lunedì 29 maggio 2017

Imminente un collasso dell’ozonosfera a causa delle attività di geoingegneria clandestina?

Il ricercatore statunitense Dane Wigington ha recentemente proposto un articolo inerente alla disgregazione dello strato di ozono, basandosi sulle acquisizioni di uno scienziato che ha lavorato per la N.A.S.A. Sono plausibili le inquietanti conclusioni cui lo specialista, un insider, è giunto? Anche solo da un punto di vista empirico, a mo’ di conferma, possiamo constatare che sovente la vegetazione, per quanto riguarda la parte delle chiome esposte a sud, risulta come ustionata… Mala tempora currunt, sed peiora parantur.


Mainstream media (and all "official sources" of UV data) have done their best to completely hide the already extreme UV radiation dangers in the Northern Hemisphere.

Le attività di geoingegneria clandestina continuano a distruggere i sistemi vitali del pianeta, tra cui lo strato di ozono. Un ingegnere, che ha lavorato per la N.A.S.A. e che collabora con GeoengineeringWatch.org (il sito di Dane Wigington, n.d.t.) ha pubblicato un terribile rapporto circa il deterioramento dello strato di ozono. Da tempo l’esperto monitora il livello delle radiazioni ultraviolette con apparecchiature ad hoc, rilevandone un costante aumento. L’incremento dei raggi UV non è dovuto alla maggiore attività solare che è, invece, alquanto debole, ma un sintomo legato alla disintegrazione della coltre di ossigeno triatomico. […] Anche se si possono annoverare molti fattori antropici che incidono negativamente sullo strato di ozono, gli interventi di geoingegneria illegale sono di gran lunga i più dannosi.


Effects of solar UV radiation on biomolecules, cellular components and physiological responses. (Diagram credit: Royal Society of Chemistry)

Molte fonti del mainstream e canali ufficiali falsamente sostengono che l’ozonosfera al di sopra dell’emisfero meridionale sta "recuperando" (ciò con l’obiettivo di tranquillizzare l’opinione pubblica), tuttavia le informazioni raccolte ed analizzate smentiscono questa versione. Le stesse fonti di regime non accennano neppure ai danni massicci e crescenti allo “scudo” di ozono sopra l’emisfero boreale.

Gli effetti dell’esposizione alle radiazioni UV sono molto evidenti sui lati esposti al sole di molte specie di alberi. Tutte le forme di vita che sono colpite da radiazioni UV [1] sempre più eccessive sono in pericolo: negli oceani soprattutto i cetacei ed il plancton.

Se la falda di ozono dovesse collassare del tutto, la flora e la fauna, sia marina sia terrestre, ne risentirebbero in modo preoccupante.

[1] Le radiazioni UV inducono mutazioni genetiche.


Fonte: Geoengineeringwatch.org


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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 24 maggio 2017

Vai con i vaccini!



Ha suscitato e sta suscitando infuocate polemiche il decreto emanato dall’infernale governo, disposizione con cui si stabilisce l’obbligatorietà di dodici vaccini da inoculare nei più piccoli. Sullo spinoso argomento sono stati pubblicati molti articoli, elaborati parecchi studi: non pretendiamo di scrivere qualcosa di nuovo.

Nonostante ciò, ci sentiamo in dovere di indugiare su questa crociata bandita dalla ministressa Beatrice Lorenzin, titolare del Dicastero della “salute”, citando Cicerone. L’Arpinate nel De officiis afferma che l’uomo politico deve possedere in primo luogo una qualità: se essa manca, tutte le altre sono inutili. L’autore latino – ed ha ragione da vendere- si riferisce all’onestà.

