Il giorno 9 novembre 2011 (9-11-2011) Mario Monti è stato nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano: mai decisione fu più gravida di conseguenze. Pochi giorni dopo, il 12, l’economista nato a Varese nel 1943, è stato scelto per formare il tanto strombazzato governo tecnico, una calamità che, in confronto, i tre flagelli descritti nei “Promessi sposi”, sono delle barzellette.
Salito sul trono il nuovo reuccio, subito si è notato che le criminali attività chimico-biologiche nei cieli dell’Italia (e non solo) hanno subito un’intensificazione parossistica. A ritmo forsennato si sono susseguiti e si susseguono i voli della morte, da quando si è insediato questo illustre studioso, cresciuto in un vivaio di Gesuiti, proprio come Mario Draghi, da poco presidente di una banda di usurai, nota in modo eufemistico come Banca centrale europea.
Qualcuno ci ha chiesto che cosa pensassimo di Monti: tutto il male possibile ed è ancora poco. Vanno poste altre domande: per chi lavora costui? Quali sono i suoi veri obiettivi? Come li perseguirà? Rispondere al primo quesito è agevole: l’algido figuro lavora per la feccia globalizzatrice di cui non ci sbaglieremo a vedere il vertice nel Vaticano. E’ qui necessario un excursus: certuni si domandano chi, tra i vari potentati del pianeta, costituisca veramente la cupola. E’ questione in parte accademica, perché che il centro dell’egemonia si trovi a Roma, a Londra, a Washington, a Londra, a Pechino, a Gerusalemme…, per i comuni cittadini non è che cambi molto: a comandare sono sempre dei gran farabutti.
In verità, alcuni tentano di ottenere la quadratura del cerchio, cercando di comprendere come si coordinino e si integrino i poli del governo segreto, sino a dubitare che veramente esista un unico esecutivo occulto. Questa difficoltà si supera facilmente, se si pensa ad un potere tricuspidato (Sion, Vaticano, Massoneria) con le tre entità che, pur collaborando per un fine condiviso, possono spesso divergere sui metodi e sui tempi per conseguirlo. Se ne riicava un disegno realistico, in grado di spiegare per quale motivo certi piani sembrano essere stati rinviati, altri (pochi invero) abortiti. Certamente poi, via via, che si scende nei gradini della piramide (con tre vertici?), le capacità di controllo e di trasmissione degli ordini, per così dire, si diluiscono, incontrandosi e scontrandosi con le istanze di apparati più o meno influenti e talora mossi da spinte centrifughe.
Questo, però, non significa che non esista una cabina di regia dove tutto o quasi viene deciso: ancora una volta la biogeoingegneria si rivela efficace strumento di analisi. Le scie chimiche flagellano pressoché l’intero globo terracqueo, a dimostrare che, di là da divergenze e dissidi anche forti tra nazioni e macro-aree, è preponderante una volontà che asserve gli stati costretti a subire un’operazione che trascende gli interessi nazionali. Alcuni paesi – è vero – ancora sfuggono ai tentacoli della piovra planetaria, ma sono isole destinate, secondo il programma delle élites, ad essere sommerse.
Tali considerazioni permettono di leggere gli ultimi accadimenti economici e finanziari: la crisi che si è abbattuta sull’euro e sui mercati, oltre ad essere artificiale, non denota una fragilità intrinseca dell’Unione europea ed un suo fallimento, ma è solo un mezzo per costruire una nuova, feroce realtà politica ed economica sulle ceneri di quella che le classi dirigenti intendono demolire, fingendo di volerla preservare. Ab chaos ordo. Lo stesso compassato Monti, tra gaffes e lapsus freudiani, ha descritto le crisi come occasioni per eliminare le residue sovranità nazionali a favore di una sempre maggiore centralizzazione del dominio. Non si pensi che un eventuale crollo dell’euromoneta (crollo artificiale!) possa convincere i governi a reintrodurre le precedenti divise con i possibili vantaggi che ne deriverebbero. Non si pensi che Monti si prefigga di risanare le dissestate finanze italiche: da economista sa bene che il debito pubblico (perverso sistema ideato per stritolare i popoli) non potrà mai essere saldato.[1] Egli attuerà una sequela di colossali manovre volte a dissanguare l’Italia, fino a quando dichiarerà che l’unica via di salvezza è adottare una moneta unica mondiale elettronica.
