Sit eis terra levis.
Dopo che la Sardegna è stata colpita da un formidabile nubifragio, è stato adoperato e ripetuto il termine "ciclone”, nel senso di uragano, non nel significato di vortice depressionario. Sull’isola si è scatenata la furia di un vero e proprio uragano o siamo di fronte alla solita manipolazione linguistica, inconfondibile traccia della consueta manipolazione meteorologica? Ci si dimentica che un ciclone si forma solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30° latitudine N e 30° latitudine S, quando la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è almeno di 26.5°C. L’aria, a contatto con l’oceano caldo, diventa instabile e sale, raffreddandosi per espansione. L’umidità si condensa quindi in imponenti nubi temporalesche: la differenza di temperatura tra la base e la sommità del tifone è dell’ordine di 100°C ed è in grado di scatenare venti che possono toccare i 200 chilometri all’ora. Il Mediterraneo, a differenza del Pacifico e dell’Atlantico, non è un mare dove si possono rilevare questi fenomeni estremi.
Nel caso della calamità in Sardegna possiamo ipotizzare un fenomeno artificiale? La risposta è probabilmente affermativa. Vediamo perché.
• Il ciclone si manifesta come un enorme mulinello di forma appunto circolare. Ciclone deriva dal greco “kyklòs”, che vale “cerchio”. Le immagini satellitari mostrano, però, a sud della martoriata isola una formazione a V: è un particolare su cui torneremo.
• I giorni che hanno preceduto il disastro erano stati funestati da una parossistica attività chimica: composti elettroconduttivi erano stati dispersi da aerei civili e militari. Questi composti costituiscono, per così dire, il substrato su cui si crescono le energie elettromagnetiche. E’ una falda che, soprattutto durante la notte, imprigiona il calore nella bassa atmosfera, creando un effetto serra artificiale. Di conseguenza i meccanismi di scambio termico sopra descritti, possono sfociare in manifestazioni atmosferiche di notevole veemenza.
• A sud dell’isola, le mappe satellitari mostrano un robusto corpo nuvoloso a foggia di V: è una cosiddetta V-Shaped. I meteorologi di regime, in questi ultimi tempi, si sono affrettati a classificare tale fenomeno indotto, riconducendolo a qualcosa di naturale, ancorché insolito e di fatto inspiegato. La configurazione geometrica delle V-Shaped, del tutto assenti, come le “innocue velature”, nei testi di meteorologia non contraffatti”, lascia intrevadere lo zampino dei militari. Le V-Shaped, secondo la climatologia orwelliana, sarebbero temporali autorigeneranti (sic), una specie di moto perpetuo sul mare.
• Esistono strumenti per originare nubi: sono probabilmente un’evoluzione dei Liquid Rocket Engines (J-2X e RS-25), progettati dalla N.A.S.A. o del Taurus Molecular Cloud, TMC- 65, un dispositivo sperimentato inizialmente dai russi ed impiegato poi dagli Stati Uniti per provocare la pioggia. Il TMC era stato ideato in origine per oscurare i radar.
• Le supercelle temporalesche classiche hanno la forma di incudine e si sviluppano in verticale. Casualmente questi sistemi sono sempre più rari in concomitanza con fenomeni piovosi di elevata intensità.
• E’ possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta. [2] Il raggio non è visibile, ma interagisce con gli apparati elettrici ed elettronici che incontra sul suo percorso, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione o addirittura l'esplosione. Un'arma del genere ha un potenziale distruttivo abnorme: un dispositivo simile, se molto potente, potrebbe causare un black out che sarebbe poi attribuito da “scienziati” collusi con il potere e dai media di regime ad una tempesta solare. Quasi certamente questo congegno bellico è il perfezionamento di un’invenzione che si deve allo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, Nikola Tesla. Egli chiamò la sua ferale invenzione “raggio della morte”. [3]
• Cunei di nuvole erano già stati rilevati in occasione di altre alluvioni: ad esempio, nel Golfo di Genova, quando la città e parte del Levante ligure furono investite da piogge torrenziali.
• Gli Stati Uniti dispongono di piattaforme H.A.A.R.P. mobili montate su navi: esse possono essere impiegate pressoché in ogni dove per influire sui fenomeni meteo.
