domenica 29 aprile 2018

Caso Bencivelli vs Marcianò: la documentazione di "prova" è stata contraffatta



Forse alcuni di voi non sono al corrente delle ultime gesta della magistratura imperiese. Vi aggiorno: grazie alla manipolazione di "prove" a carico di chi scrive, è fioccata la seconda condanna nell'arco di quattro mesi a danno di Rosario Marcianò. Per ulteriori particolari, leggete l'articolo dedicato. Casualmente abbiamo scoperto come si sia stati in grado di pronunciare una sentenza ad otto mesi di reclusione in una sola udienza, in totale spregio del diritto alla difesa dell'"imputato". In poche parole la "parte lesa", grazie alla collaborazione della solita cricca del C.I.C.A.P., ha fornito materiale manipolato che, il Pubblico Ministero prima ed il Giudice dopo, hanno considerato "prove schiaccianti", pur consapevoli che "elementi di prova" siffatti devono essere validati da un notaio [1]. Cosa impossibile, visto che si tratta di falsi. Ma tant'è... così funziona dalle parti della Procura di Imperia. Precisiamo la questione. Le conferme ci arrivano dalla Dott.sa Bencivelli in persona, molto attiva in questi ultimi cinque anni nel riferire, con patetici atteggiamenti da vittima, su quanto ha... "subito" dai cattivi "sciachimisti" e soprattutto dal loro "capobranco" (così ama definire Rosario Marcianò). Ella mostra una documentazione fraudolenta con una naturalezza incredibile e possiamo ben immaginare come sia riuscita a commuovere i togati imperiesi, magari facendo pure scorrere qualche lacrima. Si sa... la Boldrini insegna.


Le farneticanti accuse di diffamazione che Class Meteo e Serena Giacomin muovono a Marcianò nel 2013, fanno uso dello stesso commento (non riferito a persone in particolare, ma generico) poi adoperato dalla Bencivelli in altro procedimento nonché nelle sue "conferenze" organizzate dal C.I.C.A.P.

Qui Silvia Bencivelli usa un fotomontaggio nel quale compare lo stesso "screenshot" manipolato da Federico De Massis (alias Task Force Butler) ed acquisito dalla Procura imperiese (PM Dott.sa Maria Paola Marrali) per scovare un pretesto atto a rinviare a giudizio Rosario ed Antonio Marcianò nel processo "Class meteo", dove la "parte offesa" è la meteorologa Serena Giacomin. In questo caso lo stesso commento, fotomontato al di sotto di due interventi Facebook, è adoperato per far credere al pubblico che sia riferito alla Bencivelli. Ella stessa apre una veloce ed imbarazzata parentesi, cercando di giustificare l'anomalia sulla data. Infatti quella supposta glossa è datata febbraio 2013, mentre gli eventi sui cui si sofferma la giornalista scientifica risalgono al settembre 2013. Quindi vediamo come sia la Procura di Imperia sia le parti "lese" in due differenti procedimenti assumono lo stesso scritto come "casus belli" per accusare Marcianò di diffamazione con l'aggravante del mezzo della stampa. Nel caso Bencivelli il PM è il Dott. Alessandro Bogliolo.

Qui manipola un file audio per ottenere il medesimo risultato: la condanna ad otto mesi di reclusione ai danni di Rosario Marcianò.

Ovviamente i togati imperiesi non pare che siano degli ingenui, bensì complici di una serie di falsificazioni e per questo saranno denunciati, così come sarà querelata Silvia Bencivelli per calunnia e diffamazione.


Lo stalker Federico De Massis, forte della sua impunità, grazie alle palesi collusioni con la magistratura deviata, invia un commento intimidatorio nel quale, implicitamente, conferma di essere parte integrante della "cricca" che ha imbastito l'ennesimo procedimento a carico di Rosario Marcianò.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE QUI.

[1] Anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2912/94, ha chiarito che, ai fini probatori, non basta produrre la mera stampa della pagina web, bensì è necessario depositarne copia autenticata per cui è cruciale l’intervento di un notaio.

