mercoledì 20 settembre 2017

Che cosa sta succedendo all'avifauna?



Che cosa sta succedendo all’avifauna? In vari articoli anche recenti, ci siamo occupati della vegetazione e dei danni causati alla flora dalle operazioni di biogeoingegneria clandestina, ma quali sono le conseguenze sull’avifauna? Questo breve articolo non mira ad essere uno studio accurato, ma una testimonianza che, per quanto empirica, non è priva del tutto di valore, giacché l’esperienza è uno dei cardini del metodo scientifico.

Durante l’estate 2017 abbiamo compiuto alcune escursioni nell’entroterra ligure per documentare le condizioni ambientali sottoposte alla formidabile pressione biochimica. Ci ha sorpreso e rattristato non solo l’estrema povertà del patrimonio entomologico (imenotteri, coleotteri, lepidotteri…), ma pure la rarità dei volatili: specie fino a qualche lustro addietro piuttosto diffuse (passeriformi vari, rapaci diurni e notturni etc.) sono diminuite in modo impressionante o talora sparite. Abbiamo poi constatato che anche in ecosistemi dove il bosco ed il sottobosco sono ancora alquanto rigogliosi, in qualsiasi ora del giorno, non si ode neppure un cinguettio: regna un silenzio gelido, irreale. Si potrebbe ipotizzare una pressoché totale estinzione di varie specie di pennuti…

Non è così: in realtà, in concomitanza con il sorvolo di aerei chimici, scende il silenzio sulle aree boschive, sulle radure, sui prati ed i pascoli: il rombo dei velivoli e gli inquinanti dispersi sono percepiti dall’avifauna come una grave interferenza alla necessità ed al piacere di comunicare? La risposta è forse in un’esperienza di qualche settimana fa: ci recammo in un’area agreste non distante dal centro urbano. Era una rara giornata dal tempo naturale, con cielo blu cobalto e fantastici, maestosi cumuli. Si era deliziati da un concerto di ciangottii dai più diversi timbri ed altezze: all’improvviso udimmo il solito rimbombo di un aviogetto con la sua “bella” scia. Nell’arco di un minuto o poco più, quei canti armoniosi si spensero per lasciare il posto ad un’inquietante quiete. Sarà stata una coincidenza? Certo, il numero dei passeriformi è scemato notevolmente nelle città, nelle campagne e nelle aree silvestri, mentre aumentano petulanti gabbiani, tortore e colombi, ma qualcos’altro accade e sta accadendo…



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35 commenti:

  1. vogliamo anche parlare dei pipistrelli? spariti

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    1. Dalle mie parti sono spariti i piccoli volatili e sono rimasti solo fenicotteri e una marea di cornacchie (del malaugurio). Ma spariranno anche loro.

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  2. Ottime ed utilissime riflessioni. La testimonianza diretta è sempre una fonte di informazioni degna di nota.
    Nella capitale i passeri, gli storni e le rondini hanno ceduto il posto, da un decennio almeno, ai feroci gabbiani ed alle fameliche cornacchie. E' tutta la catena alimentare che va dall'insetto ai volatili ad essere stata manipolata e forse compromessa per sempre. Citerei solo i casi delle api (disorientate ed annichilite) e quello della zanzara tigre, in rapido aumento.
    Sono le specie più feroci, nocive ed indifferenti ad avere la meglio in questo drammatico periodo storico? Non è lo stesso anche fra gli umani? Ciao

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    1. Concordo, Ghigo. Infatti Stefano Luciani non ha ancora tirato le cuoia e rompe i marroni tutti i giorni. Ma confido sempre, vista la fine che ha fatto il suo amichetto Wasp.

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  3. "mentre aumentano petulanti gabbiani, tortore e colombi" e tutti gli altri uccelli che ci disturbano, soprattutto il sonno. Non credo che questo sia un caso, ma provocato artificialmente con l'immissione di questi volatili nei nostri centri abitati. Qualche anno fa, nel milanese, eravamo invasi dai merli, oggi quasi spariti e sostituiti dalle più petulanti gazze ladre e cornacchie. Ma l'azione non si limita ai volatili. Per la distruzione della nostra agricoltura, io credo, vengano usate le nutrie ed ultimamente delle piccole lepri o conigli, che non sono preda dei cacciatori per l'esiguità della taglia.

