un raduno delle 'Frecce tricolori'?" A me è bastata questa risposta e me ne sono andato, anche perché le "Frecce tricolori" quel giorno si esibivano in un'altra regione d'Italia, mi pare in Liguria. A parte il fatto che le normali scie di condensazione sono rare e si formano ad oltre 8000 metri di quota, ma è davvero assurdo pensare ancora che si tratti di normali aerei di linea che, a decine, si incrociano a 2000 metri sui centri abitati, simultaneamente. No?


Leggi qui l'editoriale su Italiani imbecilli


8 maggio 2009: NOTA degli autori del post originale:

Amici, ci corre l'obbligo di ripubblicare un vecchio post, dal momento che, misteriosamente, era sparito dal nostro blog. Fortunatamente, il sito Tankerenemy (che ringraziamo) lo aveva pubblicato e perciò siamo riusciti a riaverlo. Ci teniamo a dire che questo post verrà ripubblicato tutte le volte che si verificherà una cancellazione occulta dello stesso. Nondimeno avvertiamo che, questa volta, non intendiamo rispondere ad alcun commento provocatorio ad opera dei soliti disinformatori, riservandoci di cancellarlo a nostro piacimento, contrariamente a quanto avvenne nel novembre 2008.


Il link aggiornato



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lunedì 24 novembre 2008

Un metodo per decontaminare gli ambienti dal Morgellons?

30 novembre 2007: Paolo Attivissimo scrive...

"
Le scie chimiche risolvono la calvizie con i peli di plastica.

Avete letto bene. Questa, in sintesi la conclusione della seconda puntata di
Rebus dedicata al presunto (sic!) fenomeno delle "scie chimiche". [...] Secondo Rosario Marcianò e Massimo Santacroce, i due ricercatori del fenomeno, uno degli effetti delle scie chimiche sarebbe la produzione di filamenti di materiale non organico che escono dai bulbi piliferi delle persone contaminate. Peli di plastica, insomma. Cesare Ragazzi, fatti da parte. [...] Pensateci un attimo. L'idea vi fa rizzare i peli? Controllate che non siano di plastica".


7 ottobre 2008: F.A.Q. del C.I.C.A.P. sul MORGELLONS

"Ho letto che una grave malattia, il Morbo di Morgellons, è causata dalle scie chimiche. E' vero?

Il Morbo di Morgellons è una malattia teorizzata da una biologa (Mary Leitao) nel 2002. Ad oggi non esiste alcuna prova che dimostri l'esistenza di tale morbo. I medici che hanno studiato il fenomeno affermano che non ci sia alcuna differenza tra il Morbo di Morgellons e la parassitosi illusoria, una grave forma di psicosi. Diversi studi affermano che le persone che sostengono di essere affette dal Morbo di Morgellons riescono ad essere curate con le terapie utilizzate nella cura della parassitosi illusoria". [...]


Pubblichiamo un articolo che si riferisce ad un prodotto commerciale per decontaminare gli ambienti dal Morgellons. Il testo è importante per almeno due motivi: è l'ammissione che tale patologia non solo esiste, checché ne pensino i soliti ciarlatani disinformatori della Rete, ma che è ormai piuttosto diffusa negli Stati Uniti. Sotto questo aspetto è una conferma di quanto asserito dall'Ingegnere Clifford Carnicom, dal Dottor Michael Castle nonché dalle stessa Dottoressa Hildegarde Staninger, i quali ricordano che le nanostrutture all'origine della patologia, sono ormai dappertutto. Non sappiamo quali siano i princìpi attivi del prodotto, ma, di fronte alle sofferenze dei malati, nulla può essere lasciato intentato e sarà utile che qualche medico approfondica la questione.

Nota bene: si precisa che i suggerimenti di questo articolo non sostituiscono in alcun modo e per nessun motivo i rimedi e le indicazioni del proprio medico cui bisognerà rivolgersi, in caso di necessità.



Il
Morgellons è una malattia contagiosa che si sta diffondendo in molti paesi. Il bisogno di un metodo di decontaminazione è evidente, ma le soluzioni ordinarie si sono rivelate inefficaci. L’Healing Research Institute (http://www.healingresearch.org/) ha sviluppato una speciale formula, l’EWB-425 for Earth Water Baths, Inc (http://www.earthwaterbaths.com/). Huntington Beach, CA, October 31, 2008 --(PR.com)-- George R. Schwartz, M.D. direttore dell'Healing Research Institute e Carlos Lerma, Presidente dell Earth Water Baths, Inc. annunciano lo sviluppo di un efficace agente di pulizia per decontaminare gli edifici infettati dal Morgellons.

La Earth Water Baths (http://www.earthwaterbaths.com/), HRI (http://www.healingresearch.org/) ha sviluppato un protocollo per determinare la formula più efficace per decontaminare gli edifici. Schwartz ha sottolineato che la natura contagiosa del Morgellons è diventata chiara e molte persone temono di entrare nelle case in cui abitano persone affette da questa malattia. Inizialmente la patologia era stata ritenuta di origine psichiatrica, ma gli scienziati dell'Healing Research Institute hanno dimostrato che è associata alla contaminazione dell’acqua. I tubi dell’acqua ed i condizionatori dell’aria sono associati all’acqua stagnante in cui proliferano molti parassiti (non si tratta, in realtà, di parassiti ma di insetti ed aracnidi il cui codice genetico è replicato da nanostrutture disperse nell'ambiente con le scie chimiche, n.d.t.). La formula, secondo il Dottor Schwartz, distrugge il patogeno con l’ossidazione e l’azione degli enzimi.

