domenica 29 ottobre 2017

On fire



La biogeoingegneria clandestina (alias chemtrails, in italiano reso con l’espressione “scie chimiche”) non conosce confini: è una catastrofe globale, un crimine planetario. E’ un proditorio assalto alla Terra, all’umanità, agli esseri viventi sferrato in modo indiscriminato. Non solo, alcuni paesi e regioni sono colpiti in modo ancora più efferato e micidiale, perché strategici: è il caso, ad esempio, del Portogallo che, per la sua posizione geografica, è un bersaglio privilegiato dei terroristi climatici. Ad ovest del Portogallo, infatti, si formano e si espandono le perturbazioni atlantiche che una volta portavano le piogge nell’Europa occidentale fino all’Italia. Succede quel che accade in California dove i fronti perturbati sono bloccati ed annichiliti sul Pacifico, prima che anche una sola propaggine riesca a lambire le regioni costiere, condannandole ad una siccità perenne, alla desertificazione, agli incendi.



Gli incendi sono il “dono” più recente degli attentatori meteorologici: immani roghi hanno devastato e stanno devastando il Portogallo, la Galizia, l’Italia settentrionale… Le fiamme divampano e si propagano soprattutto a causa della cronica aridità, del basso grado di umidità atmosferica, del particolato a base di solfuri diffuso dagli aerei incivili. I roghi inceneriscono boschi, pascoli, vigneti, aree limitrofe ai centri abitati: almeno in California si sospetta che gli incendi siano stati innescati con armi ad energia diretta.

Si crea un effetto domino: la cenere dei roghi crea una coltre che determina un aumento termico destinato ad aggravare una situazione già disperata. Il livello di polveri sottili si accresce: si accusa sempre il traffico automobilistico di essere all’origine dell’inquinamento, mentre la contaminazione ambientale dipende in toto o quasi dalle migliaia di velivoli commerciali che disperdono dappertutto composti igroscopici. Gli amministratori lo sanno, come sanno che la siccità si potrebbe affrontare sia denunciando i misfatti della “guerra climatica” sia installando ionizzatori imbriferi, ma la classe “politica”, quest’accozzaglia di ignoranti, disonesti, profittatori, nicchia, anzi dispone misure draconiane a danno degli automobilisti costretti a pagare bollo ed assicurazione nonché la benzina gravata di balzelli iniqui per tenere fermo il proprio mezzo.


Ciò avviene anche in Portogallo dove alcuni comitati di cittadini consapevoli hanno presentato una petizione al Parlamento affinché si mobiliti contro la geoingegneria assassina, ma i peones dei vari partiti hanno risposto che non esistono “evidenze scientifiche” (sic) circa le scie tossiche. Mentre il mondo soccombe sotto l’attacco chimico-elettromagnetico, i buffoni cianciano di “evidenze scientifiche”: è evidente la loro malafede, la loro vigliaccheria, la loro collusione con i banditi mondialisti. I codardi riceveranno la dovuta ricompensa… con gli interessi.

Fonti:

- L’ONU STA CONQUISTANDO L’AMERICA ATTRAVERSO IL CONTROLLO DI TUTTE LE ACQUE
- Drone footage of fire damage in Santa Rosa | Los Angeles Times | Buildings and Cars Destroyed – Trees and Plastic Items Untouched
- THE RAINMAKER - IONIZZATORE MODULARE A SANDWICH - SCHEMA COSTRUTTIVO
- Come costruire la "macchina della pioggia": aggiornamenti
- Continua l’emergenza incendi boschivi in Piemonte
- Em seis minutos, o Parlamento falou de 'chemtrails'

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25 commenti:

  1. Avranno danni da pagare infiniti...che preghino satana, il loro piccolo inutile dio, che lo schifo non salti a galla.

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  2. Rosario, ho visto che l'alimentatore da 6V deve erogare 3A. Ma l'amperaggio dipende dal numero di moduli o sbaglio? Nel tuo caso con 31 moduli hai un certo assorbimento, se ne metto 50 avrei bisogno quindi di un alimentatore da 5A?

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    1. Ciao, paradossalmente, avendoli testati entrambi, ho visto che i generatori di ioni alimentati a 3/6 volts sono più efficienti di quelli a 12, ma a questo punto, giacché è difficile reperire alimentatori a 6 volts con un buon amperaggio, vi sono tre soluzioni.

      a) Si adopera un alimentatore da PC e si sfrutta la linea a 5 volts.

      b) Si adopera un alimentatore da 12 volts, collegato ad un riduttore di tensione (come evidenziato nello schema elettrico).

      c) Il "rainmaker" è definito modulare per via della sua struttura ad alimentazione multipla. Si possono creare più settori ad alimentazione separata. Perciò è sufficiente alimentare 10/15 ionizzatori per ogni piccolo alimentatore da 2,6/3 Ampere.

      In ogni caso sino a 30 ionizzatori ho visto che un alimentatore da 2,6 Ampere funziona regolarmente, senza surriscaldare.

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  3. Ma io spero tanto che un giorno, magari presto, paghino. Intanto però il gregge non si accorge di niente!
    Sono mesi che non piove seriamente, a parte sporadiche e disastrose "bombe d'acqua" ma nessuno ci fa caso.
    Siamo praticamente a novembre ed all'una ci sono 30° ma la gente si limita a tirare dritto.
    Questo weekend sono stati tutti con i cellulare puntati in alto a fotografare il tramonto "più unico che raro" senza porsi il problema che magari potesse esserci sotto qualcosa di strano.
    Siamo idioti e forse certe cose ce le meritiamo. Mi dispiace solo per quelle poche (?) persone meritevoli che subiscono l'inedia della massa felicemente oppressa.

