Nella tarda mattinata del 24 agosto 2017 abbiamo cominciato i primi test della "macchina della pioggia". Questi sono i risultati: dopo oltre novanta giorni di cielo completamente sgombro di nubi, si sono formati i primi cumuli che, in contrasto con le previsioni meteo dei giorni precedenti, hanno contraddistinto tutta la mezza giornata sino a notte inoltrata. Purtroppo i continui sorvoli degli aerei commerciali e militari impegnati nelle operazioni di guerra climatica, hanno per ora vanificato gli effetti incoraggianti del piccolo prototipo di ionizzatore, che abbiamo realizzato, assemblando più apparati di ionizzazione attorno ad una parabola satellitare in disuso verniciata di nero per agevolare il riscaldamento dell'aria.
Abbiamo avuto la conferma che il sistema in sé è promettente, ma siamo ben consapevoli delle forze in gioco, per cui è chiaro che sono necessari apparecchi più potenti e dislocati in diverse aree strategiche del territorio su cui si intende intervenire. Per questo motivo, studiando i dispositivi realizzati dagli Australiani, Svizzeri e Statunitensi, siamo in grado di fornire le indicazioni di base per costruire il proprio "rainmaker" a basso costo e che sia senza dubbio più efficiente del prototipo che ancora stiamo sperimentando. Il prossimo passo sarà quindi la messa in funzione di un congegno che ricalchi il più possibile i progetti delle società leader nel settore. Sono necessari:
a) Un alimentatore da 220/240V di elevata potenza (almeno 700/1200 watt)
b) Un decina di bacchette di alluminio (attraverso cui scorrerà l'alta tensione) da 1 cm x 100 x 1mm che faranno da puntali a forma di piramide. Questi dovranno essere uniti tramite rivetti.
c) Diodi 1N4007
d) Condensatori poliestere da 100 nF 2000V
e) Plexiglas o materiale simile per l'isolamento (meglio se doppio) del circuito.
ATTENZIONE! Si avvisa che, per costruire uno ionizzatore atto a produrre precipitazioni piovose, è d'uopo disporre di minime conoscenze di elettronica e che, in ogni caso, lavorando con pericolose alte tensioni, si deve essere certi di come agire. Per la messa in opera dell'apparato sarà assolutamente necessario un luogo isolato e ad accesso esclusivo.
Progetto pioggia - Contribuisci ora! Donazione con PostePay: 4023 6009 4336 4051 - Codice fiscale: MRCRSR61C19I469R - IBAN: IT48I0617522700000001977280 Oppure fai una donazione con PayPal.
Costruire uno ionizzatore per indurre le piogge
Prerequisiti: disponibilità di uno spazio idoneo; umidità atmosferica pari almeno al 30 per cento; presenza di nubi imbrifere: preferibilmente cumulonembi o cumuli.
Su quale principio funziona: lo ionizzatore produce ioni negativi (atomi che hanno catturato uno o più elettroni, particelle subatomiche di carica negativa). Gli ioni negativi salgono per convezione e grazie all'energia termica solare (calore), quindi si attaccano ai nuclei di condensazione, caricati positivamente, all'interno delle nuvole, inducendo la coalescenza dei nuclei, ossia la loro aggregazione, affinché le goccioline, ora di carica negativa, di pochi micron assumano il calibro di un millimetro circa. In tal modo, le stille, sufficientemente pesanti, cadono sotto forma di pioggia. In assenza di luce solare, una o più lampade ad infrarossi propiziano la convezione termica, ossia la salita dell'aria calda.
L'apparato va alimentato con tensione elettrica e potenza adeguate tali da far acquistare agli atomi gli elettroni. Di seguito è mostrato lo schema elettrico di riferimento.
Nell'immagine che vi proponiamo in testa all'articolo il dispositivo -ad alta tensione- è di alluminio, affinché conduca l'elettricità. Inoltre la struttura, di tipo modulare, ha la forma di una piramide. E' evidente che bisogna prendere tutte le precauzioni del caso onde evitare il contatto con gli apparati ad alto voltaggio. Per questo motivo la struttura ad alta tensione (15.000 Volts o più) deve essere isolata opportunamente.
P.s. E' condizione necessaria per generare precipitazioni piovose che le attività igroscopiche siano assenti o blande, quindi bisogna approfittare di quei giorni in cui esse sono interrotte o quasi. Sono giorni in cui, a causa dell'evaporazione e della traspirazione, l'umidità atmosferica si rapprende in nubi. Favorite sono le località di mare, normalmente più umide rispetto alle altre.