Considerati questi aspetti, ci sembra improbabile che il flagello che ha devastato alcune zone Sardegna sia da ascrivere a Madre Natura: pare proprio sia stato un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca. E’ stato un altro episodio di guerra climatica che è recepita come tale ormai anche in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, quanto più i mezzi di disinformazione di massa si affannano a negarla.
[1] Il ciclone tropicale, che assume il nome di “uragano” nell’Atlantico e quello di “tifone” (dal cinese “da fon”, “grande vento”) nel Pacifico, è un fenomeno che si presenta come un vortice d’aria ad alta velocità. Si forma durante la stagione calda ed è cagionato dall’alta temperatura delle acque, dall’elevata umidità e dalla forza di Coriolis.
[2] Gli adroni sono le particelle elementari (barioni, mesoni e le rispettive antiparticelle) costituite da quark e che partecipano all’interazione forte, la forza che nel nucleo tieni uniti i neutroni ai protoni. I fotoni, che hanno la natura duplice di onde e di corpuscoli, veicolano la luce, forma di energia elettromagnetica.
[3] Alcuni ricercatori ritengono che molti pittogrammi nei campi di cereali siano creati con dispositivi satellitari.
Dopo che la Sardegna è stata colpita da un formidabile nubifragio, è stato adoperato e ripetuto il termine "ciclone”, nel senso di uragano, non nel significato di vortice depressionario. Sull’isola si è scatenata la furia di un vero e proprio uragano o siamo di fronte alla solita manipolazione linguistica, inconfondibile traccia della consueta manipolazione meteorologica? Ci si dimentica che un ciclone si forma solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30° latitudine N e 30° latitudine S, quando la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è almeno di 26.5°C. L’aria, a contatto con l’oceano caldo, diventa instabile e sale, raffreddandosi per espansione. L’umidità si condensa quindi in imponenti nubi temporalesche: la differenza di temperatura tra la base e la sommità del tifone è dell’ordine di 100°C ed è in grado di scatenare venti che possono toccare i 200 chilometri all’ora. Il Mediterraneo, a differenza del Pacifico e dell’Atlantico, non è un mare dove si possono rilevare questi fenomeni estremi.
Nel caso della calamità in Sardegna possiamo ipotizzare un fenomeno artificiale? La risposta è probabilmente affermativa. Vediamo perché.
• Il ciclone si manifesta come un enorme mulinello di forma appunto circolare. Ciclone deriva dal greco “kyklòs”, che vale “cerchio”. Le immagini satellitari mostrano, però, a sud della martoriata isola una formazione a V: è un particolare su cui torneremo.
• I giorni che hanno preceduto il disastro erano stati funestati da una parossistica attività chimica: composti elettroconduttivi erano stati dispersi da aerei civili e militari. Questi composti costituiscono, per così dire, il substrato su cui si crescono le energie elettromagnetiche. E’ una falda che, soprattutto durante la notte, imprigiona il calore nella bassa atmosfera, creando un effetto serra artificiale. Di conseguenza i meccanismi di scambio termico sopra descritti, possono sfociare in manifestazioni atmosferiche di notevole veemenza.
• A sud dell’isola, le mappe satellitari mostrano un robusto corpo nuvoloso a foggia di V: è una cosiddetta V-Shaped. I meteorologi di regime, in questi ultimi tempi, si sono affrettati a classificare tale fenomeno indotto, riconducendolo a qualcosa di naturale, ancorché insolito e di fatto inspiegato. La configurazione geometrica delle V-Shaped, del tutto assenti, come le “innocue velature”, nei testi di meteorologia non contraffatti”, lascia intrevadere lo zampino dei militari. Le V-Shaped, secondo la climatologia orwelliana, sarebbero temporali autorigeneranti (sic), una specie di moto perpetuo sul mare.
• Esistono strumenti per originare nubi: sono probabilmente un’evoluzione dei Liquid Rocket Engines (J-2X e RS-25), progettati dalla N.A.S.A. o del Taurus Molecular Cloud, TMC- 65, un dispositivo sperimentato inizialmente dai russi ed impiegato poi dagli Stati Uniti per provocare la pioggia. Il TMC era stato ideato in origine per oscurare i radar.
• Le supercelle temporalesche classiche hanno la forma di incudine e si sviluppano in verticale. Casualmente questi sistemi sono sempre più rari in concomitanza con fenomeni piovosi di elevata intensità.
