domenica 29 aprile 2012

Chiaroveggenza

Anni addietro conobbi un brillante liceale che, dopo aver conseguito con il massimo dei voti il diploma, decise di iscriversi a Giurisprudenza. Superati con la lode i primi due esami del curriculum, lo studente decise, tra lo sconcerto di familari, amici e docenti universitari, di interrompere gli studi. La sua fu una sorta di chiaroveggenza: aveva compreso, con un misto di orrore e vertigine, la vera natura di un abominevole realtà, avendone solo osservato una sfaccettatura con una potentissima lente d’ingrandimento.

Nella fattispecie, il giovane fu folgorato dalla consapevolezza che un abisso spaventoso separa la giustizia vera da quell’accozzaglia di gride che è il corso di laurea in Giurisprudenza. Se si esclude, infatti, la Storia del diritto romano, corso in cui, pur a fatica, ancora sopravvive qualche principio dei prischi padri, tutti gli altri insegnamenti sono un ginepraio di norme, codicilli, articoli, commi… In re publica corruptissima, plurimae leges, scrive Tacito, ossia “in uno stato assai corrotto, le leggi pullulano”. Mai massima fu più vera ed aderente allo sfacelo della giurisprudenza italiana (e non solo) attuale (e non solo). Il binomio stato-giustizia poi è il trionfo dell’aberrazione. Esistono lodevoli eccezioni (si pensi al giudice Paolo Ferraro), ma il quadro generale è avvilente. E’ palese che il “tribunale umano” è distante anni-luce dall’equità: se non è il tempio diroccato di un potere polveroso, è il tetro vestibolo di una camera di tortura. Non si afferma nulla di nuovo: già Manzoni aveva censurato i giudici terreni, le loro collusioni con la classe dirigente, l’ampolloso formalismo legalitario, l’iniquità di una legge debole con i forti ed implacabile con gli umili. Né l’autore dei “Promessi sposi” si riferiva solo alla giustizia secentesca che anzi reputava esemplare di una condizione inveterata e radicata nelle diseguaglianze e nelle sopraffazioni di cui si nutre un potere perverso sino al midollo. Pure Kafka fotografò la stritolante macchina della giustizia, benché egli avesse evocato per lo più, con la sua prosa grigia e disadorna, un male metafisico.

Non stupiamoci quindi, se anche oggi la giustizia non è quasi mai ispirata ad ideali alti: essa è un paradosso, una parodia di sé stessa. Non stupiamoci dunque, se, in un mondo al contrario, criminali incalliti possono accusare innocenti ed ottenerne persino la condanna, intraprendendo le loro iniziative “legali”: è sufficiente sapersi muovere negli oscuri meandri di un labirinto in cui brulicano e si affannano cancellieri, assistenti, legulei, pubblici ministeri, magistrati… la giustizia come verminaio. Tutto è stravolto, nulla è certo: le interpretazioni più balorde schiacciano regole auree. Calunniatori e sicofanti traggono immensi benefici dal loro modus operandi, mentre reati gravissimi restano impuniti, con fascicoli archiviati, procedimenti che si estinguono misteriosamente, norme procedurali violate ad ogni piè sospinto… E’ una giustizia super-mercato in cui chi è più danaroso acquista sentenze a lui favorevoli.

Si stigmatizza - ed a ragione spesso - la casta dei “politici”, ma si trascura di deplorare la popolazione dei palazzi di giustizia dove talora gli avvocati formano la corte di certi influenti personaggi o di taluni giudici, verso i quali provano la soggezione che si palesa all’interno di una struttura gerarchica, feudale.

Si accennava all’orrore: si inorridisce, quando ci si avverte che esistono due dimensioni parallele e tangenti che, però, sono divise da una barriera invalicabile. Con raccapriccio si constata che la gente comune “vive” in una sfera fittizia, irreale, costruita su solide illusioni, su un’aberrante regolarità, tra casa, posto di lavoro, luoghi di divertimento… La gente ordinaria non si avvede che il sistema avvelena in modo deliberato l’intero pianeta, demolisce gli ultimi baluardi di civiltà, sbrana l’identità. Anche in quei rari casi in cui l’uomo della strada si accorge delle innumeri storture, accetta ogni feroce spoliazione, come fosse la cosa più normale.



