L'articolo che proponiamo è tratto dal Corriere.it e correla, apertis verbis, le scie chimiche ad alcuni avvistamenti di U.F.O., evidenziando un nesso su cui in altre occasioni ci siamo soffermati. E' sintomatico e singolare che un quotidiano mainstream tratti argomenti tanto delicati, confermando per giunta che le scie che solcano il cielo NON sono scie di condensazione, ma chemtrails. E' prematuro tentare di stabilire quali siano i fini di questo cambiamento di rotta nell'informazione, se si nascondano delle insidie o se stia creando una breccia nel muro dell'omertà. E' certo, però, che i disinformatori saranno costretti ad un superlavoro per tentare di smentire le notizie che ormai trapelano da più parti.
Precisiamo comunque che l'autore dell'articolo incorre nel solito errore, confondendo i filamenti di polimeri, diffusi per mezzo degli aerei della morte, con i cosiddetti "capelli d'angelo", rilevati in qualche rara occasione, in concomitanza con l'avvistamento di oggetti volanti non identificati. Le fibre polimeriche sono state spacciate, dopo lunghe ed inutili indagini, per tele di ragni migratori dal famigerato C.I.C.A.P.
MILANO — Ammassi nero-petrolio, come se fossero prodotti da esplosioni, che appaiono ad aerei in volo. Filamenti appiccicosi denominati «capelli d'angelo», che piovono nel nord Italia. Sfere luminose, corpi conici ed altri oggetti che si manifestano in aria, sono visti e vengono fotografati o che, addirittura, finiscono al cinema: in Milano-Palermo: il ritorno, film del 2007, compare un globo bianco alle spalle di Raul Bova. Quella scena fu girata ad Allumiere, non lontano da Civitavecchia. Tanti oggetti così, un po' ovunque.
C'è un'Italia dal cielo misterioso (e non solo il cielo: pure sul territorio avvengono cose strane, spesso in concomitanza con tali avvistamenti) che fa notizia senza apparire, dal momento che di certi fatti non si parla. Ma questa Italia anomala esiste. Eccome, se esiste. Negli ultimi mesi del 2008, ci sono stati almeno quattro episodi da portare alla luce. Affiancandoli ad altri mai chiariti e che ci conducono nel basso Tirreno. È un'area da tempo caratterizzata da fenomeni speciali e da un intenso traffico di U.F.O., sigla che indica che gli oggetti sconosciuti, depurando il concetto da suggestioni «aliene». Fino a prova contraria, almeno. Già, perché se da un lato, lo stato di incertezza che aleggia su certe vicende non autorizza a sostenere che siamo frequentati da dischi volanti, dall'altro l'assenza di spiegazioni scientifiche non impedisce alla fantasia di galoppare e di pensare che, se non c'è qualcosa di non terrestre che circola dalle nostre parti, allora potremmo essere in presenza di esperimenti «umani» sconosciuti, operati non si sa bene da chi.
Da che cosa cominciamo? Dall'incontro del 15 ottobre tra un velivolo di linea italiano, in crociera da Catania a Napoli alla quota di 28 mila piedi, ed una massa scura aeriforme, con tanto di scia grigia con un oggetto ignoto che semina l'aereo. Ufficialmente l'evento, osservato simultaneamente da terra, non trova riscontri: secondo l'Aeronautica militare non erano in corso attività di alcun tipo. Questo è il «c'è, ma non si vede». Invece il «c'è e si vede» sta, ad esempio, nell'osservazione di O.V.N.I. sul quartiere Prati di Roma, il 10 ottobre 2008, ed in due avvistamenti nel Veneto. Il 16 novembre 2008 alle 11,30 un abitante di Montebelluna stava realizzando un filmato per documentare un caso di scia chimica in cielo. All'improvviso comparve un oggetto biancastro e sferico; per un po' seguì la scia in parallelo, poi virò a destra e sparì.