Lerma, presidente della Earth Water Baths, ha evidenziato che il Morgellons è associato agli edifici commerciali e che un’epidemia può diffondersi tra gli impiegati. Egli ha aggiunto che il Morgellons è parte di una situazione molto spinosa, ma il problema può essere eliminato attraverso una capillare decontaminazione. Non solo l’EWB-425 è utile contro i parassiti del Morgellons, ma anche contro altri parassiti, virus e batteri.

Se il Morgellons sia una nuova malattia o la recrudescenza di un’antica sindrome è irrilevante, quando il problema è quello della decontaminazione di abitazioni, alberghi ed edifici in genere.

Per la cura del Morgellons si può usare una combinazione di antiparassitari come i praziquantel, mebendazolo, tiobendazolo, ivermectina, antibiotici ed una gamma di trattamenti esterni. Occasionalmente può essere utile l’argento ionico. Anche l’uso di magneti riduce notevolmente i sintomi. Noi (gli autori dell'articolo, n.d.t.) abbiamo scoperto che molte persone sono sensibili ai campi elettrici. Abbiamo appurato che le senzazioni sgradevoli sulla pelle sono alleviate o completamente eliminate con l’uso di questi potenti magneti. L’applicazione dei magneti direttamente sulla zona colpita cambia i campi magnetici, riduce i sintomi e favorisce la guarigione.


Versione PDF
http://pdf.pr.com/press-release/pr-114294.pdf


Contact Information
beatricebooks
Carlos Lerma
7143621088
earthwaterbaths@yahoo.com
http://www.earthwaterbaths.com/



La giornalista indipendente Carolyn Williams Palit scrive:

"Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri elementi non identificati come alimentazione.

Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. Alcuni malati di Morgellons riferiscono che queste nanomacchine hanno una sorta di intelligenza di gruppo.

Inoltre, secondo il documento "Possedere il clima entro il 2025", i sensori nanotecnologici vengono dispersi nei cieli fin dal 1995, ma la loro diffusione aumenterà fortemente fino al 2025".



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sabato 22 novembre 2008

Scie chimiche: la causa principale della crisi idrica

Absit iniuria verbis

Qual è la situazione idrica attuale in Italia? Non è rosea. E' vero: sono cadute piogge piuttosto copiose nel mese di ottobre in alcune zone della penisola, ma le tendenze climatiche devono essere considerate nel lungo e lunghissimo periodo. Non appena cadono due gocce di pioggia chimica, piena di veleni e di agenti patogeni, i soliti ciarlatani da fiera, la cui ignoranza è totale, affermano con spocchiosa sicumera che la siccità è un pericolo inesistente.

Questi cialtroni, che eccellono solo nella diffamazione, credono basti considerare delle precipitazioni circoscritte nel tempo per concludere che i livelli pluviometrici non sono diminuiti. In realtà, questi beoti, che si nascondono dietro sofismi pseudo-scientifici per provare a smontare le prove inoppugnabili sulle scie tossiche, sono contraddetti dagli stessi meteorologi di regime. Costoro, infatti, sebbene con mille infingimenti e tortuosità, ammettono che la crisi idrica è ormai imminente: tali ammissioni non sono dettate dal desiderio di lasciar filtrare una verità, ma sono volte ad abituare i sudditi a circostanze inedite, quali il razionamento e l'aumento delle tariffe dell'acqua. Lo stesso Giuliacci, qualche settimana fa, per consolare i telespettatori, che sono stati abituati ad odiare la pioggia, attraverso una propaganda inneggiante al "bel tempo", ha sottolineato che le precipitazioni riempiono gli invasi.

Oggi vediamo campeggiare nelle strade di Taranto dei manifesti con cui si esortano i consumatori ad essere parsimoniosi nell'uso del prezioso liquido. Senza dubbio è necessario evitare sprechi cui gli Italiani, gli stessi che imprecano alla prima pioviggine, sono abituati, ma valutiamo vari fattori: molti acquedotti italiani sono pieni di falle sicché l'acqua che si perde lungo il tragitto sfiora anche il cinquanta per cento di quella trasportata; gli impianti delle centrali per la produzione di energia elettrica sono raffreddati con enormi quantità d'acqua: le centrali nucleari, in particolar modo, consumano quantità inimmaginabili.

"La 'Union of concerned scientists' ha anche pubblicato un'equazione che consente di calcolare di quanta acqua ha bisogno una centrale nucleare per il solo raffreddamento. Se ne deduce che un impianto da 1000 megawatt (Caorso era da 830 megawatt) richiederebbe per il raffreddamento quasi un terzo dell'acqua che scorre nel Po a Torino.

Forse non tutti sanno che l'elettricità prodotta da una centrale nucleare non viene generata direttamente dalla reazione atomica, ma da una convenzionale turbina a vapore. La fissione del materiale radioattivo produce un aumento della temperatura nel cuore della centrale: questa energia, sotto forma di calore, viene sfruttata per innalzare la temperatura di un'enorme quantità d'acqua. Il vapore generato aziona delle turbine capaci di produrre energia elettrica.

L'acqua è spesso usata anche come moderatore per evitare che il nucleo raggiunga temperature troppo elevate. La Francia nucleare è molto più ricca d'acqua rispetto all'Italia, ma ha dovuto più volte rallentare la produzione di energia elettrica delle proprie centrali per carenza di questa risorsa.
Stime indicano che in Francia il 40% di tutta l'acqua consumata è usata nelle centrali atomiche. Lo riferisce Jeremy Rifkin.