In alcuni lustri abbiamo visto il cielo subire un’oscena metamorfosi: da magnifico scenario di fenomeni naturali, da suggestiva cornice di paesaggi, emozioni, significati, a teatro di devastanti attività militari. Lo splendore della luce solare si è offuscato: la nostra stella è stata soffocata da una plumbea coltre che lascia appena trasparire un barlume spettrale. Tutto, però, è accolto con noncuranza, con cieca consapevolezza che nulla è cambiato, anzi con il convincimento che il progresso avanza glorioso e fulgido.

Come si può continuare a vivere normalmente, quando si è gettata un’occhiata nell’abisso? Ormai si è sicuri non che il sistema è corrotto, ma che la corruzione più immedicabile è eretta a sistema. Non paiono aprirsi vie d’uscita nell’intricato dedalo, brecce nella poderosa muraglia. Della tanto sospirata crescita di coscienza non pare intravedersi neppure una labile ombra.

Fino a quando, però, resterà anche una sola testimonianza di verità, si saranno perse molte battaglie, ma non l’ultima, quella decisiva.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 26 aprile 2012

Scie chimiche, nanoalluminio e conseguenze di tipo neurodegenerativo (articolo del Professor Russell L. Blaylock)

In un recente articolo, il Dottor Russel L. Blaylock lancia l’allarme circa la Geoingegneria clandestina ed illegale, evidenziando i gravissimi pericoli collegati all’inalazione di nanoalluminio, uno dei tanti veleni contenuti nelle cosiddette “scie chimiche”: se non si riuscirà ad interrompere le criminali operazioni, la salute degli esseri umani e gli equilibri ambientali saranno compromessi in modo irreversibile.

Blaylock appartiene alla National Health Federation ed è biologo e ricercatore nel campo delle neuroscienze: attraverso di lui finalmente un ente ufficiale si pronuncia sulle attività chimiche.

Ringraziamo Ron per l'importante segnalazione e Greiskelly per l’accurata traduzione.


La Rete è piena di storie di "scie chimiche" e di geoingegneria, ufficialmente volte a combattere il "riscaldamento globale" e, fino a poco fa, ho preso queste storie cum grano salis. Uno dei motivi principali per la mia perplessità era che raramente avevo visto nei cieli ciò che veniva descritto, ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di questi tracciati e devo ammettere che non sono come le scie di condensazione che vedevo nei cieli, con cui sono cresciuto. Sono ampie, molto ampie, sono disposte in uno schema ben definito e lentamente evolvono in nuvole artificiali. Particolarmente preoccupante è che ora ce ne sono varie dozzine di modo che ogni giorno ricoprono i cieli.

La mia preoccupazione principale verte sul fatto che ci sono prove che sono irrorazioni di tonnellate di composti di alluminio di dimensioni nanometriche. È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che particelle di dimensioni nanometriche sono infinitamente più reattive e che inducono un'intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l'effetto di queste nanoparticelle sul cervello e sul midollo spinale. Una lista crescente di malattie neurodegenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.), è fortemente correlata all'esposizione all'alluminio ambientale. Le nanoparticelle di alluminio non solo sono infinitamente più infiammatorie, ma possono anche facilmente penetrare nel cervello in vari modi, compresi il sangue e i nervi olfattivi nel naso. Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello e che non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere aggredite nel corso della malattia. Presentano anche il livello più alto di alluminio nel cervello, in casi di Alzheimer.

La via intranasale di esposizione rende particolarmente pericolose le irrorazioni di enormi quantità di nanoalluminio nei cieli, dato che viene inalato da persone di tutte le età, compresi i neonati ed i bambini piccoli per molte ore. Sappiamo che le persone anziane hanno la maggiore reazione a questo alluminio "nato dal cielo". A causa della dimensione nanometrica delle particelle di alluminio usate, i sistemi di filtraggio delle case non rimuovono l'alluminio, prolungando così l'esposizione, anche in ambienti chiusi.



Oltre ad inalare nanoalluminio, la dispersione di aerosol saturerà il terreno, l'acqua e la vegetazione con alti livelli di questo metallo. Normalmente, l'alluminio è scarsamente assorbito dal tratto gastro intestinale, ma il nanoalluminio viene assorbito in quantità molto più elevate. E' stato dimostrato che l'alluminio assorbito viene distribuito ad un numero di organi e tessuti che comprendono il cervello e il midollo spinale. L'inalazione del nanoalluminio sospeso nell'ambiente produrrà anche tremende reazioni infiammatorie nei polmoni, il che rappresenta un rischio significativo per i bambini ed adulti con asma e malattie polmonari.

