domenica 27 febbraio 2022

Guerra in Ucraìna: oltre le versioni ufficiali

E’ veramente difficile esprimersi sul recente conflitto in Ucraina: si rischia di scivolare nella retorica, perché ci indigniamo per le guerre solo quando esse toccano la nostra zona di comfort, in primo luogo gli interessi economici. Non ci pare che si siano udite tutte queste mielose voci di "pacifisti", quando l’Azerbaigian aggredì l’Armenia, conquistando ampi territori del Nagorno-Karabach, regione a maggioranza armena, ma rivendicata dagli Azeri. Putin (o chi per lui) evitò la disfatta armena, ma, per ragioni di Realpolitik, non si spese più di tanto. Gli organi di informazione trascurarono quasi del tutto questo sanguinoso attacco, mentre furono per lo più gli Armeni della diaspora a denunciare le atrocità della guerra. Ora, invece, il papa, il primo dei “sepolcri imbiancati”, si è svegliato, invocando la cessazione delle ostilità un giorno sì e l’altro anche. Meglio sarebbe tacere.

E’ arduo poi analizzare quanto sta accadendo, perché i media ufficiali disinformano e mistificano tutto: testimonianze, filmati, traduzioni, reportages al “fronte”. Come sempre, la prima vittima di una guerra è la verità. Tuttavia siamo certi che i Russi del Donbass sono discriminati e massacrati da otto anni nella colpevole indifferenza della comunità internazionale (si ricordi almeno la spaventosa strage di Odessa): ora Putin ha deciso di intervenire contro l’attore-ex comico da strapazzo e fantoccio diventato presidente dell’Ucraina. Se ci attenessimo ad un’interpretazione dualistica, bipolare, potremmo asserire – come ha osservato un analista politico – che “Putin non ha ragione, ma ha tutte le ragioni”. Per l’eterogenesi dei fini, egli sta liberando i Russi del Donbass dal giogo di un regime ferocissimo condizionato per di più da frange neo-naziste, sebbene egli persegua anche altri obiettivi strategici.

Si ricordi qui che le popolazioni delle due repubbliche separatiste non sono abitate da filo-russi, bensì da Russi. Possiamo notare un accanimento nei confronti di Cristiani non cattolici: gli Ortodossi nell’attuale teatro di guerra, i Cristiani monofisiti in Armenia, i Copti (anch’essi Cristiani monofisiti) in Egitto. E’ in queste chiese che è più diffuso e fermo il dissenso nei confronti del mondialismo (“pandemico” in primis) cui la Chiesa di Roma, invece, ha aderito - se non l'ha propugnato - con entusiasmo, escluse poche eccezioni. Se davvero gli ultimi tempi saranno funestati dalle persecuzioni dei Cristiani, i Cattolici allineati non devono temere molto.

E’ comunque uno scontro fratricida, visto che Ucraini e Russi sono Slavi: gli Ucraini sono Slavi che, col tempo, si sono differenziati, cominciando a parlare una lingua un po’ diversa dal Russo con influssi del Polacco. Lo stesso toponimo “Ucraina” non identifica una nazione, giacché vale semplicemente “terra di confine”, “marca”. Tra la Serbia e la Croazia si trova una striscia di terra, la Krajna: il significato è lo stesso. L’adesione al Cattolicesimo, con l'adozione dell'alfabeto latino, ha allontanato gli Ucraini da Russi e Bielorussi che, invece, sono nella stragrande maggioranza di fede ortodossa. Per Russi ed Ucraini, si potrebbe dire quello che si ripete a proposito di Serbi e Croati, un’unica etnia, che parla un’unica lingua, ma i primi la scrivono in caratteri cirillici, i secondi con l’alfabeto latino; i primi sono Ortodossi, i secondi Cattolici. La differenza? I Serbi non vanno a messa la domenica; i Croati non vanno a messa la domenica. [1]

E’ ovvio che, in questo contesto, la criminale NATO, l’Unione europea e l’ONU sono da condannare senza esitazione: sono solo dei guerrafondai e dei carnefici. Putin non è uno stinco di santo (ad esempio, anche la Federazione russa conosce la geoingegneria clandestina), ma gli altri protagonisti della scena planetaria sono dei tagliagole, dei criminali incalliti.

Ciò chiarito, resta il dubbio che l’attuale scenario risponda ad un piano ben congegnato, sia considerando i tempi sia le forze in campo: Russia e Cina (non propriamente una democrazia) sono identificabili in Gog e Magog, il collasso economico era stato preannunciato, una conflagrazione mondiale è nei programmi delle sedicenti élites, dunque non stiamo tanto assistendo ad uno scontro tra il Bene ed il Male, quanto ad una recrudescenza del bipolarismo che, in buona misura, è funzionale agli scopi di un Terzo che gode tra i due litiganti.