Ora, è palese che nessuno dei cosiddetti “politici” di oggi dispone di tale requisito: che la ministressa Lorenzin non sia laureata in Medicina e chirurgia, ma abbia conseguito la maturità classica, è un aggravante, ma non per i motivi che di solito si invocano. Che importa! Non hai la titolo di dottore in Medicina, ma sei una persona integerrima ed intelligente: decidi allora di circondarti di collaboratori preparati e solleciti del bene comune; la collettività potrà solo trarre giovamento da un tale ministro, per quanto privo di titoli accademici. Purtroppo qui difetta del tutto l’integrità morale: interessi economici e soprattutto l’intenzione, anche mal dissimulata di nuocere alle nuove generazioni, con “antidoti” pieni di eccipienti e di conservanti tossici, sono gli unici, veri motivi di tale frenesia pro-vaccinazioni. [1]

Riflettiamo: per una visita specialistica occorre aspettare mesi, le prestazioni del sistema “sanitario” nazionale non sono gratuite, visto che il paziente, per lo meno, dopo attese snervanti e lungaggini di ogni tipo, deve sborsare il ticket. Persone colpite da patologie neurodegenerative sono costrette a mendicare miseri sussidi, con lo Stato (maiuscolo ironico) che li lesina. Nel caso dei vaccini, invece, si procede con rapidità formidabile e per giunta si offrono le prodigiose dosi gratuitamente. Qualcosa non quadra e dovrebbe indurre tutti i genitori di bambini-cavie a drizzare le antenne.

E’ palese la mala fede di chi ha architettato il criminale progetto. E’ palese la mala fede dei pupazzi (quelli impropriamente definiti “politici”) che, con i pretesti più disparati e ridicoli, si affannano per attuare il progetto che si traduce in uno sfoltimento della popolazione e soprattutto in un attacco chimico-biologico alle capacità cognitive delle nuove leve, al loro equilibrio psico-fisico.

Qui siamo oltre l’ipocrisia: mentre l’umanità è intossicata con i veleni delle scie chimiche, è inebetita e sterminata con i campi elettromagnetici e con mille altre armi che non elenchiamo per brevità, la materna ministressa si preoccupa di una pseudo-epidemia di morbillo, la soccorrevole ministressa si dimostra impensierita per i bimbi e le loro condizioni fisiche. Inverosimile, oltre che vergognoso! Siamo ai livelli – non molto alti – della campagna per la “verità” promossa da Donna Prassede e dai baldanzosi quadrumviri: la disinformazione di regime dichiara di voler combattere la “disinformazione” che è, invece, l’insieme delle poche voci libere e critiche nei confronti dello scellerato sistema. E’ un tragico gioco delle parti.

E’ ora che tutti si sveglino. E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata di cui l’accanita politica a favore delle “immunizzazioni” è solo un aspetto e forse neppure il più pericoloso. Il governo ha gettato la maschera in modo plateale. Come non accorgersi dei veri scopi perseguiti dai banditi dell’esecutivo? E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata. E’ ora di sconfiggere l’esercito del Male. Se non reagiremo, sarà la fine, se non è già finita…

[1] E’ gravissimo, invece, che la Signora Beatrice Lorenzin, pur avendo conseguito la maturità classica, non dimostri né la cultura né la rettitudine che gli studi umanistici dovrebbero trasmettere, anzi infondere in modo tale da formare un uomo o una donna integralmente “umani”.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 19 maggio 2017

Analisi dei campioni di pulviscolo prelevati in quota: confermata la presenza dei metalli killer!



Sono stati recentemente eseguiti i primi prelievi in quota per mezzo di un drone semi-professionale. I prelievi si sono avvalsi del "DJI Drone Phantom 4", fornito di videocamera in alta risoluzione (12 MP/4K) e sistema di controllo GPS. A bordo del velivolo radiocomandato è montato un kit (realizzato ad hoc) che aspira l'aria in quota e la deposita su filtro 3M. Il drone ha raccolto, in più sessioni, residui di pulviscolo in un’area non antropizzata, ma costantemente attraversata da corridoi di discesa impiegati da aviogetti civili in avvicinamento allo scalo aeroportuale di Nizza. E’ stato dunque seguito un protocollo rigoroso con il fine di prelevare campioni utili a rilevare i composti chimici presenti in atmosfera in relazione alle attività di biogeoingegneria criminale.



