domenica 26 maggio 2013

Gli skywriters dimostrano la quota di rilascio delle famigerate scie chimiche

Quante volte, per giustificare le operazioni di aerosol clandestine sulle nostre città e campagne, sulle valli, sui deserti e sugli oceani, ci è stato “spiegato” che si tratta solo di comune traffico aereo per trasporto civile? Quante volte è stato ripetuto, mentendo, che siamo di fronte alle tracce di condensazione lasciate da velivoli commerciali che incrociano ad 8/12.000 metri di quota? Ovviamente tutto ciò è una mistificazione, una criminale menzogna, propalata da istituzioni corrotte, militari, meteorologi, pennivendoli, pseudo-scienziati e media di regime venduti.

Dopo le innumerevoli altre verifiche in proposito, quali la prova del suono, la prova del cumulo, la prova del laser verde, la prova trigonometrica, la prova del focale, la prova di Flight Radar, la prova dell'inseminazione igroscopica delle nubi, la prova di Google Earth... l'ennesima dimostrazione, come prova e contrario, che quanto affermano i negazionisti è falso, deriva dall'osservazione delle immagini presenti a questo indirizzo.

Si tratta di un sito della Rete in cui è pubblicizzata un'attività definita "Sky writing". Lo "Sky writing" permette, mediante l'uso di piccoli aerei, di tracciare dei brevi messaggi pubblicitari nel cielo. Il metodo è semplice: una squadriglia di aerei diffonde in volo un composto atossico ma persistente, con il quale, per mezzo di un programma computerizzato, è possibile disegnare in aria ciò che si desidera. La quota di intervento, come specificato sul sito, è di circa 10.000 piedi, ovvero pressappoco 3.000 metri. Se si osserva la dimensione delle scie rilasciate da questi aerei, così come le si vede da terra, ci si renderà subito conto che la “taglia” è assimilabile (se non addirittura inferiore) a quella delle scie chimiche, spesso generate anch'esse da piccoli aerei (come i droni usati per il controllo ed i bombardamenti nei teatri di guerra), ma sempre spacciate per scie di condensazione. Ciò dimostra che l'altitudine dove sono diffuse le chemtrails non è senza dubbio superiore ai 3.000 metri di altitudine: ivi le condizioni di temperatura e pressione atmosferica non sono affatto idonee alla formazione di qualsivoglia fenomeno collegabile alla condensa.

Gli skywriters (o skytypers), ovviamente, rilasciano questo tipo di scie innocue da quella quota specifica e cioè, come è stato precisato, da circa 10.000 piedi, poiché è l'altezza ideale per essere visti ed affinché le scritte o i disegni realizzati in volo siano ben identificabili dai potenziali clienti.

Chi ancora insiste sul fatto che gli aerei di linea che volano ad alta quota sono visibili da terra è semplicemente in malafede... oppure è un gonzo. Tertium non datur.



La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 20 maggio 2013

Ipnosi

Svegliati dal sonno o la veglia sarà un incubo.

E’ possibile esercitare il controllo della mente? E’ possibile instillare nel subconscio o nell’inconscio dei messaggi? E’ naturale che il discorso è complesso: non intendiamo addentrarci in un’indagine psicologica e psicanalitica, ma solo accennare al tema per collegarlo soprattutto alla questione “geoingegneria clandestina” alias “scie chimiche”.

Con il termine “inconscio” si designa l’insieme dei contenuti psichici non presenti alla coscienza. Un’embrionale riflessione sull’inconscio è rintracciabile in Leibniz che ipotizzò la presenza di “piccole percezioni” continuamente operanti e non avvertite dalla coscienza a meno che esse non tocchino, integrandosi, una certa intensità. In Schelling e nei Romantici l’idea di inconscio è il fondamento dell’essere umano, la radice invisibile dell’intero universo. Schopenauer equiparò l’inconscio alla volontà cieca ed irrazionale operante nell’uomo e negli animali (Wille), attraverso l’istinto sessuale e di conservazione. Herbart enunciò il concetto di “soglia della coscienza”, al di sotto della quale tutte le idee sono inconsapevoli. Fechner, riprendendo la nozione di “soglia”, rappresentò la mente umana come un iceberg, la maggior parte del quale si trova sotto la superficie. Nella seconda metà del XIX secolo la psicopatologia, specialmente quella francese, studiò alcuni aspetti della vita psichica profonda in relazione all’automatismo psico-motorio, alla suggestione post-ipnotica, al sonnambulismo ed ai sintomi isterici.