Infine servono 2.596.792 metri cubi di acqua al giorno, cioè 108.199 metri cubi d'acqua all'ora, 1.803 metri cubi d'acqua al minuto, 30,05 metri cubi di acqua al secondo. Quasi un terzo della portata del Po a Torino, appunto".
[1]

E' vero che l'acqua usata dalle centrali atomiche è per lo più immessa nuovamente nei fiumi o nei laghi da cui è captata, ma a temperature talmente alte da alterare gli ecosistemi fluviali e lacustri. Si causa quindi un inquinamento termico.

L'estate del 2003 fu una delle stagioni più calde negli ultimi due secoli. L’Italia scoprì, nel giro di poche settimane che la paura per la scarsità d’acqua poteva colpire anche uno dei bacini più ricchi del pianeta, la Pianura padana. Il Nord Italia è ancora ricco d'acqua di buona qualità che, però, è stata fortemente inquinata in passato e continua ad essere usata in modo dissennato oggi. Il Sud e le isole hanno risorse scarse, destinate a diminuire sempre più nei prossimi anni ed altissime percentuali di perdite nella rete degli acquedotti.

Il 2003 fu un anno in cui le operazioni chimiche furono massicce (non a caso è l'anno in cui fu siglato l'accordo Italia-Stati Uniti sullo studio dei cambiamenti climatici): all'origine, infatti, delle carenze idriche è la diffusione in atmosfera di composti igroscopici, con buona pace del meteorologo cicisbeo, della sua formuletta e dei vari pennivendoli che conoscono solo argomenti capziosi utili per abbindolare i grulli come loro, non certo delle persone di normale intelligenza.

Così, tra ingenti consumi in agricoltura, nell’industria, prosciugamento di falde per opera di diaboliche multinazionali che prelevano le acque minerali di proprietà del demanio, versando allo stato per questo sfruttamento indiscriminato una somma ridicola, per poi vendere la minerale imbottigliata in contenitori di plastica cancerogena, si comprende perché sia stato elaborato un progetto teso alla privatizzazione del prezioso liquido.

Nella "città dei fiori del male", come in moltissimi altri centri, ingenti quantità di oro blu sono sprecate per irrigare aiuole e giardini (spesso obbrobriose) dove sono messe a dimora piante che potrebbero usufruire della pioggia, se cadesse.

Penuria oppure no, sia inquinata o no, il fine dei sinarchisti è chiaro: portare ad un incremento del costo dell'acqua per rivenderla ai cittadini a prezzi elevati, magari con la scusa che è un bene sempre più scarso, a causa dei fantomatici "cambiamenti climatici".

Naturalmente nessuno rivelerà le vere cause della penuria idrica, ossia le scie chimiche, e tutti accetteranno, prima o dopo, di pagare bollette astronomiche, per usare un liquido sovente contaminato da agenti patogeni e pieno di metalli.

H2O o H2 NO?



[1] Autore non indicato, Quanta acqua usano le centrali nucleari, 2008


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giovedì 20 novembre 2008

L'inferno della California

Pubblichiamo un articolo sui roghi divampati nei giorni scorsi in California: nello stato, la pluriennale siccità iindotta artificialmente con le scie tossiche è quindi culminata in questi disastrosi incendi, alimentati dai venti impetuosi e favoriti anche dalla dispersione di esafluoruro di zolfo, gas "serra", e di biossido di zolfo. L'agronoma Rosalind Peterson, negli anni passati, rilevò la presenza di esafluoruro di zolfo e di biossido di zolfo in varie aree californiane, soprattutto in zone coperte da foreste di conifere. Oggi la California è un inferno di fiamme: corresponsabile di questa calamità innaturale è il governatore Arnold Schwarzenegger che, allertato da numerosi comitati di cittadini circa l'infame operazione scie chimiche, ammesso che non ne fosse già a conoscenza, in quanto fantoccio dei sinarchisti, non ha agito per denunciare le scelleratezze degli avvelenatori.

Incendi, il governatore Schwarzenegger proclama stato d'emergenza a Los Angeles

Venti a 120 kilometri all'ora, oltre diecimila persone evacuate. Le fiamme minacciano le ville dei v.i.p. a Santa Barbara

LOS ANGELES - La California meridionale è da due giorni in preda alle fiamme, alimentate da venti secchi che soffiano fino a 120 chilometri orari: oltre diecimila persone sono state costrette all’evacuazione nella valle di San Fernando, centinaia di case sono già state distrutte, bloccate le autostrade. Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha proclamato ieri lo stato di emergenza a Los Angeles.

Fino alla sera di sabato i vigili del fuoco erano riusciti a contenere appena il 20 per cento delle fiamme. L’incendio ha già devastato le colline di Sylmar, a nord di Los Angeles. Venerdì Schwarzenegger aveva proclamato lo stato di emergenza a Santa Barbara, dove le fiamme giovedì sera hanno divorato 111 abitazioni nel quartiere elegante di Montecito, che ospita le ville di v.i.p. come Michael Douglas e Oprah Winfrey. Circa 800 pompieri sono al lavoro per spegnere l’incendio in questa zona.

Leggi qui l'articolo tratto dal quotidiano Il Corriere della sera.