Non è la prima volta che gli avvistamenti sono concomitanti con il fenomeno delle chemtrails e non è la prima volta in cui si registrano nel Nord-est. Ci spostiamo a Verona: 27 settembre 2008, di nuovo coinvolto un aereo civile. Ad ovest della città spunta un O.V.N.I. sferoidale che si sposta con moto autonomo e che viene fotografato. Palloni sonda, manifestazioni naturali, filmati falsi? È stato escluso. Sempre il Nord è stato infine caratterizzato da una pioggia di filamenti. Siamo dal 6 all'8 novembre. I capelli d'angelo, lunghi da 50 centimetri a 2 metri, cadono a Parma, Treviso, tra Milano e Pavia ed in altri posti. Erano elettrizzati: acciuffati con le mani, si appiccicavano. Non solo: collocati in contenitori di vetro, si appallottolavano a gran velocità. Un caso? No. Qualcosa di simile accadde il 27 ottobre 1954: su Firenze apparvero oggetti bianchi e dall'alto scese una bambagia vetrosa i cui fiocchi si scioglievano al suolo. Sì, a volte ritornano...
Flavio Vanetti
Leggi qui l'articolo pubblicato dal Corriere.it e qui la pagina salvata in pdf.
Precisiamo comunque che l'autore dell'articolo incorre nel solito errore, confondendo i filamenti di polimeri, diffusi per mezzo degli aerei della morte, con i cosiddetti "capelli d'angelo", rilevati in qualche rara occasione, in concomitanza con l'avvistamento di oggetti volanti non identificati. Le fibre polimeriche sono state spacciate, dopo lunghe ed inutili indagini, per tele di ragni migratori dal famigerato C.I.C.A.P.
MILANO — Ammassi nero-petrolio, come se fossero prodotti da esplosioni, che appaiono ad aerei in volo. Filamenti appiccicosi denominati «capelli d'angelo», che piovono nel nord Italia. Sfere luminose, corpi conici ed altri oggetti che si manifestano in aria, sono visti e vengono fotografati o che, addirittura, finiscono al cinema: in Milano-Palermo: il ritorno, film del 2007, compare un globo bianco alle spalle di Raul Bova. Quella scena fu girata ad Allumiere, non lontano da Civitavecchia. Tanti oggetti così, un po' ovunque.
C'è un'Italia dal cielo misterioso (e non solo il cielo: pure sul territorio avvengono cose strane, spesso in concomitanza con tali avvistamenti) che fa notizia senza apparire, dal momento che di certi fatti non si parla. Ma questa Italia anomala esiste. Eccome, se esiste. Negli ultimi mesi del 2008, ci sono stati almeno quattro episodi da portare alla luce. Affiancandoli ad altri mai chiariti e che ci conducono nel basso Tirreno. È un'area da tempo caratterizzata da fenomeni speciali e da un intenso traffico di U.F.O., sigla che indica che gli oggetti sconosciuti, depurando il concetto da suggestioni «aliene». Fino a prova contraria, almeno. Già, perché se da un lato, lo stato di incertezza che aleggia su certe vicende non autorizza a sostenere che siamo frequentati da dischi volanti, dall'altro l'assenza di spiegazioni scientifiche non impedisce alla fantasia di galoppare e di pensare che, se non c'è qualcosa di non terrestre che circola dalle nostre parti, allora potremmo essere in presenza di esperimenti «umani» sconosciuti, operati non si sa bene da chi.
Da che cosa cominciamo? Dall'incontro del 15 ottobre tra un velivolo di linea italiano, in crociera da Catania a Napoli alla quota di 28 mila piedi, ed una massa scura aeriforme, con tanto di scia grigia con un oggetto ignoto che semina l'aereo. Ufficialmente l'evento, osservato simultaneamente da terra, non trova riscontri: secondo l'Aeronautica militare non erano in corso attività di alcun tipo. Questo è il «c'è, ma non si vede». Invece il «c'è e si vede» sta, ad esempio, nell'osservazione di O.V.N.I. sul quartiere Prati di Roma, il 10 ottobre 2008, ed in due avvistamenti nel Veneto. Il 16 novembre 2008 alle 11,30 un abitante di Montebelluna stava realizzando un filmato per documentare un caso di scia chimica in cielo. All'improvviso comparve un oggetto biancastro e sferico; per un po' seguì la scia in parallelo, poi virò a destra e sparì.
