“Scie”: è un titolo quanto mai incisivo nella sua lapidarietà. L’autore, Yves Clementi (pseudonimo), già noto per coraggiosi romanzi come “La porta dell’inferno” e “Uccidili tutti”, con uno stile corrosivo e con un linguaggio corposo, attraverso un intreccio rocambolesco, mette a nudo, pur nella finzione narrativa, le questioni inerenti alle cosiddette “scie chimiche” per esibirne tutto l’orrore. E’ certo l’orrore di una contaminazione globale dovuta ad una cricca di mentecatti ma soprattutto l’abominio di un’umanità che, se si esclude qualche eccezione, non merita né di conoscere la verità né di essere “salvata”.
Il Nostro, scrittura caustica unita ad uno sguardo impietoso, aggredisce sia il popolo bove che o ignora o accetta di buon grado ogni crimine di scellerati governi sia i disgustosi Quisling (i negazionisti), abituati ad inquinare l’informazione per un pugno di dollari.
Ambientato tra Liguria e Piemonte, Clementi sa, con poche, veementi pennellate alla Franz Kline, dipingere ambienti, borghi e città. E’ in particolare indimenticabile la cruda “cartolina” di Sanremo, rovinata da decenni di corruzione politica, speculazione edilizia e chemtrails, popolata da gente ostile e gretta.
Tra ironia ed autoironia, il protagonista di “Scie” si vede risucchiato in un vortice di vicende tragicomiche sino all'epilogo aperto, si imbatte in personaggi alla Bukowski, ora grotteschi ora anticonformisti ora feroci, sempre tratteggiati per mezzo di un gesto sicuro e reciso, anche quando sono semplici comparse. Tra gli attanti, spicca Friedrich Schiller, l’alternativo in rotta di collisione con una società marcia fino al midollo.
La visione di Clementi è amara e disincantata, sebbene l’understatement, con cui sono raccontate le avventure e descritte le situazioni, ridimensioni i problemi per evidenziarne più che altro l’assurdità, quasi a stabilire un distacco rispetto ad un mondo con cui ormai non si può più condividere alcunché. Tuttavia le epigrafi dei capitoli, icastici aforismi di scrittori spesso celebri, ci rammentano che il gioco della vita può essere tragicamente serio.
Qui il link alla pagina Facebook.
Articolo correlato: La passione per gialli e noir ha trovato casa, 2017
Il Nostro, scrittura caustica unita ad uno sguardo impietoso, aggredisce sia il popolo bove che o ignora o accetta di buon grado ogni crimine di scellerati governi sia i disgustosi Quisling (i negazionisti), abituati ad inquinare l’informazione per un pugno di dollari.
Ambientato tra Liguria e Piemonte, Clementi sa, con poche, veementi pennellate alla Franz Kline, dipingere ambienti, borghi e città. E’ in particolare indimenticabile la cruda “cartolina” di Sanremo, rovinata da decenni di corruzione politica, speculazione edilizia e chemtrails, popolata da gente ostile e gretta.
Tra ironia ed autoironia, il protagonista di “Scie” si vede risucchiato in un vortice di vicende tragicomiche sino all'epilogo aperto, si imbatte in personaggi alla Bukowski, ora grotteschi ora anticonformisti ora feroci, sempre tratteggiati per mezzo di un gesto sicuro e reciso, anche quando sono semplici comparse. Tra gli attanti, spicca Friedrich Schiller, l’alternativo in rotta di collisione con una società marcia fino al midollo.
La visione di Clementi è amara e disincantata, sebbene l’understatement, con cui sono raccontate le avventure e descritte le situazioni, ridimensioni i problemi per evidenziarne più che altro l’assurdità, quasi a stabilire un distacco rispetto ad un mondo con cui ormai non si può più condividere alcunché. Tuttavia le epigrafi dei capitoli, icastici aforismi di scrittori spesso celebri, ci rammentano che il gioco della vita può essere tragicamente serio.