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mercoledì 19 novembre 2008

The range finder proof (La prova del telemetro)

Va bene, il tempo del divertimento per i disinformatori è finito. Ora è il momento per chiarire come si sono svolti i fatti e per quale motivo abbiamo intenzionalmente non solo provocato, ma anche assecondato le infamanti dichiarazioni di Paolo Attivissimo ed accoliti.

In seguito alla nostra iniziativa volta ad acquistare un telemetro per stabilire la reale quota di volo dei tankers chimici, un manipolo di individui che perseguono obiettivi non molto lodevoli, si sono subito adoperati per contrastarci con tutti i mezzi resi disponibili dai servizi.

Ecco con quali strategie:

a) mettendo sotto controllo i nostri numeri telefonici (cellulare e fisso);
b) violando e sostituendo (direttamente in centrale) i dati di accesso per la gestione del contratto telefonico Telecom [ vedi qui la denuncia presso la sede della Polizia Postale di Imperia ];
c) isolando a più riprese solo la nostra linea telefonica, mentre gli altri apparecchi telefonici del condomino funzionavano regolarmente;
d) cercando più volte di violare il nostro account Google;
e) intercettando la nostra posta elettronica e bloccando i mittenti utili al nostro lavoro di ricerca e documentazione;
f) inviando centinaia di mails configurate ad hoc per bloccare la ricezione delle notifiche dei commenti;
g) controllando, 24 ore su 24, articoli e commenti sui nostri blogs;
h) tenendo sotto pressione i redattori di questo blog attraverso commenti/insulti/minacce per tentare di fiaccare la nostra tenacia;
i) per mezzo di telefonate minatorie anche nel pieno della notte;
l) arrecando danni ai veicoli di proprietà;
m) con il pedinamento;
n) diffondendo notizie false e tendenziose su siti e blogs dedicati e forum privi di moderazione, perché conniventi o acquiescenti.
o) creando utenti clone, potendosi ora avvantaggiare, sui forum RAI come sul forum di Focus (Paolo Toselli, C.I.C.A.P., è l'autore dell'articolo pseudo-scientifico circa le scie chimiche sull'omonima rivista) di amministratori conniventi (ricordiamo che Paolo Attivissimo è stato moderatore dei forum RAI ed è ospite spesso di trasmissioni, radiofoniche e televisive sulla televisione di Stato, per cui ha delle evidenti aderenze) ora di incredibili bugs sulla piattaforma Blogger, la quale non prevede la differenziazione tra lettere minuscole e maiuscole;
p) divulgando dati ed avvenimenti personali in totale violazione della legge sulla protezione dei dati personali e dei quali possono essere a conoscenza solo persone che hanno a disposizione informazioni desunte dalle seguenti fonti:

1) documentazione riservata alle sole autorità ben inserite nelle istituzioni;
2) conversazioni telefoniche sottoposte ad intercettazione.

Di recente uno di questi personaggi ha scritto:

"E qui si riparte da zero, tu che non sai nulla di me, mentre io so tutto di te".

Nei mesi scorsi, Riccardo Cassinis alias nonnob, sul forum di Focus ha vergato la seguente frase:

"Tanto Rosario non saprebbe neanche distinguere che differenza passa tra un Boeing 747 e la sua Renault Clio".

Gli esempi sono decine, per cui non ci dilunghiamo. Viene spontaneo domandarsi: sono persone normali queste? Chi li gestisce e finanzia? Chi fornisce loro informazioni di ogni genere? Quali inconfessabili interessi assecondano?

Mentre ancora raccoglievamo il denaro necessario all'acquisto del range finder, già si preannunciava che avrebbero tentato di renderci la vita difficile. Infatti così fu, visto che il primo ordine, eseguito il 6 agosto 2008, dopo circa tre mesi di solleciti privi di risposta per opera del rivenditore, fu annullato il 24 di ottobre da ignoti, spacciatisi evidentemente per l'ordinante. Nel frattempo, i disinformatori inviavano messaggi di sfida, alludendo alle difficoltà nelle quali oggettivamente eravamo e delle quali coloro erano evidentemente a conoscenza.

Giunti alla fine del mese di ottobre, fummo costretti quindi ad optare per un nuovo fornitore ed un nuovo prodotto, visto che il NEWCON LRB 4000 non era più disponibile, ma consci che ciò non sarebbe stato sufficiente a tutelarci da ulteriori sabotaggi. Vista la disponibilità di una parte rimanente di denaro proveniente dalle donazioni, decidemmo di acquistare due telemetri differenti, dei quali uno dei due a nome di un conoscente, mentre l'altro ordine era una sorta di "salvagente". Infatti, anche se il secondo ordine fosse andato perso, per lo meno avremmo ricevuto il telemetro acquistato nella Comunità Europea. Tale soluzione comportava ovviamente un esborso leggermente maggiore (per un totale di circa 4.400 euro), ma superava il problema di eventuali altre intromissioni sull'ordine intestato a noi. Così infatti accadde, giacché il telemetro ordinato a nostro nome (NEWCON LRM 2500 Laser Range Finder - l'unico modello, per quel che ci consta, collegabile al computer oltre al NEWCON LRB 4000) questa volta arrivò regolarmente ma, guarda caso, con il software per l'interfacciamento seriale con il PC, manomesso (alcuni eseguibili erano mancanti) ed il tutto era su un anonimo floppy senza etichetta anziché sul classico CD. Nel frattempo il range finder del terzo ordine, acquistato presso un fornitore europeo con altri dati, pagato con altra carta di credito e fatto inviare ad indirizzo differente, fu recapitato, invece, senza i "problemi" riscontrati nei casi precedenti.