In ogni caso, vorremmo che si astenesse dal giudicare, dallo strapparsi le vesti, gridando come un forsennato contro la Russia “brutta e cattiva”, tutto quel disgustoso codazzo di vigliacchi e bugiardi: “giornalisti”, “commentatori”, “artisti”, “economisti”, politicanti e gentaglia simile. Quando saranno irreprensibili, perfetti, veramente rispettosi della legge e della morale, trasparenti come il cristallo, consentiremo loro di pronunciare una parola. Adesso zitti e… Mosca! Si preparino a ricevere la ricompensa per la loro incommensurabile ipocrisia e malvagità, magari andando a lavorare nelle miniere del Donbass.

[1] Si pronuncia Ucraìna, non Ucràina. Per la precisione i Russi derivano da una fusione tra Slavi e Normanni. Con la parola Rus, i Finnici indicavano i Vareghi, ossia i Normanni insediatisi nell'attuale Russia europea.

Approfondimenti:

- Enclave: sull'Armenia.
- Covid-19 Il grande inganno. Vi avevamo già delineato la situazione odierna sotto il profilo economico e politico.
- Gog e Magog: per andare oltre la storia ufficiale.
- Il monumento a Washington codifica l'Armageddon? Per capire perché il 2022 potrebbe essere un anno decisivo.

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martedì 22 febbraio 2022

Covid-19 - Il grande inganno (Il libro)

Comunichiamo ai lettori che è disponibile sia in formato cartaceo sia elettronico il saggio “Covid-19 - Il grande inganno. La falsa pandemia, alibi perfetto per il controllo dell’umanità”.

Il testo, che contiene molto materiale inedito e dirompente, è il frutto di alcuni mesi dedicati ad un alacre lavoro di ricerca e documentazione.

La bibliografia sul Covid-19 ed i suoi numerosi addentellati è, ad oggi, sconfinata. Chi non si è improvvisato virologo? Tuttavia nella mole di articoli, saggi, indagini, solo una mezza dozzina è emancipata dalla ripetizione di tesi ufficiali per di più semplificate e distorte, mentre nel campo della cosiddetta “informazione indipendente” si ripetono stereotipi pseudo-scientifici accostati ad idee controcorrente: la mescolanza di elementi eterogenei mina un’interpretazione unificante e plausibile.

Ecco perché con questa fatica abbiamo provato a colmare una lacuna informativa attraverso un approccio multidipliscinare che vede come assi portanti la biologia e la medicina, senza trascurare, però, corollari di natura sociale, economica, politica e simbolica. Non mancano riferimenti alla “guerra climatica”.

Auspichiamo che la lettura di “Covid-19 - Il grande inganno” possa risultare utile per conoscere le linee salienti di questioni solitamente censurate, ma anche per orientarsi in un periodo tanto difficile.

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lunedì 7 febbraio 2022

Morto il noto negazionista sanremese Achille Pennellatore

E' deceduto prematuramente il noto sanremese, negazionista della geoingegneria clandestina, Achille Pennellatore. Aveva compiuto 67 anni lo scorso 23 gennaio. Achille Pennellatore, soprannominato "Kiki", oltre ad essere meteorologo ufficiale, ossia previsore che rilanciava i bollettini dei militari, decisori del tempo, è stato amico e collaboratore di Enrico Nigrelli, con cui scrisse il libro "Polvere di STEL".

Enrico Nigrelli (Leoniero) è il figlio di Angelo Nigrelli (Wasp), anch'egli ostinato negazionista, defunto alcuni anni fa in Sicilia, regione di cui era originario.

R.I.P.

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domenica 6 febbraio 2022

Ossido di grafene: individuata la vera causa dei sintomi attribuiti falsamente al Covid-19

Il testo che proponiamo è ancora una volta incentrato sul grafene: si noti che i sintomi e le patologie, alcune fatali, riferiti ad un’intossicazione causata dall’ossido di grafene, sono perfettamente sovrapponibili a quelli ascritti in modo fraudolento al fantomatico nuovo coronavirus ed alle sue fantomatiche varianti (delta, omicron...). Non esiste – lo ribadiamo – alcun coronavirus in grado di provocare i danni che, invece, sono indotti dall’ossido di grafene: ecco perché tra i “vaccinati” con una, due, tre o quattro dosi, si conclamano patologie anche severe; ecco perché continua la strage; ecco perché i reparti di terapia intensiva si riempiono esclusivamente di pazienti inoculati. Quando i media di regime pubblicano i bollettini sul numero dei decessi, dicono la verità e, nel contempo, mentono: dicono la verità, perché davvero si continua a morire; mentono, in quanto le morti sono da attribuire nel 100 per cento dei casi ad infezioni batteriche ospedaliere, ad affezioni gravi che non hanno alcuna attinenza con il Covid-19, infine alle pozioni velenose contrabbandate come “vaccini”.
Il mercato delle nanoparticelle di ossido di grafene è aumentato negli ultimi anni in modo importante. Le particelle di ossido di grafene si trovano ormai in ogni dove. Essendo una sostanza estranea al nostro organismo, può provocare intossicazioni. Pertanto è utile sapere quali sono i sintomi di avvelenamento da ossido di grafene e come si può provara ad ovviare al problema.

