Ci ha lasciato prematuramente il 19 dicembre scorso il nostro amico e collaboratore Gianni Ginatta. Uomo schivo, mite e sensibile, si è distinto per le sue tenaci e meticolose ricerche che, tra l’altro, sono sfociate nelle fondamentali acquisizioni inerenti al Progetto R.F.M.P. V.R.T.P.E. ed alla connessa vicenda del sanremese Davide Cervia, l’esperto di guerra elettronica di cui dal 1990 non si sa più nulla.
Soprattutto ricordiamo la sua umanità che si manifestava in indulgenza e comprensione anche verso gli interlocutori grossolani ed aridi.
Il contributo di Gianni è stato prezioso: ci ha fornito materiale, indicato fonti, dato consigli non solo in relazione alla Geoingegneria clandestina, ma pure in riferimento a molti altri ambiti culturali spesso di frontiera in cui egli si è mosso con l’intuito dell’esploratore curioso ed attento. Gianni ha avuto il temperamento del pioniere che si avventura in territori incogniti con audace accortezza.
Non è mai mancato il suo sostegno generoso e disinteressato nei frangenti che hanno costellato questi anni. Noi di “Tanker enemy”, insieme con tutti coloro che hanno apprezzato le sue qualità, vogliamo ricordarlo con stima ed affetto attraverso la bellissima testimonianza di un comune amico.
“Via verso un mondo migliore. Un mondo da lui auspicato e infaticabilmente ricercato in ogni giorno della sua vita. A Gianni volevamo bene, autenticamente bene. Ricordarlo per me è un dovere ma ancor più un onore, così come è stato un privilegio incontrarlo e conoscerlo. Gianni non avrà da questo mondo il tributo che si merita, eppure con Gianni perdiamo una persona rarissima, una mente scintillante e un cuore generoso.
Sinceramente non ricordo quando ci incontrammo e perché ciò avvenne. Come lui riteneva fu semplicemente questione di magnetismo.
Gianni era una persona che amava ancora guardare il cielo e le stelle. L'azzurro intenso e il blu scuro della notte. Amava gli astri, il sole e il cosmo. Un ricercatore che amava la scienza e il mistero, il ragionamento e il dubbio, il calcolo e il paradosso, il misurabile e l'insondabile.
Noi a quei tempi (2002) pubblicammo un articolo sulle scie chimiche. Ecco forse fu quello: fu lo sdegno di fronte a tanto scempio, fu il sentirsi soli sotto quel cielo imbiancato e violato a unirci. Da allora Gianni è stato con noi e sempre un poco più avanti di noi.
Un maestro umile. Distante anni luce dal chiacchiericcio semicolto e futile dei salotti, Gianni è stato un intellettuale libero e di parte: sapeva schierarsi per la verità e per chi, in quel momento, stava vicino ad essa. Un maestro umile che ci ha dato più di quanto noi stessi abbiamo fino ad oggi potuto cogliere.
E ora con la nostalgia nel cuore percepiamo una grandezza. Questa percezione di infinito, e non il vuoto, è l'ultimo regalo e paradosso che Gianni ci lascia”.
Sergio S.
Soprattutto ricordiamo la sua umanità che si manifestava in indulgenza e comprensione anche verso gli interlocutori grossolani ed aridi.
Il contributo di Gianni è stato prezioso: ci ha fornito materiale, indicato fonti, dato consigli non solo in relazione alla Geoingegneria clandestina, ma pure in riferimento a molti altri ambiti culturali spesso di frontiera in cui egli si è mosso con l’intuito dell’esploratore curioso ed attento. Gianni ha avuto il temperamento del pioniere che si avventura in territori incogniti con audace accortezza.
Non è mai mancato il suo sostegno generoso e disinteressato nei frangenti che hanno costellato questi anni. Noi di “Tanker enemy”, insieme con tutti coloro che hanno apprezzato le sue qualità, vogliamo ricordarlo con stima ed affetto attraverso la bellissima testimonianza di un comune amico.