Era chiaro a questo punto che i nostri legittimi sospetti sulla tracciatura degli ordini on-line era realtà.

Gli artefici della cancellazione dell'ordine del 6 agosto 2008 erano quindi tranquilli: nessun telemetro.

a) Che cosa fare allora? A distanza di tre mesi, non eravamo ancora stati in grado di riportare delle misurazioni in video, ma solo delle misurazioni dirette, usando il NEWCON LRM 2500 Laser Range Finder (secondo ordine).

b) Il telemetro relativo al terzo ordine (quello ordinato presso un fornitore europeo) era arrivato da pochi giorni, ma molto probabilmente i disinformatori non ne erano al corrente. Per costoro non avevamo nessuno strumento di misura delle distanze, per cui si ritenevano tranquilli.

Dopo aver analizzato la questione sotto le sue differenti sfaccettature, abbiamo compreso che era finito il tempo di mantenere il consueto "basso profilo" ed era quindi necessario creare una serie di situazioni per verificare la reazione dei disinformatori al fine di appurare se essi avevano qualche attinenza con tutti i “contrattempi” da noi incontrati nei mesi precedenti ed indurli quindi a venire allo scoperto.

I noti personaggi, basandosi sull’erronea convinzione che noi non potevamo essere in possesso di alcun telemetro, visto che l'ordine di agosto era stato cancellato, immediatamente ebbero una reazione scomposta, gridando subito al falso. Certo! Pensavano che sarebbe dovuto essere così, visto che erano al corrente, essendo gli artefici, di tutto quanto l'accaduto.

Così, infatti, avvenne. La pubblicazione di due viral video (basati comunque sui dati forniti delle prime misurazioni del NEWCON LRM 2500), il relativo numero d'ordine, fatto comparire intenzionalmente per pochi minuti, nonché gli snapshots ed immagini fake, disseminati di indizi ed ideati appositamente con lo scopo di indurre gli apparanti disinformativi a pubblicare farneticazioni su un possibile imbroglio per opera nostra (piatto ricco, mi ci ficco), sortì subito, nell'arco di poche ore dalla pubblicazione del primo video, l'effetto previsto. Infatti il prode Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P., non dimentichiamolo), essendo a conoscenza di certi eventi, subito pubblicò un articolo gridando al falso.

Intanto axlman (il primo dei disinformatori apparso già sui forum RAI nel 2005, insieme con Attivissimo) si occupava di seguire, anche in ore notturne, gli aggiornamenti alle pagine del nostro blog e potemmo così indirizzarlo, di volta in volta, verso un determinato obiettivo. Intanto il suo sodale Gianni Comoretto (Osservatorio Astrofisico di Arcetri - C.I.C.A.P.) ipotizzò, in un articolo sul suo blog (ma non solo! Si premurò anche di scrivere personalmente alle redazioni di televisioni ed emittenti radiofoniche che ci hanno intervistato in passato), che noi non avevamo acquistato alcun telemetro e che ci eravamo intascati il denaro (sic), mentre ad altri disinformatori, strettamente collegati ad Attivissimo [infatti le "prove" mostrate nei suoi articoli sono la raccolta dei vari posts lasciati sui forum dai noti scombicchera carte Axlman, Hanmar alias Michele Galloni (Geologo - consulente ambientale - Vesta S.p.a.), gg alias riosaeba - Pierluigi (geologo), scie-nziato (sedicente controllore di volo, ma dipendente della G. Industry - Soluzioni ad alta tecnologia su ultrasuoni e raggi X), nonnob alias Riccardo Cassinis (Università di Brescia - informatica applicata ai sensori wireless), Acarsterminator alias eSSSe alias genocidio alias Michele Scattolo - Schindler Informatik, Brag alias Luciano Bragalone (ex pilota Alitalia), saccente (pilota AirOne), Marko Germani aka markogts (ingegnere - astronomo) Università degli Studi di Trieste, Massimo della Schiava (Geologo - Firenze) etc., come nel caso del Dossier scie chimiche del C.I.C.A.P.], venne l'idea di fantasticare sul fatto che noi non avessimo usato l'intero budget raccolto con le donazioni, acquistando un telemetro da qualche centinaio di euro ed intascando il rimanente. E’ questa una calunnia gravissima e sulla quale Attivissimo, Comoretto e gli altri hanno potuto impunemente sguazzare per giorni. Se vivessimo in un mondo civile, questi personaggi non sarebbero impuniti.

Per quanto attiene all'entità delle donazioni, Comoretto e gli altri diffondono ai quattro venti una cifra gonfiata, così da enfatizzare la gravità delle loro spregevoli diffamazioni.

A proposito del numero d'ordine originale, da noi pubblicato per pochissimi minuti, questo, come previsto, fu immediatamente "registrato" da axlman, il quale lo riportò subito ai suoi "colleghi. Costoro si affrettarono in tempi brevi a contattare il vendor (così affermano) per verificare se quel particolare numero d'ordine corrispondesse al prodotto che essi supponevano avessimo acquistato. La loro valutazione era comunque errata e basata sulla diffidenza preconcetta propria di gente dai comportamenti non cristallini, in quanto essi non potevano immaginare che i prodotti acquistati erano in realtà due, da rivenditori diversi e per una cifra anche superiore a quella resa disponibile dalle donazioni. In fondo era nostra discrezione decidere, di fronte ad una tale ingarbugliata situazione, su come impiegare al meglio il denaro proveniente dalle donazioni ed era nostro interesse, per sicurezza, che non trapelasse alcuna notizia neppure tra gli iscritti al comitato o i sottoscrittori delle offerte sull'acquisto del telemetro.