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mercoledì 25 aprile 2018

Rosario Marcianò ancora "condannato" da un tribunale bolscevico



Non praevalebunt

Ancora una "condanna", il 19 aprile scorso. Questa volta la Procura di Imperia, auspice il Giudice Dott. Massimiliano Botti, pronuncia, al termine di una sola udienza (e quindi in assenza di contraddittorio) un verdetto di condanna ad otto mesi di reclusione a danno di chi scrive. "Parte lesa" la "giornalista" esponente del C.I.C.A.P. nonché socia U.A.A.R. (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), Dottoressa Silvia Bencivelli, elemento in stretto contatto con Task Force Butler e con la disinformazione organizzata che gravita attorno ai due Ministeri (Interno e Giustizia) oltre che al C.I.C.A.P. sopra citato. Ella si dipinge come vittima di atti persecutori, mentre i pennivendoli di turno che diramano la velina al popolo rappresentano il perseguitato come un "hater", stalker, diffamatore abituale (sic).

Durante il processo penale entrambe le parti, presentando i propri testimoni, cercano di dimostrare il proprio punto di vista creando un dibattito tra le parti stesse. Nel primo grado di giudizio, dalla prima udienza alla sentenza, trascorrono in media 2/3 anni, ma se il reato è molto grave, si può arrivare anche a 5/6 anni. Appare dunque quanto meno anomalo il fatto che l'autodafé imbastito dalla Procura imperiese nel 2016 sia durato lo spazio di un'ora! L'assenza completa di una discussione in udienza dimostra che si tratta di un'inquisizione in puro stile bolscevico dove le prove non sussistono e non si possono mostrare, per cui si giunge subito a sentenza, in completo spregio del diritto alla difesa e del diritto tout court.

Anche in questo caso si sono appresi i (mis)fatti dal noto agente governativo Federico De Massis alias Task Force Butler. Lo smilzo di Pescara rimanda agli scartafacci via via pubblicati sulla stampa di regime. Ovviamente, una volta conosciute le motivazioni, sarà nostra cura impugnare di persona la sentenza di primo grado (quindi senza l'ausilio del legale d'ufficio (affiliato al Sovrano Militare Ordine di Malta), anche in questo caso latitante prima, durante e dopo).

Qui l'intervista sul canale di Elia Menta (estratto audio) che ha dato il via al grottesco procedimento a carico di Rosario Marcianò.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE QUI: Caso Bencivelli vs Marcianò: la documentazione di "prova" è stata contraffatta! e QUI.


Articoli correlati:

- Le grottesche ed arbitrarie accuse della Bencivelli all'origine di un altro procedimento-farsa
- Falsa identità
- Escalation

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Con l'eliminazione (senza giustificati motivi) dell'account Scribd, sul quale Tanker enemy aveva negli anni ospitato centinaia di documenti relativi a "guerra del clima", vaccini, campi elettromagnetici etc., diventa ancora più cogente la necessità di possedere un hosting di proprietà non soggetto ad arbitrari banning, finalizzati alla censura sistematica di notizie che DEVONO essere nascoste al grande pubblico. Tra i documenti ufficiali "cassati", uno per tutti è l'accordo Italia-USA su cambiamenti climatici, intesa siglata il 20 giugno 2003 dell'allora Governo Berlusconi e definita "Piano dettagliato Accordo Italia U.S.A. sul Clima". L'accordo sancì "ufficialmente" l'inizio delle operazioni di aerosol clandestine con il beneplacito di tutte le autorità governative e con il paravento del "global warming" . Per anni questo "patto scellerato", il cui documento fu subito rimosso dal sito del Dicastero, è stato disponibile (grazie a Tanker enemy che lo aveva scovato per primo) nella la sua visione integrale, grazie all'hosting fornito gratuitamente da Scribd.com che, ha cancellato il nostro account ed espunto tutto quello che vi era archiviato. Quanto è stato rimosso, è disponibile, in parte, sotto il dominio www.tanker-enemy.com dove via via saranno ricaricati gran parte dei file andati perduti. Ciò, ovviamente, vale anche per i video a suo tempo censurati ed ospitati su www.tanker-enemy.tv. E,' però, utile un ausilio di tutti al fine di mantenere attivo domini ed hosting con relativi pacchetti per il traffico di Rete. Vi chiediamo quindi un sostegno per riconfermare (il dominio scade questo mese) il contratto di hosting per l'anno a venire. Per una donazione, si faccia riferimento a questo link. Grazie infinite per il Vostro contributo.