Con Freud l’inconscio divenne una costruzione teorica comprensiva degli aspetti motivazionali della personalità, sia sana sia patologica. Fondamentali per il fondatore della psicanalisi fu la concezione di Schopenauer, ma anche l’intuizione di Nietzsche all’interno dell’opera “Genealogia della morale” dove il filosofo tedesco aveva delineato i capisaldi di una sfera psichica in cui si sedimentano e pullulano le pulsioni. [1]

Freud individuò i meccanismi dell’inconscio (Es o Id), ossia simbolismo (lo strato inconscio si esprime attraverso emblemi), spostamento (trasferimento dell’intensità di una rappresentazione ad altre rappresentazioni meno intense collegate alla prima da catene associative), condensazione (un’unica immagine costituisce il punto di intersezione di molti legami associativi ed esprime la somma delle energie relative a ciascuno di essi).

La psiche umana è ancora in buona parte un enigma, gli orientamenti interpretativi sono molteplici e non di rado in contraddizione tra loro: per queste ragioni la C.I.A. ed altri servizi segreti hanno privilegiato un approccio empirico. Trascurando le implicazioni teoriche, sin dagli anni ‘50 del XX secolo la C.I.A. ideò ed attuò dei programmi (MK Ultra e Monarch) per il controllo mentale, servendosi dell’ipnosi, di sostanze psicotrope, di stimoli sensoriali e percettivi per influire sull’inconscio. Il fine era quello di creare dei “candidati manciuriani”, sulla base di analoghi esperimenti condotti dai Cinesi per soggiogare la mente inconscia dei prigionieri statunitensi durante la guerra di Corea. I “candidati manciuriani” sono persone la cui volontà è annullata in modo tale da spingerle a compiere azioni contrarie alla loro etica, azioni di cui, una volta commesse, non ricordano più alcunché. Si accede dunque al loro inconscio dove sono inculcati comandi cui il soggetto obbedisce, non appena viene dato un segnale post-ipnotico (un suono, un’immagine…). I candidati manciuriani o “agenti dormienti” sono stati spesso autori di omicidi eccellenti: si pensi all’iraniano Sirhan Sirhan che uccise Robert Kennedy.

"Telefon" è una pellicola statunitense del 1977, per la regia di Don Siegel. Una scheggia impazzita del KGB mette in azione alcuni agenti di stanza negli Stati Uniti, addestrati solo a livello inconscio.

Sebbene alcuni neghino che si possa dominare del tutto un soggetto e costringerlo ad agire contro i suoi stessi princìpi, è indubbio che le tecniche per condizionare per lo meno la percezione ed interpretazione della realtà sono oggi, grazie anche al contributo della programmazione neurolinguistica, molto avanzate. E’ noto che la pubblicità, ricorrendo a stratagemmi retorici e ad artifici sensoriali, riesce a pilotare la condotta di molti consumatori.

Le tecnologie attuali mettono a disposizione dei persuasori occulti una vasta gamma di strumenti per manipolare l’inconscio, scavalcando il sistema di difesa, talora fragile, costituito dalla coscienza. L’inconscio è, per così dire, espugnato, eludendo la “recinzione” dell’Io. In questo modo si spiega per quale ragione individui, che nulla sanno di aviazione, di motori, di fisica dell’atmosfera, possono identificare nelle scie tossiche delle innocue scie di condensazione o dei non meglio definiti gas di scarico. E’ come se nella loro sfera inconscia fossero state introdotte l’idea e la dicitura “scia di condensazione”, attraverso un martellamento sia palese sia subliminale, a base di spot, loghi, fotogrammi istantanei, articoli di disinformazione, manifesti, libri di testo, corsi, wallpapers. I fruitori di ogni generazione vengono abituati a riconoscere una realtà abnorme di cieli sfregiati come perfettamente normali: si impongono dei modelli percettivi che sostituiscono la memoria storica. Come imbambolate, certe persone sembrano snocciolare delle frasi fatte sulle chemtrails, scambiate per “fumo degli aerei”. Anche le direzioni improbabili e le quote basse diventano normali rotte civili ad altitudini elevate nel loro campionario falso ed inverosimile. La ripetizione della menzogna è strategia efficace e ad essa si associano metodi più subdoli e surrettizi, per lo più tecnologici. Ci riferiamo ai microimpianti che vengono inseriti in detenuti, pazienti, ospiti di strutture psichiatriche…: sono dispositivi che alterano gli stati biofisici e che possono persino interferire con l’attività onirica, in generale sui processi subconsci ed inconsci.

