Di recente alcuni scienziati statunitensi hanno rilevato in alcuni soggetti un virus che normalmente infetta le alghe. Questo virus sembra essere in grado di deteriorare le funzioni cerebrali, in particolare quelle della corteccia visiva.
I ricercatori della Johns Hopkins University e dell’Università del Nebraska hanno reperito i geni di un virus che, sino ad oggi, non era mai stato rilevato negli esseri umani. Il patogeno è stato chiamato ATCV-1virus (Chlorovirus ATCV-1). Appartiene ad un gruppo di virus che attaccano le alghe lacustri, soprattutto la chlorella. I risultati di questi studi sono stati pubblicati nel portale ‘Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America’.
Per stabilire se il virus potrebbe essere la causa di danni all’encefalo, gli studiosi hanno iniettato l’ATCV-1 in alcuni topi (sic). Sei settimane più tardi, il gruppo di topi con ATCV-1 ha iniziato ad impiegare il 10% in più di tempo per districarsi attraverso un labirinto. I topi infettati hanno anche mostrato cambiamenti nei geni che si trovano in alcune zone del cervello. Sono aree considerate essenziali per la memoria e l’apprendimento. Bisogna chiedersi attraverso quali passaggi il virus in oggetto ha compiuto il salto di specie, giungendo a contagiare gli esseri umani. La domanda trova una sconcerante risposta, se ci si sofferma sui cosiddetti biocarburanti [1].
Scrive il Dottor Massimo Fratini: “La produzione di biofuel a partire dalle alghe sembrerebbe una strada più 'green' ed ecologica per il settore della mobilità a motore e dalle prospettive future interessanti, al punto che un numero sempre crescente di società sceglie di investire in questa forma alternativa di biocarburante. Proprio alla luce di ciò e considerati gli altri interessi potenzialmente in gioco, il National Research Council (N.R.C.) statunitense sta compiendo una serie di studi per individuare i problemi di sostenibilità connessi allo sviluppo su larga scala dei biocarburanti algali.
Pochi sanno che le alghe e, di conseguenza, i biocombustibili, sono soggetti spesso alla colonizzazione per opera di virus algali, ad esempio il Phycodnaviridae virus a DNA a doppio filamento. Sono patogeni che aggrediscono alghe eucariote di acqua dolce e salata. La scienza sta imparando sempre di più sui batteri e sui virus che spesso colonizzano gli organismi viventi con effetti che, a lungo andare, diventano patogeni. L’imponente presenza di concimi, liquami e di altri fanghi ricchi di nutrienti nei laghi e nei corsi d’acqua, ha facilitato la fioritura di cianobatteri tossici, causando la torbidità degli ecosistemi acquatici ed uccidendo pesci, piante ed invertebrati.
I cianobatteri, chiamati anche alghe verdi-azzurre, infatti, possono contenere potenti veleni naturali noti come cianotossine. Tra queste troviamo la microcistina, sostanza che causa danni al fegato negli esseri umani. Non tutti i cianobatteri producono microcistina, ma è sempre più palese che i sistemi d'acqua dolce, colmi di sostanze nutritive, producono maggiormente fioriture di cianobatteri nocivi rispetto a quelli benigni, soprattutto in primavera ed estate. Generalmente, infatti, crescono a temperature elevate più di quanto non facciano altre specie di fitoplancton come le diatomee e le alghe verdi. Come si accennava, tracce di chlorovirus ATCV-1, che si trovano comunemente in laghi d'acqua dolce, sono state individuate nei tamponi faringei di oltre il 40% dei partecipanti ad uno screening scientifico”.
Ora, sappiamo che oggigiorno i biocarburanti cominciano ad essere impiegati anche nell’aviazione: se le alghe usate per la produzione di questi combustibili sono infettate dal virus ATCV-1, i residui contaminati dispersi dai motori degli aerei nella biosfera si diffondono dappertutto, in particolare nell’aria che respiriamo. Così alcuni ceppi virali, resistendo a condizioni termiche ed ambientali proibitive, sopravvivono per insediarsi nel sistema oro-faringeo. Ecco perché sono stati reperiti nella gola dei soggetti in questione.