Abbiamo avuto la conferma che il sistema in sé è promettente, ma siamo ben consapevoli delle forze in gioco, per cui è chiaro che sono necessari apparecchi più potenti e dislocati in diverse aree strategiche del territorio su cui si intende intervenire. Per questo motivo, studiando i dispositivi realizzati dagli Australiani, Svizzeri e Statunitensi, siamo in grado di fornire le indicazioni di base per costruire il proprio "rainmaker" a basso costo e che sia senza dubbio più efficiente del prototipo che ancora stiamo sperimentando. Il prossimo passo sarà quindi la messa in funzione di un congegno che ricalchi il più possibile i progetti delle società leader nel settore. Sono necessari:
a) Un alimentatore da 220/240V di elevata potenza (almeno 700/1200 watt)
b) Un decina di bacchette di alluminio (attraverso cui scorrerà l'alta tensione) da 1 cm x 100 x 1mm che faranno da puntali a forma di piramide. Questi dovranno essere uniti tramite rivetti.
c) Diodi 1N4007
d) Condensatori poliestere da 100 nF 2000V
e) Plexiglas o materiale simile per l'isolamento (meglio se doppio) del circuito.
ATTENZIONE! Si avvisa che, per costruire uno ionizzatore atto a produrre precipitazioni piovose, è d'uopo disporre di minime conoscenze di elettronica e che, in ogni caso, lavorando con pericolose alte tensioni, si deve essere certi di come agire. Per la messa in opera dell'apparato sarà assolutamente necessario un luogo isolato e ad accesso esclusivo.
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Costruire uno ionizzatore per indurre le piogge
Prerequisiti: disponibilità di uno spazio idoneo; umidità atmosferica pari almeno al 30 per cento; presenza di nubi imbrifere: preferibilmente cumulonembi o cumuli.
Su quale principio funziona: lo ionizzatore produce ioni negativi (atomi che hanno catturato uno o più elettroni, particelle subatomiche di carica negativa). Gli ioni negativi salgono per convezione e grazie all'energia termica solare (calore), quindi si attaccano ai nuclei di condensazione, caricati positivamente, all'interno delle nuvole, inducendo la coalescenza dei nuclei, ossia la loro aggregazione, affinché le goccioline, ora di carica negativa, di pochi micron assumano il calibro di un millimetro circa. In tal modo, le stille, sufficientemente pesanti, cadono sotto forma di pioggia. In assenza di luce solare, una o più lampade ad infrarossi propiziano la convezione termica, ossia la salita dell'aria calda.
L'apparato va alimentato con tensione elettrica e potenza adeguate tali da far acquistare agli atomi gli elettroni. Di seguito è mostrato lo schema elettrico di riferimento.
Nell'immagine che vi proponiamo in testa all'articolo il dispositivo -ad alta tensione- è di alluminio, affinché conduca l'elettricità. Inoltre la struttura, di tipo modulare, ha la forma di una piramide. E' evidente che bisogna prendere tutte le precauzioni del caso onde evitare il contatto con gli apparati ad alto voltaggio. Per questo motivo la struttura ad alta tensione (15.000 Volts o più) deve essere isolata opportunamente.
P.s. E' condizione necessaria per generare precipitazioni piovose che le attività igroscopiche siano assenti o blande, quindi bisogna approfittare di quei giorni in cui esse sono interrotte o quasi. Sono giorni in cui, a causa dell'evaporazione e della traspirazione, l'umidità atmosferica si rapprende in nubi. Favorite sono le località di mare, normalmente più umide rispetto alle altre.
ART Omani Trials with Technology Overview from Tex Whitney Productions on Vimeo.
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
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RispondiEliminahttps://www.tomshw.it/comitato-assistere-famiglia-bruno-gulotta-87700
RispondiEliminaio sto provando a costruirla vi terrò aggiornati ,si basa sugli schemi di marconi/ignina
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=H1hNpB9Pgmo&t=54s
Molti particolari della macchina ideata da Ighina non si conoscono, quindi meglio non discostarsi dal progetto suggerito nell'articolo.
EliminaCiao
La concorrenza non può che fare bene. Alla fine sceglieremo la macchina della pioggia con il maggior rapporto efficacia/costo. Che vinca il migliore :)
Eliminaquali particolari?
EliminaDa insegnare nelle scuole di elettrotecnica.
RispondiEliminaTemo che per ottenere qualche effetto concreto di ionizzatori come questo ne serva un'intera foresta. Ovvio che tentar non nuoce ed è doveroso da parte dei condannati a morte cercare di fare qualcosa. Ma vedendo quel che succede in cielo in questi giorni non saprei quali e quanto grandi impianti servirebbero per far piovere.