Io prego che i piloti che stanno spargendo queste sostanze pericolose comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute anche delle loro famiglie. Questo vale anche per i nostri funzionari e politici. Una volta in cui piante, suolo e le falde saranno fortemente contaminati, non ci sarà alcun modo per invertire il danno che è stato causato.

Provvedimenti devono essere presi ora per evitare un imminente disastro alla salute, di enormi proporzioni, che potrà accadere, se queste attività non saranno fermate immediatamente. Altrimenti vedremo un aumento esplosivo, dai tassi senza precedenti, delle malattie neurodegenerative che si conclamano negli adulti e negli anziani, così come dei disturbi nello sviluppo neurologico nei nostri bambini. Stiamo già assistendo ad un drammatico aumento di disturbi neurologici e sta accadendo ai giovani come mai in passato.

Bibliografia:

1.Win-Shwe T-T, Fujimaki H. Nanoparticles and Neurotoxicity. In J Mol Sci 2011;12:6267-6280.
2.Krewski D et al. Human health rRevell PA. The biological effects of nanoparticles. Risk assessment for aluminum, aluminum oxide, and aluminum hydroxide. J Toxicol Environ Health B Crit Rev 2007;10(suppl 1): 1-269.
3.Blaylock RL. Aluminum induced immunoexcitotoxicity in neurodevelopmental and neurodegenerative disorders. Curr Inorg Chem 2012;2:46-53.
4.Tomljenovic L. Aluminum and Alzheimer’s disease: after a century, is their a plausible link. J Alzheimer’s Disease 2011;23:567-598.
5.Perl DP, Good PF. Aluminum, Alzheimer’s Disease, and the olfactory system. Ann NY Acad Sci 1991;640:8-13.
6.Shaw CA, Petrik MS. Aluminum hydroxide injections lead to motor deficits and motor neuron degeneration. J Inorg Biochem 2009;103:1555-1562.
7.Braydich-Stolie LK et al. Nanosized aluminum altered immune function. ACS Nano 2010:4:3661-3670.
8.Li XB et al. Glia activation induced by peripheral administration of aluminum oxide nanoparticles in rat brains. Nanomedicine 2009;5:473-479.
9.Exley C, house E. Aluminum in the human brain. Monatsh Chem 2011;142:357-363.
10.Nayak P, Chatterjee AK. Effects of aluminum exposure on brain glutamate and GABA system: an experimental study in rats. Food Chem Toxicol 2001;39:1285-1289.
11.Tsunoda M, Sharma RP. Modulation of tumor necrosis factor alpha expression in mouse brain after exposure to aluminum in drinking water. Arch Toxicol 1999;73:419-426.
12.Matyja E. Aluminum changes glutamate –mediated neurotoxicity in organotypic cultures of rat hippocampus. Folia Neuropathol 2000;38:47-53.
13.Walton JR. Aluminum in hippocampal neurons from human with Alzheimer’s disease. Neurotoxicology 2006;27:385-394.
14.Walton JR. An aluminum-based rat model for Alzheimer’s disease exhibits oxidative damage, inhibition of PP2A activity, hyperphosphorylated tau and granulovacuolar degeneration. J Inorg Biochem 2007;101:1275-1284.
15.Becaria A et al. Aluminum and copper in drinking water enhance inflammatory or oxidative events specifically in brain. J Neuroimmunol 2006;176:16-23.
16.Exley C. A molecular mechanism for aluminum-induced Alzheimer’s disease. J Inorg Biochem 1999;76:133-140.
17.Exley C. The pro-oxidant activity ofnaluminum. Free Rad Biol Med 2004;36:380-387.

Russell L. Blaylock, M.D.
Visiting Professor Biology
Belhaven University
Theoretical Neurosciences Research, LLC

Fonte: thenhf.com


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 21 aprile 2012

La macchina delle nuvole

Il numero 2939 di Topolino (marzo 2012) ospita il quarto ed ultimo episodio di un racconto intitolato “Doubleduck e la macchina delle nuvole”. Vi è narrata la missione dell’agente segreto, Doubleduck (alter ego di Paperino), alle prese con una potente organizzazione che, attraverso sofisticate tecnologie, intende modificare il clima del pianeta per dominare l’economia.