Non è la prima volta che gli avvistamenti sono concomitanti con il fenomeno delle chemtrails e non è la prima volta in cui si registrano nel Nord-est. Ci spostiamo a Verona: 27 settembre 2008, di nuovo coinvolto un aereo civile. Ad ovest della città spunta un O.V.N.I. sferoidale che si sposta con moto autonomo e che viene fotografato. Palloni sonda, manifestazioni naturali, filmati falsi? È stato escluso. Sempre il Nord è stato infine caratterizzato da una pioggia di filamenti. Siamo dal 6 all'8 novembre. I capelli d'angelo, lunghi da 50 centimetri a 2 metri, cadono a Parma, Treviso, tra Milano e Pavia ed in altri posti. Erano elettrizzati: acciuffati con le mani, si appiccicavano. Non solo: collocati in contenitori di vetro, si appallottolavano a gran velocità. Un caso? No. Qualcosa di simile accadde il 27 ottobre 1954: su Firenze apparvero oggetti bianchi e dall'alto scese una bambagia vetrosa i cui fiocchi si scioglievano al suolo. Sì, a volte ritornano...
Flavio Vanetti
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Aggiorna Tanker Enemy nei tuoi preferiti. D'ora in poi questo blog è raggiungibile digitando http://www.tankerenemy.com/
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
Ora mi aspetto una campagna mediatica contro il corriere della sera, una serie di blog tematici di sfottò al sito del corriere e anche apparizioni televisive di cattivix che svilisce reputazione e background dell'autore del pezzo...
RispondiEliminaOra aspettiamo la mossa di Cattivix, io nel mio piccolo, non posso fare altro che riprendere la notizia.
Ringrazio Luka78 per la segnalazione.
Purtroppo la realtà è che certi tipi di esperimenti vengono portati avanti anche e soprattutto in Italia, ove la presenza dei militari statunitensi sul territorio è radicata da decenni ed è, purtroppo, destinata ad intensificarsi.
C'è un mucchio di cose da sapere sul livello raggiunto dalle tecnologie (occulte) basate sulla propulsione gravitazionale.
Entrando in possesso di queste informazioni, ogni avvistamento o presunto tale può essere visto in un ottica diversa, molto più reale, ma soprattutto molto meno extraterrestre...
Abbiamo problemi ad accedere alle pagine di admin e dei nostri blog. Prove tecniche ci censura? Intanto ci scusiamo con i lettori per gli eventuali disservizi nella pubblicazione dei commenti.
RispondiElimina"Abbiamo problemi ad accedere alle pagine di admin e dei nostri blog. Prove tecniche ci censura? Intanto ci scusiamo con i lettori per gli eventuali disservizi nella pubblicazione dei commenti."
RispondiEliminaZret, speriamo di no!
Ma calcola che l'altro ieri mattina, quando volevo accedere al blog dell'avvocato Paolo Franceschetti, Blogger non mi caricava nulla. Nel senso che il blog c'era, c'era l'elenco delle etichette, dei siti amici, ma gli articoli no! Dopo qualche minuto è tornato nella norma. Ero pronto per segnalarvelo, ma prima di inviare il commento ho riprovato ed è andato bene. Forse non sarà stato nulla, però mi ha fatto pensare.
Riguardo all'articolo di ieri del Corsera, le domande le ho postate ieri.
Credo che sia un modo, molto velato, di rilasciare certe informazioni.
Bisogna leggere tra le righe e il quotidiano, pur se in un articolo on-line, ha fatto così.