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    1. @Unknown gli animali che danno il loro contributo a distruggere la nostra agricoltura sono principalmente cinghiali ed ungulati come il capriolo che, grazie a delle severe limitazioni nella caccia ed all'assenza di predatori, in alcune regioni più che in altre, si sono riprodotti in maniera PER NOI eccessiva.
      Di lepri (e di nutrie) ce ne sono pochissime sul territorio nazionale tanto che la loro caccia è limitatissima e di conigli senz'altro di più ma quasi tutti d'allevamento.
      A monte dei nostri problemi in agricoltura - al di là di inquinamenti vari e distruzione sistematica dell'ambiente - ci sono sempre delle scelte politiche ed economiche autolesioniste.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Una canzoncina che piacera' a Renzi ( ma chi è ?)..e ai suoi pdioti :

    https://www.youtube.com/watch?v=4-Qh-zRh58g

    anche Gabbani osserva scie chimiche col binocolo...ma credo che prenda per il culo i "coplottisti"

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  6. Per sbaglio ho cancellato un commento, reinserisco...

    ...spariscono tutte le dolci bestiole, ma aumentano le bestie da soma e da tosa: somari e pecore ovunque ti giri.
    Ps: in questi giorni un po di pioggia, e cielo blu con cumuli. Che accade?
    Oggi avvelenamento totale!

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  7. Ciao ragazzi, ma di Stefano (Felce Mirtillo) si sà niente? l'hanno dimesso dall'ospedale?

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  8. CAPAREZZA - TI FA STARE BENE Tratto dal testo :

    ..."Chi se ne sbatte di diete famose, di strisce nel cielo e di banche,
    non vedo più ombre se accendo il mio cero al debunker...."


    direi anti Gabbani come testo,almeno su questa frase

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  9. se non fosse chiaro a sufficienza: "I satelliti radar sono particolarmente utili in queste situazioni potendo osservare anche di notte e ATTRAVERSO LE NUBI .... a differenza dei satelliti ottici. Allora smantelliamo i satelliti ottici e non dovete più spruzzare. http://www.lastampa.it/2017/09/22/economia/tecnologia-di-leonardo-contro-i-disastri-naturali-in-america-ATbwvUrwkK1KGhG4blH2ZM/pagina.html

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  10. Tutti gli anni in estate dovevo salire sul tetto per svuotare le cole riempite dal materiale portato anche dai passeri che nidificano sotto i coppi, al mattino uscendo sul terrazzo se ne vedevano volare via a decine.

    I passeri mi sa che sono rimasti in pochi, oppure hanno trovato altri posti per nidificare perché le cole sono rimaste pulite quest'anno.
    Non posso imputarlo alle irrorazioni ma ovviamente non escludo affatto la cosa.

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  11. ...a meno che...non piova!
    "È da tenere presente inoltre che per le onde di più breve lunghezza (3 cm o meno) le nubi e le precipitazioni si comportano come ostacoli riflettenti, mascherando la presenza di bersagli".

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  12. stazione HAARP galleggiante.
    https://www.facebook.com/volkanyolcubal/videos/1935663846697961/

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  13. Stazione HAARP in azione (con relativo caratteristico suono) https://www.facebook.com/volkanyolcubal/videos/1935030430094636/

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  14. Attacco un po' piu'deciso...Prix

    http://mariotedeschini.blog.kataweb.it/giornalismodaltri/2017/09/24/fake-news-rai-e-lapocalisse-digitale/

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  15. Per coloro che non hanno il computer o non hanno accesso alla Rete, sono lieto di segnalare che il giorno 4 ottobre 2017, alle ore 21:00 (e per altre sei volte in replica ogni sei ore), sarà mandato in onda (sul canale 824 del digitale terrestre), una "pillola" di conoscenza di 4 minuti e 43 secondi sul tema della "guerra climatica". Si prospetta la possibilità di programmare anche il nostro documentario nella versione completa da 37 minuti, ma per questa si auspica il contributo di voi tutti. Il pacchetto base costa, infatti, scontato, 175 euro, esclusi gli oneri fiscali.

    TV& TV: http://www.tvandtv.com/

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  16. Un'altra notiziona che conferma come volare sia poco salutare. :-D

    http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/09/27/paura_in_volo_il_comandante_muore_poco_dopo_il_decollo-68-649213.html

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    Risposte
    1. http://www.tankerenemy.com/2017/07/e-confermato-il-carburante-jet-a1-e.html

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  17. Risposte
    1. Se funziona davvero te ne ordino uno subito :-)
      Qua in Lombarda una cosa allucinante, ieri e oggi, cielo bianco e irrorazione continue giorno e notte senza minima sosta!

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  18. Per coloro che non hanno il computer o non hanno accesso alla Rete, sono lieto di segnalare che il giorno 4 ottobre 2017, alle ore 21:00 (e per altre sei volte in replica ogni sei ore), sarà mandato in onda (sul canale 824 del digitale terrestre), una "pillola" di conoscenza di 4 minuti e 43 secondi sul tema della "guerra climatica". Si prospetta la possibilità di programmare anche il nostro documentario nella versione completa da 37 minuti, ma per questa si auspica il contributo di voi tutti. Il pacchetto base costa, infatti, scontato, 175 euro, esclusi gli oneri fiscali.

    https://youtu.be/8dLrEjqpwSc

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