Nelle tavole delle pagine 21-22, il cattivo, che ha catturato l’eroe e la giornalista Holly Lulamy, illustra il piano di ingegneria meteorologica: Il progetto è nato da un’idea del presidente della Seed & Plant. Il cannone indirizzerà un raggio elettromagnetico verso la troposfera. Il raggio altererà la composizione chimica delle nubi e la pioggia modificata renderà improduttivi i terreni agricoli, a meno che non vengano coltivati con semi particolari, guarda caso prodotti dalla Seed & Plant. Ovviamente faremo in modo di dare la colpa ai cambiamenti climatici. E’ una scusa che funziona sempre! La Seed & Plant agli occhi del mondo diventerà la salvatrice dell’agricoltura!”.

Le strisce, disegnate da Andrea Freccero, con il testo di Fausto Vitaliano, sono piene di allusioni per nulla velate alla Geoingegneria clandestina, alle operazioni di diaboliche multinazionali agroalimentari come la Monsanto, miranti ad imporre sementi transgeniche, dopo aver reso sterili i suoli, con la siccità indotta e con la dispersione dei più svariati inquinanti. "E la pioggia modificata renderà improduttivi i terreni agricoli"...

E’ difficile stabilire se gli ideatori del fumetto, destinato ad un pubblico di bambini, ma pure ad adulti Peter Pan, abbiano voluto, con la saga dell’intrepido Doubleduck, normalizzare le operazioni chimiche nei cieli del pianeta o se, pur attraverso la finzione narrativa e per di più un prodotto “popolare”, abbiano provato a lanciare un messaggio.

Clicca sull'immagine sopra per ingrandire la striscia

A leggere la storia, si ha l’impressione che, a differenza di quanto accade con i nefasti cartoni animati, le pubblicità ed i libri per l’infanzia e la pre-adolescenza, l’autore sia stato animato dal proponimento di denunciare la modificazione dei fenomeni atmosferici. La battuta Ovviamente faremo in modo di dare la colpa ai cambiamenti climaticiè quanto mai eloquente, nella sua brutale verità. Anche l’epilogo dell’avventura sembra confermare questa interpretazione. Nello scioglimento, infatti, il protagonista, tornato dalla fidanzata dopo una lunga assenza, viene subito precettato per innaffiare i fiori del giardino. All’improvviso, però, Paperina gli dà il contrordine, poiché sta principiando a piovere. Nelle tavole conclusive si legge: “Lascia stare: a quanto pare sta cominciando a piovere e, per crescere fiori e piante, non c’è niente di meglio dell’acqua piovana”. Replica Paperino: “Sono d’accordo con te”. Paperino, entra in casa! Ti inzupperai!” “Non fa niente!” A volte ti comporti in modo strano”. “Be’, sai com’è... non facciamo mai caso a certe cose: per esempio a quanto sia bella la pioggia”.

Questa inattesa apologia della pioggia contrasta con la demonizzazione delle precipitazioni, bollate con epiteti che denotano insofferenza e riconducibili alle consuete espressioni “brutto tempo” o “maltempo” oppure "peggioramento". Forse sono preferibili quelle giornate in cui un sole anemico è obnubilato dalla nebbia chimica e la volta celeste è sfregiata da scie di ogni foggia? Gli scrosci naturali sono benefici: oltre ad irrorare i terreni, le colture ed i boschi, ad alimentare le indispensabili riserve idriche, acquazzoni e temporali ionizzano l’atmosfera. L’acqua è vita. L’acqua è simbolo di purezza e rigenerazione. Non dovrebbe essere così difficile da capire.

Ringraziamo l'amico "The_Klutz" per la preziosa segnalazione.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 17 aprile 2012

21 aprile 2012: conferenza sulla geoingegneria clandestina ed illegale ad Ascoli Piceno

FERMIAMO LE SCIE CHIMICHE: VELENI IN CIELO E MALATTIE SULLA TERRA

E’ questo il titolo dell’incontro organizzato per sabato 21 aprile 2012 alle ore 17.00 presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno dal CRiVeO (Centro Ricerche Verità Occultate) e dalla sezione marchigiana di Tanker Enemy, costituitasi di recente al suo interno.