Come sito, è stata scelta un’area dell’entroterra ligure adatta all’uopo. I prelievi sono stati eseguiti in più sessioni, quindi il filtro di raccolta è stato smontato e le polveri accumulatesi su di esso sono state sottoposte alla procedura idonea ad analizzarle con reagenti della Osumex, come indicato dal produttore del kit. I risultati sono inequivocabili: il campione palesa, ancora una volta, la presenza di manganese, cadmio, cobalto, rame e mercurio. Il colore del reagente, infatti, punta dal verde oliva all'arancione, il che, in rapporto alla tabella di riferimento, conferma che in atmosfera sil rilevano forti concentrazioni dei metalli già trovati nel carburante Jet-A1 dalla scienziata svizzera Ulrike Lohmann, professoressa di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo. Nei carburanti avio (e quindi nell'aria che respiriamo) sono presenti anche i due metalli killer già noti e cioè l'alluminio ed il bario [1], ma sfortunatamente i reagenti forniti dalla Osumex non permettono di rintracciare questi elementi neurotossici.


Analisi dei residui carboniosi estratti dal turbofan di un velivolo commerciale Boeing 777. Il campione, immesso nel reagente, mostra la presenza di cadmio, rame, cobalto. Si noti il colore della porzione superiore nella fiala usata per il test e lo si confronti con la scheda di riferimento.

Se possibile, saranno eseguiti altri campionamenti sempre sulla base di una procedura precisa e razionale. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che, con il loro fattivo contributo, hanno permesso di realizzare il progetto. Ci ripromettiamo di organizzare altre iniziative a corollario di questa, in linea con tutte le altre attuate in questi anni. Intanto prosegue la raccolta fondi al fine di affiancare, se possibile, le costose analisi sprettroscopiche a quelle relativamente più economiche tramite kit Osumex. Queste analisi saranno eseguite con il metodo dei reagenti, come in questo esempio. Qui il link per contribuire alla campagna tramite Paypal. In alternativa è possibile effettuare un bonifico bancario (IBAN: IT48I0617522700000001977280 - Causale: "Campagna prelievo in quota") o su carta Postepay (4023 6009 4336 4051 - Codice fiscale: MRCRSR61C19I469R). Di seguito il filmato relativo ad alcuni voli eseguiti con il DJI Phantom 4.


[1] Le dichiarazioni della Dottoressa Lohmann (Qui la video intervista):

"Sappiamo che gli scarichi degli aerei emettono fuliggine e particolato e quindi volevamo sapere qual è la composizione chimica dei rilasci. Queste misurazioni sono state fatte poche volte. Nell’anno 2013 abbiamo avuto l’opportunità di misurare le emissioni di turbine all’aeroporto di Zurigo, insieme all’Ufficio federale dell’aviazione ed abbiamo potuto praticamente esaminare la composizione chimica dei gas di scarico di alcune turbine. Abbiamo trovato soprattutto fuliggine, che è essenzialmente puro carbonio che fuoriesce, quindi particelle di fuliggine, come nei gas di scarico delle macchine. Ma troviamo anche metalli nei gas di scarico degli aeromobili: troviamo 16 diversi metalli e tra le altre cose abbiamo trovato alluminio e bario, come già detto, proveniente dal cherosene e dall’olio e l’alluminio potrebbe derivare dalle turbine. Abbiamo fatto misurazioni anche sul combustibile stesso, rilevando la presenza in ambito PM di quello che si trova di concentrazione di alluminio e bario nel combustibile".


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giovedì 18 maggio 2017

Il biossido di carbonio, il gas della vita



Un recente documentario, intitolato “Carbon dioxide, the pollutant debunked”, dimostra che il biossido (o diossido) di carbonio – la dicitura “anidride carbonica” è obsoleta ed imprecisa – non è, a differenza di quanto affermano i buffoni della climatologia e gli ignoranti, un inquinante né tanto meno il responsabile di un inesistente riscaldamento globale. Questi i punti fermi sul CO2.

• Il biossido di carbonio è un gas la cui incidenza su un supposto aumento delle temperature globali è minimo; sono, invece, il metano e soprattutto i composti dello zolfo a poter determinare un incremento dei valori termici.

• La concentrazione in atmosfera di CO2 è attualmente molto bassa, rispetto ai livelli raggiunti in passato. In assoluto attualmente si registrano i livelli più bassi nella storia del pianeta Terra!