In altre occasioni ci siamo soffermati sul “silent sound” che, però, è solo uno delle tante diavolerie utili alla bisogna. Riferisce Anne Givaudan: “Nei documenti della C.I.A., una nota resa pubblica al comitato del Congresso ci mette al corrente della sperimentazione di microonde sugli esseri umani. Fra le armi ad energia diretta correntemente impiegate dalla C.I.A. ricordiamo Voice Synthesis. Essa consente l’invio a distanza di un fascio audio nel cervello di individui prescelti. Viene anche chiamata ‘telepatia sintetica’ oppure ‘comunicazione telepatica elettronica’, nel lessico della N.A.S.A. Queste armi sono fabbricate dalla Lockheed Sanders e dai notissimi Los Alamos National Laboratories. […] Un altro apparecchio a microonde può trasmettere segnali udibili solo da un soggetto selezionato ad hoc. Questo dispositivo può essere costruito con un banale fucile radar ed il fascio di microonde può venire modulato su frequenze audio e trasmettere voci direttamente all’encefalo. Il dottor J.C. Sharp si prestò ad alcuni test nel 1973 all’Istituto di ricerche militari Walter Reed: all’interno di una camera anecoica (isolata acusticamente, n.d.r.), riuscì a comprendere parole trasmesse per mezzo di un audiogramma a base di microonde dirette al cervello. Robert Becker, autore del saggio ‘The body electric’ e candidato al Premio Nobel dichiara: ‘Strumenti di questo genere ovviamente possono essere usati per far impazzire il bersaglio e per veicolare informazioni ad un assassino programmato per essere tale. Sono informazioni di cui non si troverà mai la fonte’. La C.I.A. studia con attenzione gli effetti dei campi elettromagnetici concentrati ad una frequenza elevatissima per provocare inquietudine, eccitazione, depressione. Indaga pure le conseguenze delle microonde per rafforzare l’azione di droghe, batteri, veleni”.

“Voice synthesis” è descritto pure da Nick Begich, il medico canadese autore del celebre studio “Angels don’t play this H.A.A.R.P.” Begich illustra uno sbalorditivo sistema di traduzione, attraverso il quale un impulso elettromagnetico di frequenza non udibile è tradotto in un messaggio verbale acustico. Ciò avviene per mezzo di un microcongegno che è sufficiente porre in corrispondenza della mandibola.

Queste sono soltanto alcune dimostrazioni dei dispositivi idonei ad attuare il mind control. Non hanno torto quegli studiosi e rivelatori che paventano un impiego di avveniristici apparati per creare scenari olografici associati alla trasmissione di messaggi mentali, nell’ambito di una falsa invasione aliena o dell’avvento di un Avatar (ad esempio, la Parousia del Cristo).

Anche se intendessimo minimizzare la pericolosa efficacia delle tecnologie psicotroniche, resta come arma potentissima per il soggiogamento dell’inconscio l’ipnosi tradizionale. Lo dimostra un recente esperimento condotto all’interno di una puntata del programma televisivo “Deception” dove il mentalista Keith Barry riesce a dominare un soggetto ed a convincerlo a compiere alcune azioni, lasciandogli credere che egli le ha eseguite in sogno. [2] Barry, dopo aver mesmerizzato un giovane, gli ordina di recarsi in una caffetteria, di individuare un avventore vestito di scuro, di addormentarlo con un sonnifero, di sottrargli un dossier contenente delle fotografie. Infine il giovane dovrà tornare da lui con il materiale trafugato. Il soggetto comincia ad eseguire per filo e per segno le istruzioni instillategli durante il sonno ipnotico, non appena ode il trillo di una campanella, il segnale che dà avvio alla “missione”. Una volta destato dalla trance, il soggetto pensa di aver sognato, ma deve ammettere, di fronte al filmato dove è immortalato nella caffetteria insieme con i clienti che sono attori ed alle istantanee portate via di nascosto, che non è stata un’esperienza onirica, ma un vissuto reale. Il governo non commenta.