• E’ possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta. [2] Il raggio non è visibile, ma interagisce con gli apparati elettrici ed elettronici che incontra sul suo percorso, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione o addirittura l'esplosione. Un'arma del genere ha un potenziale distruttivo abnorme: un dispositivo simile, se molto potente, potrebbe causare un black out che sarebbe poi attribuito da “scienziati” collusi con il potere e dai media di regime ad una tempesta solare. Quasi certamente questo congegno bellico è il perfezionamento di un’invenzione che si deve allo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, Nikola Tesla. Egli chiamò la sua ferale invenzione “raggio della morte”. [3]
• Cunei di nuvole erano già stati rilevati in occasione di altre alluvioni: ad esempio, nel Golfo di Genova, quando la città e parte del Levante ligure furono investite da piogge torrenziali.
• Gli Stati Uniti dispongono di piattaforme H.A.A.R.P. mobili montate su navi: esse possono essere impiegate pressoché in ogni dove per influire sui fenomeni meteo.
Considerati questi aspetti, ci sembra improbabile che il flagello che ha devastato alcune zone Sardegna sia da ascrivere a Madre Natura: pare proprio sia stato un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca. E’ stato un altro episodio di guerra climatica che è recepita come tale ormai anche in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, quanto più i mezzi di disinformazione di massa si affannano a negarla.
[1] Il ciclone tropicale, che assume il nome di “uragano” nell’Atlantico e quello di “tifone” (dal cinese “da fon”, “grande vento”) nel Pacifico, è un fenomeno che si presenta come un vortice d’aria ad alta velocità. Si forma durante la stagione calda ed è cagionato dall’alta temperatura delle acque, dall’elevata umidità e dalla forza di Coriolis.
[2] Gli adroni sono le particelle elementari (barioni, mesoni e le rispettive antiparticelle) costituite da quark e che partecipano all’interazione forte, la forza che nel nucleo tieni uniti i neutroni ai protoni. I fotoni, che hanno la natura duplice di onde e di corpuscoli, veicolano la luce, forma di energia elettromagnetica.
[3] Alcuni ricercatori ritengono che molti pittogrammi nei campi di cereali siano creati con dispositivi satellitari.
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
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Altro che F35, avremmo dovuto rifornire la contraerea, e usarla. Stanno spendendo i nostri soldi per avvelenare la nostra aria, la nostra acqua, il nostro cibo. Ora distruggono pure le nostre case. Cosa difende lo stato? Le banche e le corporazioni multinazionali. OK. E il genocidio ce lo autofinanziamo. Se uno parla é diffamazione...
RispondiEliminapresidente Ecuador su scie chimiche, un grande
https://www.youtube.com/watch?v=rXgB2WAkgu8
Non c'entra con gli aerei chimici.
Eliminaparlava di aerei non identificati che fanno fumo. Per me i tanker rientrano nella categoria... perché dici così?
EliminaQuel video lì l'ho trovato tramite una vecchia conferenza contro le chemtrails cui ha partecipato anche stefano felce&mirtillo...
EliminaSalve ragazzi! Come diceva anche qualcuno di voi nell'altro post, di scie persistenti se ne vedono molte meno, evidentemente gli bruciano un po' le chiappe.
RispondiEliminaSono tornati all'attacco continuativamente con le scie non persistenti, infatti è cambiato il tempo, (zero nuvole) evidentemente gli basta il mantenimento, dato che, non ci sono perturbazioni in arrivo.
Nebbia chimica su Sanremo: a centinaia gli aerei della morte.
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=MJUuDoRZpyU
Eliminagood bye blu sky - PF
E' solo una questione dettata da esigenze puramente tecniche. Scie non persistenti quando non v'è bisogno di distruggere perturbazioni. Qui un esempio.