“Via verso un mondo migliore. Un mondo da lui auspicato e infaticabilmente ricercato in ogni giorno della sua vita. A Gianni volevamo bene, autenticamente bene. Ricordarlo per me è un dovere ma ancor più un onore, così come è stato un privilegio incontrarlo e conoscerlo. Gianni non avrà da questo mondo il tributo che si merita, eppure con Gianni perdiamo una persona rarissima, una mente scintillante e un cuore generoso.
Sinceramente non ricordo quando ci incontrammo e perché ciò avvenne. Come lui riteneva fu semplicemente questione di magnetismo.
Gianni era una persona che amava ancora guardare il cielo e le stelle. L'azzurro intenso e il blu scuro della notte. Amava gli astri, il sole e il cosmo. Un ricercatore che amava la scienza e il mistero, il ragionamento e il dubbio, il calcolo e il paradosso, il misurabile e l'insondabile.
Noi a quei tempi (2002) pubblicammo un articolo sulle scie chimiche. Ecco forse fu quello: fu lo sdegno di fronte a tanto scempio, fu il sentirsi soli sotto quel cielo imbiancato e violato a unirci. Da allora Gianni è stato con noi e sempre un poco più avanti di noi.
Un maestro umile. Distante anni luce dal chiacchiericcio semicolto e futile dei salotti, Gianni è stato un intellettuale libero e di parte: sapeva schierarsi per la verità e per chi, in quel momento, stava vicino ad essa. Un maestro umile che ci ha dato più di quanto noi stessi abbiamo fino ad oggi potuto cogliere.
E ora con la nostalgia nel cuore percepiamo una grandezza. Questa percezione di infinito, e non il vuoto, è l'ultimo regalo e paradosso che Gianni ci lascia”.
Sergio S.
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
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Sincere condoglianze alla Famiglia del Signor Gianni, anche se non lo conoscevo. Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie infinite.
EliminaDai riferimenti fatti in passato mi pare di aver capito che Gianni Ginatta era un medico. Studioso scomparso forse prematuramente. Condoglianze alla famiglia.
RispondiEliminaUn agronomo. Grazie, Paolo.
EliminaCiao
Sempre riguardo al binomio UFO/
RispondiEliminageoingegneria clandestina, in questo caso attuata con aerei civili:
http://www.youtube.com/watch?v=3-sjsx_lvsg
Gli amici lo rimpiangono più dei parenti.
RispondiEliminaSì, io l'ho conosciuto, ho avuto modo di pranzare proprio difronte a lui conversando di storia, politica, filosofia, scienza.
RispondiEliminaUn uomo di grande spessore sia umano che intellettuale, un vero combattente per la vita, ha lottato e sofferto per la sua malattia che ben sapeva che lo avrebbe consumato, non si è mai lasciato andare nel suo personale nell'ambito della onorevole chiacchierata fatta in quel ristorante in riva al mare di Taggia.
Un caro saluto all'Amico che se ne è andato e vivissime condoglianze alla famiglia che ha perso una persona preziosa.
Ciao Gianni.
wlady
Sì, Wlady, Gianni è uomo di grande caratura umana ed intellettuale.
EliminaCiao
Non aggiungo altro: Gianni era soprattutto una persona pulita come raramente capita di incontrare.
EliminaDa ieri sera il blog di CDC è irraggiungibile.
RispondiEliminaCondoglianze da parte mia anche se non l'ho mai conosciuto
RispondiEliminaTerremoto in Italia centrale (Perugia) alle ore 12:42 di oggi magnitudo 4,5 :
RispondiEliminahttp://www.iris.edu/seismon/
http://www.iris.edu/seismon/zoom/?view=eveday&lon=9&lat=44
http://www.iris.edu/seismon/eventlist/index.phtml?region=Europe&lon=12.42&lat=43.3
Un pensiero riconoscente al Sig. Gianni per quanto ha fatto per la causa comune anche se non ho avuto la possibilita' di conoscerlo ... p.s. ieri a Modena abbiamo vissuto un altra giornata di lotta per l'informazione corretta sulla geoingegneria ... positivo il risultato ... siamo in tanti a sapere e stufi di subire ... ma dobbiamo essere ogni giorno di piu' .. ciao a tutti
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