Dunque alla domande di apertura, ossia è possibile esercitare il controllo della mente? E’ possibile instillare nel subconscio o nell’inconscio dei messaggi? E’ possibile dirigere le azioni, annullando in certi casi il “libero arbitrio”? Rispondiamo che talora queste circostanze sono attuabili. La cultura e la coscienza sono efficaci baluardi contro la manipolazione. Debellare la credulità nei confronti dei messaggi provenienti dai media è già un buon rimedio. [3] Barry ci ricorda che circa il 15 per cento della popolazione (quasi sempre si tratta di persone introverse e riflessive) è resistente alle varie pratiche ipnotiche. Ciò è consolante, mentre preoccupa quell’85 per cento incline ad essere sopraffatto e telecomandato anche solo grazie ad un “innocuo” notiziario di regime.


[1] Come spesso avviene, sono artisti e letterati ad anticipare acquisizioni conoscitive in campi specifici: così, anche se a livello embrionale, Manzoni nei “Promessi sposi” adombra il magmatico mondo dell’inconscio, allorché, narrando il sogno di don Rodrigo, nella notte in cui il signorotto accusa i sintomi della peste bubbonica, delinea, attraverso simboli, le dinamiche e le “personificazioni” dell’Id. Don Rodrigo sogna di trovarsi in una chiesa (archetipo del Super Ego) dove una moltitudine di appestati lo circonda e lo pigia. Egli mette mano alla spada (simbolo di vitalità e di energia) per difendersi dalla calca, ma non trova l’arma (vitalità illanguidita). Infine scorge una testa calva che spunta da dietro il pulpito: è fra Cristoforo (altra icona del Super Ego). Il frate, che ha il braccio teso per aria, è connesso per metonimia alla chiesa: il suo gesto affiora dal passato, quando il cappuccino si era recato dal tirannello con il fine di intercedere per Lucia. Il monaco aveva concluso il concitato colloquio con “Verrà un giorno…”: la frase era stata enfatizzata dal gesto dell’indice ammonitore. Le tracce mnestiche (l’oscura profezia del padre, il cenno plastico…) si sono depositate nell’inconscio di don Rodrigo ed ora emergono, condensandosi in immagini terrifiche e minacciose. La drammaticità del sogno – la drammaticità è intesa sia come tensione sia come struttura narrativa - esplode in un brusco risveglio, tipico degli incubi.

[2] Il titolo “Deception” è quanto mai opportuno: indica l’inganno, ma l’etimologia latina del vocabolo dichiara una cattura (capio), un accalappiamento della vittima attraverso artifizi e tecniche… capziose.

[3] Sul tema si legga l’articolo La persuasione e la psicotronica, 2010


TECNICHE DI CONTROLLO MENTALE

• STRATEGIE DI MANIPOLAZIONE RETORICO-LINGUISTICA E COMUNICATIVA: ITERAZIONE, CHIASMO, SPANNUNG, CLIMAX…; PRINCIPIO DI AUTORITA’ NON AUTOREVOLE, FALSIFICAZIONE DEI DATI, DISTORSIONE DEI SIGNIFICATI ETC.
• STIMOLI SENSORIALI: PRIVAZIONE DEL SONNO, ESPERIENZE ACUSTICHE, VISIVE, OLFATTIVE, IMMAGINI SUBLIMINALI…
• METODI CHIMICI: SOMMINISTRAZIONE DI DROGHE
• TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUISTICA
• INDUZIONI IPNOTICHE
• SISTEMI ELETTROMAGNETICI


Fonti:

A. Givaudan con la collaborazione del Dottor A. Achram, Dopo l’11 settembre: dalla sottomissione alla libertà, vol. 2. pp. 234-235
Enciclopedia di Filosofia, Milano, 2005, s.v. condensazione, inconscio, spostamento

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 16 maggio 2013

"Strakerenemy": identified!