RispondiEliminaHa davvero dell'incredibile che da noi si riesca a essere piu' realisti del re. Negli USA, in UK, nella stessa Russia si discute tranquillamente di geoingegneria in tutte le sue implicazioni. E' risaputo che dalla stazione Haarp in Alaska possano far bollire la ionosfera, tant'e che non e' anomalo sentirla definire " la macchina per i terremoti". E' possibile trovare documentazioni online, stazioni radio, canali sul web e anche canali televisivi quasi completamente dedicati a questo e altri argomenti legati al cosiddetto "complottismo". E ci sono riviste dedicate alle cose militari, pure in italiano, dove discutono dell'utilizzo di queste armi elettromagnetiche senza alcuna reticenza. Una ristrettezza mentale, una ostinazione a negare l'evidenza come quella italiana dovrebbe essere studiata in laboratorio perche' non ha eguali. Ecco perche' possono continuare ad aggredirci in tutti i modi senza che noi opponiamo alcuna resistenza, al contrario porgiamo il collo in una posizione in cui ce lo possano tagliare piu' facilmente. Non bastano cicloni, alluvioni, terremoti, frane, sciacallaggio finanziario, crisi economica , tassazione da usura e sfacelo delle istituzioni, non vogliamo vedere quale e' la mano che muove i fili. Non c'e' neanche bisogno di perdere tempo a chipparli, gli italiani, e' bastato un ventennio di televisione squallida e un po' di antennine ingerite con l'aria per allinearli fiduciosi in attesa del macello.
RispondiEliminaL'Italia è maestra nella disinformazione.
EliminaAnche sta sera qui in prov. di GE (ben lontano dagli aeroporti) ho visto le luci di almeno 2 velivoli. Nulla in zona su flight radar 24. Probabilmente da sta mattina non si son fermati un attimo, eppure tutto il giorno cielo limpido, forse complici anche i venti in quota.
RispondiEliminaA sto punto bisognerebbe analizzare l'acqua a livello delle falde acquifere, dove pesca l'acquedotto. Quelle sarebbero belle prove. Che voi sappiate qui in Italia mettono il fluoro negli acquedotti come negli states? (lasciamo perdere i danni del cloro.., ma sembra che il fluoro sia un catalizzatore importante in nano-bioingegneria..)? Avete avuto notizia di analisi di acqua di falda per caso? Quella piovana non ve lo chiedo neppure, sappiamo che porta giù tutti i veleni..
P.S. Non c'è nessuno che conosca un patologo per chiedergli se per caso negli ultimi anni abbiano riscontrato anomalie nel loro lavoro? Daccordo che non usano il microscopio di routine, ma quelle fibre se son le stesse del Morgellons da qualche parte dovrebbero vedersi nei cadaveri, o no? Ora posso andare a dormire..
Come non usano il microscopio di routine? L'Anatomia Patologica è quasi solo microscopio dalla mattina alla sera. Fanno anche molte reazioni cito- ed istochimiche ma l'osservazione dei vetrini è la base!!!!!!
Eliminavolevo dire che.. non tutti finiamo all'attenzione del patologo :) anche se a sto punto.. comincio a pensare che dovremmo ;)
EliminaTu conosci un patologo?
... quelli che non ci son finiti, sono già andati alle cozze.
Elimina:-) pensavo più a una joint venture "cospirazionisti" - patologi (vivi) per trovare segni, indizi... mamma sto diventando un robot? Se non ce lo chiediamo noi.. le prossime generazioni di androidi potrebbero essere programmate per non porsi più la domanda :oD
EliminaNon ho confidenza con nessun anatomo-patologo. Ne ho visti diversi durante le conferenze. Se ne potrebbe contattare qualcuno ma ho la netta impressione, anzi la certezza che abbiano subìto una specie di lavaggio del cervello. Per cui prima che possano accettare determinate evidenze, ne passa...
Elimina..Lavaggio del cervello? Oltre il solito intendi?
Eliminahttp://riprendiamociilpianeta.it/casalgrande-re-5-dicembre-2013-ore-2030-incontro-informativo-scie-chimiche-geoingegneria-risveglio-della-coscienza/
RispondiEliminaquesto é forte, l'avrete già visto forse:
http://www.francescolanza.net/un-troll-pentito-svela-come-la-ka-ta-paga-i-provocatori-online
interessante notare come alla fine dell'intervista il troll pentito riveli di come vengano controllati via sofware, on line 24/24.. vi ricorda niente?
questo tale Francesco lanza si e' limitato a riportare un articolo che girava in rete gia' un anno prima. Leggiti quello che scrive lui personalmente sulle scie chimiche...ti fara' rimpiangere l'apertura mentale di attivissimo!
Eliminalol :)
EliminaGUERRA USA ALL’UMANITA’ E A MADRE NATURA: IL BREVETTO EASTLUND, UNA PROVA INEQUIVOCABILE
RispondiEliminahttp://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/11/guerra-usa-allumanita-e-madre-natura-il.html
grande articolo
Elimina1979: il Colonnello spiega dove e perché si formano gli uragani.