Ossido di grafene che cos’è

Negli ultimi due decenni sono state scoperte o sintetizzate numerose nuove forme di nanomateriali di carbonio, inclusi fullereni, nanotubi di carbonio e strati di grafene. Sono materiali promettenti per molti rami della nano-industria, poiché hanno proprietà elettroniche, elettromagnetiche, termiche, ottiche e di assorbimento uniche.

“Il grafene è composto da atomi di carbonio assemblati in una griglia piatta di esagoni articolati. Fondamentalmente, il grafene ha uno solo strato di atomi.”

Il più grande produttore di grafene si trova in Cina: è la società Ningbo Morsh Technology fondata nel 2012. Il grafene e i suoi componenti sono usati nell’elettronica, per la produzione di sensori per schermi di telefoni, vari tipi di sensori di biogas e gas e per altri dispositivi ad alta tecnologia.

Il grafene ha quattro elettroni nel guscio esterno ed è per questo è un ottimo conduttore di elettricità. Pertanto, il grafene è impiegato nella fotografia e nella tecnologia video, perché rileva i segnali molto più velocemente di altri materiali. Inoltre ha una buona conduttività termica, flessibilità ed elasticità ed è trasparente al 97%. Allo stesso tempo, il grafene è il più durevole dei materiali conosciuti, addirittura più resistente dell’acciaio e del diamante.

Dove si usa il grafene

Sono prodotti anche indumenti di grafene. Questi ultimi, in particolare, sono dotati di LED, che reagiscono alla respirazione ed alla temperatura corporea, cambiando colore. Le racchette da tennis di grafene pesano fino a 300 grammi in meno rispetto alle normali racchette da tennis a parità di forza d’impatto. Infine l’olio per motori al grafene è progettato per ridurre l’usura del motore.

Ricercatori cinesi hanno recentemente proposto un metodo per “rafforzare” le mascherine mediche “usa e getta” convenzionali, applicando il grafene.

Le nuove mascherine sono superidrofobiche, possono essere sterilizzate semplicemente al sole e riutilizzate. [...] Leffetto nocivo di queste nuove mascherine al grafene non è ancora stato studiato.

L’uso di grafene è previsto per il futuro prossimo anche per la realizzazione di pannelli solari economici, dispositivi di desalinizzazione dell’acqua di mare, display flessibili, giubbotti antiproiettile, microprocessori ultrasensibili, elementi per droni e razzi spaziali, telefoni a ricarica infinita e vestiti “intelligenti”.

Negli ultimi anni è addizionato alla miscela delle cosiddette “scie chimiche” con lo scopo ufficiale di assorbire il biossido di carbonio. Attualmente, dopo solo pochi anni dalla scoperta di grafene, nel mondo sono state registrate più di 50mila domande di brevetto con menzione del grafene. Più della metà appartiene alla Cina, seguita da Corea del Sud, Stati Uniti, Giappone e Taiwan.

Al grafene si sono interessati i colossi dell’industria aerospaziale, società elettroniche e addirittura la medicina. Per il momento sono pochi gli scienziati che si sono posti la domanda: “Ma tutto questo grafene ci farà bene?” Intanto alcuni degli studi hanno evidenziato alcuni sintomi dell’intossicazione da ossido di grafene.

La tossicità del grafene

Gli studi sulla tossicità del grafene sono ancora in corso, ma si è appurato che le nano.particelle di grafene, essendo minuscole, possono entrare nella cellula e ucciderla. Sintomi di avvelenamento da ossido di grafene

Alcune équipes di scienziati hanno studiato la tossicità specifica dell’ossido di nano-grafene, riscontrando i seguenti sintomi e patologie:

- polmonite bilaterale;
- crollo del sistema immunitario;
- gusto metallico in bocca;
- infiammazioni multiple;
- infiammazione delle mucose;
- elevata produzione di coaguli di sangue;
- movimenti incontrollati;
- atassia;
- possibili miocardite e pericardite irreversibili;
- perdita dell’olfatto e del gusto;
- trombosi che possono causare;
- afasie;
- ictus fatale;
- cecità in uno o entrambi gli occhi;
- embolia cardiaca fatale;
- embolia polmonare fatale;
- paralisi;
- sordità in una o entrambe le orecchie.

Per smaltire, almeno in parte, l’ossido di grafene che si accumula nell’organismo, oggigioprno soprattutto a causa degli “antidoti contro il Covid-19”, si può assumere l’N-Acetilcisteina (NAC), un amminoacido solforico chelante, cioè in grado di catturare elementi tossici (ad esempio, metalli) e di espellerli. L’N acetilcisteina è contenuta nelle carni, nei prodotti caseari, nelle uova, ma soprattutto nei broccoli, nelle cipolle e nell’aglio, in particolare se crudi. Esistono in commercio integratori a base di NAC.

Fonte: Giubberosse

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