Hanno messo l'argomento scie chimiche in un contesto che potrebbe pure starci - guardare gli avvistamenti di sfere vicino alle "chemtrails" - e che richiama l'attenzione di tanti curiosi sull'argomento.
Leggendo il pezzo, poi, verranno a scontrarsi con i termini "chemtrails" e "scie chimiche". Se una percentuale di lettori si dovessero incuriosire a questi termini ( per loro ) ancora nuovi, potranno fare le dovute ricerche per sapere cosa sono e a cosa si riferiscono.
Certo, non è detto che si interesseranno dell'argomento e, a sua volta, che lo riterranno degno di considerazione, ma è pur sempre una possibilità che ulteriori persone vengano a conoscenza di questo fenomeno.
Non voglio pensare ( non perchè ci stia male ) che questa intrusione delle scie chimiche nel contesto ufologico sia stata fatta con l'obiettivo di screditarle.
Ma è un'opzione da tenere a conto. Ma non ne sono sicuro.
Ciao, devo riconoscere di aver avuto ultimamente alcune difficoltà, talvolta, ad accedere ai blog di Straker e Zret, anche se alla fine riuscivo ad entrare; a volte, difficoltà anche ad inviare commenti. Non posso negare di avere gli stessi sospetti.
RispondiEliminaQuello che mi lascia più perplessa dell'articolo è la disinvoltura con cui si menzionano le scie chimiche, al di là del discorso sugli ufo, come se fosse un argomento trattato quotidianamente dai giornali, quando invece vigono una censura e un'omertà paurosa sull'argomento.
Almeno fino ad ora, ma visti gli sviluppi, non so...
http://www.meteoclima.net/it15/index.php?option=com_content&view=article&id=313:sfere-biancastre-su-scansanogrosseto-di-piero-pecoraro&catid=53:misteri-della-scienza&Itemid=96
RispondiEliminaTelescopio arrivato, 1.5 ore solo per montarlo, adesso devo capire come funziona ..... mi sa' che devo studiare parecchio.
Dalle mie parti sia ieri che questa mattina i tankers sono al riposo. Mi stavo illudendo che anche questo pomeriggio il cielo sarebbe stato sgombro, MA ...
RispondiEliminaho appena finito di ascoltare su RaiUno le previsioni meteo del colonnello Guido Guidi. Il suddetto menterologo dell'aeronautica militare ci ha gentilmente informato della formazione di "innocue velature" nel pomeriggio.
Vediamo adesso cosa succede....
Abbiamo capito che cominceranno all'ora di pranzo, Vibravito.
RispondiEliminaMi riferiva Eshin che l'autore dell'articolo sul corriere.it ha anche una sezione dedicata ad argomenti di nicchia e pare ben schierato dalla parte giusta. Strano è che la direzione del noto giornale on line gli conceda spazio e libertà d'azione. Di questi tempi...
RispondiEliminaRiguardo al blocco, pare di aver risolto resettando il router e riassegnando un nuovo indirizzo IP alla nostra connessione.
RispondiEliminaConfermo le velature (per nulla innocue) previste dall'illustre disinformatore meteorologo Maggiore Guido Guidi.
RispondiElimina@Straker
RispondiEliminaMi ero sbagliato, Guido Guidi è maggiore e non colonnello. Mi ero confuso con Giuliacci che, ahimè e realmente un colonnello. Chissà il figlio, cocco di papà, che grado riveste. A dire il vero ho anche dubbi sul fatto che sia anch'egli un militare.
Ciao Vito, per quanto mi consta anche il figlio di Giuliacci è un militare. D'altronde il nepotismo imperante in questo paese presuppone che sia come suppongo. Inoltre sappiamo che i servizi meteo sono gestiti (per dictat dei militari) dai militari. Insomma, per mantenere il segreto, si giocano tutto in casa. In Spagna, ad esempio, laddove il meteo è gestito dai civili, sono stati sostituiti dall'oggi al domani ben 4000 addetti. Chissà perchè...
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