• Il biossido di carbonio è indispensabile alla vita sulla Terra: senza CO2 il fitoplancton e le piante morirebbero. Senza le piante, non esisterebbe la fotosintesi clorofilliana che rifornisce l’atmosfera di ossigeno.

• I rapporti degli “scienziati” che cianciano di “global warming” sono una truffa.

• Di per sé un accrescimento naturale delle temperature non è una calamità: si ricordi l’optimum climatico che, tra il secolo XII e XIV consentì ai Normanni di stabilire degli insediamenti in Groenlandia dove furono praticati l’agricoltura e l’allevamento. I Normanni, dopo aver colonizzato le coste meridionali della Groenlandia, si diressero in America di cui sono i veri scopritori, poiché gli Uomini del Nord furono i primi ad attribuire al nuovo continente un nome. Essi lo chiamarono Vinland che significa “terra della vite selvatica” o “terra delle praterie”.

• L’attività solare e la geoingegneria clandestina sono i fattori che maggiormente influiscono sui fenomeni climatici e meteorologici, non il CO2.

• L’enfasi sul biossido di carbonio, demonizzato a spron sbattuto, serve ad inasprire la pressione fiscale (si pensi alla famigerata “carbon tax”) ed a distogliere l’attenzione dalle vere cause dei disastri ambientali e climatici.

• Il CO2 contiene carbonio, l’unico elemento chimico insieme con il silicio, in grado di formare naturalmente delle catene. Il carbonio è l’elemento della vita per eccellenza ed i criminali lo sanno…

Articolo correlato: Il problema dell’anidride carbonica, 2017



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domenica 14 maggio 2017

Sotto la sabbia – L’ordito minimo della realtà



Pubblichiamo la recensione di un importante documentario realizzato dal giornalista Fausto Trombetta: sebbene il reportage, intitolato “Sotto la sabbia – L’ordito minimo della realtà”, non affronti in modo esplicito il tema della biogeoingegneria clandestina alias scie chimiche, vi si squaderna un inquietante spaccato delle varie fonti di inquinamento (Ostia è un caso limite, ma la situazione altrove non è rosea né molto differente), in particolare con l’elettrosmog che, come è noto, è legato al problema della “guerra ambientale”. Il reportage si segnala, oltre che per efficacia nell’informazione, per l’accuratezza nella regia, nel montaggio e nella sceneggiatura. Di seguito la presentazione firmata da Marco Claudio Fusco.

Si intitola "Sotto la sabbia - L'ordito minimo della realtà", il documentario scritto e diretto dal giornalista Fausto Trombetta. Dopo un lungo anno di presentazioni nei festival e in diversi contest internazionali, è finalmente disponibile una versione on line della produzione, in cui si racconta il dramma delle patologie oncologiche. In “Sotto la sabbia” si snocciolano le testimonianze ed i numeri di Ostia dove si osserva una notevole incidenza di malattie tumorali e leucemie infantili, tra le più alte d'Italia. Attraverso la testimonianza di medici, pazienti, specialisti, genitori di bambini affetti da leucemia, associazioni e semplici cittadini, è stato possibile disegnare un quadro generale della situazione del decimo municipio di Roma..



Il regista: "Ostia è una bomba ecologica".

Mediamente un uomo su due ed una donna su tre si ammalano di una neoplasia. In Italia ogni giorno mille persone scoprono di essere malate. In media, un uomo ogni tre ed una donna ogni sei muoiono per patologie oncologiche. Secondo il regista Fausto Trombetta, il dato su Ostia è superiore alla media nazionale. L’autore denuncia l'assenza di un registro dei tumori e la scarsità di dati epidemiologici, tuttavia i numeri disponibili sono impressionanti: circa 12 mila ricoveri annui, con il 75% di degenze per tumori maligni. La "World Foundation of Urology" sulla questione si è espressa in maniera inequivocabile, dichiarando che sul litorale romano si muore troppo a causa del cancro. I dati dell'ospedale “G.B. Grassi” a cominciare dalle cartelle cliniche, lasciano emergere l'aumento di patologie dell'apparato respiratorio. Il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale registra, in uno studio recente, come il numero di leucemie infantili sia superiore del 30% rispetto alla media nazionale.

