Riportiamo un resoconto del National Geographic in merito ad uno studio condotto (nell'ormai lontano 2010) riguardante l'inquinamento provocato dall'aviazione civile e la correlazione diretta con un sempre maggior numero di decessi tra la popolazione. Al tempo della pubblicazione del dossier, gli scienziati del MIT auspicavano serie iniziative a tutela dei cittadini per opera delle autorità, una volta confermate le loro acquisizioni ma, a distanza di anni, bisogna constatare che nulla è stato fatto, anzi! Nei recenti accordi sul cosiddetto "cambiamento climatico", sottoscritti anche da Putin, considerato a torto un oppositore del Nuovo ordine mondiale, l'inquinamento atmosferico indotto dall'aviazione civile non è stato neppure contemplato e nel documento finale non è stato citato. Più recentemente ulteriori scrupolose ricerche sono state condotte al fine di confermare, semmai fosse ancora necessario, la reale tossicità (anche di tipo neurologico) legata ai carburanti per aviazione, sia civile sia militare. A questo proposito, si vedano le acquisizioni della ricercatrice svizzera, studiosa delle nubi, Ulrike Lohmann [1]. Ella ha accertato la presenza (in nanoparticelle) di ben 16 metalli, immessi nel Jet-A1. Ciò, senza ombra di dubbio, attesta che che la bassa atmosfera è gravemente compromessa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: assenza di nuvolosità naturale, diminuzione cronica delle precipitazioni, diffusione di strati artificiali che ci privano della benefica luce solare e, come si diceva, aumento vertiginoso delle morti derivanti dagli scarichi degli aerei, spesso impegnati in attività di geoingegneria clandestina.
Se negli ultimi anni, gli incidenti aerei hanno ucciso circa mille persone l'anno, le emissioni inquinanti provocano circa diecimila vittime, secondo i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Negli studi precedenti si presumeva che le emissioni inquinanti danneggiassero le persone durante le fasi di decollo ed atterraggio. La nuova ricerca è la prima a fornire una stima complessiva del numero di morti premature determinate dai gas di scarico dei velivoli.
“Abbiamo riscontrato che le emissioni non regolamentate di aerei oltre i 914 metri da terra, sono la causa della maggior parte delle morti” afferma il responsabile della ricerca Steven Barret, un ingegnere aereonautico del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Gli scarichi degli aerei, come quelli degli autoveicoli, contengono una grande varietà di agenti atmosferici inquinanti, come biossido di zolfo ed ossidi di azoto. Per lo più queste particelle inquinanti sono minuscole, larghe la centomilionesima parte di un pollice (2,54 cm), più sottili di un capello umano. Le cosiddette polveri sottili sono le maggiori responsabili dei danni alla salute umana, specialmente se, una volta inalate, entrano in circolo attraverso il flusso sanguigno, affermano gli scienziati.
Barret ed i suoi colleghi hanno usato una simulazione computerizzata che ha confrontato dati riguardanti il percorso degli aerei, la media di combustibile bruciato durante i voli ed il valore delle emissioni inquinanti stimate. La simulazioni, basate su dati sperimentali, hanno registrato sia gli spostamenti delle particelle inquinanti nell'atmosfera sia le emissioni causate da trasporti internazionali, specialmente in Asia e Nord America. Lo studio ha tenuto conto della distribuzione della popolazione mondiale e di come le rotte aeree possono accrescere nel complesso il rischio di morte.
