Rilanciamo una lunga ed illuminante conferenza tenuta da Sofia Smallstorm: la relazione concerne la Biogeoingegneria ed uno dei suoi fini ultimi, quello di rendere gli uomini degli automi. Ci riferiamo al contributo intitolato “Scie chimiche ed umanità sintetica (psicotronica)”.
La ricercatrice compie una carrellata che spazia dalla moria degli alberi all’oscuramento globale, dalla biotecnologie all’insorgenza di affezioni direttamente o indirettamente collegate alle irrorazioni (in primis il Morgellons), dal controllo psicotronico alla manipolazione del D.N.A., per culminare nell’identificazione di uno fra gli scopi finali delle chemtrails, degradare homo sapiens in un essere bionico, un cross over organico-elettronico.
L’inquietante scenario additato dalla Smallstorm ricorda la società descritta da Aldous Huxley in “Brave new world”: nel noto romanzo distopico viene prospettato un mondo in cui un’élite di plutocrati domina una razza di lavoratori sterili, dalle limitate capacità intellettuali, le cui emozioni sono tenute a bada con la somministrazione di una sostanza chimica.
Sono aspetti ed acquisizioni verso cui si è realizzata una convergenza per opera di vari studiosi: già alcuni anni addietro, Bojs evidenziava la connessione tra scie tossiche, emissioni elettromagnetiche da un lato, soggiogamento della popolazione dall’altro. Anche Corrado Penna ha intuito gli obiettivi reconditi delle operazioni chimico-biologiche, agganciandole in particolar modo ai deliri del Transumanesimo. Interpretazioni molto simili sono dovute al curatore di Freeskies. Tanker enemy, in numerosi articoli, tra cui “Mutanti”, aveva tratteggiato un quadro che combacia con quello rappresentato dalla Smallstorm.
Così, dietro la cortina fumogena creata dagli scienziati transumanisti e dalle corporations dell’era tecnotronica, si intravede la sagoma caracollante dell’ebete uomo del futuro.
Lydia Mancini ha indagato alcuni degli aspetti delle scie chimiche in relazione al controllo mentale ed ha trovato una delle tessere finali del mosaico: l’aeronautica militare statunitense ha studiato come diffondere sensori nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo, dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo.
Articoli e blog correlati:
Bojs, 2012-2018 l’ascensione: scie chimiche e umanità sintetica, psicotronica, 2012
C. Penna, Scie chimiche e umanità sintetica (psicotronica), 2012
Tanker Enemy, Mutanti
Tanker Enemy, L’Aeronautica militare ti vuole L.O.V.: diffusione aerea di impianti biologici nel cibo, nell’acqua, nell’aria (di C. W. Palit)
Morgellons Info
Freeskies
La ricercatrice compie una carrellata che spazia dalla moria degli alberi all’oscuramento globale, dalla biotecnologie all’insorgenza di affezioni direttamente o indirettamente collegate alle irrorazioni (in primis il Morgellons), dal controllo psicotronico alla manipolazione del D.N.A., per culminare nell’identificazione di uno fra gli scopi finali delle chemtrails, degradare homo sapiens in un essere bionico, un cross over organico-elettronico.
L’inquietante scenario additato dalla Smallstorm ricorda la società descritta da Aldous Huxley in “Brave new world”: nel noto romanzo distopico viene prospettato un mondo in cui un’élite di plutocrati domina una razza di lavoratori sterili, dalle limitate capacità intellettuali, le cui emozioni sono tenute a bada con la somministrazione di una sostanza chimica.
Sono aspetti ed acquisizioni verso cui si è realizzata una convergenza per opera di vari studiosi: già alcuni anni addietro, Bojs evidenziava la connessione tra scie tossiche, emissioni elettromagnetiche da un lato, soggiogamento della popolazione dall’altro. Anche Corrado Penna ha intuito gli obiettivi reconditi delle operazioni chimico-biologiche, agganciandole in particolar modo ai deliri del Transumanesimo. Interpretazioni molto simili sono dovute al curatore di Freeskies. Tanker enemy, in numerosi articoli, tra cui “Mutanti”, aveva tratteggiato un quadro che combacia con quello rappresentato dalla Smallstorm.
Così, dietro la cortina fumogena creata dagli scienziati transumanisti e dalle corporations dell’era tecnotronica, si intravede la sagoma caracollante dell’ebete uomo del futuro.
Lydia Mancini ha indagato alcuni degli aspetti delle scie chimiche in relazione al controllo mentale ed ha trovato una delle tessere finali del mosaico: l’aeronautica militare statunitense ha studiato come diffondere sensori nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo, dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo.
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Tanker Enemy, Mutanti
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