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sabato 21 aprile 2018

Terrore nei cieli statunitensi: "esplode" il motore di un Boeing



Un incidente è occorso il 19 aprile 2018 ad un velivolo appartenente ad una compagnia low cost: le cronache che riferiscono del sinistro evocano un'esplosione, ma è probabile che il fatto sia da collegare ad un cedimento strutturale dovuto all'usura della sezione esterna (fan principale) del motore (turbofan), come evidenziato dalle foto. Tra l'altro non è l'unico evento del genere occorso in questi ultimi anni, tanto che la La F.A.A. (l’autorità federale statunitense sulla sicurezza del volo) ha ordinato ispezioni urgenti, intimando a tutte le compagnie di volo di controllare le pale delle ventole dei motori dello stesso tipo di quello esploso sul Boeing 737 della Southwest Airlines. Esplosione, ricordiamo, che ha provocato la morte di una passeggera ed il ferimento di altri viaggiatori.

I sempre maggiori pericoli legati ai voli commerciali sono da imputare alla geoingegneria clandestina: infatti, come detto, non è il primo incidente causato dal logoramento di alcune parti del motore a seguito della dispersione in atmosfera, tra le altre cose, del particolato Welsbach, una miscela contenente composti abrasivi. Si consideri pure l'impiego di carburanti additivati con composti che accelerano l'usura delle turboeliche
. [1]



Philadelphia, 19 aprile 2018. Minuti di terrore nei cieli degli Stati Uniti per l’esplosione di un motore in volo su un aereo della compagnia low cost Southwest Airlines. Il velivolo, un Boeing 737-700, con a bordo 143 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio, era decollato dall’aeroporto La Guardia di New York diretto a Dallas ed è stato costretto a compiere un atterraggio d’emergenza a Philadelphia.

L’esplosione ha causato la rottura di un finestrino: una donna è stata quasi risucchiata fuori a causa della depressurizzazione, ma è stata afferrata dagli altri passeggeri. La donna tuttavia è deceduta poco dopo per le ferite riportate. Un’altra passeggera, invece, è morta a causa di un infarto. Sette i feriti. Il motore sinistro dell’aereo è andato in pezzi ed i detriti hanno danneggiato l'ala ed uno dei finestrini, causando la perdita di pressione in cabina. Sulla vicenda indagano sia la magistratura sia la FAA, l’ente dell’aviazione civile statunitense, mentre la compagnia ha fatto sapere che il velivolo, fabbricato nel 2000, di recente era stato regolarmente ispezionato.

[1] Il particolato Welsbach è una mistura molto abrasiva, poiché contiene ossido di alluminio e silicio. Questi composti nella scala di Mohs, che misura la durezza, sono secondi solo al diamante. La polvere Welsbach, le cui dimensioni si aggirano intorno al micron ed anche meno, tende a depositarsi su qualsiasi superficie ed anche sugli apparati di un aereo che si trovi a volare attraverso questa "sabbia" definita "condensa". I meccanismi lubrificati, usati negli stabilizzatori orizzontali e verticali, negli alettoni, nei flaps, nei sistemi di atterraggio possono essere danneggiati dai metalli abrasivi dispersi con le chemtrails. Riteniamo che il volo Alaska 261 incappò in circostanze imprevedibili. Quel volo attraversava ogni giorno aree pesantemente irrorate, come la costa occidentale degli Stati Uniti o la regione sopra Dallas, in Texas. Pensiamo che il volo 261 della Alaska Airlines sia un esempio di questa circostanza.