Nonostante questi dati allarmanti, il fenomeno non è affrontato con la dovuta serietà dalle autorità politiche e sanitarie locali.

Nel documentario si snodano le testimonianze di tante persone che hanno vissuto in prima persona la tragedia della malattia. Non mancano i tentativi di indicare alcune piste, per identificare le cause. Nel reportage, le idee di Fausto Trombetta sono molto chiare: "Ostia non è la Terra dei fuochi. Qui il mostro è mimetico e tentacolare". Sotto accusa nel documentario: l'inquinamento elettromagnetico, le radiazioni ionizzanti dalle nuove scogliere frangiflutti, la presenza di tetti e coperture in Eternit, strutture che rilasciano polveri d'amianto; l'uso di diserbanti, l’uso di pesticidi e concimi chimici nelle campagne.

Fonte: blastingnews


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mercoledì 10 maggio 2017

Dalla caccia al personaggio alla caccia alle streghe



Caccia al personaggio

• E’ una donna.
• Il suo contegno è spocchioso e dispotico, ma l’arroganza è intervallata, a blandizie.
• E’ tutta compresa del suo ruolo.
• Ritiene di saper distinguere tra il bene ed il male, tra vero e falso.
• E’ convinta che bisogna inculcare la sua visione del mondo negli altri.
• Non si stanca mai di combattere le sue crociate per il trionfo del bene.

Chi è? No, non è la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati. Siete voi ad essere maliziosi… Gli indizi riportati sono i tratti distintivi di donna Prassede, celebre personaggio dei “Promessi sposi”. Davvero, però, la letteratura a volte rispecchia in modo icastico la realtà. Così leggere o rileggere il ritratto di donna Prassede, l’aristocratica che ospita Lucia a Milano, assieme al consorte, don Ferrante, dopo che la giovane è stata liberata dall’Innominato, è quanto mai illuminante.

Caccia alle streghe

La Signora Laura Boldrini pare una figura letteraria catapultata nella nostra povera Italia e proiettata sulla terza poltrona della Repubblica per annunciare, dall’alto del suo scranno, la Verità. Non è un’esagerazione: la Presidente della Camera, attorniata dai quadrumviri e da vari littori, è purtroppo persuasa di possedere la Verità e di doverla dispensare in ogni dove. E’ un atteggiamento dogmatico, manicheo che non ammette né critiche né discussioni. Secondo quali criteri colei ed i suoi collaboratori possano discernere tra notizie autentiche ed informazioni ingannevoli, secondo quali procedimenti si possa distinguere una fonte sincera da una spuria, non è dato sapere. Mistero della fede. Bisogna credere e fidarsi: assurdo! Uno storiografo sa che è arduo sceverare tra documenti veridici e documenti infondati, senza dimenticare che in molte fonti si intrecciano ragguagli più o meno plausibili. Questi qui gettano alle ortiche il metodo scientifico che è fondato sull’analisi paziente e sulla verifica delle acquisizioni, per sbandierare le loro “verità” preconfezionate. Ora, di quali inesplicabili e portentose abilità dispongono la Signora Boldrini ed accoliti per stabilire, con un taglio netto, preciso, che cosa è veritiero e che cosa non lo è? Da chi possono ricavare queste certezze? Forse da sedicenti “esperti” della comunicazione e della Rete? Chi controllerà i controllori? Chi decide chi è “esperto” e chi non lo è?

Le iniziative in esame ricordano da vicino la diabolica prassi della “Santa” Inquisizione, depositaria della “Verità” cattolica che è, invece, solo un insieme di dogmi. Non bisogna sottovalutare le campagne della Signora Boldrini. Ella non demorde e, con la furia di un Erinni, ha bandito una sorta di caccia alle streghe.

Recentemente la nostra eroina ha organizzato in una sede istituzionale un incontro cui hanno presenziato, oltre ai famigerati quadrumviri, il Presidente di Confindustria (?), il Ministro, pardon, la Ministressa dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Signora Valeria Fedeli nonché, come cantastorie di corte, Geppi Cucciari.