Nel frattempo, in un commento nel blog, avevamo anche avvertito i nostri segugi che era meglio lasciar perdere, perché stavano involontariamente recitando un copione scritto da noi. Nulla, troppa sicumera. Troppo accecati dall'odio per vedere oltre le apparenze. La loro condotta è stata un'intrinseca ammissione del loro coinvolgimento negli strani episodi occorsi.

Quale importanza dirompente deve avere per costoro la possibilità di valutare con strumenti idonei la quota reale di un velivolo chimico, se hanno architettato tutto questo? Per quale motivo prima cercano in tutti i modi di impedirci di ottenere il telemetro e poi, una volta appurato che ne siamo venuti nonostante tutto in possesso, provano la carta della diffamazione? Chiediamocelo.

Uno dei più attivi e malefici, melliflui, mefistofelici disinformatori presenti sulla Rete, certo "gg" alias "riosaeba", nome di battesimo Pierluigi (geologo e consulente ambientale), ha dichiarato ai quattro venti di aver scritto al rivenditore e non si sa con quale autorità afferma di essere riuscito a carpire informazioni, normalmente protette dalle leggi sulla privacy, in relazione alla vendita corrispondente al numero d'ordine da noi fugacemente pubblicato e registrato dal solerte axlman durante il suo massacrante turno di controllo (dalle cinque di mattina) sul nostro blog. Inutile ricordare che le severe leggi sulla protezione dei dati personali vietano ad un qualsiasi rivenditore di fornire informazioni sui propri clienti, dunque, se davvero i disinformatori fossero riusciti ad ottenere delle risposte, bisogna domandarsi con quali mezzi ed aderenze le hanno ottenute, scavalcando le leggi vigenti sulla tutela della privacy.

Si comprende che siamo di fronte ad un minuzioso lavoro di équipe. Ognuno di questi personaggi svolge il suo compito ed è per questo motivo che costoro possono essere definiti una squadra di disinformatori legati a frange oscure. Costoro periodicamente si scambiano informazioni con i vertici del C.I.C.A.P., con i militari, con i servizi segreti e con il "giornalista" (ricordate… ex DJ dalla carriera fulminante) Paolo Attivissimo, il coordinatore del gruppo.

Una volta raccolte tutte le informazioni possibili, il diabolico Kattivix ha pubblicato il suo articolo che poi, nell'arco di poche ore, è stato passato agli altri gestori di siti di disinformazione affiliati. La Rete, per questi loschi personaggi, è un modo efficace per pilotare le informazioni nel modo desiderato a discapito della verità e per eliminare le persone che contrastano le menzogne del sistema.

Fu a causa della veemente aggressione verbale nei nostri confronti perpetrata da Attivissimo e dai suoi collaboratori se un'associazione no-profit austriaca rinunciò ad insignirci come migliori ricercatori indipendenti italiani per l'anno 2007. I responsabili, temendo di venire coinvolti in una diatriba legale per rispondere agli inevitabili attacchi di Attivissimo, a malincuore, sebbene la documentazione fosse tutta pronta, decisero di soprassedere.

E’ indubbio che Paolo Attivissimo, spuntato dal nulla dopo i noti eventi del giorno 11 settembre 2001 ed assurto, caso vuole, ad esperto di statica ed aeronautica per coprire le malefatte dell'amministrazione Bush, è un individuo impegnato in opera di discredito contro i ricercatori. Egli si è spostato dalla sua residenza in Gran Bretagna alla più vicina Svizzera ed ha cominciato, casualmente, ad occuparsi di scie chimiche solo dopo che i nostri interventi sulla Rete (prima nei forum RAI di Report e poi di Gaia, il pianeta che vive) hanno cominciato a rappresentare un pericolo per gli avvelenatori e per gli occultatori di regime.

Paolo Attivissimo ed i suoi paggi sono complici degli attuatori del piano di inquinamento ambientale e, come tali, dovrebbero essere perseguiti per favoreggiamento.

A questo punto, abbiamo compreso che era il caso, anche se non fu facile, di continuare ad assecondare le ultime mirabolanti azioni di Attivissimo e soci ed il conseguente gioco al massacro, così anche da indurre gli infiltrati presenti da mesi su alcuni forum a tradirsi (eravamo sicuri che prima o dopo si sarebbero palesati), spingere Attivissimo e gli altri ad esporsi ancora in prima persona (evento puntualmente accaduto) e, nel contempo, saggiare la compattezza del nostro gruppo. Essendo consapevoli del fatto che i messaggi di posta elettronica venivano intercettati, abbiamo recitato la parte sino in fondo ed anche sul blog, sono stati via via pubblicati documenti che contenevano piccoli errori… a mo’ di esche che, certamente, avrebbero galvanizzato i disinformatori sempre alla disperata caccia di falsi, illudendoli di aver incastrato e quindi affossato definitivamente il comitato Tanker Enemy ed i suoi esponenti. Qualche mail (tracciata) è stata inviata ad alcuni attivisti per rafforzare questa idea nella mente perversa dei disinformatori. Non sapevano che stavano scavandosi la fossa da soli.