Il mese di settembre 2008 vide la nascita del blog "Strakerenemy" (http://strakerenemy.blogspot.com/), nel quale sono copiati pedissequamente i nostri articoli e commentati da decine di personaggi nascosti da anonimato. Costoro si esibiscono in decine di sproloqui, insulti, minacce, contenuti scatologici. La pagina, dove sono spesso violate le normative sulla tutela dei dati personali, è introdotta dalla seguente frase: “Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog. Questo blog è una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.”

Qual è la reale identità dei gestori del blog "Strakerenemy"? Nel mese di giugno 2009, sulla base di una contronotifica, inviata in risposta ad una nostra segnalazione, a sua volta indirizzata ai gestori della piattaforma Blogger, scoprimmo che il famigerato autosedicente giornalista antibufala Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P.) ne era l'intestatario. Ma con chi lo gestiva? Chi era colui che si nascondeva dietro al nickname di "eSSSe"? Per molto tempo la sua reale identità rimase avvolta nel mistero, sebbene alcuni elementi portassero ovviamente a pensare che si trattasse di un qualche collaboratore nonché amico della guardia svizzera. E', però, noto che, prima o poi, anche i più furbi commettono anche un solo errore. Nel caso del gestore di "Strakerenemy" l'errore fu banale, forse dovuto a sicumera, ma decisivo.

Nell'ottobre del 2012, decidemmo di limitare, a tempo indeterminato, l'accesso ai nostri blog soltanto ai lettori autorizzati, per cui solo chi era abilitato sarebbe potuto intervenire con i suoi commenti agli articoli. E' naturale: questo vincolo non fu gradito dagli abituali ed impuniti stalkers che gravitano attorno al cacciatore di bufale, Paolo Attivissimo, avvezzi ad insultare ed a dileggiare con una frequenza spesso a dir poco snervante, per lo meno perché intasano la piattaforma di moderazione dei commenti. Così, come accennato, da quel mese di ottobre, chi intendeva continuare a partecipare alle discussioni nel forum del blog, doveva avanzare una richiesta formale, via email e, una volta autorizzato, avrebbe potuto scrivere quanto e come preferiva senza passare attraverso il filtro della moderazione dei commenti. Ecco quindi che, tra le diverse richieste di autorizzazione, pervenne quella di un certo Michele Atzeni, un avvocato tra i nostri contatti. La mail conteneva il seguente testo:

Michele Atzeni mikesardegna@hotmail.com 04/10/12

Ciao Straker,

ecco la mail per essere membri di Tanker Enemy.

Saluti e dagli agli infami.

Mike

Da un rapido controllo risultò che l'indirizzo email di questo Michele Atzeni non solo non era quello che noi conosciamo, ma che era pure intonso, mai adoperato sulla Rete e quindi si suppone che fu creato ad hoc solo per inviare quell'istanza. Allora decidemmo di accogliere la richiesta e di rispondere con l'invito della piattaforma Blogger. Inoltrato l'invito, chi aderisce deve rispondere con una mail valida. Così accadde, ma il sedicente Michele Atzeni usò un'altra mail per accettare l'invito. Infatti Blogger ce lo segnalò con il seguente messaggio:

Blogger 04/10/12

mikesardegna@hotmail.com ha accettato l'invito ad accedere al tuo blog privato "Tanker Enemy - STOP CHEMTRAILS!" , ma con un diverso indirizzo email. L'invito è stato accettato da steluci@gmail.com.

Se il tuo invito è stato accettato da una persona che non conosci o che non hai intenzione di invitare, puoi scegliere di revocare l'accesso tramite la scheda Autorizzazioni del tuo blog.