Ci piace qui soffermarci sulla simpatica Geppi, prima di esaminare il sintomatico intervento della Signora Fedeli. La soubrette è apparsa a disagio, come un pesce fuor d’acqua, costretta lei che comunque è dotata di un’innata vena satirica, ad adulare personaggi per cui non nutre alcuna stima, pur scoccando ogni tanto qualche freccia spuntata. Lo spettacolo è stato davvero patetico: si constata, con infinita amarezza, come ci si possa abbassare alla cortigianeria ed al mercimonio per restare all’interno di un sistema che, per quanto orrendo, garantisce denaro, successo e privilegi, almeno fin quando li garantisce… Forse, attraverso un lapsus freudiano o un superstite sussulto di dignità, la Cucciari ha “sbeffeggiato” l’iperattivo Paolo Attivissimo, affermando che vorrebbe una foto dello storico negazionista sul comodino, quindi vicino al letto… Ci pare che colui sia vicino al letto, ma appunto come scendiletto. Insomma, la cabarettista è stata una nota stonata nel contesto della marcia funebre suonata da un’orchestra di larve. Dispiace che il talento artistico, per quanto non eccelso, sia venduto per un piatto di lenticchie. Il discredito per tale autodegradazione resta come macchia indelebile ed è ancora più umiliante per chi avrebbe preservato il suo onore, se avesse declinato di partecipare a questa tristissima mascherata.

Accennavamo prima alla dotta prolusione della Ministressa Fedeli: è stata un’allocuzione sintomatica, piena di quei tic linguistici ed ideologici che punteggiano il linguaggio invertito dei “potenti”. Con la Fedeli il Ministero dell’”istruzione” si è trasformato ipso facto nel Ministero della “verità”, il dicastero di orwelliana memoria: moralismo di facciata, culto del sistema, malcelato astio ed insofferenza nei confronti delle voci libere, fanatismo, autocelebrazione, volontà stalinista di indottrinare insegnanti ed allievi, considerazioni capziose sul concetto di formazione ed informazione, spudorato stravolgimento della realtà per cui le notizie vere, ma scomode per l’establishment, sono bollate come fallaci e vice versa, settaria propaganda a tal punto che Goebbels, in confronto, risulta non un dilettante, ma un deficiente. Questo è il quadro di un’arringa che possiamo definire, senza tema di smentita, incarnazione dell’odio e della paura: è un’avversione congenita, incoercibile nei rispetti della cultura e della scienza, soprattutto della libertà di pensiero; è il terrore di chi trema di fronte alla Verità, paventando che il castello, costruito dai compagni di merende su fondamenta di bugie e con pietre di inganni, crolli su di loro e li seppellisca per sempre.

Dello stesso tono e “stile” sono stati i discorsi pronunciati dagli altri ospiti di Madame Pompadour. Com’era facile immaginare, per darsi un contegno, hanno abusato delle solite parole e locuzioni straniere (fact checking, fake news…): è stata la consueta solfa, confusa e fuorviante, a base di deliri, di nessi privi di nesso, di idiozie al cubo (“post verità”, “cittadinanza digitale”, “qualità dell’informazione”, “dibattito democratico”…), spacciate per argomentazioni profonde.

Significativo che i coltissimi conferenzieri si siano sentiti in obbligo di anticipare certe contestazioni: “Non è censura la nostra” (come no!), “Non vogliamo istituire il Ministero della verità” (come no!). Allora Silvio Berlusconi è altissimo, Matteo Renzi è intelligente, Beppe Grillo è pacato, Sergio Mattarella è esuberante: ma a chi credono di raccontare le loro fandonie?!

Le raccontano purtroppo. Le raccontano in primo luogo attraverso i media di regime ed inoltre attraverso numerosi portali-civetta (ad esempio, La chiave orgonica), gestiti direttamente o indirettamente dal governo e con il contributo della disinformazione di Stato. Questi siti pubblicano notizie fraudolente, ma con una vaghissima apparenza di credibilità: le frottole, abilmente mescolate ad una pseudo-verità, si diffondono con velocità strepitosa, eclissando lo studio, quello sì genuino, di un ricercatore. Le fandonie sono poi usate come pretesto per generalizzare e dimostrare che la Rete è piena di sciocchezze: così si giustificano politiche censorie ai danni dei pochi siti indipendenti, mentre i produttori di baggianate continuano indisturbati a sfornarle.