Non solo! Così facendo, pur rischiando molto, sebbene tentati più volte di chiudere la questione in anticipo, abbiamo tenuto duro, portando alla luce (per chi vuol vedere oltre le apparenze) il coinvolgimento di zone d'ombra del nostro sistema Stato (i finti fruitori disinteressati del Web, paladini dell'”antibufala”, in realtà disinformatori legati a centri di potere strategici), uniti a doppio filo al "giornalista" Paolo Attivissimo nonché al C.I.C.A.P. e sin troppo "attivi" nel tentare di ridimensionare o negare la questione scie chimiche e, soprattutto, decisi a metterci, una volta per tutte, nell'angolo, sfruttando l'occasione più propizia.

Estremamente significativa è la frase di un infiltrato del forum di sciechimiche.org, tale "depresso" (che si spaccia da due anni per attivista) in realtà "scie-nziato", alias "support_5", sedicente controllore di volo, come già scritto (uno dei primi disinformatori apparsi sul forum di sciechimiche.org già nel 2005), abile nel cavalcare l'onda, il quale ha scritto:

"Ora è il caso di isolare Straker, poiché arreca danno al movimento contro le scie chimiche".

Quale incredibile ed encomiabile interesse per la causa! Peccato che questa frase sia stata scritta da un disinformatore travestito da attivista all'interno di un forum privo di moderazione [anzi, la moderazione di Trinity (R.B.) e Chemthunter (F.M.) è attiva, ma favorisce, in modo più o meno sfacciato e strumentale coloro che calunniano i redattori di questo blog] ed è inutile rammentare che in molti hanno abboccato all’amo degli infiltrati.

Incredibile è anche l'impegno “civico” del paggio di Attivissimo, tale Gianni Comoretto, uso alla calunnia ed alla diffamazione come gli altri. Le sue azioni sono sconsiderate, visto che si tratta di menzogne, ma indicative delle motivazioni reali che portano questi loschi individui ad intervenire addirittura in prima persona presso le redazioni radio e televisioni, nel tentativo di fare terra bruciata intorno al Comitato Tanker Enemy. Cui prodest?

Considerato che i telemetri sono due, uno di questi sarà consegnato ad un sottoscrittore dell'iniziativa, scelto a tempo debito e che vorrà seriamente verificare di persona il volo a bassa quota dei velivoli impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol. Ora i "chemtrails watchers" attrezzati di apparecchiatura idonea saranno due e non uno solo. Il tanto temuto telemetro ora si sdoppia.

Spiace che alcuni (pochi, a dire il vero) abbiano dato ancora una volta credito alle informazioni diffuse dai soliti disinformatori prezzolati, impegnati da tempo in un’alacre quanto ridicola opera di discredito, ma ciò era prevedibile e questo test, se è stato doloroso per tutti noi, si è comunque rivelato utile a separare il grano dal loglio.

Non mostreremo foto e non mostreremo filmati. Qualcuno ha ancora dei dubbi sulla veridicità di quanto sin qui esposto? Ci venga a trovare di persona. Paolo Attivissimo ha asserito che vuole controllare, per cui intenderebbe venire da queste parti. Sapremo come accoglierlo: con le prove sulle scie tossiche che egli si affanna a negare e ad occultare.

Abbiamo anche testimoni attendibili in grado di confermare tutto dalla A alla Z e se Attivissimo, Comoretto e gli altri hanno intenzione di insistere, si accorgeranno che sarebbe stato meglio per loro evitare di sollevare tutto questo polverone.

Mentre pubblichiamo questo articolo, abbiamo ricevuto la richiesta di acquistare un altro telemetro per conto di un amico attivista che, visti di persona gli oggettivi riscontri forniti dalle apparecchiature di misura, non vede l'ora di ripetere le rilevazioni per conto proprio. Un altro ottimo risultato, non c'è che dire.


Scarica qui il documento in formato pdf

Articolo correlato: "Deontologia dei disinformatori"

In questo snapshot delle statistiche delle visite provenienti dalla Schindler Informatik, si può osservare come il refresh delle pagine del blog Tanker Enemy sia gestito con un sistema autonomo e completamente automatizzato. Si noti che il rinfresco pagina viene eseguito all'incirca ogni 62 secondi.

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Scattolo non c'è in ufficio, ma il computer esegue il lavoro per lui. E' probabile che le schermate vengano salvate anch'esse in automatico.

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Dopo il reset automatico del router:

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martedì 18 novembre 2008

Nuvole di bario

Abbiamo tradotto un breve studio sul bario, tra i "protagonisti" delle scie chimiche. Il testo, tratto da Theblanketeffect, si riferisce alle operazioni di manipolazione in alta atmosfera, studiate dalla giornalista indipendente ed attivista Carolin Williams Palit. La ricercatrice ritiene che tali interventi siano volti non allo studio di fenomeni fisici, ma alla militarizzazione dello spazio. Le sue conclusioni, fondate sull'analisi di documenti ufficiali in parte declassificati e su altri riscontri, sono plausibili.

Interessante nell'articolo è il riferimento circa la possibilità di ionizzare (strappare l'elettrone) il bario, con estrema facilità. Inoltre appare significativo il dettaglio secondo cui questo elemento chimico viene ionizzato dai raggi solari e di conseguenza lo spostamento delle nubi chimiche sembra dipendere dai campi elettromagnetici più che dalle correnti. Si nota, infatti, come spesso le scie chimiche si muovano in direzione opposta alle formazioni nuvolose naturali.