Il programma prevede l’introduzione del Presidente del Criveo, nonché ricercatore indipendente di Scie chimiche e H.A.A.R.P., Carlo Cruciani, l'intervento dell’On. Amedeo Ciccanti, primo firmatario di un'interrogazione parlamentare sulle scie chimiche nel giugno del 2008, poi sollecitata e riproposta nel 2009 e la videoconferenza di Rosario Marcianò, presidente del Comitato Nazionale "Tanker Enemy" nonché massimo esperto in Italia del problema.

Il fenomeno delle scie chimiche comincia ad interessare i nostri cieli sul finire degli anni ’90 del XX secolo; prima, in casi rarissimi, si potevano scorgere rarissime scie di condensa che si formano soltanto se occorrono alcuni parametri concomitanti: altitudine di almeno 8000 mt, umidità relativa pari o superiore al 70%, temperatura prossima ai -40° Celsius.

Le scie sono prodotte da aerei senza livrea e marche identificative che viaggiano generalmente a quote tra i 1600-2300 mt. Esse non di rado persistono per ore fino a velare la luce solare, da qui il sintagma della neolingua orwelliana "innnocue velature”, coniato dai meteorologi del sistema. Sono, però, molto frequenti anche scie effimere che NON sono contrails.

Le scie, da analisi eseguite su campioni di pioggia e neve raccolti dopo consistenti irrorazioni, per opera di diversi laboratori nazionali, risultano contenere sali bario, alluminio ed altri metalli pesanti. Sono stati anche raccolti in parecchie località filamenti di polimeri assai preoccupanti.

Per informazioni: 3200827818 - criveo@libero.it


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 14 aprile 2012

I boati nel Wisconsin sono di origine artificiale

Una recente indagine dimostrerebbe che i boati che, da qualche tempo, si odono in parecchi paesi, sono di origine artificiale. Nel Wisconsin (Stati Uniti) è stata compiuta un’analisi da cui si evince che le località in cui i cittadini hanno segnalato alla polizia le assordanti deflagrazioni, formano una scacchiera. E’ evidente che i luoghi sono equidistanti tra loro: ne consegue che non possono essere eventi naturali di origine geologica. Si osservi il reticolato in cui puntini rossi indicano i siti delle segnalazioni.

Riassumiamo le principali interpretazioni a proposito di questi inquietanti boati.

- I boati sono dovuti all'uso di sistemi laser che, a contatto con il carbonato di calcio, provocano delle esplosioni.
- Le deflagrazioni sono determinate da armi elettromagnetiche e scalari, basate su H.A.A.R.P. e scie chimiche. (Griffith)
- I suoni tonitruanti sono dovuti a manipolazioni delle linee spazio-temporali (Filterman).
- Gli assordanti rimbombi si spiegano come conseguenza di esperimenti di scomposizione e ricomposizione molecolare (Alto ufficiale italiano). Questa spiegazione non è incompatibile con la precedente, in quanto potrebbe implicare un intervento sui wormholes, ossia passaggi dimensionali del microcosmo, in cui le coordinate cronotopiche assumono singolari caratteristiche, in contrasto con le ordinarie configurazioni spaziali e temporali del macrocosmo.

Fonte: Alternativenewsreport

NOTA BENE: il dominio, su cui è stata pubblicata questa notizia, è ora... stranamente in vendita.


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martedì 10 aprile 2012

Buona la Pasqua, la Pasquetta un po' meno (articolo di Silver)

Le improvvise ed inaspettate precipitazioni pasquali, intervallate a sprazzi di firmamento terso, sono state lo sfogo di una natura da mesi schiacciata sotto il calcagno dei militari: alla natura è stato concesso un inopinato interludio. Ce ne offre un resoconto ironico ed amaro l’amico Silver che ringraziamo. Purtroppo passata la festa, gabbato lo santo, anzi... lo cielo.

Acqua e grandine sono scese nei giorni scorsi a Torino, regalando ai Piemontesi un dono che pochi avranno saputo cogliere. Forse grazie alla complicità di una domenica di festa con ferie obbligatorie per i piloti dei tanker spargiveleni, il cielo di domenica ha mostrato tutta la sua bellezza con un azzurro intenso e i cumuli da bel tempo. Chi, come me, vive con gli occhi rivolti al cielo sperando in un castigo divino per questi delinquenti brevettati, sa che è ormai uno spettacolo raro. Domenica è stata una giornata talmente bella che era un delitto starsene chiusi in casa. Questo si che è un bel regalo di Pasqua - ho pensato tra me e me - e chissà che non ci regalino una Pasquetta altrettanto bella!"