Grazie,

Il team di Blogger

Sin qui non ci sarebbe nulla di strano. Succede che si impieghi un altro indirizzo di posta elettronica, ma in questo caso sapevamo che quel nominativo non corrispondeva realmente alla persona che ben conoscevamo, allora compimmo una veloce ricerca in relazione alla mail steluci@gmail.com, che - verificammo subito - corrispondeva ad un certo Stefano Luciani. Il personaggio in passato aveva collaborato alla stesura dello scartafaccio di Paolo Attivissimo, "L'acchiappavirus". Stefano Luciani è anche conosciuto sulla Rete con i nickname Stefano67, Steluci e lemoste. Dal 2012 ha un'azienda, la "IT Project Manager at Roche", con sede in Svizzera e negli anni precedenti, con gli pseudonimi sopra menzionati forniva la mail steluci@gmail.com, proprio in discussioni relative ad investimenti, programmazione, web marketing e cose del genere. Inoltre scriveva con il suo vero nome, nel 2008, sul blog di Paolo Attivissimo. Insomma... non sussistevano dubbi: eSSSe (esse indica la prima lettera del suo nome proprio) era Stefano Luciani, che, pur di riuscire ugualmente a scribacchiare le sue stolide glosse sui nostri blog, nella fretta di ottenere l'agognata autorizzazione, aveva con imprudenza adoperato la sua storica email (steluci@gmail.com) per rispondere ad un invito proveniente dalla piattaforma, non tenendo conto che questa azione sarebbe stata riportata ai gestori di Tanker Enemy. Stefano Luciani (eSSSe), orgoglioso del suo anonimato, faceva spesso riferimento alla marionetta che lo rappresenta, indicandola come indizio utile alla sua identificazione. Effettivamente è molto somigliante.



Il prode Luciani non solo è stato incauto ed avventato, ma si è pure spacciato per altra persona (peraltro avvisata) e questo è un reato penale perseguibile d'ufficio, senza dimenticare che il più defilato Paolo Attivissimo, essendo dichiaratamente intestatario del blog-cloaca "Strakerenemy", è parimenti responsabile del citato delitto, in quanto complice nella gestione del blog in questione, con tutte le conseguenze civili e penali del caso.

Ora, quando vorrete replicare agli improperi di eSSSe, potrete certamente rispondergli chiamandolo con il suo vero nome, Stefano Luciani. Buon divertimento!

Come è logico, il nostro eroe continua a negare di essere stato identificato, ma, se così fosse, dovremmo supporre che a) Egli si è appropriato indebitamente dei dati di accesso relativi all'account steluci@gmail.com. b) Il medesimo account gli è stato, per così dire, prestato da Stefano Luciani. Comunque sia, costui è pur sempre responsabile della sostituzione di persona.

Qui la schermata che identifica con assoluta certezza Stefano Luciani IT Project Manager at Roche farmaceutica - Basel Area, Svizzera-Industria - Roche

Precedente
AstraZeneca, Self employed, Italian Audio/Video distributor

Formazione
SDA Bocconi

A conclusione di questo articolo, una domanda è doverosa: come è possibile che Stefano Luciani sapesse del nostro contatto Michele Atzeni, tanto da decidere di impiegare, trasgredendo la legge, la sua identità come cavallo di Troia?


La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 13 maggio 2013

Rosso di sera: litio in atmosfera

La N.A.S.A. ha lanciato dei razzi nell’alta atmosfera con l’obiettivo ufficiale di studiare i venti che interferiscono con i segnali satellitari. Questi venti possono disturbare i segnali G.P.S., introducendo una sfasatura sino a mezzo miglio. I vettori hanno creato delle nubi che possono essere monitorate da terra. Il famigerato ente spaziale statunitense intende studiare il comportamento dei venti nella ionosfera, a 60 miglia sopra la Terra, generando nuvole traccianti di colore bianco composte da trimetilalluminio e da scie rosse, formate, invece, da vapori di litio. Queste nubi sono state create al di sopra delle Isole Marshall. La notizia è riportata dall’A.N.S.A. ed è stata rilanciata dal quotidiano “La Repubblica”.

“Due nuvole luminose hanno colorato il cielo delle Isole Marshall, a nord ovest dell'Australia, il 7 maggio 2013. Lo ‘spettacolo’ è stato offerto dalla N.A.S.A.: due 'sounding rocket' sono decollati dalla rampa di lancio di Roi Namur per raggiungere la parte alta dell'atmosfera, rilasciando gas luminosi che, osservati, assieme ai dati delle strumentazioni dei propulsori, forniranno informazioni utili per lo studio delle correnti nella ionosfera. I due missili (il secondo ed il terzo di quattro) sono parte del programma “Equatorial Vortex Experiment” (EVEX) finalizzato alla comprensione delle tempeste elettriche nell'alta atmosfera, perturbazioni che possono ostacolare le trasmissioni satellitari”. (Matteo Morini)

Come è espressamente indicato nel primo capoverso, sintesi di un articolo pubblicato dal “Dailymail”, le “nuvole” sono state prodotte, usando i composti ed elementi chimici che sono alcuni fra gli ingredienti “classici” delle chemtrails: lo denunciamo da anni.