Globalmente, il gruppo di ricerca ha calcolato che 8.000 decessi all'anno sono il risultato di contaminazione derivante da velivoli che incrociano ad altitudini di circa 10.000 metri, mentre 2.000 sarebbero le vittime provocate dagli scarichi nocivi sprigionati durante le fasi di decollo e di atterraggio (non sono stati presi in considerazione i voli clandestini a quote cumulo - n.d.r.). Inquinamento atmosferico e conseguenti malattie respiratorie e cardiovascolari, compreso il cancro ai polmoni, sono le cause più comuni di danni anche letali, secondo quanto riferito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non solo nel tuo cortile
A sorpresa, i siti con il più grande numero di aeroporti attivi potrebbero non essere quelli a subire i maggiori impatti ambientali, suggerisce la ricerca. Quando un aereo vola ad altitudine da crociera, sopra le nuvole, i venti possono disperdere lontano gli inquinanti, cosicché i composti tossici ricadono al suolo anche a distanze pari sino a 10.000 km dalla rotta del vettore.
Negli Stati Uniti i decessi per le emissioni inquinanti degli aerei ammontano a 450 ogni anno - appena un settimo di quanto atteso, se le sostanze perniciose scendessero perpendicolarmente verso terra dall'aereo. In India, invece, ammontano a circa 1.640 l'anno, circa sette volte di più di quanto previsto, basandosi sul numero di aerei che atterrano e decollano dal paese. Molte di queste morti non sono determinate dai voli sopra l'India, ma dalle emissioni provenienti da Europa ed America settentrionale: esse poi si spostano verso l'Asia, stando al report pubblicato nel numero di ottobre di Environmental Science & Technology.
Frenare l'inquinamento atmosferico
In definitiva, il numero delle vittime per inquinamento atmosferico ammonta, secondo il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ad un milione l'anno. “I legislatori devono considerare esplicitamente l'impatto della polluzione aerea sulla salute umana” ha asserito Barret. "Ad esempio, lo zolfo, presente nei combustibili dei jet, è forse il maggior agente killer" (per non parlare degli additivi a base di metalli - ndr). Unfeng Liu, un chimico atmosferico dell'Università di Princeton, ha asserito che "lo studio approfondisce una tematica importante per la degradazione dei biomi”. Questi risultati potrebbero quindi influire un giorno sulla politica statunitense (come no! - n.d.r.), secondo quanto affermato da Lourdes Maurice, capo scienziato nonché consulente tecnico per l'ambiente della Federal Aviation Administration. “Se i rilevamenti verranno confermati dai prossimi studi, l'agenzia dovrà cominciare a pensare come regolare le emissioni inquinanti degli aerei per minimizzare il loro impatto sull'ambiente”, conclude Maurice.
Fonte:
Nationalgeographic.it
[1] Ulrike Lohmann è docente di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo ed è specializzata in nefologia. Nel 2013 la professoressa Lohman eseguì delle analisi presso l'aeroporto di Zurigo, insieme con l’Ufficio federale dell’aviazione. Gli esami erano finalizzati a stabilire la composizione chimica dei gas di scarico delle turbine. Fu reperita in primo luogo fuliggine che è essenzialmente carbonio, come nel gas di scarico degli autoveicoli. Non solo, furono rilevati sedici (16) diversi metalli tra cui bario ed alluminio, ma anche ferro, nickel, piombo, rame oltre al calcio.
Se negli ultimi anni, gli incidenti aerei hanno ucciso circa mille persone l'anno, le emissioni inquinanti provocano circa diecimila vittime, secondo i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Negli studi precedenti si presumeva che le emissioni inquinanti danneggiassero le persone durante le fasi di decollo ed atterraggio. La nuova ricerca è la prima a fornire una stima complessiva del numero di morti premature determinate dai gas di scarico dei velivoli.
“Abbiamo riscontrato che le emissioni non regolamentate di aerei oltre i 914 metri da terra, sono la causa della maggior parte delle morti” afferma il responsabile della ricerca Steven Barret, un ingegnere aereonautico del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Gli scarichi degli aerei, come quelli degli autoveicoli, contengono una grande varietà di agenti atmosferici inquinanti, come biossido di zolfo ed ossidi di azoto. Per lo più queste particelle inquinanti sono minuscole, larghe la centomilionesima parte di un pollice (2,54 cm), più sottili di un capello umano. Le cosiddette polveri sottili sono le maggiori responsabili dei danni alla salute umana, specialmente se, una volta inalate, entrano in circolo attraverso il flusso sanguigno, affermano gli scienziati.