Intanto la Merkel e Sarkozy si godono il loro breve momento di gloria, sognando un’egemonia franco-tedesca sull’Europa. Illusi! Burattini idioti! Anche la Germania e la Francia saranno travolte dallo sfacelo economico, di cui la siccità indotta che affligge i due paesi è soltanto il preludio.
Monti è il matto dei tarocchi, il matto che, simulando l’insania mentale, agisce con mirabile lucidità, mettendo nel sacco anche i più furbi. Il suo compito è semplice: condurre il settore produttivo e l’euro e, di conseguenza, l’Europa al collasso. Egli inasprirà a dismisura la pressione fiscale, interverrà in maniera draconiana a danno del sistema previdenziale e sanitario, fomenterà il malcontento, causerà un’ondata di scioperi, tumulti… Ab chaos ordo. Quando avrà adempiuto il suo dovere, sarà sostituito da un altro fantoccio, magari un po’ più charmant: costui porterà a termine l’opera, promettendo mari e... monti.
Distruggere è facile; costruire è arduo: i pupazzi della “politica” devono solo devastare, fingendo di voler operare per il bene della collettività. Monti, allevato dai mefistofelici gesuiti, ha tutte le carte in regola per raggirare, con la sua prosa untuosa ed i modi melliflui, i sudditi.
E’ questo uno scenario possibile: vedremo se, come elucubrano alcuni, Monti è “solo” l’economista che bada a tutelare gli interessi dei banchieri o se è il distruttore che spianerà la strada al Nuovo ordine, con il fondamentale premeditato intervento di Napolitano.
A tale proposito, molti cercano di sapere chi veramente si nasconda dietro questo mortale progetto mondialista: è poi così importante stabilire se siano i supplizianti del noto film dell’orrore o gli alieni del pianeta Papalla? Sono sempre dei gran farabutti, come i loro servi, come i loro complici.
[1] Per risolvere le questioni, sarebbe sufficiente abolire il signoraggio bancario, eliminare tutti i processi economici basati sul debito (l’usura esecrata da Ezra Pound), destinare le risorse risucchiate dalla Biogeoingegneria e dalle spese militari alla società ed alle attività produttive, ma è proprio quanto il sistema NON vuole. La schiavitù monetaria è un formidabile strumento di controllo ed un mezzo per scorticare i cittadini e trasformarli in schiavi microchippati. Per il sistema ogni risoluzione di un problema è il problema.
Salito sul trono il nuovo reuccio, subito si è notato che le criminali attività chimico-biologiche nei cieli dell’Italia (e non solo) hanno subito un’intensificazione parossistica. A ritmo forsennato si sono susseguiti e si susseguono i voli della morte, da quando si è insediato questo illustre studioso, cresciuto in un vivaio di Gesuiti, proprio come Mario Draghi, da poco presidente di una banda di usurai, nota in modo eufemistico come Banca centrale europea.
Qualcuno ci ha chiesto che cosa pensassimo di Monti: tutto il male possibile ed è ancora poco. Vanno poste altre domande: per chi lavora costui? Quali sono i suoi veri obiettivi? Come li perseguirà? Rispondere al primo quesito è agevole: l’algido figuro lavora per la feccia globalizzatrice di cui non ci sbaglieremo a vedere il vertice nel Vaticano. E’ qui necessario un excursus: certuni si domandano chi, tra i vari potentati del pianeta, costituisca veramente la cupola. E’ questione in parte accademica, perché che il centro dell’egemonia si trovi a Roma, a Londra, a Washington, a Londra, a Pechino, a Gerusalemme…, per i comuni cittadini non è che cambi molto: a comandare sono sempre dei gran farabutti.
In verità, alcuni tentano di ottenere la quadratura del cerchio, cercando di comprendere come si coordinino e si integrino i poli del governo segreto, sino a dubitare che veramente esista un unico esecutivo occulto. Questa difficoltà si supera facilmente, se si pensa ad un potere tricuspidato (Sion, Vaticano, Massoneria) con le tre entità che, pur collaborando per un fine condiviso, possono spesso divergere sui metodi e sui tempi per conseguirlo. Se ne riicava un disegno realistico, in grado di spiegare per quale motivo certi piani sembrano essere stati rinviati, altri (pochi invero) abortiti. Certamente poi, via via, che si scende nei gradini della piramide (con tre vertici?), le capacità di controllo e di trasmissione degli ordini, per così dire, si diluiscono, incontrandosi e scontrandosi con le istanze di apparati più o meno influenti e talora mossi da spinte centrifughe.