RispondiEliminaUn massacro chimico. Secondo me non pioverà più
Salve a tutti e scusate per il ritardo nella pubblicazione dei commenti. Purtroppo siamo rimasti senza linea adsl per diverse ore. A proposito dell'apparato di ionizzazione, grazie ad un amico esperto stiamo studiando metodi efficaci ed economici per costruire una serie di ionizzatori piccoli, ma potenti, così da poterne installare diversi in innumerevoli aree di intervento. Vi terremo informati sullo sviluppo delle nuove soluzioni.
RispondiEliminaGrande Rosario io qui entro quasi ogni giorno per seguire le novità dell'apparecchio. Se la cosa risulta più "economica" ed estendibile a tutti mi muovo qui nel mio paese per far conoscere la cosa, attendo aggiornamenti.
EliminaCi sto lavorando. ;-)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaFate caso inoltre a quando cadono dal cielo quelle poche gocce d acqua, esse non scorrono, non scivolano piu' neppure sui vetri e rilasciano una patina oleosa e appiccicosa (patent 6315213 del 2001). Insomma, un lurido piano di distruzione che si va intensificano giorno dopo giorno.
RispondiEliminaCiao Silvia, i magistrati sono culo e camicia con gli avvelenatori ed i loro scagnozzi stalkers di Stato.
RispondiEliminaEvita di far bere quell'acqua ai tuoi animali.
RispondiEliminaGiacché per noi è arduo creare una singola apparecchiatura potente, servono più ionizzatori che lavorino insieme, in diverse zone abitative. Serve un circuito già assemblato a bassissimo costo, che sarebbe idoneo per un progetto di un multi-ionizzatore modulare. Sarebbe l'ideale.
RispondiElimina50 ionizzatori modulari per 50 abitazioni sono 2500 ionizzatori...
EliminaL'ideale è basarsi sul principio della parabola di specchi. Il resto lo fanno gli ionizzatori (solo il piccolo e compatto circuito di base pre-assemblato si trova on line al costo di circa 3 euro), posizionati a cerchio come nel primo esperimento e l'aria calda, che tende a salire. Un certo numero di apparati del genere, montati in varie zone di un centro abitato, potrebbero fare la differenza. Diciamo che ognuno di noi dovrebbe assemblare un "rain maker" composto da una cinquantina almeno di circuiti di ionizzazione. La spesa non sarebbe elevata ed il posizionamento non incontrerebbe serie difficoltà. Per l'alimentazione basterebbe un alimentatore per PC di media potenza.
Elimina3500 metri cubi di ioni negativi a postazione.
EliminaGuardate la copertina della rivista dell'aeronautica:
RispondiEliminahttp://www.aeronautica.difesa.it/comunicazione/editoria/rivmeteorologia/orainedicola/Pagine/default.aspx
hanno messo anche il povero Bernacca sotto una scia chimica sbrodolante.
Semplicemente CRIMINALI.
Eliminada notare il logo della NATO in basso a destra..
Eliminaciao rosario, nel terminale AT, aggiungerei un resistore da 1 Mohm 1 W come protezione per accidentali contatti.
RispondiEliminaInoltre leggevo come terminali irradianti gli aghi da cucito migliorano la produzione di ossigeno triatomico.
Ciao! Ho risolto il problema, eliminando in pratica l'impossibilità di messa in opera da parte di coloro che non hanno conoscenze di base per costruire da se il circuito amplificatore di tensione. Su ebay si possono reperire facilmente i dispositivi che poi troviamo in praticamente tutti gli ionizzatori in commercio. Si tratta di dispositivi piccoli ed economici, il che permette (facendoli funzionare insieme) di acquistarne parecchi e di assemblare di conseguenza un apparecchio di ionizzazione molto efficiente nonché prestazionale. Il tutto con pochissima spesa e senza disporre di conoscenze eccezionali in elettronica.
EliminaRosario il problema è anche un'altro: dopo mesi di siccità voluta dobbiamo anche aspettarci l'opposto. Alluvioni a non finire e panico indotto. Senza contare che l'atmosfera è bollente e le perturbazioni post-estate sono parecchio pesanti. La mia sardegna ha brutti ricordi sopratutto nel 2008. Con questi apparecchi è possibile solo indurre pioggia o con una modifica si potrebbe anche fare l'opposto? É un bel grattacapo, chissa' se mai saremo in grado di bilanciare le cose.
RispondiEliminaLe alluvioni si verificano grazie alla dorizzazione dell'ambiente atmosferico, reso simile al plasma. Attraverso la ionizzazione della bassa troposfera, si riequibra il sistema pluvimetrico, inibendo le precipitazioni violente.
Eliminaquindi se ho capito bene con l'utilizzo di questi ionizzatori potremo riequilibrare il tutto? Ci sarebbe anche il problema "troppi" fulmini dall'elevetà elletricità dell'aria o rientra anche tutto questo con gli ionizzatori? Ti ringrazio per la disponibilità.