Barret ed i suoi colleghi hanno usato una simulazione computerizzata che ha confrontato dati riguardanti il percorso degli aerei, la media di combustibile bruciato durante i voli ed il valore delle emissioni inquinanti stimate. La simulazioni, basate su dati sperimentali, hanno registrato sia gli spostamenti delle particelle inquinanti nell'atmosfera sia le emissioni causate da trasporti internazionali, specialmente in Asia e Nord America. Lo studio ha tenuto conto della distribuzione della popolazione mondiale e di come le rotte aeree possono accrescere nel complesso il rischio di morte.
Globalmente, il gruppo di ricerca ha calcolato che 8.000 decessi all'anno sono il risultato di contaminazione derivante da velivoli che incrociano ad altitudini di circa 10.000 metri, mentre 2.000 sarebbero le vittime provocate dagli scarichi nocivi sprigionati durante le fasi di decollo e di atterraggio (non sono stati presi in considerazione i voli clandestini a quote cumulo - n.d.r.). Inquinamento atmosferico e conseguenti malattie respiratorie e cardiovascolari, compreso il cancro ai polmoni, sono le cause più comuni di danni anche letali, secondo quanto riferito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non solo nel tuo cortile
A sorpresa, i siti con il più grande numero di aeroporti attivi potrebbero non essere quelli a subire i maggiori impatti ambientali, suggerisce la ricerca. Quando un aereo vola ad altitudine da crociera, sopra le nuvole, i venti possono disperdere lontano gli inquinanti, cosicché i composti tossici ricadono al suolo anche a distanze pari sino a 10.000 km dalla rotta del vettore.
Negli Stati Uniti i decessi per le emissioni inquinanti degli aerei ammontano a 450 ogni anno - appena un settimo di quanto atteso, se le sostanze perniciose scendessero perpendicolarmente verso terra dall'aereo. In India, invece, ammontano a circa 1.640 l'anno, circa sette volte di più di quanto previsto, basandosi sul numero di aerei che atterrano e decollano dal paese. Molte di queste morti non sono determinate dai voli sopra l'India, ma dalle emissioni provenienti da Europa ed America settentrionale: esse poi si spostano verso l'Asia, stando al report pubblicato nel numero di ottobre di Environmental Science & Technology.
Frenare l'inquinamento atmosferico
In definitiva, il numero delle vittime per inquinamento atmosferico ammonta, secondo il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ad un milione l'anno. “I legislatori devono considerare esplicitamente l'impatto della polluzione aerea sulla salute umana” ha asserito Barret. "Ad esempio, lo zolfo, presente nei combustibili dei jet, è forse il maggior agente killer" (per non parlare degli additivi a base di metalli - ndr). Unfeng Liu, un chimico atmosferico dell'Università di Princeton, ha asserito che "lo studio approfondisce una tematica importante per la degradazione dei biomi”. Questi risultati potrebbero quindi influire un giorno sulla politica statunitense (come no! - n.d.r.), secondo quanto affermato da Lourdes Maurice, capo scienziato nonché consulente tecnico per l'ambiente della Federal Aviation Administration. “Se i rilevamenti verranno confermati dai prossimi studi, l'agenzia dovrà cominciare a pensare come regolare le emissioni inquinanti degli aerei per minimizzare il loro impatto sull'ambiente”, conclude Maurice.
Fonte:
Nationalgeographic.it
[1] Ulrike Lohmann è docente di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo ed è specializzata in nefologia. Nel 2013 la professoressa Lohman eseguì delle analisi presso l'aeroporto di Zurigo, insieme con l’Ufficio federale dell’aviazione. Gli esami erano finalizzati a stabilire la composizione chimica dei gas di scarico delle turbine. Fu reperita in primo luogo fuliggine che è essenzialmente carbonio, come nel gas di scarico degli autoveicoli. Non solo, furono rilevati sedici (16) diversi metalli tra cui bario ed alluminio, ma anche ferro, nickel, piombo, rame oltre al calcio.