Questo, però, non significa che non esista una cabina di regia dove tutto o quasi viene deciso: ancora una volta la biogeoingegneria si rivela efficace strumento di analisi. Le scie chimiche flagellano pressoché l’intero globo terracqueo, a dimostrare che, di là da divergenze e dissidi anche forti tra nazioni e macro-aree, è preponderante una volontà che asserve gli stati costretti a subire un’operazione che trascende gli interessi nazionali. Alcuni paesi – è vero – ancora sfuggono ai tentacoli della piovra planetaria, ma sono isole destinate, secondo il programma delle élites, ad essere sommerse.
Tali considerazioni permettono di leggere gli ultimi accadimenti economici e finanziari: la crisi che si è abbattuta sull’euro e sui mercati, oltre ad essere artificiale, non denota una fragilità intrinseca dell’Unione europea ed un suo fallimento, ma è solo un mezzo per costruire una nuova, feroce realtà politica ed economica sulle ceneri di quella che le classi dirigenti intendono demolire, fingendo di volerla preservare. Ab chaos ordo. Lo stesso compassato Monti, tra gaffes e lapsus freudiani, ha descritto le crisi come occasioni per eliminare le residue sovranità nazionali a favore di una sempre maggiore centralizzazione del dominio. Non si pensi che un eventuale crollo dell’euromoneta (crollo artificiale!) possa convincere i governi a reintrodurre le precedenti divise con i possibili vantaggi che ne deriverebbero. Non si pensi che Monti si prefigga di risanare le dissestate finanze italiche: da economista sa bene che il debito pubblico (perverso sistema ideato per stritolare i popoli) non potrà mai essere saldato.[1] Egli attuerà una sequela di colossali manovre volte a dissanguare l’Italia, fino a quando dichiarerà che l’unica via di salvezza è adottare una moneta unica mondiale elettronica.
Intanto la Merkel e Sarkozy si godono il loro breve momento di gloria, sognando un’egemonia franco-tedesca sull’Europa. Illusi! Burattini idioti! Anche la Germania e la Francia saranno travolte dallo sfacelo economico, di cui la siccità indotta che affligge i due paesi è soltanto il preludio.
Monti è il matto dei tarocchi, il matto che, simulando l’insania mentale, agisce con mirabile lucidità, mettendo nel sacco anche i più furbi. Il suo compito è semplice: condurre il settore produttivo e l’euro e, di conseguenza, l’Europa al collasso. Egli inasprirà a dismisura la pressione fiscale, interverrà in maniera draconiana a danno del sistema previdenziale e sanitario, fomenterà il malcontento, causerà un’ondata di scioperi, tumulti… Ab chaos ordo. Quando avrà adempiuto il suo dovere, sarà sostituito da un altro fantoccio, magari un po’ più charmant: costui porterà a termine l’opera, promettendo mari e... monti.
Distruggere è facile; costruire è arduo: i pupazzi della “politica” devono solo devastare, fingendo di voler operare per il bene della collettività. Monti, allevato dai mefistofelici gesuiti, ha tutte le carte in regola per raggirare, con la sua prosa untuosa ed i modi melliflui, i sudditi.
E’ questo uno scenario possibile: vedremo se, come elucubrano alcuni, Monti è “solo” l’economista che bada a tutelare gli interessi dei banchieri o se è il distruttore che spianerà la strada al Nuovo ordine, con il fondamentale premeditato intervento di Napolitano.
A tale proposito, molti cercano di sapere chi veramente si nasconda dietro questo mortale progetto mondialista: è poi così importante stabilire se siano i supplizianti del noto film dell’orrore o gli alieni del pianeta Papalla? Sono sempre dei gran farabutti, come i loro servi, come i loro complici.
[1] Per risolvere le questioni, sarebbe sufficiente abolire il signoraggio bancario, eliminare tutti i processi economici basati sul debito (l’usura esecrata da Ezra Pound), destinare le risorse risucchiate dalla Biogeoingegneria e dalle spese militari alla società ed alle attività produttive, ma è proprio quanto il sistema NON vuole. La schiavitù monetaria è un formidabile strumento di controllo ed un mezzo per scorticare i cittadini e trasformarli in schiavi microchippati. Per il sistema ogni risoluzione di un problema è il problema.
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