Suggelliamo il testo, accennando al fatto che l’interesse per la ionosfera per opera della N.A.S.A., ergo dei militari, va di sicuro ben oltre l’obiettivo di ottimizzare le comunicazioni satellitari: la ionosfera è, infatti, un’arma che, manipolata ad hoc, è impiegata per scatenare sismi...

Fonti: Dailymail, La Repubblica



La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 9 maggio 2013

Campagna di sensibilizzazione aerea contro la Geoingegneria clandestina alias scie chimiche

Il Comitato Tanker enemy ha deciso di imprimere una svolta alla lotta contro la Geoingegneria clandestina alias scie chimiche, all'origine di una gravissima contaminazione ambientale e di patologie anche gravi. Il tutto è perpetrato in spregio dei trattati internazionali e senza il consenso dei cittadini avvelenati e tartassati. Si è dunque stabilito di raccogliere dei contributi per noleggiare un aereo che sorvolerà la capitale con uno striscione su cui campeggerà una scritta di denuncia del problema. Il velivolo incrocerà sull'Urbe: intero giro del raccordo anulare nelle ore di punta, (fascia oraria 8:30/10:30), Ponte Milvio (Stadio olimpico, Lungo Tevere, Corso Francia e rientro, per un totale di ore 2 (DUE) di volo. Il servizio costa € 890,00 oltre I.V.A. di legge (1.077,00 euro). Si invitano gli attivisti romani a riprendere il volo e ad inviarci il materiale filmato. Una volta raccolta la somma necessaria, si deciderà la data migliore.

Chiunque può offrire il suo contributo con un versamento da eseguire con Paypal da questa pagina

Per informazioni su come partecipare all'iniziativa con altri metodi di pagamento, è possibile scrivere al seguente indirizzo: tanker.enemy [at] gmail.com

Si invitano cittadini ed attivisti a diffondere questo banner.

Auspichiamo che altri comitati aderiscano all'idea. Per quanto ci riguarda, intendiamo replicarla al più presto su altre città.


La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 5 maggio 2013

Il particolato più sottile è all'origine di ictus

Il particolato più minuto (PM 2,5 ed inferiori) è importante causa di ictus. Lo dimostra un recente studio medico condotto negli Stati Uniti d'America. Qual è la principale fonte di inquinamento da polveri? La geoingegneria assassina: ecco spiegato il motivo per cui gli ictus hanno purtroppo conosciuto un'impennata in questi ultimi anni, anche tra giovani e giovanissimi. Si legga "Polveri sottili e guerra climatica", 2013

L’esposizione prolungata alle polveri sottili accelera il processo di ispessimento e di indurimento delle arterie, oltre al fumo, all’obesità, al colesterolo ed all'ipertensione, sul banco degli imputati per lo sviluppo dell’aterosclerosi si trova l’inquinamento atmosferico. A confermarlo è uno studio pubblicato di recente su "Plos Medicine" che ha osservato come l’esposizione alle polveri sottili accentui l’aterosclerosi, aumentando i rischi di infarto o ictus.

Sara Adar della University of Michigan School of Public Health e Joel Kaufman della University of Washington hanno analizzato l’effetto dell’inquinamento sulla carotide, usando questa arteria (che trasporta il sangue al collo, alla testa ed al cervello) come "zona" campione per valutare la situazione degli altri vasi del corpo. È stato analizzato l’ispessimento della carotide di cinquemila persone di età compresa fra i 45 e gli 84 anni, provenienti da sei diverse aree metropolitane degli Stati Uniti e senza problemi di tipo cardiovascolare.

I risultati degli esami agli ultrasuoni eseguiti nell’arco di cinque anni sono stati inequivocabili: se in media lo spessore della carotide aumentava di 14 micrometri all’anno, nelle persone maggiormente esposte ai PM 2,5 l’ingrossamento era maggiore di 5 micrometri. Questi dati, correlati con altri risultati provenienti dalla stessa popolazione, hanno anche evidenziato come coloro che abitano nelle aree più inquinate della città abbiano il 2% di possibilità in più di essere colpiti da un ictus nei confronti di chi risiede nelle zone con livelli inferiori di P M 2,5.