Fonte: askanews.it

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domenica 15 aprile 2018

Paolo Gentiloni: ipocrisia e menzogne



Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. (Matteo, 23, 27-28)

Valori di umidità relativa in repentina discesa (inseminazione igroscopica delle nubi basse) ed innalzamento anomalo delle temperature (effetto serra indotto) coincidono sempre con la comparsa di quelle coperture artificiali che i meteo militarizzati descrivono come "innocue velature". Non sarebbe un controsenso, se dovessimo avvalorare la balzana tesi delle "scie di condensazione"? Com'è possibile, infatti, osservare un incremento del numero di scie persistenti [il che richiederebbe valori di umidità relativa (UR) in quota superiori al 150% ed in costante e progressivo aumento, il che è fisicamente impossibile] in atmosfera con l'aumento dei valori termici e la diminuzione dell'umidità atmosferica, se questi sono i parametri indispensabili per l'eventuale formazione di scie di condensazione (contrails), fenomeno comunque rarissimo?



Nella foto è riportata l’UR a livello del mare a Sanremo: ciò porta ad ipotizzare un tasso di UR in quota prossimo allo zero per cento. In questi giorni (14-15 aprile 2018), la volta è completamente occupata da una fitta e mortale coltre di nembi sintetici, formatisi a seguito d’intense attività di geoingegneria clandestina.

Il Presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni Silveri, riferendosi al supposto uso delle armi chimiche in Siria per opera del Presidente Assad (il tutto è, com’è ovvio, una manipolazione dei servizi segreti internazionali, questa volta sotto l’egida della perfida Albione, nella fattispecie dell’MI6, il servizio di “Sua maestà”), afferma che l'impiego di tali strumenti di morte è vietato dalle convenzioni internazionali, ma anche la guerra climatica è proibita da una serie di trattati sopranazionali. [1]

Abbiamo capito: è lecito impiegare gas tossici sulla popolazione mondiale, purché siano chemtrails. Si finge che sia innocuo vapore acqueo (sic) e si avvelena alacremente ed allegramente la biosfera. Congratulazioni, Presidente uscente Gentiloni!

[1] Paolo Gentiloni è discendente dell’illustre stirpe dei conti Gentiloni Silveri, “nobili di Filottrano, Cingoli e Macerata”, da sempre al servizio della Santa Sede.

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martedì 10 aprile 2018

La truffa del video pubblicato su un forum canadese


Su un gruppo Facebook canadese è stato pubblicato questo video... Sembra tutto vero, ma...

Notiamo in primo luogo che in cabina di pilotaggio non può entrare chicchessia: dopo l’inside job del giorno 11 settembre 2001 sono state introdotte misure restrittive che non consentono a persone non autorizzate di entrare nel sancta sanctorum dei piloti. Già questo particolare induce a pensare ad una messa in scena.

Inoltre nella schermata appare la scritta "BARRIUM". Una "R" di troppo, accanto ad una rivelazione troppo smaccata. Poi leggiamo: "DHMO", acronimo del "monossido di diidrogeno", ovvero acqua! "Monossido di diidrogeno" è, infatti, un modo di definire l'acqua secondo le regole di nomenclatura stabilite dallo IUPAC (che tuttavia raccomanda l'uso dei nomi “water”, "acqua", e di “oxidane”, "ossidano"), dato che la molecola dell'acqua è formata da un atomo di ossigeno (monossido) e da due atomi di idrogeno (diidrogeno).

Siamo di fronte ad una frode ben orchestrata, il cui scopo, paradossalmente, è quello di allontanare i sospetti dalle compagnie civili, una volta svelato che si tratta di un falso, per dimostrare che coloro che denunciano la geoingegneria clandestina (alias scie chimiche) sono dei creduloni, degli stolti.



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