RispondiEliminaA quei tempi c'era ancora un po' di serietà, mica come adesso, fa piacere vedere com'eravamo poco più di 30 anni fa...incredibile cosa siamo diventati... e quel che vogliono farci diventare :- |
EliminaLook Up! (10 min promo)
RispondiEliminaMentre in Italia siamo ancora nella fase della negazione delle chemtrails, che vengono fatte trionfalmente passare o come allucinazioni o come contrails, nientemeno che negli US uno show come quello di Freeman (tra i molti) affronta in maniera molto semplice e accessibile la questione di cosa sono le scie chimiche e quale e' il loro target. Una specie di vedemecum sulle scie chimiche for dummies. Che le scie chimiche esistano oltreoceano lo negano in pochi, anche se esistono versioni piu' o meno fantasiose su perche' siamo irrorati. Freeman nota con molta semplicita' come il target siamo noi, come questo sia verificabile dal fatto che in presenza di raduni o nel weekend la frequenza degli aerei si impenna, e dal fatto che siano stati riscontrati nelle analisi svolte resti di globuli rossi e antrace, tra gli altri . Mi spiace che sia in inglese, ma spero che molti possano capire se nn altro perche' Freeman parla piano.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=of5wMDdy8DU
Si trova anche come freemantv su you tube.
Che vuoi che ti dica, non credo che in Ita siamo più coglioni che altrove, chissà, magari siamo più predisposti al lavaggio del cervello.. o magari ancora una volta verrà fuori che c'è di mezzo il Vaticano? Non ci sarebbe da stupirsi più di tanto: si sa che le multinazionali chimiche e farmaceutiche son controllate dai gesuiti....... pensar male è peccato ma spesso ci si azzecca?
EliminaNo, a pensar male non è peccato perchè di questi tempi ci si azzecca sempre.
EliminaDifficile fare la graduatoria sulla nazionalita' dell'imbecille, ce ne e' tanti e ben distribuiti, caro Emanuele. Ti dico pero' qualcosa che penso abbia una grande rilevanza e che il ns comune amico Straker ha divulgato qualche anno fa : la enorme proliferazione di antenne, spacciate a uso telefonia mobile. I casi della vita mi hanno portato a dover viaggiare continuamente, e ti garantisco che mai ho potuto osservare come in Italia una tale mole di antenne, il loro numero e' davvero spropositato. Non lo avrei probabilmente notato se Rosario non ne avesse scritto, ma sono oramai due anni che in ogni paese dove vado faccio il censimento visivo delle antenne. Ne ho riscontrato un numero esagerato, oltre all'Italia, solo in Vietnam. (La Cina mi manca). Io nn credo che l'ottundimento italiano sia casuale, ma ben coltivato. E per rimanere in tema Vaticano, dell'inquinamento che provocano le antenne di radio maria se ne parla da un decennio almeno!
EliminaTante antenne, non solo per instupidire il popolo, purtroppo ...
Eliminahttp://www.elettrosmogsicilia.org/articoli-scientifici/65-2011/127-mortalita-da-neoplasia-e-stazioni-radio-base-telefoniche-nella-municipalita-di-belo-horizonte-brasile
Articolo originale http://avaate.org/IMG/pdf/ESTUDIO_BRASIL_BrazilCellTowerStudy.pdf
Poi c'è sempre qualche coglione di "scienziato" che contesta lo studio con argomentazioni idiote. Ve le risparmio.
Circa al 25 esimo minute si sente un ascoltatore indiano, chiaramente dientificabile dall'accento, che chiede a Freeman cosa puo' essere quella roba che mollano gli aerei perche', dice con tono perplesso "It's visible, you know, it's visible". In questa espressione di puro buon senso, di una persona comune che vede qualcosa di strano e si interroga, c'e' un mondo intero di facolta' mentali che stanno andando perse. Interessante anche come Freeman sottolinea la letargia che consegue sempre a una irrorazione massiccia, e il perche' utilizzino I polimeri (noti anche come ragnatele, a casa dei metereologi italioti).
RispondiEliminaIl mondo dei negazionisti è un mondo di cerebrolesi venduti.
EliminaScie chimiche e tanto altro: Gianni Lannes, un testimone di questi tempi.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=bLjdFc9hWu4
L'APPELLO DI PAOLO FERRARO - INFORMATE INFORMATE INFORMATE
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