Elimina* pluviometrico
EliminaL'aria è estremamente carica per via del nanoparticolato elettroconduttivo aviodisperso. Gli ionizzatori lo catturerebbero sulla parabola, rendendo vane le operazioni di aerosol.
Eliminanuvola chimica!
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/08/28/nube-tossica-sussexsoccorse-150-persone_983596ca-9c5b-43ce-885b-34eb9e82dd67.html
Pennellatore le spaccia per comuni nebbie "da calore".
EliminaCosa assurda é che dicono nube di origine sconosciuta: ah ah ah, é la classica nube grigio rogna aeronautica! Fanno gli gnorri come sempre, e la gente intanto si ammala.
RispondiEliminaAcido solforico, per irritare in quel modo.
Eliminacosta adriatica, contro ogni previsione del cazzo, fulmini e saette e .... pioggerellina...per pochi secondi...poi smette..poi ripiglia...poi smette...in tutto da 2 ore di temporale virtuale, diciamo, 150 secondi di pioggerellina zozza ed inconsistente. il tutto dopo svariati mesi di assoluta siccità. è un bel traguardo. grazie NATO
RispondiEliminapantos diamo tempo a Rosario per aggiornarci sulla questione rainmaker e a questi malati mentali proveremo a mettergli i bastoni fra le ruote... Peccato solo che queste conoscenze siano venute fuori troppo tardi e gli agricoltori messi in ginocchio da una siccità manovrata ma meglio tardi che mai.
EliminaAnche in Bassa Padania si e no due minuti di pioggia. Poi basta. Ma come sempre il rombo di qualche aereo a bassa quota che insemina le nubi prima del temporale è un 'must'. E anche stavolta i militari non si sono smentiti. Il rombo di alcuni aerei era ben discernibile.
RispondiEliminaMi vien da pensare che abbiano sempre qualche aviocisterna pronta da usare nel caso in cui aerei di linea non siano disponibili in zona per eseguire il lavoro sporco.
Scie chimiche ed onde elettromagnetiche: l'atmosfera trasformata in un plasma mortale
RispondiEliminahttp://www.tankerenemy.com/2008/07/scie-chimiche-ed-onde-elettromagnetiche.html
ciao a tutti ,ho raccolto i famosi fili dei fantomatici ragni volanti.sedovessi analizzare cosa devo chiedere e che metodo usare.
RispondiEliminaCiao, i filamenti di ricaduta sono stati già analizzati, dimostrando che trattasi di decadimento dei carburanti per aviazione civile (Jet-A1). Se intendi ottenere dei risultati attendibili, non rivolgerti a laboratori italiani.
EliminaQui i risultati del 2013. Qui i più recenti del 2017.
grazie rosario,ma volevo chiederticome mai non riusciamo a fare un fronte compatto e spazzare via tutta questa sporcizia,dopo tutto ilmateriale,prove scientificheecc...ecc..,siamo un pò sparsi non riusciamo a fare una rete...c è molto protagonismo e basta in giro oltre che una montagna di zombie e anche gente ancora incosapevole.la prossima settimana pianto dei cartelli ,ho due terreni che confinano con la strada..staremo avedere.anche un adesivo sulla macchina.sono tratti dal sito di geoengineeringwatch.org.praticamente qua sono il solo che io sappia,non voglio stare qua asubire e basta! quando questi, pernon dire altro stanno devastando il pianeta.ciao
RispondiEliminaSiamo in Italia, Orazio, madre delle stragi di Stato prima e della disinformazione di Stato dopo, con il contorno di finti controinformatori come Mazzucco, Bosco, Lannes, Chiesa e compagnia cantante. Quindi siamo rimasti solo noi di Tanker enemy, isolati e processati dallo Stato nonché diffamati e screditati dai tizi di cui sopra. Il risultato è che la visibilità è scarsa e si fa solo quel che è possibile, vista e considerata la situazione. Il resto lo fanno i cittadini comuni, che dormono e si abbeverano alla fonte dei gate keepers, mentre noi veniamo censurati ad ogni occasione.
Eliminasono amareggiato,avvilito,tremendamente incarognitonon ti dico altro cosa farei!...siamo messi bene allora!mah! vivo in collina nella valbelluna, figurati a pochi km da aviano,sai che cieli abbiamo!ora vado in mezzo al verde di questi magnifici posti a rilassarmi un pò.ciao,saluti atutti
RispondiEliminaDovessi vedere qui come spruzzano...
EliminaCiao Caterina, in un ambiente pesantemente dorizzato sarà dura, ma ci si deve provare. Grazie!
RispondiEliminaNon ci avete capito niente
RispondiEliminaSiete lontani dalla soluzione
Il processo di cui parlate non solo non funziona ma non crea neanche l l'incontrovertibilita e poi.......