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
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La polluzione aerea è notturna o anche diurna? LOL
RispondiEliminaSia diurna sia notturna.
EliminaDell’ingl. "pollution", inquinamento ambientale (in particolare quello atmosferico e quello radioattivo).
EliminaEnciclopedia Treccani
Sempre da Treccani:
Eliminapolluzióne s. f. [dal lat. tardo pollutio -onis, der. di polluĕre (v. polluire), part. pass. pollutus]. – 1. Eiaculazione spontanea e involontaria che ha luogo durante il sonno (perciò detta più propriam. p. notturna), preceduta generalmente da sogni di contenuto erotico. Non com., l’emissione di sperma nella eiaculazione.
Stefano, quanto riferisci è quello che hai visto tu subito, non appena letto la parola in questione, visto che ti fai seghe sino a consumarlo. Vedi di darti una calmata.
EliminaAnche oggi pollution diurna mentre, in notturna, ci daranno dentro a bassissima quota.
EliminaTanto lavoro per le farmacie; code a piu' non posso alle casse.
infatti, sono collegate: le irrorazioni aeronautiche da una parte e chi gode nel farsi avvelenare, dall altra. Da una parte, dunque, si va (si parte) per la tangenziale (al nuovo mondo) ammalandosi e dall altra si viene nel farsi avvelenare.
EliminaSi GODE????Bene!
Cielo tossico e caldo aeronautico anche oggi!
Dici bene, Prank.
Eliminaessse, qui non parliamo di problemi personali
EliminaAir pollution (contamination of the atmosphere).
RispondiEliminaDicono che la sensazione di caldo aumenta perché c'è molta umidità. Ma le nuvole dove sono?
EliminaQuanto la pentola bolle e ci metti il coperchio sopra diventa una pentola a pressione e si ribolle! Ecco l effetto aeronautico...
Eliminail mio igrometro ha segnato 30-39% per 15 giorni,pensavo fosse rotto..oggi è arrivato a 59% dopo copiosa pioggiadi 30 min
EliminaEsiste un progetto di sterminio globale, è impossibile che sia tutto casuale, è stato ormai deciso il numero chiuso alla facoltà di vita sul pianeta terra e vengono regolarmente espulsi nelle tombe quelli non ammessi
RispondiEliminaAl Tg2 di ieri sera breve servizio sulla mancanza di precipitazioni e su un invaso artificiale nei pressi di Firenze che rifornisce di acqua il capoluogo toscano.
RispondiEliminaCommento del giornalista secondo il quale 'ci si deve abituare alla mancanza cronica di precipitazioni che si è andata evidenziando negli ultimi anni' e che inoltre 'bisognerà prendere i dovuti provvedimenti'.
Insomma ci vogliono far credere che la situazione attuale è ineluttabile e non artificiale e pilotata com'è ovvio che sia.
Quando le centrali della disinformazione smetteranno di pigliarci per il sedere?
La nostra coscienza etica grida una feroce vendetta verso quei venduti.
Anche la nostra pazienza ha un limite.