Punto dritto sul portale più preciso che conosco ovvero “3Bmeteo” e le previsioni erano più o meno queste: "Alti strati in ispessimento in serata". E precisi come non mai, la settimana comincia con un lunedì di Pasquetta all'insegna delle scie chimiche così che il cielo azzurro del giorno prima è tornato ad essere striato di bianco. Chi segue questo blog da tempo saprà ormai tradurre il gergo "politically correct" in "only correct".

Pur di scappare ancora un po' da questo ritorno "alla normalità", cerco un po' di aria migliore in uno dei posti più riservati e incantevoli del Piemonte: il lago di Malciaussia. Ci si arriva a piedi dopo una camminata di 5 Km in salita. Una della particolarità di questo lago artificiale è che raramente sullo zenith si possono vedere le nuvole. Le nubi provenienti dalla Francia, infatti, si rarefanno sopra la tua testa per poi condensarsi, mentre scendono verso la pianura padana. A questo bell’evento naturale, però, se ne aggiunge un altro artificiale. Molti aerei rilasciano le scie chimiche pochi kilometri, dopo aver passato il confine italiano, ossia, mentre sorvolano le Alpi, non ne rilasciano alcuna, ma quando proseguono per la pianura padana, abbassandosi di quota, ecco che iniziano a generare l'inconfondibile scia.

In tre occasioni sono riuscito a riprenderne uno: arriva senza scia e poi ecco che inizia a diffondere aerosol mortali. Si vedono anche le chemtrails degli aerei precedenti. E' un particolare che si osserva molto bene dalla collina di Torino (da Superga o dal Faro della Maddalena), guardando in direzione Francia: le scie iniziano sempre dalla fine delle Alpi e spesso le vedi terminare qualche kilometro dopo aver oltrepassato la città. Dalla mia posizione privilegiata del lago vedevo gli aerei tornare anche indietro, per ripresentarsi dopo qualche minuto. "Toh guarda! aveva finito il materiale venefico ed è andato a fare rifornimento? – ho pensato - E da quale base francese decollano e si approvigionano? Domande destinate forse a veder passare molto tempo prima di ottenere una risposta. [1]

Le feste sono finite; i voli abusivi e mortiferi purtroppo no.


[1] In verità, sono domande che hanno già trovato risposte esaurienti: tra l’altro si moltiplicano le fotografie e le testimonianze di aerei chimici beatamente parcheggiati sulle piste di scali civili, in attesa di decollare per le consuete criminali missioni o atterrati dopo aver compiuto il loro sporco lavoro. Si legga l’articolo “Aeroporti chimici”.

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sabato 7 aprile 2012

Giganteschi ionizzatori per generare le piogge

L’anno scorso il quotidiano britannico “Sunday Times” riportò la notizia relativa a piogge cadute negli Emirati Arabi Uniti, grazie all’impiego di giganteschi ionizzatori. I "maghi della pioggia" appartenenti alla società elvetica “Meteo Systems”, coordinati dal Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo, provocarono una serie di acquazzoni. Il "miracolo" si compì nella regione orientale di Al Ain, nel periodo più arido dell'estate araba, tra luglio ed agosto. In alcuni casi la pioggia si trasformò in grandine, in altri scese accompagnata da tuoni, fulmini e vento. La particolarità del progetto, fortemente voluto dallo sceicco, Khalifa bin Zayed al Nayhan, è quella di essere il primo in grado di produrre pioggia a ciel sereno.[1]

A rendere possibile gli scrosci furono giganteschi ionizzatori in grado di creare campi di particelle cariche negativamente (ioni negativi) sopra l'area di Al Ain. Questi campi favoriscono la formazione di nuvole imbrifere, purché l’umidità relativa sia pari almeno al 30 per cento.[2]

E’ assodato che esistono numerose tecnologie finalizzate sia a favorire le precipitazioni (il noto cloud seeding) sia ad impedirle. Vari intrugli chimici (gel di silicio, sali di bario etc.) sono impiegati per distruggere o indebolire le perturbazioni, spesso in sinergia con onde elettromagnetiche che scindono, nella molecola dell’acqua, l’idrogeno dall’ossigeno. E’ evidente altresì che, nella stragrande maggioranza dei casi, non sarebbe necessario alcun intervento sui fenomeni meteorologici: le varie manipolazioni, anche in quelle rarissime circostanze in cui, almeno all’apparenza, sono dettate da fini nobili, diventano un pretesto per dominare il tempo ed il clima.