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Approfittano anche per un esperimento di controllo psico/sociale...esperimento continuo
RispondiEliminaSì
EliminaFinestra extra di Overton
EliminaFaccio un copia&incolla del messaggio che ho inoltrato a Giulietto Chiesa via WK (sono stato cancellato da Faccia libro a gennaio):
RispondiEliminaIl coronavirus non è stato tarato per colpire il genoma cinese, come m'era stato fatto credere dai miei contatti (mi hanno mentito, a ragione, l'ho scoperto con un tranello): il virus è meno pericoloso di quello dell'anno scorso, hanno atteso che si diffondesse in tutto il mondo per poi poterlo trovare dove fa comodo a Loro; dietro a tutto questo c'è il 5G !!! Il virus è solo la scusa, un mezzo! La Svizzera ha già varato la legge per bloccare l'attivazione del 5G: in Svizzera non c'è il C virus (è pieno anche lì, il picco è stato tra Dicembre e Gennaio, lo abbiamo preso tutti, ma solo il 2% sviluppa la forma "pesante") e quotidianamente centinaia di pendolari vanno e vengono, dalla Lombardia, la regione più infettata d'Europa (dicono Loro). In India niente C virus. Il governo russo sconsiglia di andare in Italia, ma non lo vieta: se vogliono vengono qui a Venezia e tornano a casa senza quarantena. Hanno atteso la domenica di Carnevale per dare l'allarme: a Venezia c'è la peste; migliaia di turisti scappano a casa, in tutto il Mondo, in India, in Arabia, in America, senza quarantena. Wuhan è la prima città cinese che sperimenta il 5G: scoppia la pandemia a capodanno e attendono 50 giorni prima di iniziare a darne notizia. Wuhan era la città più inquinata della Cina, adesso finalmente vedono il cielo azzurro (e muoiono meno persone perché nessuno guida automobili e motociclette). Il più grande comitato europeo contro il 5G è quello italiano: l'Italia è il primo paese da fermare ... Milano la prima città che dovrà diventare "furba" (smart). Basterebbero 1 milione di firme da presentare a Bruxelles per la muratoria ma adesso, per la paura di una delle loro solite puntuali influenze (anche meno mortale di quella dell'anno scorso) tutti chiusi in casa, a lavarsi le mani ogni 2 minuti con l'amuchina per una influenza che girava già da prima di Natale (e che abbiamo avuto quasi tutti), Loro, zitti zitti, ci installano il 5G. Un'antenna ogni 200 metri ... Il panico per l'epidemia è perfetto per gestire tale operazione. Fa eccezione il mio caro Iran, che non ha ancora del tutto il 4G: lì si rischiava la rivolta popolare per davvero: è quindi, già inconsapevolmente e ampiamente contagiati, si son visti in diretta tv il ministro della salute dire assurdità del tipo "niente panico, qui in Iran il virus non arriverà mai, state tranquilli che qui non potrà mai essere come a Wuhan..." mentre quell'attore del suo vice, alla sua destra, fingeva continuamente di asciugarsi la fronte dal sudore che non aveva, per poi dichiarare che è affetto da Ceres 😂 virus e scatenare il panico. Niente più proteste in Iran, tutti a casa. Mio amico Mahmood Mirzaei a Tehran se l'è presa settimana scorsa, in forma pesante; poiché gli ospedali sono intasati lo hanno rispedito a casa, a curarsi con le spremute; s'è fatto 3 giorni di febbre a 39 e pesantissimi dolori ai polmoni e alla gola; ieri stava già quasi bene e oggi in gran miglioramento, gli manca ancora la voce. Qui a Venezia stesso identico caso a mio amico Giulio Ciampoli e sua madre, ricoverata al Civile il 27 dicembre; un calzolaio uguale e sua moglie al Civile poco prima di capodanno; 3 casi all'Angelo di Mestre, uno era sulla locandina del Gazzettino il 30 dicembre. Spero che questo mio messaggio arrivi alla cortese attenzione del dott.Chiesa. Cordiali saluti.
Questo è un copia&incolla di un messaggio che ho inoltrato a Giulietto Chiesa tramite VK (sono stato cancellato da FB a gennaio)
RispondiElimina... Forza Rosario!