EliminaIo suggerirei a chiunque abbia memoria di com'erano i cieli prima degli anni 2000, di ricordare, magari mettendo a confronto le proprie foto in ambienti all'aperto di quegli anni con quelle di oggigiorno. La differenza e la stranezza del cielo che vediamo oggi é lampante! Io ad esempio ricordo nitidamente che quando da bambina (lo facevo spesso) osservavo gli aerei volare in alto (quota di crociera) dietro non lasciavano nulla! Passavano invisibili! Oggi cosa fanno? Imbrattano il cielo! Ricordo di non aver mai visto le striature e velature nel cielo, ricordo il cielo nuvoloso, i cumuli alti bianchi, quelli bassi bianchi o scuri carichi di pioggia, i cirri (oggi non esistono più!). Forse perché provavo meraviglia per la natura e osservavo spesso tutto ciò che la natura creava, quindi i ricordi sono molto nitidi. Forse molte persone non hanno mai osservato e quindi non notano la differenza, forse molte persone hanno la memoria corta, perciò sarebbe bene almeno ricorrere ai ricordi fotografici. Sarebbe una pratica da suggerire caldamente a tutti quelli che non credono a ciò che gli aerei d'oggi fanno, che bollano queste cose come fantasia da complottisti!
RispondiEliminaFinalmente!!!!! Tuoni, nuvole, lampi saette e fulmini e .... e l'acqua? Cronometrati 6 minuti abbondanti di pioggerellina. Un successone. Invasi pieni...di aria.. Adesso se ne riparla tra 4 mesi. Auguri a tutti.
RispondiEliminaQui nemmeno quelle: cielo bianco e veleni a palla. Maledetti.
EliminaNessuna nuvola e monti tutti offuscati. Boia alati scatenati...! Se non va all inferno sta gente non ci va nessuno. Non c é crimine piu' grande di questo...
RispondiEliminaNigrelli è morto. Confidiamo nella divina provvidenza.
EliminaEsatto. E da laggiù ci guarda. Al calduccio pure lui
EliminaNigrelli, salutami a Caronte!
EliminaAvrà il tempo per pentirsi.
Eliminagli avrebbe fatto comodo ora qualche aereo che spruzza vapore per rinfrescarlo! peccato che abbiamo finito i canadair!
EliminaNiente acqua, all'inferno.
EliminaQualcosa in comune allora tra la vita e la morte
EliminaGià...
Eliminala legge del contrappasso. niente acqua in vita, niente acqua in morte
EliminaUn cliché che si ripete da decenni ed al quale ho assistito infinite volte. Oggi pomeriggio il cielo era occupato da spesse e scure nubi che promettevano un bel temporale. Come di solito avviene in questi casi, ad un certo punto si avverte il rombo di un aereo basso appena sopra le nubi o addirittura dentro la coltre nuvolosa stessa.
RispondiEliminaIl pilota criminale dell'aereo civile ha evidentemente ricevuto l'ordine non so da chi -torre di controllo civile o militare o altro- di scendere di quota e disperdere le solite polveri igroscopiche.
Come sempre, nel giro di venti minuti le nubi si sono diradate e poco dopo è comparso il sereno.
Io non so, io non capisco per qual motivo a partire dai primi Anni Cinquanta usino questo diabolico stereotipo per allontanare la pioggia.
I militari -ed il potere satanico che li dirige- ce l'hanno con le nubi e con la pioggia. Non ne vogliono sapere. Maledetti!
La gente non capisce e deride chi afferma ciò. Ma quando gli uomini potranno vendicarsi di tutto ciò facendogliela pagare a quei criminali?
E non è del tutto vero -ne deduco- che le irrorazioni siano sotto controllo satellitare. Prima di questo c'è il controllo umano.
Sapessi quante maledizioni...
EliminaIeri siamo stati a Lucinasco, un luogo ameno nell'entroterra imperiese. La terra è dura come cemento. Lì non piove da mesi ed il rombo dei motori degli aerei è continuo ed incessante. Insopportabile. Anche lì c'erano delle nuvole naturali, ma in breve le hanno dissolte. E la gente non si accorge di nulla.
Mi chiedo a volte a che punto dovremo arrivare..