A prescindere dalle piogge artificiali negli Emirati Arabi Uniti, osserviamo che la positivizzazione dell’atmosfera, cui concorre la degradazione dei biomi, è un altro dei perniciosi risultati correlati alla Geoingegneria clandestina ed illegale.

[1] L’idea di adoperare enormi ionizzatori per propiziare le piogge era stata ventilata da chi scrive, prima che fossero prodotte le precipitazioni negli Emirati Arabi Uniti: il principio era giusto, anche se suscitò la stolta ilarità dei disinformatori che evidentemente non ne indovinano una, neppure per caso.

[2] Gli ioni sono atomi che hanno perso o acquisito carica elettrica. Vengono generati in natura dalla scissione di molecole, scissione provocata dall'azione dei raggi solari, delle radiazioni, dei venti e delle maree. Quelli che hanno acquisito carica elettrica sono definiti ioni negativi, invece quelli che hanno perso tale carica sono denominati ioni positivi. Gli ioni negativi sono chiamati anche "ioni buoni", grazie ai loro effetti benefici sull'umore, sull'energia, sulla libido e sul benessere delle persone. Produttori naturali di ioni negativi sono cascate, montagne, spiagge o temporali. Questi atomi aiutano a migliorare la qualità del sonno, l'appetito ed accelerano la convalescenza. L'aria analizzata in prossimità di cascate, litorali, montagne o dopo un temporale presenta concentrazioni di centinaia di migliaia di ioni negativi per centimetro cubo. Innumerevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che elevate quantità di ioni negativi hanno degli effetti benefici e che, al contrario, un eccesso di ioni positivi nell'aria produce conseguenze deleterie sulla salute. Alcuni scienziati russi hanno applicato gli ioni negativi per curare asma, bronchiti ed altre affezioni dell’apparato respiratorio. I risultati delle ricerche confermano che gli ioni caricati negativamente giovano a tutti gli organismi viventi: le piante, ad esempio, crescono più sane e più velocemente, mentre gli esseri umani sono più attenti e più rilassati. Infatti gli ioni negativi agiscono sulla capacità di assimilare ed usare l'ossigeno che passa nel sangue e nei tessuti. Propiziano pure l'ossidazione della serotonina (idrossitriptamina). E'infine dimostrato che diminuiscono la percezione del dolore.



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mercoledì 4 aprile 2012

Gianni Lannes: siamo sotto attacco chimico

Il giornalista investigativo, Gianni Lannes, è noto per alcune sue inchieste molto scomode. Ha indagato sull'omicidio di Ilaria Alpi e del suo operatore, Miran Hrovatin. E’ anche autore di reportages riguardanti le navi che, piene di rifiuti tossici e radioattivi, sono state affondate nel Mediterraneo dalla criminalità organizzata su incarico del governo Berlusconi. A proposito delle scie chimiche, Lannes è categorico. La Geoingegneria è una realtà concreta, documentata e verificabile. Si tratta di una guerra ambientale combattuta contro il pianeta e la popolazione. Tra i fini principali si annovera la depopulation: gli ecosistemi vengono contaminati ed impoveriti per sterminare, in modo quasi inavvertito ma implacabile, interi gruppi umani.

Correttamente Lannes chiama in causa la guerra meteorologica: sono dunque esclusi nella maniera più recisa i cosiddetti “cambiamenti climatici” che i media di regime citano ad ogni piè sospinto per giustificare le anomalie del tempo. In verità, la dicitura “cambiamenti climatici”, oltre ad essere ingannevole - una foglia di fico su un‘atroce verità – è tautologica. Infatti le aberrazioni del clima vengono imputate ai cambiamenti climatici e viceversa. I meteorologi militarizzati ed i pennivendoli hanno una pesante responsabilità, poiché mentono ai cittadini: la menzogna non si manifesta solo occultando la realtà, ma soprattutto con la distorsione del linguaggio che, da mezzo di comunicazione, è trasformato in strumento di plagio. Il primo oltraggio nei confronti della verità si perpetra tradendo la lingua, piegata agli scopi più biechi.



Articolo correlato: C. Penna, Gianni Lannes, un giornalista scomodo che denuncia le scie chimiche, 2012


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