Il coronavirus non è stato tarato per colpire il genoma cinese, come m'era stato fatto credere dai miei contatti (mi hanno mentito, a ragione, l'ho scoperto con un tranello): il virus è meno pericoloso di quello dell'anno scorso, hanno atteso che si diffondesse in tutto il mondo per poi poterlo trovare dove fa comodo a Loro; dietro a tutto questo c'è il 5G !!! Il virus è solo la scusa, un mezzo! La Svizzera ha già varato la legge per bloccare l'attivazione del 5G: in Svizzera non c'è il C virus (è pieno anche lì, il picco è stato tra Dicembre e Gennaio, lo abbiamo preso tutti, ma solo il 2% sviluppa la forma "pesante") e quotidianamente centinaia di pendolari vanno e vengono, dalla Lombardia, la regione più infettata d'Europa (dicono Loro). In India niente C virus. Il governo russo sconsiglia di andare in Italia, ma non lo vieta: se vogliono vengono qui a Venezia e tornano a casa senza quarantena. Hanno atteso la domenica di Carnevale per dare l'allarme: a Venezia c'è la peste; migliaia di turisti scappano a casa, in tutto il Mondo, in India, in Arabia, in America, senza quarantena. Wuhan è la prima città cinese che sperimenta il 5G: scoppia la pandemia a capodanno e attendono 50 giorni prima di iniziare a darne notizia. Wuhan era la città più inquinata della Cina, adesso finalmente vedono il cielo azzurro (e muoiono meno persone perché nessuno guida automobili e motociclette). Il più grande comitato europeo contro il 5G è quello italiano: l'Italia è il primo paese da fermare ... Milano la prima città che dovrà diventare "furba" (smart). Basterebbero 1 milione di firme da presentare a Bruxelles per la muratoria ma adesso, per la paura di una delle loro solite puntuali influenze (anche meno mortale di quella dell'anno scorso) tutti chiusi in casa, a lavarsi le mani ogni 2 minuti con l'amuchina per una influenza che girava già da prima di Natale (e che abbiamo avuto quasi tutti), Loro, zitti zitti, ci installano il 5G. Un'antenna ogni 200 metri ... Il panico per l'epidemia è perfetto per gestire tale operazione. Fa eccezione il mio caro Iran, che non ha ancora del tutto il 4G: lì si rischiava la rivolta popolare per davvero: è quindi, già inconsapevolmente e ampiamente contagiati, si son visti in diretta tv il ministro della salute dire assurdità del tipo "niente panico, qui in Iran il virus non arriverà mai, state tranquilli che qui non potrà mai essere come a Wuhan..." mentre quell'attore del suo vice, alla sua destra, fingeva continuamente di asciugarsi la fronte dal sudore che non aveva, per poi dichiarare che è affetto da Ceres 😂 virus e scatenare il panico. Niente più proteste in Iran, tutti a casa. Mio amico Mahmood Mirzaei a Tehran se l'è presa settimana scorsa, in forma pesante; poiché gli ospedali sono intasati lo hanno rispedito a casa, a curarsi con le spremute; s'è fatto 3 giorni di febbre a 39 e pesantissimi dolori ai polmoni e alla gola; ieri stava già quasi bene e oggi in gran miglioramento, gli manca ancora la voce. Qui a Venezia stesso identico caso a mio amico Giulio Ciampoli e sua madre, ricoverata al Civile il 27 dicembre; un calzolaio uguale e sua moglie al Civile poco prima di capodanno; 3 casi all'Angelo di Mestre, uno era sulla locandina del Gazzettino il 30 dicembre. Spero che questo mio messaggio arrivi alla cortese attenzione del dott.Chiesa. Cordiali saluti.
Concordo pienamente: il COVID19 è una vole copertura. Qui l'articolo.
EliminaFanno capire che l'ammasso nelle piazze sta diventendo un problema di salute e sicurezza...via il capodanno,via le maschere di Carnevale..etc etc..via le culture !
RispondiEliminaCasualmente un mio collega di lavoro (vivo in gran canaria ormai da quasi 10 anni) mi manda un video di un fumetto di asterix numero 37 che si intitola asterix va in italia, e si vede chiaramente che parla del coronavirus... io ancora nn ho investigato a fondo, pero' c'e' qualcosa di veramente strano... invito tutti a investigare..
RispondiEliminaPazzesco.
EliminaConfermo, mio cugino colleziona Asterix e mi ha fatto vedere il libro Asterix e la corsa in Italia dove Cesare si maschera da gladiatore alla guida di una biga facendosi chiamare Coronavirus, è del 2017 il libro....
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