E’ dunque in questo modo che funziona il negazionismo di regime nelle sue innumerevoli e deleterie articolazioni. E’ bene conoscere le strategie governative per contrastarle nel modo più efficace possibile. Conosci il tuo nemico.


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sabato 6 maggio 2017

Fungo Candida auris resistente ai farmaci: nuovo allarme negli Stati Uniti d’America

Pubblichiamo un articolo inerente all’allarme per la diffusione di un fungo resistente ai farmaci: sappiamo che funghi, batteri ed altri patogeni sono “inquilini” tipici dei carburanti avio [1], il tutto quindi, di là dal terrorismo psicologico dei medici statunitensi, si collega o si può collegare alle attività di biogeoingegneria clandestina, ossia all’impiego di combustibili per aviazione piuttosto pericolosi per la salute. Si noti che l’infezione micotica in oggetto trova il suo focolaio privilegiato negli ospedali, non solo per la carenza di igiene che affligge alcune strutture sanitarie, ma pure perché i degenti spesso, a cause di “terapie” debilitanti a base di cortisone, di vaccinazioni selvagge, di un’alimentazione inadeguata etc. hanno un sistema immunitario molto debole, vulnerabile all’attacco di batteri e miceti.



La Candida auris, nota anche col nome di superfungo per la sua resistenza ai farmaci, torna a far tremare gli Stati Uniti dove, senza mezzi termini, si evoca una ''minaccia globale per la salute''.

Negli ultimi mesi, a New York, sono stati registrati ben quarantaquattro casi di infezione da Candida auris resistente ai farmaci, nonché diciassette morti, anche se non è stato possibile verificare il legame diretto tra il decesso ed il superfungo.

Il superfungo Candida auris fu isolato per la prima volta nel 2009 nell'orecchio di un anziano giapponese ricoverato a Tokyo. Il patogeno poi dal Giappone si è diffuso anche in altri paesi come appunto gli Stati Uniti, dove il primo caso fu registrato 2013. Esposti sono soprattutto anziani e neonati. Il patogeno si insedia facilmente su attrezzature e strumenti usati in àmbito ospedaliero; entra in circolo nel sangue e causa infezioni sistemiche.

I medici statunitensi spiegano che la diffusione e l'infezione dovuta alla Candida auris spesso avviene proprio nei nosocomi fra persone che sono ricoverate da tempo. E’ necessario quindi promuovere la prevenzione all’interno degli ospedali: è opportuna un’accurata pulizia delle camere con prodotti specifici, l’isolamento dei soggetti colpiti fino alla guarigione e la decontaminazione cutanea con farmaci idonei.

[1] Colture microbiologiche nei carburanti per aviazione - Queste consistono in organismi viventi che si formano nell'interfaccia tra acqua e combustibile; sono incluse forme protozoiche, funghi e batteri. I funghi (vita vegetale) sono la forma biologica più dannosa perché facilitano il mantenimento in sospensione delle ruggini; tale forma inoltre si attacca alle superfici metalliche e non metalliche e può provocare danni ai sistemi di indicazione quantità. Se arriva al motore questa forma biologica favorisce enormemente l'impastamento degli organi di controllo del flusso, delle valvole, ecc.

Le colture si trovano generalmente ove si trovano delle sacche di combustibile stagnante con presenza di acqua. Quest'ultima è necessaria allo sviluppo delle forme microbiologiche nel combustibile; anche tracce di polveri metalliche favoriscono la crescita delle colture, ma l'acqua è l’elemento base. I microrganismi formatisi causano a loro volta gravi danni alle strutture metalliche a causa delle reazioni chimiche che insorgono tra gli acidi organici prodotti dalla coltura e alcune sostanze presenti nel carburante. Le contaminazioni microbiologiche vengono favorite da temperature e gradi di umidità più alti del normale (es. climi tropicali).

Fonti:

- Affariitaliani.it
- Corriere.it


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