Nello studio referato dal titolo "Chloroviruses: not your everyday plant virus" a firma di James L. Van Etten e David D. Dunigan, pubblicato il 17 novembre 2011 sulla rivista "U.S. National Library of Medicine" si legge:
"Con il crescente interesse per l'uso di alghe per la produzione di biocarburanti, è ovvio che gli agenti patogeni, inclusi i virus, incideranno sulla produzione. Si è recentemente scoperto che questi virus infettano le alghe. Virus algali sono potenzialmente un problema più grande dei virus che infettano le piante superiori. I virus delle alghe sono anche una fonte in gran parte inesplorata di elementi genetici per l'ingegneria genetica delle piante superiori. Alcuni virus algali sono stati recentemente sequenziati o sono in procinto di essere sequenziati. L'analisi genetica molecolare di questi virus costituirà un importante sviluppo nella bioingegneria".
Si evince quindi che gli esperti di biotecnologie sono ben al corrente di una potenziale contaminazione al di fuori degli ecosistemi lacustri e/o della colture atte alla produzione di "carburanti bio" e ciononostante, per meri motivi di profitto, la produzione su vasta scala è ormai un dato di fatto. Di conseguenza il Chlorovirus ha avuto la possibilità di superare le barriere naturali in cui era confinato.
Recentemente un attivista ha raccolto un campione di polvere di ricaduta (reperito sul poggiolo di casa) a seguito di operazioni di geoingegneria clandestina e lo ha sottoposto a scansione microscopica, evidenziando l'inquietante presenza proprio del Chlorovirus, come mostrato nelle immagini a corredo dell'articolo. Siamo quindi di fronte ad un'indiscussa contaminazione dell'ambiente (le recenti indagini mediche lo confermano), poiché si assiste impotenti ad un trasferimento per opera di un pericolosissimo patogeno, tipico dei biomi lacustri e che ora è in grado di infettare milioni di persone per via aerea. Tutto questo non è pura fantasia, ma realtà, in quanto sono molte le compagnie di volo civile che, almeno dal 2011, impiegano biocarburanti per i loro vettori.
Articolo elaborato in collaborazione con il Dr. Massimo Fratini (Dipartimento di Scienze radiologiche, oncologiche e anatomo-patologiche).
[1] La compianta Dottoressa Sandra Perlingieri, nell’articolo “Another chemtrails illusion: connecting more dots”, 2011, studio imperniato sulla dispersione di manganese nell’atmosfera, nell’ambito delle attività di biogeoingegneria, scrive: "Inoltre, il dottor Michael Castle rileva che un'altra parte di ciò che si propaga in questo infuso letale è ‘un batterio E-coli, che è stato mutato con un'altra forma fungina (ad esempio Fusarium sp). Si tratta di assemblarlo con un materiale disidratato: è un essiccante che a questo punto disidrata l'acqua togliendola dall'aria e, a sua volta, fa sì che il batterio che si forma si idrati con un agente di nucleazione ad una temperatura leggermente superiore'. E' questo liquido che crea le precipitazioni più avvelenate e sintetiche tra cui la neve 'perlacea'. Particolari ceppi di E-coli incrociati con altri microorganismi sono stati brevettati e da tempo sono adoperati, insieme con la Pseudomonas syringae, nelle piogge indotte, poiché fungono, per la loro particolare forma ed altre caratteristiche, da nuclei di condensazione, consentendo altresì di innalzare il punto di congelamento. Hanno quindi per lo più sostituito lo ioduro d’argento. Questi ed altri microbi sono impiegati in vari campi: dalla genetica ai biocarburanti, dalla guerra biologica alla modificazione meteorologica".
Articolo correlato:
- Colonie di batteri killer nei carburanti avio: la contaminazione arriva dal cielo
Fonti:
- Isolation and characterization of a new type of chlorovirus that infects an endosymbiotic Chlorella strain of the heliozoon Acanthocystis turfacea
- The New Algae Virus That Can Live in Your Throat and Affect Your Brain
- Giant' Algae Virus May Hurt the Human Brain
- Algal virus found in humans, slows brain activity
- Chlorovirus ATCV-1
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- Usa e Spagna rafforzano la collaborazione sui biofuel per l’aviazione
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I ricercatori della Johns Hopkins University e dell’Università del Nebraska hanno reperito i geni di un virus che, sino ad oggi, non era mai stato rilevato negli esseri umani. Il patogeno è stato chiamato ATCV-1virus (Chlorovirus ATCV-1). Appartiene ad un gruppo di virus che attaccano le alghe lacustri, soprattutto la chlorella. I risultati di questi studi sono stati pubblicati nel portale ‘Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America’.
Per stabilire se il virus potrebbe essere la causa di danni all’encefalo, gli studiosi hanno iniettato l’ATCV-1 in alcuni topi (sic). Sei settimane più tardi, il gruppo di topi con ATCV-1 ha iniziato ad impiegare il 10% in più di tempo per districarsi attraverso un labirinto. I topi infettati hanno anche mostrato cambiamenti nei geni che si trovano in alcune zone del cervello. Sono aree considerate essenziali per la memoria e l’apprendimento. Bisogna chiedersi attraverso quali passaggi il virus in oggetto ha compiuto il salto di specie, giungendo a contagiare gli esseri umani. La domanda trova una sconcerante risposta, se ci si sofferma sui cosiddetti biocarburanti [1].
Scrive il Dottor Massimo Fratini: “La produzione di biofuel a partire dalle alghe sembrerebbe una strada più 'green' ed ecologica per il settore della mobilità a motore e dalle prospettive future interessanti, al punto che un numero sempre crescente di società sceglie di investire in questa forma alternativa di biocarburante. Proprio alla luce di ciò e considerati gli altri interessi potenzialmente in gioco, il National Research Council (N.R.C.) statunitense sta compiendo una serie di studi per individuare i problemi di sostenibilità connessi allo sviluppo su larga scala dei biocarburanti algali.
Pochi sanno che le alghe e, di conseguenza, i biocombustibili, sono soggetti spesso alla colonizzazione per opera di virus algali, ad esempio il Phycodnaviridae virus a DNA a doppio filamento. Sono patogeni che aggrediscono alghe eucariote di acqua dolce e salata. La scienza sta imparando sempre di più sui batteri e sui virus che spesso colonizzano gli organismi viventi con effetti che, a lungo andare, diventano patogeni. L’imponente presenza di concimi, liquami e di altri fanghi ricchi di nutrienti nei laghi e nei corsi d’acqua, ha facilitato la fioritura di cianobatteri tossici, causando la torbidità degli ecosistemi acquatici ed uccidendo pesci, piante ed invertebrati.
I cianobatteri, chiamati anche alghe verdi-azzurre, infatti, possono contenere potenti veleni naturali noti come cianotossine. Tra queste troviamo la microcistina, sostanza che causa danni al fegato negli esseri umani. Non tutti i cianobatteri producono microcistina, ma è sempre più palese che i sistemi d'acqua dolce, colmi di sostanze nutritive, producono maggiormente fioriture di cianobatteri nocivi rispetto a quelli benigni, soprattutto in primavera ed estate. Generalmente, infatti, crescono a temperature elevate più di quanto non facciano altre specie di fitoplancton come le diatomee e le alghe verdi. Come si accennava, tracce di chlorovirus ATCV-1, che si trovano comunemente in laghi d'acqua dolce, sono state individuate nei tamponi faringei di oltre il 40% dei partecipanti ad uno screening scientifico”.
Ora, sappiamo che oggigiorno i biocarburanti cominciano ad essere impiegati anche nell’aviazione: se le alghe usate per la produzione di questi combustibili sono infettate dal virus ATCV-1, i residui contaminati dispersi dai motori degli aerei nella biosfera si diffondono dappertutto, in particolare nell’aria che respiriamo. Così alcuni ceppi virali, resistendo a condizioni termiche ed ambientali proibitive, sopravvivono per insediarsi nel sistema oro-faringeo. Ecco perché sono stati reperiti nella gola dei soggetti in questione.
Nello studio referato dal titolo "Chloroviruses: not your everyday plant virus" a firma di James L. Van Etten e David D. Dunigan, pubblicato il 17 novembre 2011 sulla rivista "U.S. National Library of Medicine" si legge:
"Con il crescente interesse per l'uso di alghe per la produzione di biocarburanti, è ovvio che gli agenti patogeni, inclusi i virus, incideranno sulla produzione. Si è recentemente scoperto che questi virus infettano le alghe. Virus algali sono potenzialmente un problema più grande dei virus che infettano le piante superiori. I virus delle alghe sono anche una fonte in gran parte inesplorata di elementi genetici per l'ingegneria genetica delle piante superiori. Alcuni virus algali sono stati recentemente sequenziati o sono in procinto di essere sequenziati. L'analisi genetica molecolare di questi virus costituirà un importante sviluppo nella bioingegneria".
Si evince quindi che gli esperti di biotecnologie sono ben al corrente di una potenziale contaminazione al di fuori degli ecosistemi lacustri e/o della colture atte alla produzione di "carburanti bio" e ciononostante, per meri motivi di profitto, la produzione su vasta scala è ormai un dato di fatto. Di conseguenza il Chlorovirus ha avuto la possibilità di superare le barriere naturali in cui era confinato.
Recentemente un attivista ha raccolto un campione di polvere di ricaduta (reperito sul poggiolo di casa) a seguito di operazioni di geoingegneria clandestina e lo ha sottoposto a scansione microscopica, evidenziando l'inquietante presenza proprio del Chlorovirus, come mostrato nelle immagini a corredo dell'articolo. Siamo quindi di fronte ad un'indiscussa contaminazione dell'ambiente (le recenti indagini mediche lo confermano), poiché si assiste impotenti ad un trasferimento per opera di un pericolosissimo patogeno, tipico dei biomi lacustri e che ora è in grado di infettare milioni di persone per via aerea. Tutto questo non è pura fantasia, ma realtà, in quanto sono molte le compagnie di volo civile che, almeno dal 2011, impiegano biocarburanti per i loro vettori.
Articolo elaborato in collaborazione con il Dr. Massimo Fratini (Dipartimento di Scienze radiologiche, oncologiche e anatomo-patologiche).
[1] La compianta Dottoressa Sandra Perlingieri, nell’articolo “Another chemtrails illusion: connecting more dots”, 2011, studio imperniato sulla dispersione di manganese nell’atmosfera, nell’ambito delle attività di biogeoingegneria, scrive: "Inoltre, il dottor Michael Castle rileva che un'altra parte di ciò che si propaga in questo infuso letale è ‘un batterio E-coli, che è stato mutato con un'altra forma fungina (ad esempio Fusarium sp). Si tratta di assemblarlo con un materiale disidratato: è un essiccante che a questo punto disidrata l'acqua togliendola dall'aria e, a sua volta, fa sì che il batterio che si forma si idrati con un agente di nucleazione ad una temperatura leggermente superiore'. E' questo liquido che crea le precipitazioni più avvelenate e sintetiche tra cui la neve 'perlacea'. Particolari ceppi di E-coli incrociati con altri microorganismi sono stati brevettati e da tempo sono adoperati, insieme con la Pseudomonas syringae, nelle piogge indotte, poiché fungono, per la loro particolare forma ed altre caratteristiche, da nuclei di condensazione, consentendo altresì di innalzare il punto di congelamento. Hanno quindi per lo più sostituito lo ioduro d’argento. Questi ed altri microbi sono impiegati in vari campi: dalla genetica ai biocarburanti, dalla guerra biologica alla modificazione meteorologica".
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- Giant' Algae Virus May Hurt the Human Brain
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- Chlorovirus ATCV-1
- Misteriosa alga virus può ridurre le capacità cognitive negli esseri umani?
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- Usa e Spagna rafforzano la collaborazione sui biofuel per l’aviazione
- Biofuel per aviazione
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RispondiEliminaInfatti.
EliminaConcordo Mike, lo scopo delle scie è quello di decimare la popolazione umana facendola ammalare e rendendo il maschio impotente.
Eliminanon vorrei che la storia dei biocarburanti sia una sorta di copertura per giustificare la presenza dei batteri stessi...,anche perchè a questo punto parrebbe evidente che tutto il biocarburante è compromesso,come è possibile?
RispondiEliminaSe leggi gli studi che si riferiscono ai biocarburanti ed ai patogeni che essi veicolano, ti avvedi che l'hanno messo nel conto.
EliminaInoltre... lo sai che alcuni tra i più attivi disinformatori in Italia operano nel ramo del biofuel?
Eliminaa ecco.. tutto calcolato..
EliminaA corroborare la probabilissima intenzione di azzittire tutto a caronia aggiungo che il sindaco sembrerebbe complice avendo scelto come rappresentante comunale del nuovo tavolo tecnico d'indagine, l'ing. Patrizia Livreri, gia autrice di uno dei due pareri positivi rilasciati alla Regione Sicilia, che hanno consentito il nulla osta al MUOS!!
RispondiEliminaANDIAMO BENE!
EliminaAndiamo malissimo. Trovate ampio e dettagliato riscontro nel post del 10 ottobre 2014 su: antoniomazzeoblog.blogspot.it
EliminaBuongiorno é possibile sapere se l'alluvione della zona di Carrara é di origine artificiale?
RispondiEliminaNo, Laurama. Come spiegato in quelle ore la grossa perturbazione che ha attraversato il paese non ha avuto ostacoli di sorta (tanto che ha piovuto anche nella Liguria di Ponente!), poiché era in corso un'esercitazione congiunta N.A.T.O., con divieto di sorvolo su mezzo stivale. Così il fronte non ha avuto ostacoli ed ha seguito quindi il suo naturale sviluppo.
EliminaIl problema di Carrara risiede nella scarsa qualità del muro di contenimento costruito circa cinque anni fa per contenere il corso di un torrente. Cemento depotenziato e struttura sottodimensionata rispetto alla spinta dell'acqua hanno cagionato lo straripamento del corso d'acqua. Rischio peraltro segnalato più volte dalla popolazione interessata, ma che non ha mai avuto riscontro dalle autorità preposte. Come al solito.
Grazie, l'ho sentito dire anche qui del muro ma non sapevo se crederci, perché in ogni caso le precipitazioni sono state imponenti, fango e sassi per le strade c'erano anche a monte del Carrione lontano dal punto in cui é straripato, le strade si erano trasformate in fiumi d'acqua, più giù é stato peggio però hanno anche dovuto abbattere il muro vicino al porto per fare defluire l'acqua nel mare, si vede bene il punto al minuto 52 circa http://video.ilmessaggero.it/index.jsp?videoId=45915§ionId=13&t=alluvione-carrara-nubifragio-nella-notte-le-immagini-aeree-del-volo-di-ricognizione
EliminaSono comunque del parere che quando si mette mano sulla natura per modificarla sconvolgendone gli ecosistemi poi succedono queste cose. Qui da qualche tempo... circa ogni due anni... le precipitazioni sono delle vere e proprie bombe d'acqua. Una volta non era così...
Ma allora l'assunzione di Chlorella per chelare i metalli pesanti, è quindi rischiosa, perchè può essere infetta da codesto Chlorovirus ATCV-1 ?
RispondiEliminaEsatto e mi riferivano che cianobatteri sono stati ritrovati anche nella neve caduta in Germania.
Eliminabeh dubito che il virus si mantenga a lungo nella clorella in polvere: ci vuole un minimo di umidità perchè il rivestimento lipidico non si sfaldi.
EliminaConcordo con Mike !
RispondiEliminaUn appunto: oggi in zona Novara ricaduta di filamenti SPAVENTOSA ! Viaggiando in auto se ne raccolgono quantità industriali...e non esagero. Pazzesco
Credetemi !!! Impressionante, sono in mezzo ai campi, vicino ai pali, agli alberi, intere matasse. Dalle foto che ho provato a fare col telefono non si riconoscono quasi . Comunque BASTARDI
RispondiEliminaRicordo bene l'articolo :-)
EliminaSul sito di Lannes una lettera del ministero della difesa a dir poco SCONCERTANTE.
RispondiEliminaInfatti sono aerei di linea. Mica scemi!
Eliminacioè, per andare a zonzo nei cieli oltre le rotte civili ordinarie, necessitano solo di autorizzazione ENAC e non della Difesa?
Eliminasanno tutto è solo un paravento ridicolo...ma cosa potrebbero fare in una "nazione" colonia che deve chiedere il permesso anche per le cosa più banali,con a capo il re dei parassiti capace di festeggiare il 4 novembre quando bisognerebbe vergognarsi in quanto trattasi di occupazione.. non se ne esce,chi non conosce la storia è destinato a ripeterla.
EliminaPerò in effetti a me sembrava strano che ci fossero militati Italiani che odiassero così tanto il nostro paese da permetterne la distruzione.
EliminaPosso sbagliare ma se escono queste cose c'é qualcosa che non torna, vabbé che in Italia siamo/sono furbetti....
I NOTAM sono emessi dall'ente per il controllo del volo.
EliminaRiguardo l'articolo, io che quelle alghe verdognole-blu le ho nel acquario mi devo preoccupare? No perchè ci metto le mani una settimana si e l'altra pure per fare un po' di pulizia, e mi chiedo se anche i prodotti che si usano normalmente per far evaporare i metalli pesanti del acqua di rubinetto o i batteri che si usano per il filtro, non siano a rischio...
RispondiElimina... cmq mal che sia, mi chiedo se ci ammazzeranno prima con tutti questi sotterfugi, o se moriremo prima di cause "naturali" o "incidentali"... momenti ad esempio mia moglie lunedi ha rischiato la vita, per una caduta sulla strada viscida, al arrivo della pioggia, battendo la testa contro l'inizio del marciapiede... ma chissà se anche in questo caso devo incazzarmi con il destino ed il caso, oppure se qualche bastardone ha spruzzato per far arrivare la pioggia una mezzora prima del previsto, cogliendoci impreparati e senza ombrello grrr.
Auguro alla Tua compagna di rimettersi presto.
EliminaGrazie Straker... ! (per fortuna ha la testa dura)
EliminaMi dispiace per quanto occorso alla Tua consorte. Spero si ristabilisca presto.
EliminaCiao
Grazie Zret... buona giornata a tutti noi
EliminaDimenticavo... anche questo è normale?
RispondiEliminaIn settembre dicono che è perchè l'estate è stata troppo "calda" e l'arrivo dei primi freddi provoca sconvolgimenti nelle perturbazioni... ora a novembre che si inventeranno per giustificarlo?
Forse un messaggio del UE alle piccate risposte di Renzi riguardo l'Italia che non rientra nei parametri di povertà (o stabilità?) del "alleanza"?
http://www.youreporter.it/video-foto/Ciclone_mediterraneo_7-8_novembre_2014
Infine... con Obama che ha perso le elezioni di "middle" c'è da attendersi prima che si arrivi alle elezioni del nuovo presidente, una guerra un po' più enfatizzata rispetto alle ultime un po' "sterili" di Isis e via dicendo? (cosi da riacquistare consensi spingendo sul patriottismo usa-maniak?)
I cicloni si formano solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30°N e 30°S di latitudine, quando la temperatura dei primi 50 m di oceano è di almeno 26.5°C. L’aria a contatto con l’oceano caldo diventa instabile e sale, raffreddandosi per espansione e condensando in imponenti nubi temporalesche l’enorme quantità di vapore acqueo sottratto all’oceano; la differenza di temperatura tra la base e la sommità del ciclone è dell’ordine di 100°C, in grado di generare venti di 200 km/h. Inoltre, giacché sono soggetti alla forza di Corioli (per via della rotazione della Terra) si spostano da Est verso Ovest e non nella direzione opposta.
RispondiElimina... grazie per la spiegazione scientifica impeccabile... ma scommetto che sui libri di scuola anzichè scrivere questo, imputeranno creazione di cicloni che vanno "controcorrente" al riscaldamento globale, aggiungendo anche "tuo padre che guida l'auto anzichè andare in bici (rischiando la vita) ha colpa anche lui"
Eliminaa Catania, un tornado s'è portato via pure le unità esterne INDUSTRIALI (pesantissimi) dei climatizzatori
Eliminamolto minteressante,si parla anche di modificazione e controllo del clima,parliamo del 1969..
RispondiEliminahttp://informatitalia.blogspot.it/2014/11/i-piani-del-nuovo-ordine-mondiale.html
Senza parole. Tutto realizzato.
EliminaMissione compiuta, Sinergy.
EliminaGrande Rosario ti sto ascoltando su Radio G.R.P. qui a Torino ... Grazie ...
RispondiEliminaGrazie, Maurizio. Se poi riusciamo a trovare il podcast, nelle prossime ore, lo faremo girare.
EliminaGrazie sarebbe molto interessante perché la prima parte me la sono persa .. Ciao a tutti
Eliminascrivo assai tardi in questo articolo ma mi e' bazzicato l'occhio sul menu a destra e l'ho notato.
RispondiEliminae' un virus per il quale si conoscono le frequenze del DNA quindi con una macchina Rife si elimina, in genere 3 minuti con il plasma.
12$ le frequenze da questo sito, in altri database non l'ho trovato
http://www.dnafrequencies.com/store/index.pl?type=human
https://www.youtube.com/watch?v=uA-5RdPs52A
RispondiEliminaRuptly is live on Wednesday, April 8, after a bridge collapsed in the town of Albiano Magra, in the province of Massa and Carrara, Tuscany. Two drivers were reportedly injured during the collapse. One was taken to a hospital in Pisa and the other one to Saint Andrea della Spezia, in La Spezia.
https://youtu.be/lM_Et1-IJzA
RispondiEliminacoronavirus o il batterio mutato cynthia? messaggio dalla russia
Il biologo russo Irina Ermakova nella trasmissione "Come sconfiggere questo virus?» (vedi il link https://youtu.be/U-Wo0krriQ0)