Un atomo può essere ionizzato attraverso l'assorbimento di luce. L'atomo di bario è particolarmente facile da ionizzare, poiché il suo elettrone esterno ha un legame molto debole.

Se enormi quantitativi di bario sono diffusi nello spazio, per creare delle nubi, gran parte del bario viene ionizzato dalla luce solare nell'arco di un minuto. La nuvola così generata si sposta in relazione all'energia elettromagnetica nello spazio e può essere usata per studiare i campi elettrodinamici.

In pratica il bario è incluso in contenitori insieme con ossido di rame e questi recipienti sono rilasciati attraverso razzi o satelliti ed incendiati. La reazione chimica risultante genera enorme calore, ma poiché è diffuso nello spazio più bario di quanto si possa combinare chimicamente, parte dell'elemento si vaporizza a formare una grande nuvola verdognola. [1]


[1] La colorazione verde è dovuta al nitrato di bario, usato anche nei fuochi d'artificio.

Leggi qui il testo in inglese.


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lunedì 17 novembre 2008

Nanocomputers e nanomacchine

Il Dottor Mehrad Fatourechi, il Professor Rabab K. Ward ed il Dottor Gary E. Birch della University of British Columbia, Canada, hanno creato un minuscolo cervello "chimico" che, come riferisce la rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, potrebbe funzionare da sistema di controllo a distanza per gruppi di nanomacchine. Durante un esperimento, il congegno molecolare è stato in grado di dirigere simultaneamente otto microscopiche strutture.

Il dispositivo è frutto di una profonda conoscenza della materia e della nanotecnologia e, come ormai sappiamo, appare la punta dell'iceberg di una tecnologia con finalità prevalentemente militari, i cui risultati sono di gran lunga superiori (e più inquietanti) rispetto a quelli divulgati dai canali ufficiali.

Così temiamo che questo computer chimico sia un piccolo, ma significativo saggio di acquisizioni tecniche relative a sistemi informatici in grado di gestire legioni di nanomacchine distribuite nella biosfera, secondo quanto accertato dalla giornalista indipendente Carolin Williams Palit, sulla base di documenti ufficiali parzialmente declassificati. Questi microscopici dispositivi, sparsi nell'ambiente con gli aerei, sono in grado di "agganciarsi" agli esseri viventi per controllarli? E' quanto meno uno degli scopi di questa turpe operazione, riferibile ad un contesto di progressiva trasformazione della natura umana in un ibrido bionico, pilotato da un elaboratore e ridotto ad apparato neuronale.


Fonti:

Operazioni di informazione: l'arma della conoscenza per il 2025
Dr Who, Controllare i computer con la mente, 2008, in X Times, n. 1, ottobre 2008
C. Williams Palit, L'aeronautica ti vuole L.O.V., 2008



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sabato 15 novembre 2008

Scie chimiche: osservate strane modifiche sui jetfan di velivoli non identificati

Forti evidenze di modifiche ai motori jet fan sui velivoli impiegati per la dispersione di agenti chimico-biologici in atmosfera

Questo breve articolo si prefigge di porre degli interessanti interrogativi ed invita ad osservare per non fermarsi alle apparenze. Siamo di fronte a semplici aerei per trasporto civile? La risposta, evidentemente, è NO.

Ci chiediamo per quale motivo velivoli non identificati sorvolino a bassissima quota i centri abitati in completo spregio alle normative sulla sicurezza aerea. Fenomeno, tra l'altro, in netto contrasto con le esigenze di risparmio del carburante, considerato che l'aria, a quelle altitudini, è meno rarefatta e quindi oppone una maggiore resistenza al passaggio del mezzo.

Il fatto che questi aerei presentino delle palesi anomalie non gioca certo a favore delle spiegazioni ufficiali, secondo le quali si tratta di normale traffico aereo civile. Cercavate evidenze a dimostrazione del fatto che i motori di questi aeromobili vengono opportunamente modificati per disperdere elementi chimici e biologici in atmosfera? Eccovi accontantati.

Nei seguenti fotogrammi, estratti da alcuni filmati, si possono osservare, nel dettaglio, le anomalie presenti a livello delle gondole motori che accomunano la gran parte degli aeromobili ripresi in sorvolo su Sanremo. Si noti la particolare asimmetria nel profilo dei motori destro e sinistro. In particolar modo, si può rilevare un inconsueto prolungamento "fusiforme" dello scarico corrispondente al jet fan, corrispondente solo all'ala sinistra e, insieme con tale stranezza, si può osservare come le scie (non di condensa, ma chimiche) rilasciate dagli apparecchi in questione, siano anch'esse asimmetriche. Si noti inoltre come sovente da uno dei due jet fan (solitamente il motore di destra), escono due scie e non una e quindi siamo quasi sempre in presenza di tre scie corrispondenti a due motori.

E' bene tener inoltre presente che nelle liste aeroportuali consultate non figura alcun volo "regolare" corrispondente agli aeromobili osservati (orario, giorno, destinazione). E' quindi chiaro che siamo di fronte a voli fantasma, voli che ufficialmente non esistono. Abbiamo messo a confronto le partenze e gli arrivi da e verso Nizza. Ebbene, non solo non corrispondono gli orari, ma nemmeno le destinazioni: ciò ci pare sia la pietra tombale per le "giustificazioni" sempre addotte del tipo: "E' semplice traffico aereo commerciale".




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