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    1. Non ne usciamo, Max. Solo un miracolo ci potrebbe salvare.

      Ciao

      P.s. Buona sete a tutti!

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    2. Vero Max! 1 su 3 é tumorato ma pensano che é bello a novembre andare ancora al mare...e in maniche corte.

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  4. I roghi fuori stagione nel nord Italia... i tramonti di Van Gogh fotografati da quasi tutti su Milano e dintorni (che belli... dicono le pecorelle... senza capire lo sfacelo che li colora e compone).

    E intanto in USA il "Russiagate" e guardacaso mentre sta montando viene fuori uno sceneggiato del crimine a NY su 4 ruote che è ottimo per distrarre il popolino d'oltreoceano... e poi è il primo di questo tipo in the USA... ma tranquilli, la parata di Halloween si farà lo stesso, cosi è stato deciso, show must go on... ! (per quanto ancora?)

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  5. E' un tutto un Cinema. Peccato che finirà male.

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    1. Tramonti allo stronzio creati da str... aordinari personaggi.

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  6. Stamattina si scorgeva una perturbazione all'orizzonte in direzione grosso modo della catena montuosa del Baldo e pertanto, ad un certo punto della mattinata, gli aerei chimici sembravano impazziti. Sbucavano uno appresso all'altro fino a quando la perturbazione si è dissolta e più non si vedeva in lontananza. Un cliché ben noto: un copione visto e rivisto migliaia di volte, sempre quello da decenni.
    Ora, Rosario, voglio farti una domanda che mi viene spontanea e che non ti ho mai fatto. La domanda è la seguente: siccome gli aerei interessati all'operazione sono quasi tutti aerei commerciali di linea: nel caso che venga segnalata una perturbazione in arrivo, agli aerei interessati può anche venir fatta modificare la rotta in modo che questi arrivino nel teatro operativo prescelto?
    Perché in certi giorni di aerei non se ne vede quasi neanche uno mentre in certi giorni è un continuo avvicendarsi?
    L'unica spiegazione è che a quasi tutti vengano assegnate rotte idonee a dissolvere le perturbazioni.
    Un aneddoto: un paio di anni stavo tornando in aereo da Madrid con destinazione Milano e ricordo che l'aereo prese ad un certo punto la direzione di Tolosa. Così ci fu detto. Ma che cacchio c'entrava Tolosa con la destinazione Malpensa? L'unica spiegazione di tali rotte strane sta nel fatto che i tankers sono guidati dai satelliti verso i teatri operativi prescelti. O sbaglio?

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    1. E' esattamente come sospetti, Paolo. D'altronde l'ho asserito più volte. In pratica la torre di controllo comunica il cambiamento di rotta al pilota, mentre, con molta probabilità, le sostanze da disperdere sono gestite da satellite. Il pilota deve solo percorrere, a quota cumulo, i corridoi che gli vengono via via comunicati in base alle previsioni del tempo. Ciò come hai precisamente descritto, per dissipare o deviare le perturbazioni in transito.

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    2. A riprova di ciò abbiamo i fatti occorsi al Germanwings sulle Alpi francesi. I piloti persero i sensi ed il velivolo venne abbattuto.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Infatti Paolo gli utenti che segnalano "dirottamenti" degli aerei sono innumerevoli

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    5. Non si potrebbe salire a bordo con un gps, mettersi vicino al finestrino e registrare la quota di volo dell'aereo? Magari chiedere anche al personale di bordo a che quota si sta viaggiando, per poi sputtanarli su internet una volta a tornati a casa.
      (Io non ho né il gps, né i soldi o la voglia di volare)

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    6. Le quote sono state già determinate in mille modi. Non c'è niente da verificare, ancora.

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    7. Per noi qua non serve, ma la gente 'la fuori' crede non ci siano prove: se gli dici, -guarda l'aereo, si vede il motore, i colori sulla carlinga-
      spesso non alzano neanche lo sguardo. Con un dato reale dovranno almeno inventarsi qualcosa per restare nel loro universo immaginario, oppure magari ne escono.

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    8. Quelli non vedono neppure con miliardi di prove...neppure in stadio terminale capiscono chi li ha fregati! É Un paese questo?!

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  7. E' mancato improvvisamente il Professor Paolo De Santis. PAOLO DE SANTIS, Professore senior presso l’Università Roma Tre, in un simposio dedicato alla geoingegneria dal Comitato "NoGeoingegneria", nell'ambito di un'esposizione molto articolata, focalizzò l'attenzione sugli aerei che volano a bassa quota. Tra le righe il docente denunciò tutte le mistificazioni con cui si vorrebbe presentare la geoingegneria ufficiale come l'insieme delle attività volte a ridurre il cosiddetto "riscaldamento globale". Una frase topica fu la seguente:

    "Ora... gli aerei che noi vediamo... non sono stratosferici. Stanno proprio qui! Quindi non c'è neanche quella scusa".

    La quota degli aerei chimici secondo De Santis: https://youtu.be/5b1SWqR0Z0g

    Paolo De Santis: che cos’è veramente l’effetto serra e perché la geoingegneria ufficiale è un imbroglio
    http://www.tankerenemy.com/2014/10/paolo-de-santis-che-cose-veramente.html

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  8. Ciao Rosario, avrei bisogno di contattarti privatamente, se puoi, grazie.

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