Lo studio non è concluso: le analisi condotte in futuro sullo stesso campione consentiranno di valutare in maniera più approfondita il nesso fra un’esposizione a lungo termine ai PM 2,5 e problemi all’apparato cardiovascolare.

Fonte: ecoblog.it



La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 1 maggio 2013

Convergenza

In un recente articolo il ricercatore Dane Wigington osserva: "Anche coloro che hanno orchestrato questi programmi ora si stanno rendendo conto che non possono controllare la bestia che hanno lasciato uscire dalla gabbia. Ad esempio, ora stanno cercando disperatamente di riformare la coltre di ghiaccio nell'Artico, dopo che si è quasi del tutto sciolta”.

Che alcuni contraccolpi della Geoingegneria clandestina siano sfuggiti al controllo degli stessi satrapi del tempo è possibile. Tuttavia è difficile che le menti perverse dietro a questi abomini siano davvero preoccupate del trambusto atmosferico provocato. Il loro motto è pur sempre “ab chaos ordo”, un motto che vale non solo in un contesto politico e socio-economico ma pure in quello climatico-ambientale. Tra l’altro sembra proprio che i geoingegneri usino il tempo in modo scientifico: siccità ed alluvioni si avvicendano in modo mirato al fine di causare il maggior nocumento possibile ad una già prostrata agricoltura e ad un turismo in affanno. Forse la belva è scappata dalla gabbia, in quanto la gabbia è stata lasciata aperta a bella posta. Tra l’altro, se gli interventi fossero interrotti, nell’arco di poco tempo i biomi recuperebbero almeno in parte la loro omeostasi, una relativa stabilità. Purtroppo ciò non avviene, anzi.

Quando additiamo i vertici militari come i responsabili delle scelleratezze che insanguinano il pianeta, non siamo lontani dal vero. Basti pensare a tutte le atrocità perpetrate nei teatri di guerra (Iraq, Afghanistan, Serbia, Kosovo, Libia, Libano, Siria…) ai danni spesso della popolazione civile, all’uso di ordigni nei poligoni (il caso di Quirra è tristemente famoso), alle basi costruite ed ampliate in spregio dei cittadini e dell’Italia, colonia di Stati Uniti e Vaticano. Poi qualcuno riscopre un patetico orgoglio nazionale per difendere i due fucilieri del Battaglione San Marco accusati di aver ucciso dei pescatori in India. Di là dal caso umano e dalle reali responsabilità ancora da stabilire, non si deve dimenticare che i due marò sono comunque dei soldati, ossia non propriamente dei filantropi, ma individui inquadrati ed indottrinati, con una forma mentis che è quanto di più inumano si possa immaginare. Non sarebbe opportuno rispolverare l’amor patrio di fronte all’usurpazione di sovranità compiuta dai potentati internazionali?

Eppure, ribadita l’inappellabile condanna nei confronti degli eserciti, intesi come negazione assoluta della civiltà, dobbiamo sottolineare che i militari stessi sono strumentalizzati da qualcuno che sta più in alto.

Fatalità… il bario utile nell’ambito di operazioni belliche, poiché crea dei corridoi elettromagnetici nell’atmosfera, idonei all’intercettazione di missili ed al rilevamento di bersagli, è lo stesso elemento alla base della modificazione genetica in atto. Si è creata dunque una mortale convergenza: il bario che consente di ottenere delle configurazioni elettroniche tridimensionali del campo di battaglia (vedi il Progetto R.F.M.P. – V.R.T.P.E.) nel contempo aggredisce il D.N.A., inducendo delle mutazioni degenerative. Le scie chimiche sono dunque un’arma a doppio taglio.

I militari sono blanditi, giacché vengono offerti loro i mirabolanti e distruttivi ritrovati della tecnologia più avveniristica, ma essi stessi sono ingannati in quanto per lo più esecutori di un progetto infame ideato da chi non esiterà a sbarazzarsi, prima o poi, anche di loro. Alla masnada di ebeti violenti non sarà concesso neppure l’onore delle armi. Non è casuale: i fucilieri cui sopra si accennava, Girone e La Torre, sono stati sfruttati per la campagna elettorale e poi rimandati in India.



La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti