domenica 28 febbraio 2016

I Verdi ciprioti contro le scie chimiche


Il presente articolo è stato pubblicato tramite una connessione temporanea e di fortuna, a seguito di un grave problema di collegamento alla Rete.

I Verdi di Cipro non sono come quelli degli altri paesi, ossia non sono negazionisti collusi con i regimi totalitari definiti, con somma ipocrisia ed imbarazzante improntitudine, “democrazie”. Da anni gli ambientalisti dell’isola sono impegnati a denunciare la geoingegneria clandestina ed è significativo che le analisi condotte, obtorto collo, nel 2010 dal governo cipriota abbiano per lo meno rilevato, nei campioni d’aria esaminati, la calce. Notevole è anche il fatto che i Ciprioti (attivisti e coltivatori in primis) abbiano giustamente collegato le chemtrails ad obiettivi militari e ne abbiano individuato le perniciose conseguenze sui fenomeni atmosferici e sull’agricoltura.



Il Ministro dell'ambiente e dell’agricoltura, il cipriota Nicos Kouyialis ha promesso che il governo esaminerà il problema delle irrorazioni chimiche nei cieli di Cipro, a seguito di richieste avanzate da gruppi di attivisti, da comuni cittadini e da agricoltori.

Parlando ai media il segretario dei Verdi, George Perdikis, che ha illustrato la questione alla stampa, ha dichiarato di essere soddisfatto dell'impegno assunto dal Ministro. Perdikis ha detto di sperare che questa volta si esegua un campionamento corretto con la partecipazione delle amministrazioni, nonché di esperti sia del paese sia stranieri. Una precedente indagine del 2010 condotta da dipartimenti governativi, analizzando campioni d'aria, rintracciò la calce. (carbonato di calcio, n.d.t.)

Esiste la forte ragione di ritenere che l'irrorazione aerea sia attuata per mezzo di velivoli che decollano delle basi britanniche nell’isola. Perdikis ha aggiunto che l'irrorazione tende a cessare ogni qualvolta l’opinione pubblica reagisce. I Verdi ritengono che le operazioni chimiche abbiano lo scopo di alterare le condizioni atmosferiche e climatiche, con la diffusione di composti che influiscono sul tempo, impedendo la formazione di nubi, in modo da facilitare le missioni militari in Medio Oriente.

Perdikis è anche convinto che le particelle microscopiche sono disperse nell'aria per migliorare la trasmissione dei segnali radar. Kouyialis ha ricevuto una denuncia formale dall'Unione degli agricoltori ciprioti (EKA): l’associazione ha espresso la sua preoccupazione. Gli agricoltori sostengono che l'irrorazione aerea è eseguita dai velivoli delle installazioni britanniche. (Naturalmente sono coinvolti anche gli aerei di linea, n.d.t.)

Panicos Hambas, segretario generale dell’EKA, ha detto ai giornalisti: "Siamo molto preoccupati, poiché abbiamo rilevato condizioni climatiche estreme, con temperature sopra la media e siccità”.

La dicitura” scie chimiche” è derivata dall’inglese chemtrails: non si riferisce né al cloud seeding per causare le precipitazioni né ai composti ritardanti diffusi in caso di incendi. Infine le scie chimiche non coincidono con le rarissime scie di condensazione.

Fonte: Cyprus-mail.com


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domenica 21 febbraio 2016

Modelli meteo-climatici stravolti e devastazione economica



No rain, no grain.

E’ un dato di fatto: i modelli meteo-climatici tradizionali sono del tutto stravolti. I meteorologi (?) si arrampicano sugli specchi senza ventose per giustificare le più disparate aberrazioni atmosferiche. I primi mesi invernali, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, sono stati all’insegna della siccità. Rare ed esigue le precipitazioni piovose e nevose, ridotti livelli idrometrici di laghi e fiumi, primi incendi, riserve idriche scarse per l’agricoltura, inquinanti che ristagnano su pianure e valli, vista la penuria di piogge e considerata persino la debolezza o l’assenza dei venti: questo è l’inquietante quadro di un inverno, anzi inferno chimico.

Nel mese di dicembre 2015 è stato rilevato il 91% di precipitazioni in meno rispetto alla media; nel primo mese del 2016 in Italia sono caduti praticamente gli stessi millimetri di pioggia di agosto.

Le associazioni degli agricoltori, con infinita improntitudine ed intollerabile ipocrisia, lanciano l’allarme. Le preoccupazioni per gli effetti dell'inquinamento in città sulla salute si sommano a quelli per l’aridità. Particolarmente grave è la mancanza di neve che rappresenta una scorta importante atta a garantire gli afflussi d’acqua per i raccolti agricoli nei prossimi mesi.

E’ allarme per le carenze idriche dei fiumi. Sul Po sembra di essere in estate, con quote idrometriche che sono inferiori di circa due metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La situazione è grave anche in riferimento ai laghi che a fine gennaio si trovavano prossimi ai minimi storici del periodo: il Lago Maggiore era al 17% della sua capacità, il Lago di Como era addirittura sceso al 12 %, mentre quello di Garda si attestava al 33%.

Intanto gli “esperti” cianciano di un superanticiclone europeo: è un’area di alta pressione, senza dubbio artificiale, che tiene lontane le poche perturbazioni che tentano di affacciarsi sul continente. Quando, per qualche fortuita e fortunata circostanza, un sistema di bassa pressione riesce faticosamente ad infiltrarsi in un varco delle barriere igroscopiche, esso è talmente debole che, a mala pena, si traduce in un piovasco del tutto insufficiente per le esigenze urbane, industriali ed agricole oltre che per gli equilibri degli ambienti naturali.

E’ significativo che qualche meteorologo mainstream, di fronte alla sistematica smentita dei modelli previsionali ed al sovvertimento delle manifestazioni atmosferiche, si dimostri incline ad ammettere che qualcuno sta agendo per inficiare i processi naturali.

E’ ovvio che la principale, anzi unica causa di questo disastro climatico ed economico è la geoingegneria bellica: né il biossido di carbonio né il traffico automobilistico c’entrano alcunché con quanto sta accadendo. Che cosa sta accadendo? Assistiamo alla criminale applicazione dell’Agenda 21, ossia alla distruzione dell’apparato produttivo composto dalle piccole e medie imprese, al progressivo immiserimento della popolazione, all’ingegnerizzazione della natura per consentire alle multinazionali di prendere il controllo delle risorse, dell’acqua, delle sementi, del cibo.

Il Nuovo ordine mondiale è qui, anche se molti non se ne sono ancora resi conto.


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mercoledì 17 febbraio 2016

Due chicche dalla Rete



Il potere è il disonore dell’uomo. (E. Morante)

AGGIORNAMENTO:

In queste ore, dalle 18:12 del 17 febbraio 2016, il blog Tanker enemy è stato oscurato. E' un blocco il cui mandante è il Ministero dell'Interno. Si può però aggirare accedendo attraverso "http://anonymouse.org/" oppure usando browser diverso da Chrome e Firefox o ancora andando su "Dettagli" e proseguire ignorando il falso allarme in puro stile cinese. Il fatto è che siamo in l'Italia e non in Cina, anche se qualcuno si illude ancora che questo sia un paese democratico.

L'articolo che segnalava le gesta del portavoce dell'ex ministro dell'ambiente Clini (questo) ha provocato la scomposta ed idiota reazione del Governo, con l'immediato oscuramento del blog Tanker enemy. Infatti, pochi minuti dopo la pubblicazione del post, abbiamo ricevuto prima la visita di un noto disinformatore legato al Ministero dell'Interno e, subito dopo, quella dei responsabili di Google i quali, diligentemente, hanno operato il blocco. Non dimentichiamo che l'azienda di Mountain View aveva già fatto pulizia (sempre su richiesta del Governo italiano) sui suoi motori di ricerca in relazione alle tracce lasciate sulla Rete da agenti del Ministero della Giustizia. Tracce che coinvolgevano direttamente personale in divisa, impegnato a vario titolo in opera di stalking e discredito a danno dei fratelli Marcianò. Quegli stessi agenti che poi vestono i panni dei tutori della legge dentro e fuori i palazzi di Giustizia, che suggeriscono ai Pubblici Ministeri perquisizioni in casa nostra e sul luogo di lavoro e che testimoniano a favore del diffamatore Angelo Nigrelli e soci.

Tutt'ora l'oscuramento è operativo e si sta estendendo ad altri browser. E' chiaro che questo attacco alla libertà d'espressione è il segno di debolezza da parte del regime e ce ne compiaciamo. Purtroppo, però, chi non ci conosce si terrà alla larga dal blog, proprio per via di questo infame atto terroristico di stampo mafioso. Non ci resta che segnalare... l'"errore" a questo link e sperare in un ripensamento dei censori di Stato e dei loro paggi. Comunque, giacché l'ordine arriva dai piani alti, abbiamo poche chance di tornare allo stato precedente. Ci scusiamo per il disagio. Questo è il dazio che si paga se si vuole informare.

*** *** *** ***

La testata di regime “Liberoquotidiano” (la solita inversione orwelliana) riferisce a proposito delle testimonianze contraddittorie fornite da Andrea Ravagni, sedicente fidanzato di Valeria Solesin. Le bugie sono come le ciliegie: una tira l’altra. Così, la bagarre del Bataclan (13 novembre 2015), nata come sceneggiata, anzi scemeggiata ad uso e consumo di un popolino formato da teledeficienti, si arricchisce delle incongruenze attribuibili al barbuto moroso di Valeria Solesin, rischiando di mandare all’aria l’intero edificio di menzogne costruito attorno all’operazione falsa bandiera, funerali di Stato compresi.

Di seguito l’articolo in oggetto.

A distanza di mesi dall'orrore del Bataclan di Parigi, arriva una nuova testimonianza di Andrea Ravagni, il fidanzato di Valeria Solesin, la ragazza italiana morta insieme con altre 92 persone (9 e 2 dà 11…, n.d.r.) nella carneficina jihadista (sic!) del teatro francese. Andrea ricorda il momento in cui dentro alla sala d'opera non ha più sentito raffiche di mitra. Quindi qualcuno lo ha toccato e gli ha suggerito: "È tutto finito. Alzati". E ancora, Andrea racconta: "Rimasi lì, abbracciato a Valeria, finché una testa di cuoio mi disse che era tutto finito". Una ricostruzione che, però, desta qualche sospetto. Si ricorda, infatti, che dopo la strage Valeria fu cercata per giorni: era data per dispersa. Inoltre lo stesso Andrea raccontò che si erano persi di vista durante l'attacco. Versioni palesemente discordanti ed inconciliabili. Ora, restano i dubbi: perché Andrea si è così nitidamente contraddetto? Qualcosa non torna”.



Ci siamo recentemente imbattuti in uno scartafaccio scritto da un paranoico (usiamo “paranoico” nel senso letterale del termine, ossia come colui che non riuscendo ad accettare la realtà, se ne crea un’altra allucinatoria). [1] Ci si chiederà che cosa lo distingua dagli innumerevoli e stereotipati brogliacci scritti (male!!!) dai soliti alienati appartenenti alla setta dei negazionisti. Sì, senza dubbio il misero articolo è vergato in modo ignobile e contiene affermazioni ancora più ignobili (già il titolo è costellato di strafalcioni), ma non è questo a renderlo un unicum. A farlo spiccare è l’autore! Chi è costui? Suonino le fanfare! Tale Jacopo Giliberto, portavoce dell’ex, insigne Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare (un’altra inversione orwelliana) Corrado Clini. Se il rappresentante del titolare di cotanto dicastero ardisce disinformare sulla geoingegneria clandestina in modo così vergognoso, che cosa ci si può attendere dalle istituzioni? Niente! Proprio quello che ci siamo sempre attesi.

[1] La paranoia è contraddistinta da sintomi del delirio (interpretazioni, illusioni, percezioni deliranti, fabulazioni, intuizioni): sono segni ampiamente riconducibili ad una patologia della convinzione, patologia che si concretizza con una polarizzazione di tutte le forze affettive nel senso di una costruzione farneticante che subordina tutta l’attività psichica ai propri fini. Sono deliri relativamente coerenti, logici nella loro illogicità, relativamente plausibili. E’ evidente che il ritratto del paranoico combacia con quello di molti negazionisti alias disinformatori.

Articoli e video correlati:

- Valeria Solesin, il racconto del fidanzato si contraddice su più punti, 2016
- Valeria Solesin: il racconto del fidanzato si contraddice su più punti, 2015
- Cucu c'est moi, 2015
- Solesin: funerali con recita a soggetto
- Attentato a parigi: l'altra verità


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sabato 13 febbraio 2016

Genocidio silenzioso



“Se io volessi essere malvagio, se volessi mettere in ginocchio l’umanità, spruzzerei su tutto il suo cibo del glifosato [Glyphosate - N-(fosfonometil)glicina, C3H8NO5P], poi diffonderei nell’aria dell’alluminio e, se questo ancora non fosse sufficiente, aggiungerei ancora un po’ di alluminio nei vaccini. In questo modo posso riuscire a rendervi tutti quanti stupidi e, nell’arco di due o tre generazioni, vi porterei all’estinzione. Mi occorrerebbero ancora, per conseguire tale obiettivo, determinate frequenze elettromagnetiche di cui mi servo per bloccare i vostri enzimi responsabili della disintossicazione. Sono proprio esattamente queste frequenze quelle che provengono dai ripetitori della telefonia mobile. Se io fossi maligno, affermerei che dietro tutto questo dev’esserci un gruppo intelligente di scienziati molto, molto malvagi ed di politici. Poiché, però, non sono cattivo, ritengo che si tratti solo di coincidenze”. D. Klinghardt

Nel novembre 2015 il medico tedesco Dietrich Klinghardt ha denunciato senza mezzi termini la geoingegneria clandestina. La sua denuncia è avvenuta nell’ambito di una conferenza delle Giornate Internazionali “Hellinger Tage International”. Il sito nogeoingegneria ha meritoriamente pubblicato la traduzione dell’intervento, premettendovi una presentazione dello specialista, le cui credenziali sono indiscusse, ed alcune notevoli riflessioni. Visto lo spessore di quanto acquisito ed affermato dal Dottor Klinghardt, con il fine di dare la massima risonanza possibile alle sue parole, abbiamo deciso di riassumere i concetti salienti, molti dei quali sono conferme di ciò che segnaliamo da anni.

• Il Dottor Klinghardt vede nel letale binomio alluminio-glifosato, erbicida usato nell’agricoltura industriale, una letale sinergia utile per un drastico, benché progressivo sfoltimento della popolazione mondiale. La combinazione alluminio-glifosato è micidiale per i neuroni. Ecco perché le persone sono sempre più malate, sempre più stupide.
• I campi elettromagnetici, soprattutto, quelli della telefonia mobile (ed il wireless n.d.r.), inibiscono nell’organismo gli enzimi responsabili della disintossicazione.
• L’inquinamento ambientale è all’origine di quasi tutte le patologie più o meno gravi: i danni si estendono alle varie generazioni.
• Su alcuni velivoli della Boeing sono installati dispositivi atti alla dispersione di particolato metallico. Una potente multinazionale, leader nel settore agroalimentare, sarebbe la committente di questi impianti.
• Il valore stratosferico (1500 volte superiore al limite di 0.5 microgrammi/litro) di alluminio trovato nei campioni di latte materno, di suolo, di neve, di pioggia è DESTABILIZZANTE per ogni essere vivente sul pianeta.
• Secondo lo specialista, gli Stati coinvolti nelle attività di geoingegneria clandestina sarebbero 42. Se consideriamo che nel mondo gli Stati sono 196, 42 paesi equivale a più del 20 per cento. Esclusi i microstati e le nazioni del Quarto e Quinto mondo, si ottiene una quota piuttosto significativa a riprova che le operazioni sono, se non globali, comunque molto diffuse.
• Clamorosa dimostrazione di quanto sia contaminato l’ambiente è il caso, a mero titolo di esempio, delle mucche norvegesi che si rifiutano di brucare l’erba dei pascoli, a seguito delle irrorazioni, ossia quasi sempre. Questa testimonianza si collega a quanto anni fa ci riferì un allevatore del Nord Italia: il suo bestiame era riluttante a nutrirsi dell’erba bagnata dalle piogge chimiche.
• Esiste qualche composto che può rivelarsi utile per disintossicare l’organismo, anche se – non è una coincidenza – negli Stati Uniti è stato presto proibito, perché l’infernale governo vuole che la popolazione sia debole ed inferma.
• La stragrande maggioranza degli scienziati accademici per paura o per interesse (il classico piatto di lenticchie) coopera con i criminali ideatori dell’avvelenamento planetario.
• E’ in atto uno sterminio, un lento, ma inesorabile genocidio perpetrato dalle sedicenti élites: è necessario prendere coscienza di questa situazione.

Ringraziamo l’amico Prank dalla cui postilla abbiamo tratto spunto per questa epitome.

Fonte: nogeoingegneria.com


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mercoledì 10 febbraio 2016

Dal 2015 forte impennata nella richiesta di alluminio sui mercati mondiali



Viviamo nell’era della globalizzazione, termine che indica il turbocapitalismo predatorio nonché la distruzione delle realtà e culture locali.

Anche la geoingegneria clandestina è un complesso di azioni globalizzate, interconnesse a livello planetario: alcuni stati estraggono le materie prime, altri producono i veleni delle chemtrails, altri fabbricano i dispositivi irroratori e modificano, quando è necessario, gli aerei di linea, altri si occupano del trasporto, altri della logistica, altri ancora dell'occultamento… Tutti (o quasi) disperdono agenti inquinanti attraverso i velivoli commerciali (passeggeri e cargo). Una recente notizia conferma che nelle attività di “guerra chimico-biologica all’umanità” sono coinvolti parecchi paesi con i loro apparati produttivi.

In Malaysia (ex Malesia), nella città di Kuantan, l’estrazione della bauxite per la produzione dell’alluminio, ha determinato una nuova catastrofe ambientale, rendendo invivibile la regione: l’aria, l’acqua e la terra sono piene di polvere rossa. E’ impossibile respirare, impossibile usare l’acqua e coltivare i terreni, resi sterili dai residui inquinanti legati all’estrazione del minerale.

Pare che il governo stia correndo ai ripari, ma il danno è ormai cagionato ed i prossimi anni saranno marchiati senza possibilità di rimedio. Il motivo del disastro ambientale è da ricercare nella forte domanda di bauxite proveniente dalla Cina. La domanda ha trovato un riscontro in Malaysia che è passata dall’estrazione di 162.000 tonnellate del 2013 ai quasi 20 milioni del 2015!

Come concludere? Con l’alluminio si produce, tra le altre cose, il carburante speciale Al-ice… Se due più due dà ancora quattro.

Articolo correlato: C. Alessandro Mauceri, Malesia: disastro ambientale a Kuantan, dove la bauxite tinge tutto di rosso, 2015

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sabato 6 febbraio 2016

Dannazione! Non ho perso l’aereo...



La sindrome aerotossica colpisce ancora

Viaggiare in aereo diventa giorno dopo giorno sempre più pericoloso sia per piloti ed assistenti di volo sia per gli ignari passeggeri: la sindrome aerotossica ha colpito ancora, questa volta su un volo della American Airlines. Ormai siamo al paradosso: per nascondere il problema e per depistare, le autorità hanno deciso di controllare i bagagli dei viaggiatori. Ogni commento è superfluo.

Gli "inquirenti" stanno cercando di capire che cosa abbia causato malori improvvisi al personale di bordo ed ai passeggeri di un aereo dell’American Airlines diretto da Londra a Los Angeles, costringendo il pilota ad invertire la rotta ed a ritornare nello scalo di partenza per un atterraggio di emergenza. È successo ieri sera (28 gennaio 2016): il Boeing 777-300 stava sorvolando la città di Keflavik, in Islanda, quando una voce in filodiffusione ha dichiarato un “allarme sanitario” a bordo, annunciando che sarebbero tornati nel Regno Unito.

Almeno tra le sette e le tredici persone sono state colpite da uno strano malore, di cui ancora si ignorano le cause. Appena atterrati ad Heathrow, i passeggeri hanno raccontato gli attimi di panico vissuti in volo. “Eravamo già in viaggio da due ore e mezzo – ha ricordato al “Mirror” Lee Gunn – quando all’improvviso hanno chiesto se ci fosse un medico a bordo o personale sanitario, per soccorrere coloro che non si erano sentiti bene”.



Vigili del fuoco e paramedici sono intervenuti immediatamente, mentre i bagagli imbarcati sull’aereo sono stati sequestrati e controllati da parte delle autorità che non hanno dato ai proprietari nessuna spiegazione sulle ragioni alla base della confisca, anche se è stato specificato che è da escludere l'ipotesi terrorismo.

A bordo viaggiava anche la boyband “Race the horizon”, finalista del programma televisivo “Britain’s got talent” nel 2012. Uno fra gli esponenti del gruppo, Kris Evans, ha dichiarato ai media locali di aver visto “intorno a lui gente collassare: addirittura una hostess è svenuta vicino al suo posto. Inizialmente tutti pensavano che ci fosse qualcosa nell’aria condizionata, poi si è diffuso il panico”.

Analisi condotte dagli investigatori negli attimi immediatamente successivi all’atterraggio hanno rilevato la presenza di “elevati livelli di sostanze non specificate” nell’aria all’interno della cabina. Gli inquirenti che indagano sull’accaduto, infatti, non hanno rivelato ulteriori particolari. Anche l’American Airlines è stata abbastanza vaga nel comunicato diramato poco dopo l’incidente. “Tutti i componenti dell’equipaggio – si legge - stanno bene ed anche i passeggeri. Nessuno di loro ha richiesto, una volta rientrati a Londra, ulteriori cure mediche”. Fatti alloggiare la notte scorsa in un albergo della City, tutti coloro che erano diretti a Los Angeles potranno partire regolarmente questo pomeriggio.

Fonte: ilmessaggero



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martedì 2 febbraio 2016

Imitation of Nature



Si impara più con l’osservazione che con i libri.

Le operazioni di geoingegneria clandestina purtroppo non conoscono requie: questo è arcinoto. In questi anni poi abbiamo anche potuto constatare che le azioni di guerra climatica si adattano alle più disparate esigenze tattiche e strategiche, inclusa la dissimulazione: già anni addietro alle scie durevoli si affiancarono le scie evanescenti, sempre chimiche (e tossiche), ossia generate in modo intenzionale.

Negli ultimi tempi abbiamo osservato e filmato delle “nuvole” che si generano a seguito della rapida trasformazione di scie serpeggianti. Somigliano a stratocumuli. Lo stratocumulo è una nube bassa, simile agli strati ma caratterizzata da ammassi tondeggianti, di colorazione tra il bianco grigiastro ed il grigio. In rari casi gli stratocumuli sono composti da cristalli di ghiaccio.

Spesso questo genere di nube è associato al passaggio di un fronte caldo che causa il sollevamento della più leggera aria calda; quando l’aria tocca la saturazione, può verificarsi una moderata instabilità al livello della nuvola, provocandone un lieve sollevamento. Precipitazioni associate agli stratocumuli sono possibili, ma in forma leggera e generalmente di breve durata.



Naturalmente ci troviamo di fronte a formazioni artificiali a quota bassa (circa 1500-2000 metri). Da un punto di vista morfologico esse appaiono affini a nuvole naturali, ma non sono composte d’acqua: infatti non sono mai apportatrici di piovaschi o acquerugiole, piuttosto di siccità.

I negazionisti sono soliti ripetere che le contrails si trasformano in cirri: questo non è vero. Le vere e rarissime scie di condensa si dissolvono del tutto, inoltre com’è possibile che presunte scie di vapore diventino stratocumuli, dal momento che essi si trovano a bassa quota?

E’ notevole come l’imitazione della natura sia quasi perfetta, ma è altresì indiscutibile che questi pseudo-stratocumuli possono essere studiati nella loro genesi e metamorfosi di tipo artificiale: la scia sinuosa è rilasciata dal velivolo chimico, quindi si espande e si ingrossa, infine, un po’ alla volta, assume un aspetto bombato e cotonoso simile a quello di un stratocumulo vero. Siamo al cospetto di una contraffazione, l’ennesima.


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