EliminaLucinasco (IMPERIA) - Nuovo prelievo in quota con il Phantom 4
RispondiEliminaAnche questo angolo di Liguria, un tempo incontaminato, è ora interessato dal sorvolo di decine di aerei commerciali all'ora. Il rombo dei turbofan è incessante. Se si alzano gli occhi al cielo, si possono avvistare i soliti velivoli che incrociano sull'area boschiva intorno a Lucinasco ad altitudini non superiori ai 2.500 metri. Inevitabilmente la ricaduta di polveri sottili, dovute alla combustione di carburante Jet-A1, è il target dei prelievi che abbiamo eseguito con il Phantom 4. I campioni di pulviscolo saranno sottoposti ad analisi tramite reagenti.
Per maggiori informazioni si rimanda ai seguenti articoli:
http://www.tankerenemy.com/2017/04/eseguiti-i-primi-prelievi-in-quota-per.html
http://www.tankerenemy.com/2017/05/analisi-dei-campioni-di-pulviscolo_88.html
Vero Paolo! Viene una rabbia feroce nel vedere lo scempio. Gli avvelenatori alati odiano l uomo, la vita, le piante, la pioggia che porta vita...distruggono e annientano. La pagheranno, c é qualcuno che vede tutto anche senza telecamere. I diavoli alla cloche, sono gli spietati complici di questo male indotto.
RispondiEliminaOttimo Ros, il nuovo volo mostra bene lo schifo tossico che abbiamo sopra le nostre teste.
La cosa che fa veramente male, piu delle irrorazioni velenifere, é che la gente non si accorge di questa guerra chimica posta sopra le loro inutilizzate teste, ormai prive di qualsivoglia neurone.
L'assuefuazione è il nostro nemico.
EliminaLombardia... devasto chimico pesantissimo e cottura a micro-onde...
RispondiEliminaConsiglio questo, non è molto ma può aiutare a limitare i danni, sotto i consigli di una cara persona!
https://www.amazon.it/WoodyKnows-Pollutant-Second-hand-Anti-Pollution-Replacement/dp/B017EXBW7K/ref=sr_1_2/257-8880962-5758444?ie=UTF8&qid=1500290700&sr=8-2&keywords=woodyknows
ot, che ne pensate?
RispondiEliminahttp://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/07/chi-vuole-eliminare-gianni-lannes.html?m=1
Cazzate.
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Szi7ZZ2tJVQ
RispondiEliminaLURIDI MERDONI !!
RispondiEliminail tempo della ricerca iniziata venti minuti fa,quando mi va di traverso un boccone mentre guardo la merdosa tv....
Viene fatta la pubblicita'di un programma di radio2, che va in onda stasera,per acclamare un nuovo gruppo musicale !
In questa pubblicita' viene "esclusivamente" mostrate le prime due chemical immagini del video.
poi trovato il video...ho fatto random...e ho....OH MMERDA !!
CHE BASTARDI !!
NO COMMENT ! Stasera sara'un concerto con un bel flash chimico a chi partecipera'.
MIND MANIPULATION !
Alla faccia dei negazionisti !
http://www.radio2.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-f8f8586b-bac1-4869-849e-9c167015526a.html
Nel random mi si sono rizzati i capelli...non so se lo rivedo per intero...ZIO CANE..dove si andra' a finire ?
https://www.youtube.com/watch?v=zC30BYR3CUk
17.7.17
RispondiElimina...oggi hanno irrorato pure quello che avevano lasciato da parte ieri a causa di Eolo!
RispondiEliminacurioso che "caronte" quello che dovrebbe essere il colpevole delle ondate di caldo artificiale che provocano loro sia, nella mitologia greca,un sinistro peronaggio,coincidenza?
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Caronte_(mitologia)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSiccità? E' tutto pianificato ufficialmente e scritto nero su bianco. Non ci credete? Ecco la mappa che mostra le aree sottoposte a stress climatico forzoso, stilata nel 2012.
RispondiEliminaArticolo correlato: http://www.tankerenemy.com/2012/08/il-quotidiano-britannico-guardian.html
Microonde, scie chimiche e nubi
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